sabato 26 agosto 2017

Profezie escatologiche.


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Daniele, capp. 12 (23 gennaio) e 7 (25 gennaio). 


Profezie escatologiche. 

La conversione degli ebrei porrà fine alla scissione tra i due rami del popolo di Dio che tanti mali ha causato. 

Satana, attraverso il suo figlio spirituale, l’anticristo, arso di supremo livore userà le sue più perfette ed ultime astuzie per nuocere, rovinare, uccidere Cristo nei cuori. 

I sapienti comprenderanno il tranello di satana, mentre gli empi seguiranno il male non potendo comprendere il bene, avendo colmato il loro cuore di Male. 

Allora verrà il tempo in cui la Chiesa sarà conculcata al punto da non poter più celebrare la Messa e l’abominazione della desolazione sarà innalzata sui luoghi santi. 

Se Isaia è il pre-evangelista, Daniele è il pre-apostolo, il pre-Giovanni. 

Nelle quattro bestie descritte da Daniele sono anticipati i segni dei ministri diabolici dell’Apocalisse. 
Le quattro bestie sono i quattro errori ed orrori che precederanno la fine: 

primo, l’ateismo che fece dell’uomo un animale camminante nel fango, da aquila e semidio per la carità a orso divoratore feroce dei suoi simili; 

secondo, da orso al nuovo mostro feroce e falso come il leopardo, con ali di vampiro che con fame diabolica divora se stesso e si svena e si mutila per poi generare nuove parti mentre divora le già formate, e quel mostro è l’umanità corrotta, potenza umana venduta a satana, che genera il 

terzo mostro, la rivoluzione che sbrana e distrugge, preparando l’avvento del 

quarto mostro, l’anticristo figlio della lussuria, nato dal connubio della stessa con la Bestia, perfezione di orrore e persecutore dei santi, che vorrà farsi adorare come dio. 

I santi dell’ultimo tempo dovranno essere infinitamente più eroici dei perseguitati dal paganesimo. 

Dopo i precursori dell’anticristo verrà l’anticristo stesso. 

La Bestia armata di dieci corna, simbolo dei dieci servi di satana che si credono re (dei quali tre saranno strappati e gettati nel nulla), culminerà nella nascita e crescita dell’undecimo corno, ragione della caduta dei tre precedenti e sede del vero anticristo. 

L’anticristo bestemmierà Dio come nessun figlio d’uomo mai fece, calpesterà i santi e torturerà la Chiesa. Crederà, poiché è figlio del connubio della superbia demoniaca con la lussuria umana, di poter fare grandi cose e mutare i tempi e le leggi, e per tre anni e mezzo sarà l’Orrore regnante del mondo. Poi la Bestia sarà uccisa e gettata nel pozzo d’abisso con tutte le bestie minori, e seguiranno quarantacinque giorni per permettere ai fedeli di ascoltare l’ultima Parola che li invita al Cielo, mentre Michele coi suoi angeli vincerà satana. (pp. 97-102).


AMDG et BVM

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