Gesù!
"Et non est in álio áliquo salus. Nec enim aliud nomen est sub cælo datum homínibus, in quo opórteat nos salvos fíeri.
E in nessun altro è la salvezza. Poiché non c'è sotto del cielo altro nome dato agli uomini, mercé del quale noi possiamo salvarci."
Hymnus
Iesu decus angélicum,
In aure dulce cánticum,
In ore mel miríficum,
In corde nectar cǽlicum.
Qui te gustant, esúriunt;
Qui bibunt, adhuc sítiunt;
Desideráre nésciunt,
Nisi Iesum, quem díligunt.
O Iesu mi dulcíssime,
Spes suspirántis ánimæ!
Te quærunt piæ lácrimæ,
Te clamor mentis íntimæ.
Mane nobíscum, Dómine,
Et nos illústra lúmine;
Pulsa mentis calígine,
Mundum reple dulcédine.
Iesu, flos Matris Vírginis,
Amor nostræ dulcédinis,
Tibi laus, honor nóminis,
Regnum beatitúdinis.
Amen.
V. Adiutórium nostrum in nomine Dómini.
R. Qui fecit cælum et terram.
Inno
Gesù, decoro degli Angeli,
all'orecchio dolce cantico,
alla bocca miele dolcissimo,
al cuore nettar celeste.
Quelli che ti gustano, hanno ancor fame;
quelli che ti bevono, hanno ancor sete;
desiderar non sanno,
se non Gesù, che amano.
O Gesù mio dolcissimo,
speranza dell'anima che sospira!
te cercano le pie lacrime,
te il grido intimo del Cuore.
Rimani con noi, o Signore,
e c'illumina colla tua luce:
ne fuga la caligine dell'anima,
riempi il mondo della tua dolcezza.
Gesù, fior della Vergine Madre,
amor nostro dolcissimo,
a te la lode, l'onor del nome,
il regno della beatitudine.
Amen.
V. Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
R. Che ha fatto il cielo e la terra.
Gesù, decoro degli Angeli,
all'orecchio dolce cantico,
alla bocca miele dolcissimo,
al cuore nettar celeste.
Quelli che ti gustano, hanno ancor fame;
quelli che ti bevono, hanno ancor sete;
desiderar non sanno,
se non Gesù, che amano.
O Gesù mio dolcissimo,
speranza dell'anima che sospira!
te cercano le pie lacrime,
te il grido intimo del Cuore.
Rimani con noi, o Signore,
e c'illumina colla tua luce:
ne fuga la caligine dell'anima,
riempi il mondo della tua dolcezza.
Gesù, fior della Vergine Madre,
amor nostro dolcissimo,
a te la lode, l'onor del nome,
il regno della beatitudine.
Amen.
V. Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
R. Che ha fatto il cielo e la terra.
Sermone di san Bernardo Abate
Sermone 15 sulla Cantica, verso la metà
Sermone 15 sulla Cantica, verso la metà
Non senza motivo lo Spirito Santo rassomiglia il nome dello Sposo all'olio, ed ispira alla sposa di gridare allo Sposo: «Un olio sparso è il tuo nome» Cant. 1,2. L'olio infatti illumina, nutrisce e unge. Alimenta il fuoco, nutrisce il corpo, lenisce il dolore è luce, cibo, medicina. Osserva ora lo stesso anche nel nome dello Sposo: Illumina predicato, pasce meditato, lenisce e unge invocato. Esaminiamo ciascuna di queste qualità. Donde credi sì grande e così repentina luce di fede in tutto il mondo, se non dalla predicazione del nome di Gesù? Non è forse per la luce di questo nome che Dio ci chiamò all'ammirabile sua luce; onde illuminati e vedendo in questa luce un'altra luce, meritatamente Paolo ci dice «Foste una volta tenebre, ma ora siete luce nel Signore»? Eph. 5,8.
Infine lo stesso Apostolo ricevé ordine di portare questo nome dinanzi ai re, ai Gentili, e ai figli d'Israele; e portava il nome come un lume, ne illuminava la sua patria e gridava dappertutto: «La notte è inoltrata, e il giorno si avvicina. Gettiamo via dunque le opere delle tenebre, e indossiamo le armi della luce: camminiamo onestamente, come in pieno giorno» Rom. 13,12. E mostrava a tutti la lucerna sul candelabro, annunziando in ogni luogo Gesù crocifisso. Come questa luce risplendé ed abbagliò gli occhi di tutti i riguardanti allorché, uscendo dalla bocca di Pietro come folgore, si consolidarono le piante e le caviglie d'uno storpio e illuminò molti ciechi spiritualmente? Non gettò forse delle fiamme allorché disse «In nome di Gesù Nazzareno alzati e cammina»?Act. 3,6.
Né solo è luce il nome di il Gesù, ma anche cibo. Non ti senti forse confortata ogni qual volta lo ricordi? Che c'è che com'esso nutrisca lo spirito di chi lo pensa? Che c'è che colmi così i cuori agitati, rinvigorisca le virtù, sviluppi le abitudini buone e oneste e nutrisca i casti affetti? Arido è ogni cibo dell'anima, se non è cosparso di questo olio; è insipido, se non è condito con questo sale. Se scrivi, non mi sa di niente, se non vi leggo Gesù. Se disputi, o tieni conferenza non mi piace, se non vi sento Gesù. Gesù è miele alla bocca, melodia all'orecchio, giubilo al cuore. Ma è anche medicina. Uno di voi è afflitto? Venga nel suo cuore Gesù, e di lì salga alla sua bocca, Ed ecco al sorgere della luce di questo nome, svanisce ogni nebbia, torna il sereno. Cade uno in peccato? corre anzi disperato al laccio di morte? Non è forse vero che, se invocherà questo nome, comincerà subito a respirare e a vivere?
DEO GRATIAS!
Gesù!
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