domenica 8 settembre 2019

Venite, accedamus ad Cor altum Deiparae Virginis

CANTICO IN ONORE DEL SACRO CUORE DELLA 

 VERGINE DIVINA nel giorno della sua Presentazione 




Cantemus Domino, in toto corde nostro: gloriose enim magnifìcatus est, in Corde Mariae.

Venite, accedamus ad Cor altum Deiparae Virginis: et axaltabitur Deus in cordibus nostris.

Accedamus ad sacri fornacem amoris: accedamur sanctis caritatis eius flammis.

Benedicamus Cor mitissìmum: laudemus, el superexaltemus Cor humillìmum.

Benedicite, omnes angeli, Cor purissimum: benedicite omnes Sanctis, Cor sanctissimum.

Coeli et terra Cor amantìssimum: laudent et superexaltent Cor fidelissimum.

Omnis gloria fìliae Regis ab intus: diffusa est enim plenitudo charitatis in Corde eius.

Paratum Cor eius sperare in Domino, confirmatum est Cor eius: Deus in medio eius, non commovebitur.

Corde magno, et animo volenti fecit omnes voluntates Dei: ideo Filium eius prìus in Corde, quam in grembo concepit.

Beatam Cor Virginis Matris: echo animata Cordis aeterni Patris.

Eructavit Cor Patris Verbum bonum: eructavit et Cor Matris Verbum bonum.

Beatam Pectus Regìnae coelorum. Verbi incarnati thronus et imperium.

In hoc excelso throno vidi sedere virum: quem adorat multitudo Angelorum, psallentes in unum.

Ecce ubi imperii eius Nomen: est in aeternum.

Exultet Cor tuum, Virgo beata: in Deo salutari suo.

Quia respexit humilitatem eius: et fecit ei magna qui potens est.

Secundum multitudinem dolorum Cordis tui: consolationes Dei laetificaverunt ipsum.

Sit benedictum in aeternum Cor tuum, quia diligentes te diligis: et thesauros eorum reples omnibus bonìs.

Benedicat nos Jesus, Cor Mariae: benedicat nos Maria, Cor Jesu.

Et diligant Jesum et Mariam: omnia corda.

Benedicamus Patrem, et Filium, cum Sancto Spiritu: laudemus et supere­xaltemus eum regnantem in Corde Jesu et Mariae.

Paratum cor nostrum, Deus: paratum cor nostrum.

Ut cum Jesu et Maria faciamus omnes voluntates tuas:
Corde magno, et animo volenti.

Gloria Patri.


INNO AL SACRATISSIMO CUORE 
DELLA MADRE DI DIO


Bel Cuore, oggetto della mia lode,
Bel Cuore, Centro del Bell’Amore,
Ricevi i rispetti e la corte
dell’uomo come pure dell'angelo!
Santuario dello Spirito Santo,
Padre di Colui che ti fece,
ottienimi di poter comprendere
come ti sei comportato in uno stato divino,
formando un trono a Dio da una massa di cenere,
e da uomo, in un istante, io sarò serafino.

Fammi conoscere le tue meraviglie,
ardente Fornace d’amore,
bel Cielo in cui il Padre del giorno,
scocca delle fiamme senza pari:
Fuoco che non si è mai consumato,
Cuore tanto amante e tanto amato,
Trono del Figlio, trono del Padre,
Conclave in cui si trattò questo commercio divino,
che fece un Dio mortale e, per un gran mistero,
fece di un essere limitato una grandezza senza fine.

Al di sopra del sole e della luna,
più alto dei più alti Spiriti,
gli amori del Padre e del Figlio
fanno di te la loro sfera comune;
diffondono nel tuo seno
questo fuoco di cui l’uno e l’altro è pieno;
e in un modo ineffabile,
l’uno e l’altro presso di te facendo il loro soggiorno,
esprimendo in te un’immagine ammirabile
del loro Cuore tutto divino e del loro santo amore.

Come vediamo che in una nuvola,
con i suoi raggi il sole,
per produrvi un suo simile,
dipinge la sua immagine,
allo stesso modo la divinità,
esprimendo in te la sua bellezza,
fa di sé una fedele copia.
In cui l’oggetto eterno dei Beati splende,
affinché, come nel cielo, nel Cuore di Maria,
Dio sia il produttore, e Dio sia il prodotto.


Bel Cuore della casta Colomba,
in cui mai l’unghia dell’avvoltoio
ha procurato ferita all’amore,
sotto di cui ogni forza soccombe,
in te, con uno sforzo meraviglioso,
per un Cuore vivente, un cuore morto
ha ripreso la sua forza e la sua vita;
e colui che uccise il primo criminale
ha incontrato la sua morte nel Cuore di Maria,
incontrandovi un Dio che s’è fatto mortale.
Quando, per cancellare i nostri crimini,
bisognò che il Re dei re
si caricasse di questo gravoso peso
che ci sprofondava negli abissi
tu fosti il rogo e l’altare
in cui questo Dio divenuto mortale
consumò questo gran sacrificio:
il sangue che effuse era un Sangue comune,
e questo Cuore imporporato mostrava che in questo supplizio,
il sacerdote, la vittima e l’altare non erano che uno.

Così, questa Madre ammirabile,
nell’orrore di una triste notte,
aprì il tesoro da cui uscì
la nostra felicità incomparabile.
Il suo Cuore sparse i suoi favori
sulle nostre anime e sui nostri cuori,
con una singolare profusione;
e ritornando in sé, senza nulla perdere del suo,
l’uomo fu elevato sul trono dell’angelo;
e questo Cuore donando tutto, conservò tutto il suo bene.
O Cuore tutto buono e tutto amabile,
Trono dell’Eterno Amore,
Palazzo regale dell’Immortale,
Ritratto del suo Cuore adorabile,
Re dei nostri corpi e dei nostri cuori,
Modello perfetto dei nostri costumi,
Prostrati con riverenza,
Noi t’offriamo e i nostri corpi e i nostri cuori imperfetti:
ottienici che non siano macchiati da alcuna offesa,
ma che il santo amore vi regni per sempre.

di San Giovanni Eudes

in onore del Cuore Divino di Maria Bambina



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