mercoledì 5 ottobre 2011

5.X: San Francesco d'Assisi: ci addita il Presepio, il Crocifisso, il Tabernacolo



A Gesù che dice: "Ecce venio in praesepe, in cruce, in sacrario" 
il Serafico Padre San Francesco ha risposto con tutta coerenza e fedeltà. 
E ha invitato non solo i cristiani del suo tempo predicando, bensì anche quelli di tutti i tempi scrivendo loro una lettera ed esortandoli a "essere cattolici": ascoltando la divina Parola e ricevendo per mano dei sacerdoti il Corpo SS.mo di Cristo. 

   In verità il Serafino d'Assisi s'è fatto Bambino con Gesù, Crocifisso con Gesù, Prigioniero con Gesù Eucaristico.

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LE PAROLE seguenti che Gesù benedetto disse a Conchita Cabrera De Armida ci siano di sprone a trattare l'Eucaristia e adorarLa con lo straordinario fervore che Dio vuole:

"Dare fastidio Io che sono solo carità e tenerezza!  
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   "Quanti di loro si spazientiscono per dover dare la comunione e con quale senso di fastidio e modi sgarbati la distribuiscono! Sarebbe meglio che neppure mi toccassero e che lasciassero le anime affamate! 

   "Con quale inaudita trascuratezza lasciano cadere le particole, con quanta fretta e senza nemmeno preoccuparsene! 

   "Non c'è cura, non c'è delicatezza, non c'è purezza, non c'è rispetto, non c'è amore, in varie occasioni della giornata, nel prendere il mio Corpo sacratissimo che dovrebbe essere trattato con delicatezza e tenerezza!


   "Se Io facessi vedere loro le volte che per colpevole trascuratezza cado a terra e sono calpestato! Tutto ciò mi rattrista molto e offende profondamente il Padre mio e Maria.  Questo modo di trattare il sacro e il Santo dei santi mi ferisce nel più intimo dell'anima. In troppe occasioni sono di peso ai miei sacerdoti tiepidi! E questo è per la mia delicatezza un'orribile sofferenza. Vedere e sentire che sono di peso, che sono un fastidio nel servizio delle anime, alle quali per dovere sono consacrati, mi colpisce nel più intimo.

   "Dare fastidio Io che sono solo carità e tenerezza! Essere di peso, Io che mi addosso le loro tiepidezze, la loro indifferenza e i loro peccati per purificarli!, quelli che agiscono così hanno, in certo senso, solo il nome di sacerdoti, ma son ben lontani dall'esserlo, sebbene sembri che lo siano" (CC 49, 159-169).

AMDG et BVM


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