GLORIA O DANNAZIONE
Parole dall’inferno che guidano al Cielo
PRESENTAZIONE
Luce e tenebre si fanno concorrenza, ma non su un piano di parità, perché la luce è più forte
delle tenebre: la luce può scacciare le tenebre, ma le tenebre non possono spegnere la luce.
Anche Gesù e il diavolo si fanno concorrenza e anche in questo caso i due rivali non sono su un
piano di parità: Gesù, Figlio eterno dell' eterno Padre, è più forte del suo nemico; Gesù può
sconfiggere il diavolo, ma il diavolo non può nulla contro di Lui.
Il vangelo ci testimonia che
Gesù in molte occasioni ha scacciato il diavolo e che ha trasmesso questo potere alla sua
Chiesa: "Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demoni (Mt 10, 8).
La Chiesa, dunque, non solo può, ma deve continuare la battaglia iniziata dal suo Signore
contro il potere del demonio. Lo fa con la predicazione del vangelo, lo fa con l'amministrazione
dei sacramenti, lo fa con la sua azione pastorale e lo deve fare, quando occorre, anche con gli
esorcismi. Nulla di nuovo fin qui. Ma ciò che può sorprendere in queste pagine è che il diavolo,
su comando di un esorcista, si sia messo a dire la verità. Ma il diavolo non è definito da Gesù il
"padre della menzogna" (Gv 8,44)? Certo, tale era e tale resta! Ma Gesù e "la Verità" (Gv 14,
6) e Gesù-Verità può costringere il diavolo-menzogna a collaborare alla riscoperta di un
vangelo da tanti oggi purtroppo dimenticato o rifiutato. In questa nostra epoca il diavolo sta
cantando vittoria a squarciagola: le sue strade sono molto più battute di quelle del Signore;
trova le porte spalancate in tutti i campi, mentre per Gesù troppi cuori sono chiusi; ha quasi
tutte le leve del potere in mano, mentre il vangelo sta sempre più perdendo terreno; la
menzogna e il vizio dilagano, mentre la verità e la virtù sembrano morte e sepolte. Mai
l'umanità è scesa tanto in basso.
Già nel '52 il Papa Pio XII affermava: "Il mondo di oggi corre
verso la propria rovina è tutto un mondo che bisogna rifare dalle fondamenta". E sei anni
prima, con lucida analisi, si era così espresso: "L'oggetto contro il quale l'avversario dirige oggi
i suoi assalti, aperti o dissimulati, non è più, come ordinariamente nel passato, l'uno o l'altro
punto particolare della dottrina o della disciplina, ma piuttosto l'insieme della dottrina e della
morale cristiana fino alle estreme conseguenze. In altri termini, si tratta di un assalto totale".
Ma con profondo dolore bisogna aggiungere che se in passato gli assalti alla Chiesa
provenivano prevalentemente dall' esterno, oggi sempre più spesso vengono anche dal suo
interno. Il diavolo che ieri ha fatto crocifiggere il Cristo, cerca oggi di crocifiggere la Chiesa e lo
fa in buona parte per mezzo di nuovi Giuda: figli e ministri della stessa Chiesa.
Durante un
esorcismo il diavolo ha svelato la sua terrificante strategia: "Ci saranno molti apostati e io mi
servirò di molti preti per costruire la mia chiesa". Parola di diavolo? Sì, certo, ma anche parola
di Papa. Paolo VI, in un primo tempo così ben disposto verso il dialogo col mondo e verso la
riforma della Chiesa, nel '68 ha dovuto amaramente riconoscere: "La Chiesa si trova in un'ora
inquieta di autocritica, si direbbe meglio di autodemolizione. E' come un rivolgimento acuto e
complesso che nessuno si sarebbe atteso dopo il Concilio. La Chiesa quasi quasi viene a colpire
se stessa". E quattro anni dopo ha confessato di avere la sensazione "che da qualche parte sia
entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio"
Nel 1981 Giovanni Paolo Il con altrettanto coraggio
ha riconosciuto il baratro in cui la Chiesa è stata precipitata da alcuni suoi figli e ministri:
"Bisogna ammettere realisticamente e con profonda e sofferta sensibilità che i cristiani, oggi, in
gran parte, si sentono smarriti, confusi, perplessi e perfino delusi; si sono sparse a piene mani
idee contrastanti con la verità rivelata e da sempre insegnata; si sono propalate vere e proprie
eresie, in campo dogmatico e morale, creando dubbi, confusioni, ribellioni; si è manomessa la
liturgia; immersi nel relativismo intellettuale e morale, e perciò nel permissivismo, i cristiani
sono tentati dall'ateismo, dall'agnosticismo, dall'illuminismo vagamente moralistico, da un
cristianesimo sociologico, senza dogmi definiti e senza morale oggettiva".
Certo, il diavolo non
è l'unico responsabile di questo disastro, ma ne è il primo e principale istigatore, colui che
disturba le menti degli uomini e le porta a confondere la verità con l'errore, il bene col male;
colui che inaridisce i cuori e indebolisce le volontà. E così, per l'azione corrosiva e martellante
di questo nemico invisibile, anche molti cristiani, da figli di Dio quali erano, si ritrovano ad
essere povere larve di umanità, vermi striscianti, impantanati nel fango di una vita senza Dio e
contro Dio. E la risposta di molti pastori di anime davanti a questo disastro è solo quella del
silenzio sull' esistenza e sull' azione nefasta del diavolo. Alcuni altri poi, pastori rinnegati,
20
traditori del Signore e della loro missione, assassini di anime e nemici della verità, più ostinati
nel demolire il regno di Dio che impegnati a edificano ... del diavolo negano perfino
l'esistenza... con sua grande soddisfazione. Dunque, tace (o nega) chi dovrebbe parlare. Ma
Gesù ci assicura: "Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre" (Lc 19, 40).
Parafrasando queste parole si sente affiorare una promessa ancora più sconcertante: "Vi dico
che, se molti miei discepoli, se molti pastori che io vi ho dato taceranno, grideranno i demoni".
E' la rivincita di Gesù che obbliga il diavolo a parlare di se stesso e contro se stesso, a svelare
le sue perfide strategie, a metterci in guardia contro il pericolo che corriamo, a predicare il
vangelo, soprattutto ciò che del vangelo è oggi taciuto o travisato. E' una strategia dell' amore
di Gesù che si serve anche del diavolo per mantenere fede alla sua promessa: "Le porte dell'inferno
non prevarranno contro la mia Chiesa" (cfr.: Mt 16, 18).
In un esorcismo il diavolo ha
dichiarato: "Sappiamo che non riusciremo mai a eliminare la Chiesa, ma non lasceremo nulla di
intentato per procurarle tutto il male possibile". Sì, il diavolo sogna per la Chiesa tutto il male
possibile, ma il Signore, che nella sua infinita e misteriosa sapienza sa trarre il bene anche dal
male, lo obbliga a parlare e a gettare la maschera, lo costringe a svelare dove e quali trappole
ha nascosto sul nostro cammino. Ci sono state e ci sono perfino anime sante a cui il Signore ha
riservato una sorte, umanamente parlando, sventurata: tormentate per anni o per decenni
dalla presenza diabolica, hanno sopportato per la gloria di Dio e per la redenzione dell' umanità
sofferenze fisiche e spirituali inaudite.
Vittime di una tormentosa ossessione diabolica furono
ad esempio la beata Mjriam Baouardy von Abellin (suora carmelitana), Marie des Vallées (1590-1656), il
beato Niklaus Wolf, Antoine Gay (1790-1871) e Suor Maria Maddalena della Passione (1845-
1921), fondatrice delle Suore Compassioniste e morta in concetto di santità. Furono anime
ripiene di un Dio che spesso sembrava ostile, indifferente, o lontano da loro e
contemporaneamente tormentate dalla presenza straziante del demonio. Dalla loro bocca il
diavolo è stato costretto a parlare e a fare il gioco di Dio: dire quelle verità che mai avrebbe
voluto ricordarci. In queste pagine abbiamo appunto una testimonianza di questo genere:
Heinrich Kreuzer ha raccolto e ci ha riportato quanto il diavolo, con infinita rabbia, ha dovuto
dire in diversi esorcismi per il nostro bene. Perché non approfittarne? Perché non meditare
attentamente le parole di questo insolito predicatore? Mi auguro che questo scritto trovi ampia
divulgazione per offrire al più largo numero possibile di persone delle riflessioni che... vengono
dall'inferno, ma ... possono guidare al paradiso.
Sac. Enzo Boninsegna Verona, 6 maggio 1994
ESORCISMO DELL' 11/8/1983
L'INFERNO ESISTE ED E' ETERNO
Esorcista - In nome di Dio Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, di' la verità, solo la verità,
ciò che il Cielo ti comanda di dire per la gloria di Dio e per il bene delle anime; su tutto il resto
taci!
Demonio - Senti il tuono? (In questo momento rombi di tuono e lampi annunciano un
temporale). E' l'Altissimo che si fa sentire; potrebbe farlo e a volte lo fa anche col terremoto.
Io mi ribello; non vorrei dire ciò che giova alla vostra salvezza; non voglio dire questa
tremenda verità. Lasciami! Lasciami! Non voglio parlare!
Esorcista - Devi dire ciò che il Cielo ti comanda di dire. E' utilissimo che dalla tua bocca esca
questa verità, soprattutto oggi che tante persone hanno perso la vera fede. Di' la verità in
nome di...
Demonio - Non vorrei dirlo, ma devo dirlo: l'inferno esiste ed è eterno. Pochi oggi ci credono a
questa verità perché tutto congiura contro l'idea dell'inferno, ma è proprio per questo che
l'inferno cresce e congiura con più forza contro di voi. Quanto più l'inferno è negato, tanto più
si riempie! Si ride di questa verità come fosse frutto di fantasia, o come fosse una triste eredità
di altri tempi. Soprattutto non credono all'inferno molti uomini di cultura. Si vorrebbe che
l'inferno non ci fosse per poter peccare senza pagarne le conseguenze, per poter continuar a
vivere nei propri vizi. Altri, che si ritengono credenti, sostengono che l'inferno non esiste e
perciò garantiscono il paradiso per tutti, prima o poi, perché - dicono, ma si illudono - l'inferno
sarebbe in contrasto con la misericordia dell'Altissimo. Questi si ingannano: non solo non
conoscono la giustizia dell'Altissimo, giustizia che è terribile, ma non conoscono neanche la sua
misericordia, che è vera solo se è in piena e perfetta armonia con la giustizia. Senti il tuono?
Sottolinea la verità di quanto ho appena affermato. Ma ora non torturarmi più; basta farmi
parlare! Basta!
Esorcista - In nome di...
Demonio - Il Cielo mi costringe a parlare e ora fa rimbombare il tuono per riaffermare questa
spaventosa verità che io non vorrei manifestare. L'Altissimo vi ha fatto conoscere questa verità
sull'inferno molte e molte volte, come testimonia la S. Scrittura. Quante volte vi ha parlato
dell'inferno eterno, e del fuoco eterno che tortura, Colui che è la Verità e che è nato e ha
voluto morire proprio per evitarvi di finire in quel luogo di perdizione in cui molti entrano e da
cui nessuno esce!
IL VANGELO VI GARANTISCE L'ESISTENZA DELL'INFERNO
Demonio - Come vi insegna la parabola del vangelo, il ricco epulone ha maledetto e dannato
la sua vita con l'esagerato attaccamento ai piaceri di questo mondo. Dall'inferno ha poi
invocato Abramo di mandare Lazzaro a intingere il dito nell'acqua per estinguere almeno un po'
la sua sete disperata, perché bruciava nel fuoco. Ma la risposta di Abramo è stata negativa:
"Tra noi e voi c'è un abisso incolmabile, così che nessuno di voi può venire tra noi e nessuno di
noi può venire tra voi. Tu hai avuto le tue gioie nella vita e Lazzaro i suoi dolori; ora Lazzaro è
nella gioia e tu nei tormenti". Il ricco epulone ha chiesto allora ad Abramo che Lazzaro, non
potendo andare da lui, all'inferno, a lenire le sue pene, andasse almeno sulla terra ad avvertire
i suoi cinque fratelli, per invitarli a cambiare vita, perché non finissero anch'essi nella condanna
eterna. Ma la risposta di Abramo è stata chiara e ferma: "Chi è incredulo e ostinato nel peccato
come lo fosti tu, che non hai voluto credere nei profeti, e come lo sono i tuoi fratelli, non
crederebbe nemmeno se vedesse un morto risorgere
GIOIE TERRENE E GIOIE ETERNE NON VANNO INSIEME
Demonio - Come allora il ricco epulone e i suoi fratelli non hanno creduto ai profeti, così è
anche oggi, purtroppo. Purtroppo per voi e per il Cielo, ma a noi fa piacere! Vedere che in tutti
26
i tempi, e anche oggi, gli uomini sono affamati di gioie terrene, dà a noi una gran gioia
infernale. Le gioie terrene portano alla dannazione eterna e coloro che cercano smodatamente
queste gioie e credono di ottenere la beatitudine eterna si ingannano! Mi costa terribilmente
ricordarvi questa verità, ma sono costretto a farlo. Ci sono sì, anche per chi vuole salvarsi,
delle gioie terrene lecite, ma non sono mai in grande misura come tutto oggi vi porta a
credere. Lui (Parla di Gesù) ve lo ha detto chiaramente: "Per entrare nel regno dei cieli bisogna
farsi violenza, perché stretta è la porta e difficile la via che porta alla salvezza; mentre larga è
la porta e comoda la strada che porta alla rovina Queste parole, come tutte le altre che vi ha
detto Lui sono vere anche oggi e lo resteranno sempre. Sono vere, ma non vengono quasi più
ricordate. Nei secoli passati invece queste parole venivano continuamente predicate e questo
ha portato in Cielo folte schiere di uomini. Venivano loro ricordati abitualmente un salutare
timore di Dio e un'altrettanto salutare paura dell'inferno. Senza questo timore e senza questa
paura voi diventate incoscienti e ponete le premesse per la vostra rovina eterna. A noi fa
piacere che molti preti non vi ricordino più queste cose: sono i nostri migliori apostoli, lavorano
per noi: contro di Lui e contro di voi.
IL SALUTARE PENSIERO DELLE REALTA' FINALI
Demonio - Quanto invece sarebbe salutare per voi meditare spesso sulle realtà della morte,
del giudizio, dell'inferno e del paradiso. Per difendervi dal pensiero della morte, visto che non
potete negare questa realtà, avete adottato la tattica della dimenticanza: non ci pensate quasi
mai. E per difendervi dal pensiero del giudizio e dell'inferno avete usato la carta della
misericordia dell'Altissimo. "E' un giudice buono - dite - per cui non può condannare i suoi figli;
e se anche li condanna, sarà per un certo tempo, ma non per sempre". E così la vostra
tendenza a fare il male non è più frenata dal pensiero della morte, che cercate di dimenticare,
nè dal pensiero del giudizio e dell'inferno che cercate di ammorbidire. E la vostra fatica a fare il
bene non viene vinta dal pensiero del paradiso: la speranza, il desiderio del premio che
l'Altissimo vi ha promesso non vi affascina per niente, perché sono tutte qui sulla terra le cose
che affascinano e incatenano il vostro cuore!
NON ESISTE IL NULLA ETERNO
Demonio - Non illudetevi che l'inferno eterno non esista: o perché l'Altissimo alla fine
perdonerà anche i colpevoli, portandoli in paradiso, o perché i colpevoli verranno sprofondati
nel nulla. Per i dannati sarebbe un premio ritornare nel nulla da cui sono venuti, ma questa
grazia non sarà loro concessa, perché, lasciando impunite le colpe, verrebbe tradita la giustizia
divina e l'Altissimo stesso farebbe un torto a coloro che in vita hanno subito gravi danni dai
peccatori. Basta farmi parlare! Non ne posso più!
Esorcista - Continua e parla in nome...
Demonio - Colui che ha versato il suo Sangue per voi e vi ha garantito di essere "la Verità", vi
ha detto chiaramente che per Giuda sarebbe stato meglio se non fosse mai nato. Non essere
mai nati, o sprofondare nel nulla dopo la nascita sarebbe la stessa cosa. No, dopo la vita
terrena c'è il giudizio e dopo il giudizio il premio o il castigo eterno, poiché l'Altissimo ha creato
anime immortali, plasmate a sua immagine e somiglianza. Ora, come senti, sottolinea la verità
delle parole che mi costringe a dirvi col tuono del temporale. Anche questa umiliazione a cui ci
sottopone ci tormenta, ma siamo costretti a subire, come siamo costretti, sia pure contro
voglia, a lodarlo e glorificarlo dicendo a voi quelle verità che odiamo con tutte le nostre forze.
Noi che ci troviamo dentro in questa donna, e siamo in 20, siamo spiriti rinnegati, siamo
dannati per sempre. E non solo noi venti: tantissimi altri, migliaia e migliaia sono dannati come
noi e tutto facciamo per la vostra rovina. Basta, non voglio più parlare!
LA CHIESA OGGI FA TROPPO POCO CONTRO L'INFERNO
Esorcista - Di' ciò che il Cielo ti comanda di dire.
27
Demonio - Con le nuove idee che abbiamo inoculato nelle vostre menti in questi ultimi
decenni, grazie a molti preti più assetati di novità che di verità, siamo riusciti a snervare la
vostra Chiesa: molti vostri pastori e moltissimi fedeli non hanno più l'attenzione rivolta al vero
fine della vita che è la salvezza eterna. Le vostre comunità cristiane o sono contagiate dagli
stessi vizi del mondo, o sono paralizzate in uno stato di mediocrità e di indifferenza, o hanno
organizzato le loro attività in modo da apparire ed essere di fatto più dei gruppi di volontariato
per l'assistenza sociale, che non comunità che vivono e operano per la salvezza eterna dei
propri membri e degli altri uomini. Con questo clima che si è creato tra di voi ... l'inferno ha
praticamente via libera. Come certe cascate di sassi che rotolano dai fianchi di un monte, così
moltissime anime piombano all'inferno nell'indifferenza generale.
Pochi tra voi e pochi anche
tra i vostri preti si danno pensiero di creare degli sbarramenti per fermare questa corsa di
tante anime verso l'inferno: le lasciano precipitare nella rovina eterna senza nemmeno
sospettare che è proprio questo ciò che avviene. Del resto, come possono fermarle in questa
loro corsa verso il precipizio se essi stessi sono incamminati nella stessa direzione senza
rendersene conto? Ingannati dal modernismo, questi preti diventano a loro volta ingannatori
delle anime a loro affidate, o col silenzio, perché non parlano mai del rischio che corrono, o con
la menzogna, perché negano la possibilità che si possa finire all'inferno.
IL GIUDIZIO SARA' TERRIBILE
Demonio – Il giudizio dell'Altissimo sarà tremendo; non si compirà come, con faciloneria,
tendete a raffigurarvelo voi uomini. L'Altissimo non sarà come un nonnino indulgente che, fatto
qualche benevolo rimprovero ad alcuni, magari col sorriso sulle labbra, alla fine prende tutti
sotto il suo manto dicendo: "Venite tutti, figli miei e miei sacerdoti, venite nel regno preparato
per voi. Indipendentemente da come avete vissuto io vi voglio tutti salvi, perché sono un padre
misericordioso. Qui avrete la gioia e sarà gioia per sempre". No! Non è così che andrà il
giudizio, ma in modo spaventosamente diverso. Molti si sentiranno dire, come ricorda il
vangelo: "Via da me, maledetti, nel fuoco eterno che è stato preparato ...". Basta, non voglio
più parlare!
Esorcista - Di' la verità fino in fondo.
Demonio ... che l'Altissimo ha preparato per noi, angeli ribelli, e per voi, uomini peccatori".
Basta torturarmi! Non farmi più parlare!
IL TRIONFO DELL'INFERNO
Esorcista - Nel nome di Dio e della SS.ma Vergine, prosegui.
Demonio - E' un grande successo quello che siamo riusciti a ottenere: portare molti cristiani e
molti preti a non credere più all'esistenza dell'inferno e convincere quelli che ci credono ancora
a parlame il meno possibile. Tanto più l'inferno sarà vincitore quanto meno se ne parla.
Un'altra nostra vittoria è l'avere convinto a non parlare quasi più neanche del purgatorio.
Queste nostre vittorie tolgono importanza al peccato: com'è possibile per voi capire la gravità
dei vostri peccati se non pensate più a quali conseguenze disastrose possono portarvi? Il
peccato mortale non perdonato porta all'inferno; il peccato mortale perdonato e il peccato veniale
portano in purgatorio. Ma non credendo più all'inferno e al purgatorio, o non pensandoci
abbastanza, voi vi adagiate sempre piu nel peccato, senza rimorsi; il peccato è ormai diventato
per voi regola di vita, un vero diluvio di male che sommerge la terra. E' ciò che sta avvenendo,
con nostra grande soddisfazione e con vostro gravissimo danno. Una vittoria come questa non
potevamo nemmeno sperarla! I vostri santi piangevano anche per piccole mancanze e si
purificavano con aspre penitenze, voi invece peccate senza rimorsi e con l'approvazione di
alcuni preti. E se qualcuno cerca di distogliervi dalle vostre colpe, voi vi difendete e giustificate
il vostro peccato come fosse una cosa lecita o addirittura gradita all'Altissimo. Ci furono anche
dei grandi santi che hanno commesso dei gravi peccati e hanno trovato nel pensiero
dell'inferno il primo stimolo a cambiar vita e a iniziare un cammino che li ha portati alla santità
eroica. (N.d.R. - S. Teresa d'Avila ebbe da Dio la grazia di vedere quale posto le sarebbe
28
toccato all' inferno, se avesse continuato nei suoi peccati. E' bastato questo a farle cambiare
radicalmente la sua vita.). Il pensiero dell'inferno genera i santi, ma la dimenticanza dell'inferno
... riempie l'inferno. (Urla rabbiosamente).
IL SANTO TIMORE DI DIO
Demonio - E' un grande successo per noi che la Chiesa oggi parli sempre meno del santo e
salutare timore dell'Altissimo. Grazie alla nostra subdola opera, alcuni preti non ne parlano
affatto; o perché non ci credono più nemmeno loro, o perché se ne vergognano, temendo di
apparire ingenui e superati. Al contrario si coltiva il timore delle leggi, il timore dell'uomo, il
timore delle umiliazioni, ma del timore dell'Altissimo va sparendo perfino l'ombra. Noi demòni
siamo diventati i più grandi predicatori della misericordia del Cielo, ma la predichiamo
disgiunta dalla giustizia e così vi portiamo fuori strada, vi facciamo credere che i vostri peccati
non solo non vi porteranno all'inferno, ma resteranno del tutto impuniti. Sibilando nelle vostre
anime che l'Altissimo è misericordioso e non ricordandovi che è anche giusto (come se la
giustizia fosse la negazione della misericordia), vi portiamo non a ricambiare il suo amore, ma
a calpestarlo, a offenderlo senza ritegno. Ed è quello che sempre più spesso fate, visto che,
credendo a noi, voi vi illudete che si possa calpestarlo senza poi pagarne le conseguenze. Se
volete bene a voi stessi, se volete trovare delle ragioni convincenti per non peccare, imparate
a valutare le cose, soprattutto il tempo e l'eternità, alla luce del santo timore dell'Altissimo.
Con lui non si scherza. Vi ama, ma vuole che anche voi lo amiate. Vi invita a credere
fermamente nella sua misericordia, ma senza sottovalutare, anche solo minimamente, la sua
giustizia. Conservate sempre il santo e salutare timore dell'Altissimo, che si traduce nella
paura dell'eterna dannazione, del fuoco eterno, con cui saranno torturati per sempre corpi e
anime all'inferno. Ora basta! Io non volevo dire queste cose!
SIETE AVVERTITI CHE L'INFERNO ESISTE
Esorcista - Ti ordino di continuare nel nome di Dio.
Demonio - Nessuno di voi può finire all'inferno senza saperlo. Che esiste la possibilità e il serio
rischio della condanna eterna vi è stato detto e vi viene ricordato in molte occasioni
dall'Altissimo. Con particolare frequenza ne sono avvertiti i sacerdoti, che hanno un più stretto
contatto con la Sacra Scrittura. Ma oltre che con la sua parola scritta, l'Altissimo vi ricorda la
realtà dell'inferno, e la possibilità per tutti di finirci dentro, parlando nell'intimo della vostra
coscienza, o nel sogno, o con la morte di persone buone o cattive. Quando assistete un moribondo
o uno che è appena spirato e pregate per lui dicendo: "Signore, donagli il riposo eterno,
splenda a lui la luce perpetua. riposi in pace. Amen", com'è possibile che non vi ricordiate
dell'inferno? Forse in quell'attimo ci pensate, ma poi vi rituffate nella vita frenetica di tutti i
giorni e il pensiero del giudizio dell'Altissimo e dell'inferno si dilegua, così come all'alba le
deboli luci delle stelle spariscono quando il sole vi abbaglia con la sua luce.
Quando qualcuno
sta morendo dovreste pensare che si sta giocando per quell'anima l'ultima carta: li attorno ci
sono anche, presenti come avvoltoi pronti alla rapina, molti spiriti cattivi che tutto fanno per
trascinare quell'anima con loro all'inferno. (N.d.R. - Un tempo, quando veniva suonata la
campana dell'agonia, la gente, ovunque si trovasse, si sentiva invitata alla preghiera e pensava:
"Qualcuno in questo momento sta morendo, bisogna pregare per quell'anima"; e molte
invocazioni salivano al Cielo per la salvezza eterna di quel moribondo. Ora invece, la campana
suona quando uno è già morto, quando è già giudicato, quando non c'è più per lui alcuna
possibilità di salvezza.) E vedendo un uomo che muore, dovreste pensare che un giorno
toccherà a voi ... morire ... subire il giudizio ... e vedervi accolti o rifiutati dal Cielo.
LA MISERICORDIA DI DIO CONTINUA A RICHIAMARE
Demonio - L'Altissimo non smette mai di richiamarvi, come farebbe ogni buona madre per
distogliere i suoi figli da un pericolo. Nella sua misericordia è disposto a perdonarvi tutti i vostri
peccati, perché vuole che nessuno di voi vada perduto. Che cosa non ha fatto durante la sua
vita terrena e con la sua passione e la sua morte spaventosa? Nulla ha tralasciato allora e nulla
29
tralascia anche oggi per la vostra salvezza. Se l'Altissimo ha fatto e fa così tanto per salvarvi
ciò è una conferma in più che anche per voi c'è il rischio di perdersi. E se l'Altissimo non
sottovaluta questo rischio che correte, non dovete sottovalutarlo nemmeno voi, nel vostro
interesse. Ma voi non avete ancora imparato a voler bene a voi stessi! Ricordatele voi per primi
queste verità e non trascurate di ricordarle anche agli altri: non lo farete mai abbastanza. (Urla
furiosamente).
IL TIMORE DELLA MORTE
Demonio - Fino a che uno è ancora vivo ha la possibilità di salvarsi, purché dica: "Pietà,
Signore, pietà di me". Ma quando l'anima si separa dal corpo non c'è più alcuna possibilità; in
quello stesso istante avviene il giudizio: in un lampo vedrà tutta la sua vita e dovrà
risponderne all'Altissimo. E guai a quell'anima se non si sarà purificata in tempo, con un
sincero pentimento, di tutti i suoi peccati: sperimenterà da quel momento e per tutta l'eternità
l'ira tremenda di un Giudice giusto, ma severo. L'unica pietà che il supremo Giudice potrà
offrire a quell'anima è di farla finire all'inferno, lontana da Lui. Sarebbe infatti un castigo più
tremendo per quell'anima se, in quelle condizioni di ostinato peccato, finisse in paradiso: la
vista dell'Altissimo, dei suoi angeli e dei suoi santi, ricolmi di grazia, rivestiti di gloria e pieni di
gioia, sarebbe una tortura più grave di tutte le pene che dovrà subire all'inferno.
NESSUNO E' AL SICURO
Demonio - Per tutti dovete pregare molto, anche per chi è considerato un santo. Noi non
lasciamo in pace nessuno, nè in vita, nè tanto meno nel momento della morte. Anche chi per
tutta la vita ha camminato per la strada stretta può trovarsi nel momento della morte in grandi
tentazioni: noi cerchiamo di creargli nell'anima una spaventosa oscurità e di portarlo alla
disperazione. Dovete pregare molto e per tutti non solo perché sia evitato l'inferno, ma anche
perché sia evitato o almeno ridotto il tempo della purificazione in purgatorio. E' cosa tremenda
anche il purgatorio. E' tremendo quando l'anima si separa dal corpo, con la morte, non vedersi
accolti dall'Altissimo perché non ancora del tutto purificati dalle colpe commesse nella vita.
Certo, ci sono persone che eviteranno il fuoco purificatore del purgatorio perché la misericordia
dell'Altissimo terrà conto delle molte sofferenze che hanno patito nella vita, ma anche per
queste la morte sarà tremenda. Solo in pochi casi, per volontà del Cielo, la morte non si
presenta con un volto orrendo. Parlate della morte nelle vostre prediche, perché ora ne parlate
troppo poco e la vostra gente continua a vivere nell'incoscienza e nel peccato. Pregate e fate
pregare per i moribondi e per le anime del purgatorio. Basta, basta farmi parlare!
IL TIMORE DI DIO DEVE ESSERE ANNUNZIATO A TUTTI
Esorcista - Prosegui e di' quanto il Cielo ti ordina di dire.
Demonio - Io, Belzebub, sono stato costretto a dirvi queste cose e sono costretto a
raccomandarvi ancora: curate questo santo e salutare timore dell'Altissimo. Dovete parlarne
tutti: gli educatori ai giovani loro affidati, i maestri ai loro bambini e i genitori ai loro figli. Deve
parlarne il Papa a tutta la Chiesa, i vescovi ai loro sacerdoti e i superiori religiosi alle anime
consacrate. Soprattutto ne parlino i sacerdoti nelle loro omelie, molto più di quanto non
facciano ora. Se non viene predicato il timore dell'Altissimo in questa vita, non resterà che il
terrore nell'altra, il terrore di un Giudice che di là non perdona, il terrore dell'inferno, un
terrore tremendo, eterno e senza rimedio. Meglio per voi il timore in questa vita che le angosce
del purgatorio nell'altra o il terrore eterno che trovereste all'inferno. (Grida paurosamente). Io
sono costretto a dirvi che questa è la verità. Non credete a chi vi inganna dicendo che
l'Altissimo è misericordia infinita e tralascia di dirvi che è anche giustizia infinita. Il timore
dell'Altissimo è cosa santa, è un mezzo di salvezza. E' lui che ve lo dona, ma voi custoditelo,
accrescetelo, divulgatelo. Soprattutto educate i bambini fin da piccoli a vivere nel timore di lui.
Solo così li difenderete dal peccato in questa vita e dall'inferno nell'altra.
L'INFERNO E' SPAVENTOSO
Demonio - Non ci sono parole per descrivere l'inferno: neanche l'uomo con la più viva
fantasia e con la più grande capacità di inventiva può riuscire a immaginarlo e tanto meno a
descriverlo. L'inferno è infinitamente peggio di quanto possiate pensare: il peggior campo di
concentramento di questo mondo paragonato all'inferno sembra un angolo di paradiso. Là tutto
è dolore e un dolore così grande che i dolori della terra, al confronto, sembrano gioie. Là tutto
è disperazione perché l'inferno non finirà mai. Là tutto è odio: da nessuno verrà una parola di
conforto, ma, al contrario: il terrore di uno si assommerà al terrore di tutti gli altri. Là tutto è
tenebre e disarmonia. Là è raccolto ogni male e regna solo la parola "castigo". L'inferno è la
pattumiera in cui l'Altissimo getterà ogni immondizia umana e ogni uomo che, col suo rifiuto di
obbedire alla sua legge, ha fatto di sé un rottame umano, un rifiuto di umanità, un mostro di
bruttura, un concentrato di ogni male. Nemmeno l'Altissimo, pur con tutta la sua onnipotenza
può farvi capire fino in fondo che cos'è l'inferno. Per capirlo bisogna solo provarlo. Io non
volevo dirvi queste cose, ma (E lo dice urlando) sono stato costretto a ricordarvele dalla SS.ma
Trinità e dalla Madre del buon Consiglio, che non vuole che andiate perduti per sempre.
UN SOGNO IRREALIZZABILE
Demonio - E' spaventoso che gli uomini non credano più al suo vangelo nel quale tutto è
verità. Verità che purtroppo non si possono cancellare. Che cosa non daremmo noi dannati se
potessimo cancellare la verità sull'eternità dell'inferno! Se noi potessimo dire: "Signore, fa che
questo tormento cessi almeno alla fine del mondo, nel giorno del giudizio. O, se non può finire
l'inferno, che almeno finisca la nostra vita e noi possiamo piombare nel nulla!". Se l'Altissimo ci
garantisse questo... tutti noi dannati, nonostante le tremende sofferenze che dobbiamo sopportare,
esploderemmo in un cantico di gioia e di ringraziamento e il nostro inferno ci
sembrerebbe già un'anticamera di paradiso. Ma ora lasciami, non voglio più parlare!
GESU' HA PIANTO PENSANDO ALL'INFERNO
Esorcista - Continua! Che cosa ancora ti ordinano di dire il Signore e la sua SS.ma Madre?
Demonio - Il vangelo vi testimonia che Lui (Si riferisce a Gesu') vi ha parlato molte volte
dell'inferno; ve ne ha parlato sempre in tono minaccioso per aprirvi gli occhi e il cuore, per
distogliere i vostri passi dalle vie che portano alla perdizione eterna e ne ha parlato anche in
tono accorato, con infinita tristezza, pensando a quanti non avrebbero accolto le sue parole, i
suoi richiami e a quanti avrebbero reso inutile la sua tremenda passione e la sua morte. Ha
pianto su Gerusalemme pensando alla sua rovina terrena: "Gerusalemme, Gerusalemme...". E
quante altre volte ha pianto, nei suoi dialoghi segreti con il Padre, pensando non alla rovina
terrena di una città, ma alla rovina eterna di miliardi di uomini! Ha pianto su tutti i peccati,
perché ogni peccato è peggiore di qualsiasi disgrazia terrena, ma soprattutto ha pianto sui
peccati di cui gli uommi non si sarebbero pentiti e che, per questo, avrebbero spalancato loro
per sempre le porte dell'inferno. Basta, basta, bastaaaaa!
ESORCISMO DEL 16/3/1982
AUTOACCUSA DI GIUDA ISCARIOTA
Esorcista - Di' la verità e solo la verità in nome di Dio.
Giuda
(NOTA - Oggi si tende a riscattare Giuda e a minimizzare la sua colpa: ben pochi si
dicono certi della sua condanna eterna; quasi tutti sostengono non si possa affermare con
sicurezza che Giuda sia all'inferno. Come è possibile sostenere questo se si pensa a quanto
Gesù ha detto di lui: "Sarebbe meglio per quell'uomo se non fosse mai nato" (Mc 14,21)?
Starebbero ancora in piedi queste parole se, per vie diritte o storte, alla fine Giuda finisse in
paradiso?) -
Io ero superbo; il peccato della superbia mi guastava la mente e il cuore. Quando
sono andato da Lui (Si riferisce a Gesù) per chiedergli di accettarmi tra i suoi, non è stato per
umiltà e per spirito di servizio, ma per salire, per arrivare in alto. Era solo questo il mio
intento. Io mi sono fatto consacrare apostolo con questa superbia nel cuore e, superbo
31
com'ero, non ho voluto pentirmi dei miei peccati. Poi è venuta la disperazione, perché io
sapevo di aver tradito il Sangue innocente. Ma la disperazione non è stato il mio peccato più
grave, perché Lui avrebbe avuto pietà di me anche vedendomi così disperato. Lui avrebbe
voluto aiutarmi, ma per me era troppo tardi, troppo tardi, troppo tardi (Lo grida con infinita
tristezza). Magari io non fossi mai nato ... mai nato!
Chiunque trova il coraggio dell'umiltà e va
da Lui con il cuore pentito e si getta nella polvere, viene perdonato. Ma io non ho voluto perché
ero troppo superbo, perché i demòni e l'inferno ormai mi possedevano. Io non potevo più (Lo
urla con voce disperata), non potevo più, non potevo ... non volevo più! Io accuso me stesso.
E voi non dite, quasi a mia giustificazione, che ero disperato. E' stata la mia smisurata
superbia a impedirmi di chiedergli perdono. E' la superbia il peccato più grande! Un uomo può
cadere nella disperazione con molte attenuanti, perché qualcun'altro lo ha spinto in quel
baratro, ma la superbia no, è solo opera dell'uomo che ne è vittima. L'uomo superbo che osa
mettersi al di sopra dell'Altissimo e di ogni altra persona, che confida solo in se stesso, che non
ha compassione di nessuno, che giudica con durezza gli altri e li condanna senza nemmeno
ascoltare le loro ragioni, è in gravissimo pericolo, perché è già in preda a un sentimento che gli
acceca lo spirito. Io l'ho sperimentato su me stesso. Io ero superbo, disprezzavo l'umiltà, non
ho voluto essere umile (Lo dice con voce debole). Non ho voluto, non ho voluto, non ho voluto!
E' questo che mi ha portato all'impiccagione.
L'INFERNO E' IL PEGGIORE DEI MALI
Esorcista - In nome di...
Giuda - Io vorrei (Sospira affannosamente), io vorrei anche per mille e mille anni sopportare
le sofferenze più lancinanti, i dolori più tremendi, le agonie della morte, le pene più strazianti
... pur di uscire dall'inferno, pur di avere anche solo l'ultimo posto in paradiso. Sopporterei con
gioia migliaia, milioni di anni di sofferenze, le più dolorose, pur di uscire da qui. Ma per me non
c'è più speranza: io sono immerso in una grande tenebra, negli spasimi più atroci. E il mio
dolore è di molto accresciuto per il fatto che io ero apostolo. La consacrazione e la dignità
sacerdotale di cui ero insignito sono ancora in me e lo saranno per sempre ed è per questa
consacrazione che io brucio e soffro più degli altri che non sono consacrati. Sono costretto a
dirvi: avvertite i vescovi e i sacerdoti, avvertiteli e dite loro che la consacrazione che hanno
ricevuto, se in Cielo sarà per loro un titolo di maggior onore, qui all'inferno diventerà un
motivo in più di dolore. Per noi consacrati i peccati pesano molto di più che per gli altri uomini.
Questo vale oltre che per i vescovi e i sacerdoti anche per i religiosi e le religiose. Fatelo
sapere nei monasteri (Lo dice con voce angosciata). Anche l'ultimo dei consacrati, quello che si
trova nel posto di minor importanza, davanti all'Altissimo ha, per i suoi peccati, una
responsabilità molto più grande degli altri uomini.
ESORCISMO DELL' 1/11/1983
L'ASPETTO PIU' TRAGICO: LA CONDANNA NON FINIRA'
Esorcista - In nome della SS.ma Trinità e dell'Immacolata, parla e di' la verità.
Demonio - Mi ripugna parlare, ma non posso non farlo. Nessun orecchio ha mai udito e
nessun occhio ha mai visto una cosa così terrificante e spaventosa come le tenebre dell'inferno
in cui siamo immersi: qui tutto è odio, dolore, terrore e disperazione. Se voi vedeste per un
attimo la nostra condanna, stareste in ginocchio giorno e notte e vi diventerebbe piacevole
ogni penitenza e leggera ogni pena. E se vedeste anche solo le sofferenze di chi si trova in
purgatorio, non cessereste di pregare per chiedere all'Altissimo: “Per i meriti infiniti del
santissimo e preziosissimo Sangue, perdona i nostri peccati e libera le povere anime che
soffrono per la loro purificazione”. E continuereste senza stancarvi in questa preghiera. Ma noi
distogliamo la vostra mente e tutto facciamo perché pensiate il meno possibile al purgatorio e
all'inferno e perché anche quando ci pensate non riusciate a immaginame la gravità. Basta,
non voglio parlare, non voglio parlare!
32
Esorcista - Continua nel nome di...
Demonio - Molti sono finiti all'inferno, soprattutto in questi ultimi tempi, molti che si
sarebbero salvati se fossero stati rettamente guidati dai loro pastori: vescovi e preti. Questa è
una spaventosa tragedia che non può essere riparata. Molti nel clero sono ciechi, ma ora,
accecati dalla loro superbia, non lo vedono; quando se ne accorgeranno sarà troppo tardi,
perché molti di loro andranno perduti. (Nota: Questa testimonianza “diabolica” che ci parla
della rovina di religiosi, sacerdoti, vescovi e cardinali è confermata da Lucia di Fatima che,
vedendo non poche di queste persone all’inferno, ne rimase così scossa che per lungo tempo
non riuscì più a mangiare. Anche altri mistici di questo secolo hanno avuto dal Cielo la stessa
conferma.)Avverti i vescovi, avverti i sacerdoti, avverti la gente. Qui tutto è spaventoso: le
tenebre, l'odio, il dolore, la disperazione; spaventoso è il fuoco che ci circonda e ci penetra: chi
è finito qui non ne può più uscire. Ma spaventosa è anche la vostra superbia che vi impedisce
di pensare a tutto questo! Uomini, sacerdoti, vescovi, religiosi, guardatevi dentro e tornate
indietro. Noi vi invidiamo perché voi potete ancora ravvedervi, mentre a noi non è più
possibile. Camminate sulla via della croce. Non guardate nè a destra, nè a sinistra, nè avanti,
nè indietro, ma guardate solamente in alto. Obbedite ai comandi dell'Altissimo voi che potete.
Noi che dovremo espiare per tutta l'eternità la nostra ribellione sappiamo quanto costa
contrariare il suo volere (Urla disperatamente).
ESORCISMO DEL 29/9/1984
TROPPO TARDI, TROPPO TARDI!
Esorcista - In nome della SS.ma Trinità parla e di' solo la verità.
Demonio - E' penoso per voi che il Cielo, in questo tempo di demonismo e di grande
malvagità, per aprirvi gli occhi sul serio pericolo che correte di cadere nella dannazione eterna,
debba ricorrere a noi. Il Cielo costringe sempre più spesso noi, spiriti malvagi, a parlare,
perché nessuno meglio di noi può sapere quanto è spaventoso l'inferno. Questa è un'altra
tremenda tortura che si aggiunge alle sofferenze che già ci affliggono, un nuovo tormento a cui
ci costringe la volontà dell'Altissimo. Con rabbia e umiliazione infinita siamo obbligati a
collaborare alla vostra salvezza, ma ci conforta la constatazione che voi continuate a rifiutare
questi avvertimenti, continuate a sottovalutare e a ridicolizzare questi richiami. E' per un puro
atto di misericordia verso di voi che il Cielo ha costretto me, Belzebub, il secondo per dignità, a
parlarvi della dannazione eterna. Ma io non volevo parlare. Basta (Urla), basta, non voglio più
parlare!
Esorcista - Continua, te lo ordino in nome di...
Demonio - Anche dopo questi richiami voi continuate a non credere al pericolo che correte.
Che al termine della vita non ci siano che due sbocchi: la gloria o la dannazione, il paradiso o
l'inferno, un'eternità di gioia, di amore e di pace o un'eternità di tormenti, di odio e di
disperazione, tutto questo per tanti di voi è l'ultimo pensiero: non cercate altro che le gioie
della terra. Questa è una gravissima ingratitudine verso l'Altissimo e verso l'Alta (Si riferisce
alla Madonna), che pur di salvarvi sono ricorsi ad ogni mezzo. Nella loro bontà si sono serviti
perfino di noi, con nostra grande rabbia, e per mezzo nostro vi stanno dando, da qualche
tempo, dei chiari avvertimenti che dovrebbero toccarvi il cuore. Ma quasi tutta l'umanità
continua a vivere come se l'inferno non ci fosse. Un giorno tutti ci crederanno, ma per tanti
sarà troppo tardi (Urla), troppo tardi! L'ingratitudine degli uomini attira sulla terra i castighi del
Cielo.
AMDG et DVM
Nessun commento:
Posta un commento