21 gennaio 18 A.D. Terzo Millennio d.C.
Festa di Sant'Agnese
Dal libro di sant'Ambrogio Vescovo, sulle Vergini
Libro I dopo il principio
Quest'oggi è il natale d'una Vergine, imitiamone la purezza. E il natale d'una Martire, immoliamo delle vittime. È il natale di sant'Agnese, ammirino gli uomini, non disperino i piccoli, stupiscano le maritate, l'imitino le nubili.
Ma che possiamo dire degno di lei, il cui nome stesso non è privo di lode? La sua consacrazione è superiore all'età, la sua virtù superiore alla natura: così che il suo nome mi sembra non esserle venuto da scelta umana, ma esserne predizione del Martirio, un annunzio di ciò ch'ella doveva essere.
Il nome stesso di questa Vergine indica purezza. La chiamerò Martire: ho detto abbastanza. E già lode abbondante quella che non si cerca, ma si possiede. Nessuno è più lodevole di colui che può essere lodato da tutti., Questa Martire ha tanti araldi per lodarla, quanti sono gli uomini che pronunziano il suo nome.
Si narra che avesse tredici anni allorché soffrì il martirio. La crudeltà fu tanto più detestabile in quanto che non si risparmiò neppure sì tenera età; o piuttosto fu grande la potenza della fede, che trova testimonianza anche in siffatta età. C'era forse posto a ferita in quel corpicciuolo?
Ma ella che non aveva dove ricevere il ferro, ebbe di che vincere il ferro. Eccola intrepida fra le mani sanguinarie dei carnefici, eccola immobile fra gli strappi violenti di catene stridenti, eccola offrire tutto il suo corpo alla spada del furibondo soldato, ancora ignara di ciò che sia morire, ma pronta, s'è trascinata invita agli altari idolatri, a tendere, tra le fiamme, le mani a Cristo, e a formare sullo stesso rogo sacrilego il segno ch'è il trofeo del vittorioso Signore: eccola passare il collo e le mani tra i ferri (che sono presentati).
Ma nessuna catena può stringere membra sì tenere. Nuovo genere di martirio! Non è ancora atta al supplizio, ed è già matura per la vittoria; ella può appena combattere, ed è capace di ottenere la corona ella aveva contro di sé il pregiudizio della (sua) età, ed era maestra nella virtù.
Non cosi sollecita va a nozze una sposa, come questa Vergine, lieta della sua sorte, affrettò il passo al luogo del supplizio. Mentre tutti piangevano, lei sola non piangeva. Molti si meravigliavano che con tanta facilità donasse prodiga, come se già fosse morta, una vita che non aveva ancora gustata. Erano tutti stupiti che già rendesse testimonianza alla divinità lei che per l'età non poteva ancora disporre di sé.
Quante minacce non impiegò il carnefice per intimidirla, quante carezze per persuaderla, quante domande la sollecitarono per sposa! Ma ella: E’ fare ingiuria allo Sposo, diceva, desiderare di piacere ad altri. Mi avrà chi primo m'ha scelta perché tardi, o carnefice? Perisca questo corpo che può essere bramato da occhi che non voglio. Si presentò, pregò, piegò la testa.
Avresti visto il carnefice vacillare, quasi fosse lui il condannato, tremargli la destra, impallidirsegli la faccia per pericolo altrui, mentre la fanciulla non temeva per il proprio. Ecco pertanto in una sola vittima un doppio martirio, di purezza e di religione. Ed ella rimase vergine, e ottenne il martirio.
V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.
AMDG et DVM
Preghiamo
Dio onnipotente ed eterno, che scegli le cose deboli del mondo per confondere tutte le forti: concedi benigno, che, come celebriamo la solennità della tua beata Vergine e Martire Agnese, così ne sperimentiamo il patrocinio presso di te.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.
Dio onnipotente ed eterno, che scegli le cose deboli del mondo per confondere tutte le forti: concedi benigno, che, come celebriamo la solennità della tua beata Vergine e Martire Agnese, così ne sperimentiamo il patrocinio presso di te.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.
AMDG et DVM
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