sabato 28 ottobre 2017

La misericordia, la pace e la carità abbondi in voi.

Incomincia la Lettera cattolica 
dell'Apostolo san Giuda
Judas 1:1-4
1 Giuda, servo di Gesù Cristo, e fratello di Giacomo, a quelli che sono amati da Dio Padre e conservati e chiamati in Gesù Cristo.
2 La misericordia, la pace e la carità abbondi in voi.
3 Carissimi, mentre ponevo ogni sollecitudine per scrivervi sulla comune vostra salute, sono stato costretto a scrivervi, per esortarvi a combattere per la fede che fu già insegnata ai cristiani.
4 Perché si sono intrusi certi uomini, empi, per i quali già da tempo è stata scritta questa condanna, i quali convertono in lussuria la grazia del nostro Dio, e rinnegano il solo Dominatore e Signor nostro Gesù Cristo.

Judas 1:5-8
5 Ora io voglio ricordarvi, sebbene già sappiate tutte queste cose, che Gesù, dopo aver liberato il popolo dalla terra d'Egitto, sterminò poi quelli che non credettero
6 E gli angeli, che non conservarono la loro prima dignità, ma abbandonarono il loro domicilio, li ha riserbati sepolti nella caligine in eterne catene per il giudizio del gran giorno.
7 Come Sodoma e Gomorra e le città confinanti che si macchiarono delle stesse impurità, ed andarono dietro ad eccessi disonoranti, sono rimaste ad esempio, essendo state condannate alla pena del fuoco eterno;
8 Così anche questi contaminano la (loro) carne, disprezzano la autorità, bestemmiano la maestà.

Judas 1:9-13
9 Quando Michele Arcangelo disputando col diavolo gli contestava il corpo di Mosè, non ardì di condannarlo con parole di maledizione, ma disse: Ti reprima il Signore. 
10 Questi invece bestemmiano tutto quello che non capiscono e di tutto quanto che, come gli animali muti naturalmente conoscono, abusano per pervertirsi. 
11 Guai a loro, perché battono la strada di Caino, e per sete di guadagno si sono precipitati nell'errore di Balaam, e sono periti nella ribellione di Core! 
12 Costoro sono tante macchie nelle loro agapi, stando insieme a mensa senza rispetto, pascendo se stessi, nuvole senz'acqua, trasportate qua e là dai venti, alberi d'autunno, infruttiferi, morti due volte e sradicati, 
13 Onde furiose del mare, che spumano le proprie turpitudini, stelle erranti: cui è riserbata una tenebrosa caligine in eterno.

V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.

*
Lettura 4
Simone, il Cananeo, detto pure Zelote, e Taddeo, chiamato nel Vangelo anche Giuda, fratello di Giacomo, è scrittore di una delle Lettere cattoliche; questi percorse la Mesopotamia e quegli l'Egitto predicando il Vangelo. Poi riunitisi nella Persia, dopo avervi partorito a Gesù Cristo innumerevoli figli e disseminata la fede in quelle vastissime regioni e fra quei popoli barbari, illustrarono insieme il santissimo nome di Gesù Cristo colla dottrina, coi miracoli, e infine con glorioso martirio.


POVERA SOCIETA' IMPAZZITA E MISERABILE:
AVENDO CANCELLATO DIO
HA SOLO CONCELLATA SE STESSA

"Non ci ameremo l'un l'altro 
di vero amore, 
se non amiamo Dio. 

Infatti 
allora uno ama il suo prossimo come se stesso, 
quando ama Dio. 

Perché, se non ama Dio, 
non ama se stesso; 
e in questi due 
precetti dell'amore 
«si contiene tutta la legge 
e i profeti»Matth. 22,40"

Omelia di sant'Agostino Vescovo
Trattato 87 su Giovanni


Preghiamo
O Dio, che per mezzo dei tuoi beati Apostoli Simone e Giuda ci hai concesso di giungere alla conoscenza del tuo nome: danne e di celebrare con frutto la loro gloria eterna, e di far profitto celebrandola. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.


AMDG et BVM

Nessun commento:

Posta un commento