Dalla Vita di san Francesco d'Assisi
GUARIGIONE DEI BUOI DI SANT' ELIA
1607/57. Durante un suo soggiorno nell'eremitaggio di Fonte Colombo, scoppiò una epidemia dei bovini, detta dal popolo "basabove", e da cui le bestie solitamente non scampano.
Il contagio si abbatté sui bovini del paese di Sant'Elia, situato nei paraggi di quell'eremo, così che gli animali cominciarono ad ammalarsi e morire.
Una notte fu detto in visione a un uomo spirituale di quel villaggio:
« Va' al romitorio dove dimora il beato Francesco, fatti dare l'acqua dove si è lavato mani e piedi, e aspergila sopra tutti i bovini, e saranno liberati all'istante ».
Allo spuntar del giorno quell'uomo si levò e venuto all'eremo disse la cosa ai compagni di Francesco.
Costoro, raccolsero in un recipiente l'acqua con cui si era lavato le mani all'ora del pranzo; e di nuovo, a sera, lo pregarono di lasciarsi lavare i piedi, senza nulla rivelargli della loro intenzione.
Il recipiente con l'acqua fu consegnato all'uomo, che lo portò con sé e ne asperse, come si fa con l'acqua benedetta, gli animali che giacevano moribondi e gli altri tutti.
Immediatamente, per grazia del Signore e per i meriti di Francesco, tutti furono liberati dalla malattia.
A quel tempo, Francesco aveva le cicatrici alle mani, ai piedi e al petto.
Benedicamus Domino. Deo gratias et Mariae
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