sabato 21 aprile 2018

Testimonianze... eclatanti su Padre Pio e il Libro dell'Amore

Padre Pio e i suoi figli spirituali 

Sono molto felice di poter aprire oggi, un nuovo sito su Padre Pio, su i suoi figli spirituali, su testimonianze documentate, sul suo insegnamento e il suo Amore per Gesù, Maria, S. Giuseppe, le Sacre Scritture e l'uomo. 
Molti hanno parlato e scritto di questo umile frate pur non conoscendolo di persona, io che ho avuto questa fortuna ho deciso di portare su internet l'esperienza di chi ha passato 18 anni come la mia cara mamma, insieme a documenti (inediti) di alcuni figli spirituali prediletti come Cleonice Morcaldi resa famosa dal film su Padre Pio di Mediaset (con Sergio Castellitto); ed infine ci sarà anche la mia testimonianza per i 9 anni passati accanto al S. frate. 
Voglio subito dirvi che la forma della lingua italiana cui mi esprimerò non sarà mai delle più corrette, perchè con questa materia non sono mai andato troppo d'accordo, quindi la mia scrittura non sarà particolarmente brillante; ma vi prometto di farvi conoscere cose e documenti fino ad ora rimasti gelosamente custoditi dalla mia famiglia. Per iniziare voglio farvi conoscere la storia della mia famiglia vissuta accanto a Padre Pio; in particolare quella della mia mamma Angela Musolesi in Drioli una delle più importanti figlie spirituali insieme alla Cleonice stessa e la Rina Teifener. Non ultimo questo sito si propone di trattare anche le Sacre Scritture tanto care al nostro Padre Pio da fargli dire: non ci sarebbe stato un solo versetto che un giorno non si sarebbe avverato. Vedendo poi ciò che sta avvenendo nel mondo e nella società, sarebbe bene riflettere tutti sulla veridicità delle Sacre Scritture, in particolare del Vangelo e del libro dell'Apocalisse. 

Piero Pio Maria Drioli figlio spirituale di Padre Pio

https://youtu.be/4womp16mXJM

https://youtu.be/eqlxSQ4xGFs
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Piero Pio Maria Drioli riceve la prima comunicone da Padre Pio

Padre Pio e il libricino

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La reincarnazione nel cristianesimo
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Il Vero Segreto di Padre Pio 
La fotografia miracolosa scattata da suor Marta Lombardi


Mail di Piero Drioli a Suor Marta Lombardi
Cara suor Marta volevo segnalarvi il mio sito su Padre Pio, troverà anche le lettere scritte da Cleonice Morcaldi a mia mamma,( erano molto amiche), e con loro la contessa Tina Tefner, e la nipote Pia. Che Dio la benedica!!!!

Risposta di Suor Marta Lombardi a Pietro Drioli
La ringrazio signor Piero per aver ricordato l'avvenimento così importante per me , perche' padre PIO E' LA PERSONA A CUI HO DONATO TUTTA LA MIA VITA PERCHE', DONI A GESU' TUTTO IL MIO OPERATO E LA MIA ESISTENZA. LA SALUTO E LE CHIEDO DI RICORDARMI NELLE SUE PREGHIERE, PERCHE' POSSA FARE DEL BENE A TUTTE LE PERSONE CHE NE HANNO BISOGNO. MADRE MARTA LOMBARDI 


A sinistra la foto miracolosa di Padre Pio scattata da suor Marta Lombardi nella cella vuota.

APRILE 1968 - PADRE PIO MI HA DETTO:
«LE PAROLE DEL QUADERNO”
SONO SCRITTE... IN CIELO»

Apocalisse capitolo 10
Vidi poi un altro angelo, possente, discendere dal cielo, avvolto in una nube, la fronte cinta di un arcobaleno; aveva la faccia come il sole e le gambe come colonne di fuoco. Nella mano teneva un piccolo libro aperto. Avendo posto il piede destro sul mare e il sinistro sulla Terra
Poi la voce che avevo udito dal cielo mi parlò di nuovo: «Và, prendi il libro aperto dalla mano dell’angelo che sta ritto sul mare e sulla Terra».
Allora mi avvicinai all’angelo e lo pregai di darmi il piccolo libro. Ed egli mi disse:
«Prendilo e divoralo; ti riempirà di amarezza le viscere, ma in bocca ti sarà dolce come il miele». Presi quel piccolo libro dalla mano dell’angelo e lo divorai; in bocca lo sentii dolce come il miele, ma come l’ebbi inghiottito ne sentii nelle viscere tutta l’amarezza.
Allora mi fu detto: «Devi profetizzare ancora su molti popoli, nazioni e re». 

È solo l’uomo che giudica l’uomo.
L’amore è perdono per tutti e per tutte le colpe dell’uomo.

Quaderno dell’Amore

AMARE È DONARE AMORE:

—        a chi non lo conosce
—        a chi lo chiede
—        a chi non lo possiede
—        a chi non lo ha ricevuto in dono
—        a chi non sa domandarlo
—        a chi non sa cosa sia
—        a chi non conosce il suo potere
—        a chi si crede indegno di riaverlo ancora 
per essergli stato infedele.

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TESTIMONIANZA DI LUCA SERAFINI (giornalista).

Ero già uscito dalla redazione, erano ormai quasi le otto di sera. Stavo attraversando Corso Europa che unisce San Babila a Piazza Fontana. Lavoravo al civico 7, nel palazzo della Silvio Berlusconi Editore che vantava il settimanale più venduto in Europa, Tv Sorrisi & canzoni, 3 milioni di copie, Telepiù, Ciak, Tutto (musica e spettacolo) Forza Milan!il mensile ufficiale del club rossonero.
Come spesso mi accade, giunto all¹imbocco della metropolitana mi toccai le tasche, preso da un dubbio che diventò immediatamente certezza: avevo dimenticato le chiavi di casa sulla scrivania. La redazione di Forza Milan! era al secondo piano del palazzo, in fondo a un corridoio non troppo ampio. Ci stavamo dentro in due, io e Angelo Pinasi, un amabilissimo collega di lungo corso. Il caporedattore Martino Pizzi, infatti, e il direttore Gigi Vesigna dividevano le loro cariche con Tv Sorrisi & canzoni e avevano uffici propri. La porta della stanza dove lavoravamo io e Pinasi era proprio di fronte all¹ufficio posta. La SBE aveva un ufficio posta proprio, naturalmente: si può immaginare quale fosse l¹attività di un gruppo editoriale che pubblicava 5 testate così diffuse, così popolari. Centinaia, migliaia di lettere, pacchi, buste, scatole, ogni giorno, ogni ora. In entrata e in uscita.
Rimasi soddisfatto e stupito aprendo la porta della redazione: avevo lasciato la scrivania insolitamente, straordinariamente, sorprendentemente ordinata e pulita. Senza i soliti cumuli di giornali, foto, appunti, oggetti, penne. Vicino al telefono era sistemata con cura una busta chiusa, una lettera con timbro postale di Bordighera indirizzata a ³Silvio Berlusconi Editore, Corso Europa 5/7, Milano². Mi stupii che fosse sul mio tavolo: primo, perché l¹ufficio posta della SBE era già chiuso quando ero uscito poco prima; secondo, perché non c¹era alcuna altra indicazione che la lettera fosse indirizzata specificatamente alla nostra redazione e tanto meno direttamente a me. Non so dire perché mi sedetti per aprirla, non so proprio dirlo. L¹iter sarebbe stato quello di consegnarla in segreteria, dove avrebbero dovuto provvedere ad aprirla e smistarla a chi di dovere una volta esaminato il contenuto. La aprii io, invece. Sentivo di doverlo fare.
Dal doppio foglio scritto a penna con una calligrafia un po¹ disordinata e infantile, sbucò una piccola foto, delle dimensioni di una foto tessera, che ritraeva Padre Pio e cadde sul tavolo. Con grandissimo stupore alla prima riga lessi: ³Gentile signor Luca SerafiniŠ². Grazie all¹educazione cristiana ricevuta dalla mia famiglia, grazie a molte esperienze dirette vissute da me e dai miei parenti (mia mamma in particolare), il caso, o la coincidenza, o il destino, sono parole cui credo poco in situazioni come quella. Immediatamente sono portato, fui portato, a recepire che quella lettera dovesse essere lì, sulla mia scrivania, era per me, doveva arrivare a me. Quella sera, né prima né dopo. Come ci fosse arrivata, non aveva e non ebbe più alcuna importanza in futuro se non per convincermi e convincere altri che, appunto, il fato non avesse cittadinanza. Nemmeno l¹esoterico, tanto per liberare il campo da possibili equivoci.
Piero Drioli era il firmatario della lettera. E¹ un sanguigno, un cattolico integralista, un passionale. Fu una fortuna che si fosse ricordato di scrivermi il suo indirizzo almeno all¹interno della lettera, così fu possibile rispondergli, entrare in contatto con lui, conoscerlo. Mi scriveva dei suoi grandi amori, il suo trasporto per Gesù, Padre Pio, il Milan. Di famiglia umile, raccontava di un episodio che sarà lui a evocare nei prossimi capitoli in questo libro: la conoscenza diretta della bilocazione di Padre Pio. Non fu questo però a catturare la mia attenzione. Piero si soffermava su due episodi terribili accaduti al Milan nel giro di pochissimi giorni: a Belgrado il giovedì, durante la partita Stella Rossa-Milan, era rimasto a terra a seguito di uno scontro di gioco Roberto Donadoni (un ragazzo molto serio, educato, intelligente, fervente cristiano, che da ragazzo si fece costruire una statua della Madonna nel giardino di casa) rimase a terra con le gambe che tremavano impazzite, la lingua ritratta in gola, gli occhi rovesciati. Fu salvato dopo un grandissimo spavento. La domenica successiva più o meno la stessa cosa accadde a durante Torino-Milan a Roberto Mussi.
Piero sosteneva che quegli episodi dovessero essere colti come monito, che ci fosse un ³disegno² negativo nei confronti del Milan e di Silvio Berlusconi. Il motivo di questo accanimento presunto è anche il motivo che a distanza di più di 20 anni ci ha indotto a scrivere questo libro. In quella lettera Piero mi parlava di Luigi Gaspari, del ³Quaderno dell¹amore², di un¹amica milanese di nome Maddalena. Conoscerete un po¹ alla volta, come è successo a me, questi uomini, queste donne, il Quaderno, leggendo le pagine di questo libro-testimonianza.
Per ora mi limiterò a dire che non ho mai conosciuto nella mia vita invece un fervente più convinto, devoto, fedele di Piero. E¹ un ragazzo umile, semplice, dotato di slanci potenti, di una voglia di vita dirompente nonostante le durissime prove cui viene sovente sottoposto. Mi limito per il momento soltanto ad accennare a molte sue premonizioni, sull¹esito di eventi di vita e anche sportivi, tutte esatte. Mi limito per il momento a dire che il suo incontro ha cambiato la mia vita. 



La conoscenza di Piero Drioli è dunque legata al calcio, nell’episodio, ma è cresciuta ed è maturata attraverso dialoghi, riflessioni e vita vissuta profondamente in molti altri aspetti della quotidianità. Gioie e sofferenze personali e familiari, un legame forte, stretto nel segno di Padre Pio che ha battezzato idealmente il nostro incontro.
La cocciutaggine integralista di Piero nel sostenere le sue idee, nel coltivare le proprie ferree convinzioni, nell’inseguire i suoi ideali danno luce e misura al suo spirito buono, pulito, leale ai confini con l’ingenuità. Questa premessa per meglio spiegare come le sue intuizioni, non volendo chiamarle né previsioni né tanto meno profezie nell’accezione più minimalista del termine, hanno finito con il convincere a fondo sulla bontà dell’anima, della trasparenza cristallina del suo amore per la fede e per Padre Pio.
Nel tentativo di diffondere il “Quaderno dell’amore” di uno dei figli spirituali più vicini a Padre Pio, Luigi Gaspari, nel 1998 Piero – che divide la sua fede cristiana con quella calcistica altrettanto sanguigna – cominciò a pronosticare il Milan campione d’Italia sin dall’estate. Era una squadra che, esauriti i cicli straordinari con in panchina prima Arrigo Sacchi, poi Fabio Capello, era reduce da qualche stagione dimessa e non brillava per compattezza e completezza come le edizioni che l’avevano preceduta. A fronte di un attacco che vantava campioni come Leonardo, Bierhoff, Weah, Ganz alternava una difesa non solida come in passato, mescolandosi i vari Sala, Helveg, N’Gotty, Ayala, Ziege a campioni di fama collaudata come Costacurta e Maldini. In mezzo al campo, con Albertini, Ambrosini e l’alterno Boban, si mischiano meteore come Guly, Ba, Giunti. I rossoneri galleggiano nelle prime posizioni in classifica, senza mai dare veramente l’impressione di potersi inserire concretamente per la vittoria tricolore. Specialmente quando, a 8 giornate dalla fine, pareggia 0-0 sul campo della lanciatissima Lazio che sembra inarrestabile nella marcia trionfale. Piero non smette di sorridere, di ostentare sicurezza alla faccia di tutti i pronostici e tutti i tifosi rossoneri: “Il Milan vincerà lo scudetto perché sarà più facile la diffusione del ‘Quaderno’ da Berlusconi a giocatori di grande fede che indossano quella maglia”. Comincia la striscia incredibile di 5 vittorie consecutive che mantiene la squadra di Zaccheroni a ridosso dei biancocelesti romani. A 2 giornate dalla fine ci sono in programma Fiorentina-Lazio e Milan-Sampdoria. Piero prevede: “Sarà una partita difficilissima, rischieremo di perderla o pareggiarla, sembrerà tutto finito ma all’ultimo respiro vinceremo”. Strano, la Sampdoria non appre avversario così consistente. La Lazio viene sorprendentemente battuta a Firenze, il Milan incespica, traballa, segna, si fa rimontare, è sul 2-2 a una manciata di secondi dalla fine, rischia il 2-3 ma sugli sviluppi di un calcio d’angolo, a seguito di una mischia furibonda, Maurizio Ganz trova la zampata di mestiere, classe e fortuna che risolve la gara: 3-2, i rossoneri scavalcano in classifica i laziali e 7 giorni dopo – vincendo a Perugia – conquisteranno il 16° scudetto. Senza nessuna sorpresa, in Italia, soltanto da parte di Piero Drioli.
Con questi toni si ripete la stagione 2006-2007 successiva a “Calciopoli” e alla pesante penalizzazione subita da un Milan sfiduciato e dimesso. Un Milan che nel 2005 ha perso la più incredibile finale di Coppa dei Campioni (Champions League) facendosi rimontare in 6’ da 3-0 a 3-3 a Istanbul contro il Liverpool. Piero sentenzia che i rossoneri torneranno ad essere campioni d’Europa a fine stagione, tra sorrisi ironici e spallucce. Sostiene che le sentenze che hanno riguardato il Milan abbiano un forte sapore politico e il riscatto avverrà sul campo. Anche questa previsione risulterà azzeccata: dopo una marcia incredibile che porta alla vittoria decisiva in semifinale con la famosa “partita perfetta” a San Siro (3-0 al Manchester United di Cristiano Ronaldo e Rooney), il Milan approda in finale ad Atene ancora contro il Liverpool ed è l’apoteosi, una rivincita senza appello sugli inglesi, 2-1. Respira la fede mia e di Piero, una persona della quale ci si deve fidare.
Né suggestione né fanatismo hanno accompagnato queste nostre esperienze comuni, bensì l’unità di intenti e delle spiegazioni superiori a quelli che sembrano episodi prettamente terreni. 



TESTIMONIANZA DI 

CARLO ANCELLOTTI 

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Il VERO SEGRETO DI PADRE PIO
Con questo libricino scritto dal dottor Luigi Gaspari figlio spirituale prediletto del frate di Pietrelcina,
 Padre Pio aiutò per ben tre volte il Milan con un testimone eccezionale: il giornalista sportivo Mediaset Luca Serafini

4 novembre 2013 

La notizia è sicuramente clamorosa, e se volete, incredibile; ma io, capitato in questo disegno più grande di me, non posso esimermi di renderla al più presto pubblica, considerati i tempi che stiamo vivendo.
Il Signore ci ha fatto dono del Suo Amore con il " Quaderno dell’ Amore, il libricino descritto nel 10° Capitolo del libro dell' Apocalisse. Le parole di questo libretto sono le parole dello Spirito Santo dettate all'uomo tramite il figlio spirituale prediletto di Padre Pio Dott. Luigi Gaspari. Noi sappiamo che nell'antico testamento, subito dopo il Diluvio Universale, Dio promise a Noè che non avrebbe mai più mandato un Diluvio Universale, ma un Diluvio di Amore per la salvezza del mondo intero. So bene che in pochi crederanno in quello che sto scrivendo: ma in questa storia ci sono dei testimoni illustri, come Luca Serafini, giornalista sportivo Mediaset e scrittore, che ha vissuto la storia intera a partire dal 1988 con la prima vittoria del Milan in Coppa dei Campioni nel 1989 fino al 2007 con la conquista della settima Coppa dei Campioni, Daniele Gallo, giornalista ed editore, che ha potuto vedere e testimoniare quello che è successo dalla seconda vittoria del Milan con lo scudetto del 1999 fino alla vittoria nel 2007 in Coppa contro il Liverpool, il Presidente Silvio Berlusconi e suo fratello Paolo, testimoni della vittoria della squadra di Zaccheroni nel 1999 e Carlo Ancelotti, testimone in prima persona della vittoria del 2007 in Coppa.
Spero che, oltre a Luca Serafini e Daniele Gallo, anche Carlo Ancelotti e i fratelli Berlusconi si sentano di testimoniare senza timore ciò che io ho scritto. Voglio solo premettere che il Signore come in tutte le cose è giusto e non ha ne tolto ne dato in più a nessuna squadra. La l°finale fu vinta contro lo Steaua Bucarest che vinse ai rigori la Coppa 2 anni prima. Lo scudetto del 1999 fu,se così si può dire, restituito alla Lazio l'anno dopo all'ultima giornata con le note polemiche con Ia Juventus. Il Milan fu privato della vittoria nella finale del 2005 con il Liverpool dopo una partita che ha avuto dell'incredibile. Questo dimostra che non si mette in dubbio la capacità e la bravura dei giocatori o degli allenatori; d'altronde quella partita Ancelotti l'aveva vinta; ma lo Spirito Santo ha voluto restituire in anticipo ciò che due anni dopo, grazie al piccolo libro, si sarebbe preso, per dimostrare la potenza delle parole del Quaderno dell'Amore che porteranno al mondo la "Nuova Era dell' Amore", descritta nel libro dell'Apocalisse. Apocalisse= Rivelazione
Ho deciso quindi dì portare a conoscenza del mondo dopo 25 anni la mia storia, non per interessi economici (perché non sono io il custode del " Quaderno dell' Amore"), ma per obbedienza allo Spirito Santo, a Padre Pio e a Luigi Gaspari. Voglio inoltre ricordare a coloro che gestiscono il Quaderno che non si possono imprigionare le parole dello Spirito Santo, perché come volevano Padre Pio e Luigi Gaspari, esse devono entrare nelle case di tutto il mondo. Voglio altresì ricordare ai miei amici del Quaderno che il libro dell' Apocalisse dice espressamente: “guai a coloro che toglieranno o aggiungeranno una sola virgola al Sacro libro”. Quindi chiedo umilmente che il Quaderno dell'Amore venga donato al mondo così come era in origine e come lo aveva voluto il dott. Luigi Gaspari, perché tutti gli uomini possano vedere con i loro occhi la potenza delle parole del "Quaderno dell’Amore".
Da oggi vi segnalo di fare bene attenzione a quello che succederà nella squadra del Milan, a Kakà, atleta di Cristo e a Mario Balotelli che in questo momento vivono una situazione di grave disagio. Da oggi invece tutto cambierà, spero che questo possa bastare per convincere e convertire molte anime che aspettano impazienti l'Amore di Dio. Molti si chiederanno perché Dio si debba occupare di calcio, e io vi rispondo che il Signore è tutto un mistero, mistero che per far conoscere il Suo grande Spirito di Amore verso l'uomo, può usare qualsiasi strumento e qualsiasi persona.
Vi abbraccio tutti!!! Sia lodato Gesù:Maria e Giuseppe!!!...

Ecco le prove: 
In questa  parte voglio svelarvi il Vero Segreto di Padre Pio, che ha come protagonista il libriccino di cui parla Giovanni nel decimo capitolo dell' Apocalisse e di un Papa destinato a riceverlo e a diffonderlo nelle case di tutto il mondo.  Questo libricino è il grande dono di Gesù per tutti coloro che al primo posto mettono l' "Amore", e attendono la Verità e la salvezza voluta dalla misericordia di Nostro Signore.... Ma cominciamo dall'inizio. Nel lontano 1987 ricevetti in dono il libro " Padre Pio Profeta dell' Era dell' Amore", la cui lettura mi commosse così intensamente che ne volli conoscere l' autore, Luigi Gaspari, figlio spirituale prediletto del Santo di Pietrelcina. Quando lo incontrai nella sua casa di Bologna trovai una persona squisita, dotata di grande carisma e dolce spiritualità, per farla breve: mi sembrava di conoscerlo da sempre.... Mi regalò un libriccino, il " Quaderno dell' Amore", che mi disse essere stato ispirato dallo Spirito Santo nel giorno del suo 42° compleanno. Lo lessi d'un fiato e ne fui letteralmente conquistato, sbalordito nel veder svanire dal mio cuore ogni senso di colpa, ogni pesantezza. Da quel giorno la mia vita sarebbe completamente cambiata. Ero abituato a fare sogni profetici, dall'alto del valore simbolico, confermati poi negli accadimenti della realtà, ma da quel momento i sogni premonitori si moltiplicarono: in uno di essi Padre Pio mi confortò e abbracciandomi mi disse: vieni a riposarti con me!!! Non dissi nulla a nessuno per paura che quel vieni a riposarti con me potesse significare la mia prossima dipartita, invece  Luigi Gaspari,  due giorni dopo, (senza esserne al corrente ) mi invitava a casa sua a Cesenatico usando  le stesse parole pronunciatemi dal Padre due giorni prima. In quel momento iniziò un intensa amicizia come dimostrerò nei fatti che seguono.
Io sono un grande tifoso del Milan e nell' ottobre del 1988 ero preoccupato per la devastante e strana serie di infortuni che i suoi giocatori stavano subendo e che stava compromettendo la stagione agonistica. Mi decisi a scrivere una lettera alla redazione di "Silvio Berlusconi Editore", paventando una specie di sortilegio negativo e indicando in Luigi Gaspari la persona giusta per sanarlo. La busta fu inviata anonimamente. Dopo un ,mese venne a farmi visita Luigi Gaspari nella mia Bordighera, e mi chiese se fossi stato io a scrivere al Milan. Allora mi fece parlare con il giornalista che aveva ricevuto la lettera, Luca Serafini, questi rimase molto colpito dal fatto che quella lettera fosse finita sulla sua scrivania; ma nessuno dei fattorini, ne i postini gliela aveva consegnata. Nacque allora una grande amicizia anche con Luca Serafini che mi promise che se il Milan si fosse ripreso si sarebbe prestato per una mia assunzione in quel di Milano.
Dopo aver consegnato il Quaderno dell' Amore ai giocatori del Milan nel marzo 1989,  si era alla vigilia della grande partita Real Madrid Milan,  una mattina sognai Padre Pio che mi rassicurò per il mio lavoro, e subito dopo mi apparve Pelé dicendomi che la cosa era troppo importante per cui tutto sarebbe finito bene....Il Milan vinse 5 - 0 e conquistò successivamente la Coppa dei Campioni dopo entusiasmanti partite. Naturalmente non pensiamo che il frate di Pietrelcina sia un tifoso del Milan; ma crediamo che i fatti accaduti siano stati strumentali per farci capire l'importanza delle parole del " Quaderno dell' Amore", infatti  Padre Pio  prima della sua morte, disse a Luigi Gaspari suo figlio spirituale prediletto, che avrebbe dovuto scrivere un libricino che sarebbe stato ispirato dallo Spirito Santo per la salvezza di tutti gli uomini.  Nel 1989 come da promessa Serafini mi fece assumere da un suo amico editore Daniele Gallo che fu entusiasta di entrare nel progetto della diffusione del " Quaderno dell' Amore". Nel 1996, dopo la scomparsa del mio caro papà, cercai di contattare il Presidente Berlusconi attraverso diversi canali per metterlo a conoscenza di ciò che era successo. Lo scopo naturalmente era quello di riuscire a convincerlo ad occuparsi della stampa di questo libretto. Dopo vari tentativi riuscii ad avere l' indirizzo di sua madre Rosa.
Le scrissi una lettera con il dettaglio di quanto era successo e successivamente le telefonai. La signora Rosa mi mostrò subito molta simpatia, e mi raccontò di  suo figlio Silvio quando era piccolo dopo un grande spaventò , fu portato da sua zia Marina  a San Giovanni Rotondo e Padre Pio in una dedica scritta di suo pugno lo rassicurò che se si fosse comportato sempre bene, la Madonna non avrebbe mai permesso che gli fosse fatto del male. Inizia così uno splendido rapporto con mamma Rosa, che sarebbe continuato fino alla sua scomparsa.  Nel 1998 scomparve mia madre e nello stesso anno decisi  di far conoscere il libricino alla Chiesa e scelsi di portarlo all' allora cardinale di Genova Tettamanzi., attraverso il suo assistente don Guido Marini, ora cardinale del Papa.
Nell' incontro avuto a Genova con ques'ultimo, approfondimmo insieme alcuni passi delle Sacre Scritture che confermavano la sacralità del nostro progetto. Si parlò del riapparire in spirito di Elia e il Battista, di Davide e Giovanni l' evangelista, di questo famoso libricino descritto nel 10 capitolo dell' Apocalisse.. Forse i tempi allora non erano maturi e nulla successe.
Nel febbraio del 1999 inviai dei documenti a mamma Rosa da consegnare a suo figlio Silvio perché anche lui fosse a conoscenza di ciò che era successo con la vittoria in Coppa dei campioni.  In quei giorni sognai Padre Pio, che per rendermi credibile a Berlusconi mi chiese di anticipargli che il Milan avrebbe vinto inaspettatamente, lo scudetto. La profezia avrebbe indotto il Presidente a credere nel nostro progetto.
Il Milan vinse lo scudetto contro ogni pronostico, e in circostanze che profumavano di trascendenza. Per la seconda volta Padre Pio si serviva di una squadra di calcio, il Milan, per dimostrare la veridicità del suo progetto di salvezza.  Nel dicembre del 2006 il Milan era nuovamente in difficoltà e capii che aveva nuovamente bisogno di un aiuto celeste. inviai una lettera al suo allenatore Carlo Ancelotti, accompagnata dal Quaderno dell' Amore, esortandolo ad avere tanta fede nel misterioso libretto, e che avrebbe aiutato lui e il Milan a vincere addirittura la Coppa dei Campioni, evento assolutamente improbabile in quel momento. Nella lettera spiegai all'allenatore che la squadra sarebbe stata ancora una volta aiutata da Padre Pio che, come gesto di riconoscenza avrebbe chiesto che il " Quaderno dell' Amore" fosse consegnato nelle mani del Presidente Berlusconi e del Santo Padre. E, per la terza volta, il Milan fu aiutato e vinse, clamorosamente, la Coppa dei campioni, a dimostrazione della potenza del messaggio del " Quaderno dell' Amore". Purtroppo ancora una volta ne il Milan, ne Carlo Ancelotti, ne il Presidente Berlusconi mantennero per diversi motivi l'impegno di occuparsi della stampa di questo misterioso libretto, indicato nel 10 capitolo dell' "Apocalisse".
Il libro dell' Apocalisse ci parla dell 'importanza di questo libricino che l' angelo fa vedere a Giovanni e gli dice che in  un giorno futuro avrebbe dovuto profetizzare ancora a molti popoli nazioni e re. Luigi Gaspari cercò in tutti i modi, dopo aver ricevuto la conferma dell' importanza del libricino da Paolo VI in persona, di donare alla S. Chiesa queste parole; ma come tutti i profeti fu perseguitato da una parte del Clero che forse non voleva accettare che lo Spirito Santo avesse scelto un laico  per farsi conoscere...Padre Pio e PaoloVI dicevano che le parole scritte in questo piccolo libro, così piccole davanti al mondo, erano grandissime davanti a Dio, perché esse sono scritte in cielo, e porteranno presto a tutti gli uomini di buona volontà Nuovi Cieli e Nuove Terre. Provate a portare con Amore nel vostro cuore queste parole e vi assicuro che potrete ottenere tutte quelle grazie di cui avete necessariamente bisogno..
Chiedo ancora umilmente alla S. Chiesa, a tutti gli editori e a tutti gli uomini di buona volontà, di lavorare attraverso tutti i canali possibili per far  conoscere finalmente l' importanza  questo illuminante libricino, preannunciato anche, come diceva Padre Pio, nel III Segreto di Fatima.Vi abbraccio tutti!!!

                                                                                                        Piero Pio Maria 

AMDG et DVM

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