giovedì 13 ottobre 2011

La santa Messa: Grandi promesse per i suoi devoti

Oggi 13 ottobre, anniversario dell'ultima apparizione della Vergine SS.MA  in Fatima
offro ai lettori delle riflessioni sulla
preziosità della santa Messa.


La Santa Messa
Grandi promesse per i suoi devoti





     Quando morirai, la più grande consolazione te l’offriranno le Sante  Messe che avrai ascoltato.

   Ciascuna Messa che ascoltasti ti accompagnerà al Tribunale Divino e intercederà per il tuo perdono.

   Con ogni Santa Messa puoi ridurre il castigo temporale che meritasti per i tuoi peccati, in proporzione al tuo fervore o devozione   nell’ascoltarla.

   Con la devota assistenza alla Santa Messa rendi il più grande omaggio alla santissima Umanità di Nostro signore.

   La Santa Messa ben ascoltata  supplirà le tue maggiori negligenze e omissioni.

   Ascoltando bene la santa Messa ti vengono perdonati tutti  i peccati veniali di cui sei pentito, e molti altri di cui neppure ti ricordi. Per essa il demonio perde potere su di te.
Ti liberi da molti pericoli e disgrazie in cui chissà incapperesti se non fosse per la santa messa. Ricordati anche che con essa abbrevi il tuo purgatorio.

   Con ogni Santa Messa aumenti i tuoi gradi di gloria in cielo. E ricevi la benedizione del sacerdote, che dio ratifica in cielo.

   Durante la santa messa ti inginocchi in mezzo a una moltitudine d’angeli che assistono invisibilmente al santo sacrificio con somma riverenza.

   Ottieni benedizioni nei tuoi affari e assunti temporali.

   Ascoltando la santa messa in onore di qualche santo particolare, ringraziando dio per i favori ottenuti da questo santo di certo guadagniamo la sua protezione e uno speciale amore , per la gioia che gli deriva dalla nostra buona opera.

  
  

    “Una Santa Messa ascoltata  in vita – quando ancora possiamo aumentare enormemente i nostri meriti e la corrispondente gloria eterna - ti  sarà di maggior profitto delle  mille  Messe che potrebbero applicarti      -senza più alcun tuo merito-  dopo la tua morte” (sant’anselmo d’aosta).



   San Tommaso d’aquino insegna che la santa messa fortifica l’anima nel combattimento dei nemici. Perdona i peccati  veniali. Mitiga la spina della carne e accresce la castità. Aumenta il fervore della carità. Incoraggia a soffrire le avversità, e colma l’anima di tutte le virtù.


   San bernardo abate afferma che chi ascolta devotamente la santa messa – ed è libero da peccato mortale – merita molto più che se facesse un dispendioso e disagiato pellegrinaggio per tutto il mondo e desse tutti i suoi beni ai poveri.

   Sant’alberto magno insegna che se uno, celebrando o assistendo a una santa messa, riflette sul suo valore infinito ed effettivamente  ha la formale intenzione di glorificare  con essa il più possibile Dio, mediante l’offerta del sacrificio di Gesù Cristo che ha un merito maggiore di quello di tutti i santi martiri uniti insieme, Egli merita più che se digiunasse a pane ed acqua per un anno, più che se si flagellasse fino a versare tutto il sangue delle sue vene e pregasse trecento volte il salterio.

S. Messa nel Santuario di N.S. del Pilar in Saragozza

  
    San claudio de la colombiere dice che Dà più onore a dio una sola messa soprattutto se vi partecipiamo  comunicandoci  con la chiara intenzione di amare infinitamente l’altissimo per mezzo di cristo, ossia vivere per cristo come cristo vive per il padre (Giov. 6, 53-56; Ef. 4,13; 3,19), che tutte le altre opere, sia pure fervorose, degli angeli e degli uomini  ma non arricchite o rivalorizzate con l’eucaristia.

   “Chi assiste devotamente alla santa messa ottiene grandi aiuti per non cadere in peccato mortale, e se l’ascolta intera ogni giorno, non gli mancherà l’alimento o il vitto necessario per il suo corpo” (sant’agostino d’ippona).

                                                                                     

  San cipriano di cartagine afferma che siccome il santo sacrificio della Messa offre a dio la riparazione per i nostri peccati meritevoli di castighi o punizioni contro la salute, ecc., esso e’ in certo qual modo un’equivalente “medicina per curare malattie o infermità”.

   “se una gestante assiste alla santa messa tutte le volte che le è possibile, prendendosi un poco di fastidio come in misura maggiore se lo prese la Vergine al viaggiare fino a Betlemme per dare lì alla luce il divino redentore, certamente potrà ottenere grandi aiuti nei dolori del suo parto” (san beda il venerabile).

Mozart kronungsmesse: Agnus Dei   


     "Se Tutti i giorni – dice san gregorio – un cristiano ascolta  devotamente  la santa messa egli potrà sperare  legittimamente vedersi libero e difeso da <<molti grandi mali e pericoli di anima e di corpo>>,
come similmente  gli israeliti si liberarono dall’angelo sterminatore, perché unsero le loro porte col sangue dell’agnello pasquale, simbolo di Gesù Cristo, vero agnello di dio che toglie i peccati del mondo"; meritando nello stesso tempo una morte molto felice, secondo quanto il signore rivelò a santa matilde: <<in verità ti dico che a chi con vera devozione e attenzione (in grazia di dio) assiste alla santa messa gli manderò -per sua consolazione e difesa- e qual sèguito autorizzato della sua anima nella giornata, tanti nobili cortigiani della mia gloria tra i miei santi, quante saranno state le sante Messe ascoltate sulla terra>> (Rivel. Di santa matilde, p.3, cap. 19).



   cOncludendo: la santa messa Offre la più grande consolazione alle sante anime del purgatorio.
    In effetti  è il suffragio più efficace per i defunti come lo dimostrò il caso di una sorella di san vincenzo ferreri, chiamata francesca, che morì e la sua anima apparve al santo, rivelandogli che era stata condannata a soffrire in purgatorio fino al giorno del giudizio finale;  però, dal momento che subito san vincenzo le applicò le 30 messe gregoriane, gli apparve nuovamente alla fine di esse, per ringraziarlo del potentissimo suffragio in virtù del quale dio le perdonava ogni pena e se ne volava già gloriosissima  in cielo, dove anche noi per la misericordia di dio e della beata vergine maria speriamo giungere. amen.


AMDG et BVM
















  
 


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