Beata Anna Caterina Emmerich
Dülmen, Germania
Anna Caterina Emmerich (Anna Katharina) nacque l’8
settembre 1774 a Flamsche, una località nei pressi di
Dülmen in Vestfalia (Germania), in una famiglia molto
povera di devoti contadini. Era la quinta di nove figli.
Di lei si dice che sapesse distinguere gli oggetti sacri da
quelli profani, che potesse leggere nel pensiero delle
persone e che avesse visioni di fatti che avvenivano nel
mondo: vide per esempio dettagli della rivoluzione
francese. Previde la caduta di Napoleone, dodici anni prima
che avvenisse. Le sue esperienze mistiche erano spesso
accompagnate da fenomeni di levitazione e bilocazione.
Anche nella sua infanzia i fenomeni soprannaturali di cui
era protagonista erano per lei talmente normali che nella
sua innocenza di bambina era convinta che anche tutti gli
altri bambini godessero degli stessi suoi favori, per
esempio pensava che anche loro potessero conversare familiarmente con il bambino
Gesù, come lei faceva abitualmente. Fin dall’età di 9 anni le apparivano la Madonna con
Gesù Bambino, l'angelo custode e diversi santi. Mostrava straordinari doni di
conoscenza: quando gli ammalati si recavano da lei in cerca di aiuto era in grado di
sapere le loro malattie e prescriveva loro rimedi che si rivelavano sempre efficaci.
Nel 1789 le apparve Gesù che le offrì la corona di spine, lei accettò ed ebbe così sulla
fronte le prime stigmate. In seguito le si aprirono le ferite anche alle mani, ai piedi e al
costato.
Nel 1802 entrò nel convento delle agostiniane ad Agnetenberg (Dülmen). Qui veniva
considerata l'ultima dalle sue consorelle, e Suor Anna non solo non se ne lagnava ma ne
era anzi contenta, perché questo le permetteva di esercitare con maggior profitto la virtù
dell'umiltà. Il suo zelo era malvisto dalle anime più tiepide, che rimanevano sconcertate
e infastidite dai suoi carismi e dalla sua salute cagionevole. Queste suore, nonostante le
sue frequenti estasi in chiesa, nella sua cella o sul lavoro, la trattavano con una certa
sufficienza e mostravano antipatia nei suoi confronti.
Malgrado la sua estrema fragilità, svolse sempre scrupolosamente e con spirito gioioso i
suoi doveri. Ma dopo qualche tempo la sua salute declinò rapidamente e fu costretta a
letto.
Le sue ferite, che si aprivano e sanguinavano periodicamente, furono studiate da religiosi
e scienziati. Il Vicario Generale, dopo una rigorosa indagine condotta da una
commissione medica, si convinse della santità della suora e dell’autenticità delle sue
stigmate.
Anna Caterina Emmerich
Nel 1818, quando Anna Caterina aveva 45 anni, attirato dalla sua fama, venne a visitarla
il famoso scrittore e poeta Clemens Maria Brentano, uno dei più importanti
rappresentanti del romanticismo tedesco. Appena le si presentò la veggente lo riconobbe,
perché lo aveva già visto nelle sue visioni. Sapeva che era l'uomo scelto da Dio per
raccogliere e mettere per iscritto ciò che lei vedeva. Sapeva anche che, se era vissuta fino
a quel giorno, era per aspettare lui.
Brentano, che era venuto per trattenersi pochi giorni, non se ne andò più: rimase a
Dülmen sei anni, per collaborare alla missione di Anna Caterina. Giorno dopo giorno,
annotò ciò che lei gli narrava: dodicimila pagine che descrivono nei dettagli la vita di
Gesù e di Maria Vergine.
Le visioni della Emmerich erano del tutto particolari: lei si separava dal corpo dopo
essere stata "chiamata" dal suo angelo custode e il suo spirito si recava in Terra Santa
dove assisteva agli episodi evangelici come se stessero avvenendo in quel momento; il
giorno dopo li descriveva a Brentano. Né la monaca né il poeta erano mai stati in Terra
Santa, eppure Anna Caterina ha descritto con sorprendente precisione i luoghi della vita
di Gesù e della Madonna, gli abiti, le suppellettili, i paesaggi. Sulla base delle
descrizioni della Emmerich è stata ritrovata a Efeso la casa dove la Vergine visse dopo la
morte di Gesù. Era una casa rettangolare di pietra, a un piano solo, col tetto piatto e il
focolare al centro, tra boschi al margine della città perché la Vergine desiderava vivere
appartata. Il sacerdote francese Don Julien Gouyet, dando credito a queste visioni, andò
in Asia Minore alla ricerca della casa descritta da Caterina. Gouyet effettivamente trovò
i resti dell’edificio, nonostante le
trasformazioni subite nel tempo, a
nove chilometri a sud di Efeso, su un
fianco dell'antico monte Solmisso di
fronte al mare, esattamente come
aveva indicato la Emmerich.
La validità delle affermazioni di
Caterina venne confermata anche
dalle ricerche archeologiche
condotte nel 1898 da alcuni
ricercatori austriaci. Gli archeologi
ebbero modo di appurare che
l’edificio - almeno nelle sue
fondamenta - risaliva al I secolo
d.C.. Oggi davanti alla casa della Madonna, visitabile ad Efeso e custodita dai
cappuccini, c'è un cartello che spiega che ciò che ne restava, cioè le mura perimetrali col
focolare centrale, era stato ritrovato grazie alle visioni della monaca stigmatizzata Anna
Caterina Emmerich.
Anna Caterina Emmerich morì a Dülmen il 9 febbraio 1824. Durante cinquant’anni di
vita le sue visioni quotidiane avevano coperto tutto il ciclo della vita di Gesù, di Maria e
in gran parte anche degli apostoli.
La casa di Maria a Efeso (Meryem Ana)
Sei settimane dopo la sua morte la tomba di Caterina venne riaperta. Il suo corpo venne
trovato incorrotto senza alcuna traccia di decomposizione. Nel 1892 il Vescovo di
Münster diede inizio al processo di beatificazione.
Brentano visse fino al 1842, dopo aver dedicato tutti gli anni che gli restavano alla
stesura del suo libro "Vita di Gesù Cristo secondo le visioni della monaca Anna Caterina
Emmerich". La suora aveva predetto che anche lui sarebbe morto quando il suo compito
fosse terminato.
Dagli scritti di Brentano riguardanti le visioni di Caterina Emmerich vennero pubblicati,
oltre al libro suddetto, anche: "La dolorosa Passione di Nostro Signore Gesù Cristo
secondo le meditazioni di Anna Caterina Emmerich" (1833), "La vita della Beata
Vergine Maria" (1852), "La vita di Nostro Signore" (1858-80 e 1981).
Anna Caterina Emmerich è stata beatificata da Papa Giovanni Paolo II il 3 ottobre 2004.
(Cfr.: "Catholic Encyclopedia", edizione 1914; "Le apparizioni della Vergine Maria", Paola Giovetti; "Life of Venerable Anne Catherine Emmerich", Carl E. Schmoeger)
http://www.mariamadremia.it/public/caterina_emmerich.pdf
AMDG et DVM
Nessun commento:
Posta un commento