giovedì 26 aprile 2018

SACRO CUORE DI GESU'


28 aprile 2009
È LA CONFERMA DELLA TERRA
 AL SUO SIGNORE E DIO ONNIPOTENTE.
I TRE GIORNI DI TENEBRE.
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In virtù della Sua Autorità che ricevette dal Padre Suo, CRISTO GESÙ mediante il Suo Battesimo nel Giordano, conferì alla Terra il suo Battesimo personale.

È giunto il Tempo in cui la Terra, con tutti i suoi figli, si trova nell’obbligo di soffrire molto.  Su di essa si abbatte con forza la CROCE del Suo Signore, che essa ha il dovere di accettare e di portare, alfine di confermare davanti a tutto l’Universo di essere in verità «LA SANTA TERRA» dell’AMORE di DIO e degli Uomini. E di accettare con tutta la sua FEDE il SUO DEGNO SACRIFICIO fino alla sua FINE.

« È IL GIORNO DELLA SUA CONFERMA .»

La Terra sa che tutti gli Elementi che la circondano, le ordinano di rifiutare questa Umanità orgogliosa e crudele che non rispetta più niente. Essi la detestano, si sentono traditi dagli uomini. Allora, la Terra risponde loro che non si separerà da nessuno di loro, perché deve mantenere la PROMESSA FATTA A DIO: continuare a proteggerli, nutrirli e amarli.

Gli Elementi cercano allora di distruggere la Terra allo scopo di danneggiare  più rapidamente questa generazione: la più malvagia e la più ipocrita che il mondo ha dovuto sopportare fino ad ora. Essi vogliono la morte dell’uomo.

Allora, per imitare il SUO SIGNORE E SUO DIO, in testimonianza di quel Grande Amore che nutre verso il SUO DIO E GLI UOMINI, la Terra si avvia verso il Golgota, portando la sua CROCE, che sono tutti i suoi figli nel suo seno. Essa sale tra le urla di tutti gli Elementi scatenati. È colpita da ogni parte, è scossa e flagellata dai venti violenti. La pioggia, la grandine e la neve la soffocano e la imbavagliano per impedirle di respirare.

Con grande difficoltà, essa continua a dare rifugio ai suoi figli, come la chioccia che ricopre i suoi pulcini con le sue ali. Ma lo sfinimento la colpisce, fino a farla cadere infine nell’acqua melmosa e sui sassi aguzzi della via... Le rocce circostanti scricchiolano e crollano frantumandosi su di essa. Povera Terra! che tuttavia continua a dare rifugio e a proteggere questi figli che DIO vuole trasformare, per dare loro la SUA STESSA IDENTITÀ. Come procederà DIO? « Farmi amare da loro anche per un poco, mi è stato fino ad oggi, impossibile. E malgrado tutto, io li amo.» dice allora questa povera Terra, nutrice degli uomini.

Ed ecco che il fulmine si abbatte sugli alberi facendoli cadere a pezzi. Il cielo scuro, nero come l’inchiostro, è solcato dai lampi. E la Terra arriva finalmente al Golgota, una povera Terra, malata ed estenuata, sofferente e in lacrime. Allora, i figli la guardano e in quella notte nera scoprono una CROCE immensa che, all’improvviso, si è messa a risplendere più forte del Sole di mezzogiorno. Nel cielo infinito, non si vede altro che quella CROCE, che allora parla e dice con voce alta affinché tutti la intendano:  «TUTTO È COMPIUTO !»

In quell’istante, la nostra Terra crolla. I figli cominciano allora a rendersi conto che essa non si muove più. Il suo soffio si è fermato, come se la morte l’avesse portata via, l’avesse colpita. Tutti gli uomini, tutte le donne, tutti i figli della Terra, che sono a migliaia, migliaia e ancora migliaia, gridano:  «È morta! Che ne sarà di noi?  Tutto si ferma senza di essa!»

Finalmente, se ne rendono conto, cominciano a piangere e si vedono così come erano: PROFITTATORI, SFRUTTATORI e SENZA RISPETTO verso la loro Madre nutrice, che essi hanno reso sfinita, esaurita, maltrattata, abbandonata, fino a renderla malata e lasciata senza cure. Essa li aveva portati fino alla CROCE del PENTIMENTO, affinché DIO li perdonasse. Compresero, finalmente, e chiesero PERDONO A DIO. Si ricordarono, allora, della richiesta di perdono che bisognava rivolgere a DIO ! Si sentirono pieni di rimorsi e si misero a gridare verso il Cielo:

«Signore, rendici la nostra Terra!
Signore, rendici la nostra innocenza!
Vogliamo diventare migliori, perfetti, generosi. Aiutaci!»

Essi compresero  che la loro Terra aveva finito di fare la sua Via Crucis, come Gesù Cristo l’aveva già fatta un tempo per salvare le loro anime da una morte certa. Nostro Signore mostrava loro così

CHE EGLI  LO  AVEVA  FATTO, UN TEMPO, PER TUTTI
E UNA VOLTA PER TUTTE !

E la direzione che aveva preso la Terra, ricordava loro l’Insegnamento del Nostro Salvatore, perché nessuno deve deridere DIO. Noi dobbiamo tutti glorificare il NOME DEL SIGNORE, per somigliare a Lui e prendere la Sua Identità... perché DIO è BUONO e Misericordioso.

Allora, dopo avere riconosciuto tutti i loro peccati e dopo avere chiesto perdono a DIO per ognuno di loro e implorato il ritorno alla vita della loro Terra, essi si addormentarono per tre giorni, accanto a quella Terra che si era addormentata per prima.

Dopo tre lunghi giorni e tre lunghe notti, si svegliarono un bel mattino e... credevano tutti di sognare: la Terra era adornata e abbellita di tutti i suoi colori... Tutto era verde... Tutto cantava la Santa Gloria di DIO; sorpresi, lo erano tutti!

Diventati giovani e belli,
puri come fanciulli,
pieni d’AMORE GLI UNI PER GLI ALTRI,
 erano guariti dai loro peccati.
Si misero in ginocchio a pregare DIO e
a ringraziarlo per tutti i Suoi Benefici.
Allora, essi videro scendere dal Cielo, come un volo di bianche colombe,
tutti i Santi del Paradiso che accompagnavano quella Luce sfolgorante,
che nessun occhio aveva potuto vedere fino a quel momento:
il Signore DIO con la Sua Santissima Mamma.

Oh Trinità Beata!
Che Gioia sarà per ognuno in quel Giorno,
quando noi saremo con tutto il Cielo Nuovo,
su questa Terra Nuova, che dobbiamo meritare!
Santa Trinità, aiutateci!
Santa Maria, aiutaci!
Amen.

GESÙ ci parla. 
Gloria a DIO, Gloria e Grazie a MARIA che vengono a  noi.

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