venerdì 26 gennaio 2018

È gioia in Cielo, sia gioia anche sulla terra

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi


03.04.05


Eletti, amici cari, non siate nella tristezza, Io, Io, Gesù, inondo di Gioia il vostro cuore che tutto Mi appartiene, Io sono Dio della Gioia e non del dolore; non temete, Io sono il vostro Pastore, nulla vi mancherà nei Miei Pascoli ubertosi, conduco tutti voi che volete essere Miei, prenderò tra le Mie Braccia i teneri agnellini, farò camminare piano le pecore gravide; ecco, amici, amici cari, grandi cose sto per fare per tutti voi più che nel passato. Siate Miei e vedrete compiersi le Mie Meraviglie.


Amata sposa, non voglio la tua tristezza né il tuo pianto per la perdita dell’amato Pastore, è con Me, gioisce con Me, la Madre Mia lo tiene stretto al Suo Cuore come figlio prediletto: ecco, la sua fatica si è conclusa in gloria. Amata, nel Paradiso c’è la Gioia e la completa cessazione di ogni pena, nel Paradiso raccoglie molto chi molto ha seminato. Ecco, il saggio Pastore, che Io ho posto nella Mia Chiesa santa, ha operato indefessamente, il mondo qualcosa ha capito della sua opera, ma ora, per Mia Grazia, capirà ancora meglio la sua grandezza.

Mi dici: “Adorato Gesù, a questo Pastore del Tuo gregge, hai dato una scintilla della Tua Sapienza, il Tuo Amore l’ha guidato, ora il mondo lo rimpiange; il Cielo è in festa e gli angeli in schiere gli sono andati incontro per accoglierlo nella santa Dimora. Ecco, vedo la Madre Santissima splendente di Luce, il Suo figlio amato, tanto amato, non soffre più: è nella Gioia; nel Paradiso è tutto un tripudio di Luci, di colori tenui, di canti meravigliosi, quello che distinguo in modo speciale è Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat: Gesù è Vincitore in ogni anima che entra nella gloria. Come vorrei vedere sempre scene di questo genere, nel Cielo oggi brilla una nuova fulgidissima stella, ma la terra è rimasta nelle tenebre fitte perché una grande Luce non brilla più: si è spenta quella più fulgida. Signore adorato, non lasciarci nel buio, la Tua Luce splenda in ogni angolo del misero pianeta”.

Amata sposa, ti ho detto di non essere nella tristezza, ma il tuo cuore sia colmo di viva gioia perché un’anima è tornata vittoriosa nella sua patria del Cielo. Sei preoccupata per quello che accadrà, hai ben scritte nel cuore le Mie Parole, Quelle che ti ho detto e gemi al pensiero del buio che avvolge la terra, delle tenebre fitte dell’ignoranza e dell’incredulità. Amata, poni il tuo capo sul Mio Cuore ed ascolta serena le Mie Parole: la terra ha perso una grande stella che Io ho fatto brillare per molte anime, ora, essa, come hai potuto vedere, per Mia Grazia, splende nel Paradiso assieme alle altre che l’hanno preceduta; temi che sulla terra resti il buio fitto senza la sua Luce, ma ti dico, Io Stesso dissiperò le tenebre dell’ignoranza e dell’incredulità in modo solo a Me noto, voglio che il mondo creda e si apra al Mio Amore, voglio donare e non togliere, la Mia Vivida Luce farò splendere sulla terra dei viventi in modo speciale. Amata, donerò altri segni forti ed incisivi, altri Messaggi significativi, tutto farò, piccola Mia, per la salvezza del mondo; non tremi il tuo piccolo cuore, ma si abbandoni, lieto, nell’Onda Soave del Mio Amore.

Mi dici: “Il mondo, adorato Signore, è pieno di confusione e smarrimento quando un forte se ne va, subito i maliziosi si fanno avanti ed accampano diritti: il figlio orfano è sottoposto a molti soprusi perché non c’è nessuno che lo difenda. Penso che ora tutti i maliziosi del mondo si faranno avanti e si rivelerà in pieno il mistero dell’iniquità. Il mio cuore trema ed altro non desidera che essere chiuso nel Tuo Divino per resistere alla tempesta in arrivo”.

Amata, già l’ho detto e ripetuto: solo coloro che sono ben stretti al Mio Cuore avranno la forza di resistere alla grande tempesta, chi è Mio non tema, ma chi non lo è tremi e si decida subito prima che le tenebre dense non permettano più nessun cambiamento. In quanto al mistero dell’iniquità del quale hai parlato, si deve manifestare a pieno, questo prima che venga la conclusione dell’era, dal grande male trarrò un più grande Bene, sei convinta di questo?

Mi dici: “Certo, Amore mio, non permetteresTi il male se non fosse per trarne il massimo Bene; penso, tuttavia, alle grandi sofferenze generali, sostieni il mondo col Tuo Amore anche nel momento della grande purificazione dolorosa, vicino alla Perfetta Giustizia ci sia sempre la Perfetta Misericordia”.

Pensa ad una madre che è vicina al suo bimbo malato, gravemente malato, quanta dolcezza elargisce, quante carezze, quanti baci! Amata, questa società è come quel bimbo gravemente malato, Io sono la Madre Tenera che ricolma di Tenerezza i Suoi figli malati; non temere, sposa cara, non priverò certo il mondo della Mia Tenerezza, la Misericordia Infinita precederà sempre la Giustizia Perfetta, ognuno capisca che deve cogliere a pieno la Rugiada Divina della Mia Misericordia per non inaridirsi e cadere nella Perfetta Giustizia. Pensa, ora, all’amato Pastore del Mio gregge, egli ha accolto a pieno la Mia Misericordia proprio nel giorno della festa da Me voluta: della Misericordia; Io, Io, Gesù, l’ho accolto nel Mio Regno Felice, la Madre Mia Soavissima l’ha stretto tra le Sue Braccia ed Io l’ho accolto nel Mio Regno. Ognuno, in questo grande momento storico, si affretti ad accogliere la Mia Misericordia, si immerga nel Mio Oceano Infinito per avere Pace e salvezza. Oggi, amata, è un giorno speciale, concederò Grazie uniche a chi Me Le chiede, questo per i meriti della grande anima che ho accolto nel Mio Regno di Felicità. È gioia in Cielo, sia gioia anche sulla terra per la pioggia dei Miei Doni d’Amore. Nessuno che sia assetato resti senza la Mia Acqua che dà Vita: sarebbe uno stolto ed un insensato; bevete, bevete l’Acqua Purissima della Mia Fonte ed avrete Vita e salvezza. Resta in Me, piccola Mia sposa, godi anche in questo giorno, in modo speciale, le Delizie del Mio Amore. Ti amo.
Vi amo.

                                                                                                Gesù

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