mercoledì 25 gennaio 2012

"La confessione è un sacramento che Io amo molto"

La buona e la cattiva Confessione sacramentale


<<Il confessionale, dopo l'altare, è il posto in cui più si rende gloria alla Trinità.

E perché?

Perché la sua immagine si rigenera nelle anime, 
perché si lava ogni colpa,
perché si fa valere presso l'eterno Padre il prezzo del mio Sangue, 
perché si rompono le alleanze con il Maligno,
perché Io triomfo sul demonio,
perché lo Spirito Santo di nuovo prende possesso dell'anima smarrita e forse anche perduta.


La confessione è un sacramento che Io amo molto, perché in essa entra necessariamente la Redenzione e i miei meriti infiniti, rallegrando il Padre con migliaia di gloriose conquiste. 
Lì si trova il seme della santità... lì si attua la fecondazione del Padre e dello Spirito Santo, donando vita nuova alle anime, perché le assoluzioni sacramentali non solamente cancellano sempre le colpe dell'anima, ma le danno vita con la forza redentiva del mio Sangue. 

Il sacerdote, degno o indegno che sia, per la sua intima unione con il Verbo, per il sigillo dello Spirito Santo indelebile nella sua anima, possiede una reale possibilità di fecondazione delle anime, ricevuta dal Padre.

Ma nonostante porti in sé questo germe, se il suo cuore non è puro, esso non fruttificherà, e cadrà nelle anime come l'aria che passa, senza germinare né mettere radici di virtù>> 

(CC 25, 306-309: Conchita Cabrera De Armida: "Sacerdoti di Cristo", pag 167). 

AVE MARIA!
AMDG

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