PROVE E LOTTA (90-116)
90. Gli inganni della lussuria.
Anche se ti sembra di essere in unione con Dio, guardati dal demonio della fornicazione. Egli è, infatti, assai ingannatore e molto invidioso, e vuole essere più rapido del movimento e della vigile sobrietà del tuo intelletto, sì da trascinarlo lontano da Dio mentre esso se ne sta vicino a Lui con riverenza e timore.
91. La frusta dei demoni.
Se coltivi la preghiera, preparati agli assalti dei demoni e sopporta fortemente i loro colpi di frusta. Essi, infatti, come belve feroci si scaglieranno contro di te e ridurranno male tutto il tuo corpo.
92. Fantasmi e spade, baleni e spettri.
Prendi le misure opportune - come un esperto lottatore -
per non agitarti, anche se vedi d'un tratto un fantasma;
per non turbarti, anche se vedi una spada brandita contro di te o un guizzo luminoso che ti colpisce al volto;
per non perderti assolutamente d'animo, anche se vedi una figura laida e sanguinolenta. Ma sta' saldo e fa' la tua bella professione di fede: potrai, così, più agevolmente sfidare i tuoi nemici.
93. Afflizioni e amarezze.
Chi sopporta le afflizioni otterrà anche le gioie; e chi resiste in mezzo alle amarezze non sarà privo delle dolcezze.
94. La frusta di Dio.
Bada che i demoni maligni non ti ingannino con qualche visione, ma sta' attento e ricorri alla preghiera: invoca Dio perché - se tale percezione viene da Lui - Egli stesso ti illumini, altrimenti scacci presto via da te il seduttore.
Abbi fiducia che i cani non ci saranno: quando ti dai ardentemente a supplicare Dio, la sua potenza subito, invisibilmente e senza manifestarsi, li frusterà e li caccerà lontano.
95. Un tranello dei demoni:
è giusto che tu non ignori neppure questo tranello: al momento opportuno i demoni si dividono, e se pensi di cercare aiuto contro gli uni, gli altri sopraggiungono sotto forme angeliche estromettendo i primi; ciò perché tu venga da loro ingannato, ritenendo che essi siano veramente angeli santi.
96. Umiltà e fortezza.
96. Umiltà e fortezza.
Abbi cura di acquistare grande umiltà e grande fortezza. E gli insulti dei demoni non investiranno la tua anima; "né‚ il flagello si avvicinerà alla tua tenda, poiché Egli darà per te ai suoi angeli l'ordine di custodirti", ed essi senza manifestarsi allontaneranno da te ogni azione ostile.
97. Rumori e colpi, voci e ingiurie.
Chi coltiva la preghiera pura udirà magari rumori e colpi, voci e ingiurie da parte dei demoni, ma non si abbatterà e non perderà l'autocontrollo, dicendo a Dio: "Non temerò alcun male, poiché tu sei con me", ed altre parole simili.
98. La giaculatoria.
Nel momento di tali tentazioni, ricorri a una preghiera breve e intensa.
99. Altre minacce dei demoni.
Se i demoni minacciano di apparirti improvvisamente nell'aria, di atterrirti e di saccheggiare il tuo intelletto, non spaventarti di essi e non preoccuparti assolutamente delle loro minacce. Ti intimoriscono per sperimentare se ti prendi del tutto cura di essi, o se sei giunto a disprezzarli completamente.
100. Timor di Dio e timore del demonio.
Se, mentre preghi, sei davanti a Dio Onnipotente, Creatore e Provvidente, perché te ne stai davanti a Lui così assurdamente da trascurare il suo sovrano timore e da paventare zanzare e scarafaggi? O non hai udito Colui che dice: "Temerai il Signore Dio tuo" e ancora: "Colui di fronte alla cui potenza tutto freme e trema".
101. Tre alimenti.
Come il pane nutre il corpo e la virtù nutre l'anima, così la preghiera spirituale nutre l'intelletto.
102. L'esemplare pubblicano.
103. Il riprovevole fariseo.
Impegnati ardentemente per non pregare contro qualcuno durante la tua preghiera. Altrimenti abbatti ciò che edifichi, rendendo abominevole la tua preghiera.
104. Supplizi degli aguzzini.
Il debitore di diecimila talenti ti insegni che, se non rimetti al tuo debitore, neppure tu otterrai la remissione. Sta scritto infatti: "Lo diede in mano agli aguzzini".
105. Piccoli disagi per grandi guadagni.
Lascia andare le esigenze del corpo durante la tua preghiera, perché una punzecchiatura di pulce, di pidocchio, di zanzara, o di mosca non ti faccia perdere l'immenso guadagno della preghiera.
110. Costante saldezza.
Quando preghi, non distrarti con lo sguardo: rinnega la carne e l'anima, e vivi secondo l'intelletto.
113. Alla volta della condizione angelica.
Il monaco diventa uguale agli angeli attraverso la vera preghiera.
115. Diffidenza verso le apparizioni.
Non desiderare di vedere sensibilmente angeli, o potestà, o Cristo, perché tu non perda completamente il senno, accogliendo il lupo al posto del pastore e adorando i demoni nemici.
116. Illusioni della vanagloria.
Origine delle illusioni dell'intelletto è la vanagloria, che lo spinge a tentare di circoscrivere il Divino in figura e forme.
AMDG et BVM
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