martedì 2 gennaio 2018

TEMI SCOTTANTI

I DETTI DALLE LEZIONI SULL'EPISTOLA AI ROMANI

  • La Sapienza s'impara più per amore che per istruzione. Rm.57
  • Chi ha carità disarma il cuore di Dio anche per quanto gli avviene di colpevolezza. Rm.57

  • L’inferno, la dannazione sono orrori che anche l’esatta descrizione di essi, data da Dio stesso, è sempre inferiore a ciò che essi sono. Rm.59
  • Ma Pace, ma giustizia, ma luce sono promesse agli uomini di buona volontà. Rm.61

  • Se la scienza è sufficiente per conoscere le nozioni finite, sapienza - ossia fede e amore - è indispensabile per conoscere le verità eccelse. (Rm.120)

  • L'ubbidienza è amore e rispetto ed è misura di amore e rispetto. Tanto più si ama e si venera una persona, tanto più la si ubbidisce. (Rm.136)
  • Frutto dell'unione con Dio è la sapienza e la sapienza conduce all'esercizio della giustizia in tutte le cose. (Rm.164)

  • Chi più ha avuto, più è in dovere di essere perfetto per non avere grande condanna. (Rm.137)
  • Amare è più facile che adorare, che onorare, che vietarsi di fare. Amare Dio avvicina l'uomo a Dio e Dio all'uomo. (Rm.164)

  • Dio nella sua amorosa volontà, agisce in modo che tutti possano vedere il Vero per avere il modo di salvarsi.
    La salvezza di tutti è il desiderio di Dio. La gloria per tutti è il suo eterno respiro. Il respingere salute e gloria da parte di troppi è il suo infinito dolore. Rm.190

  • Non basta credere nell’esistenza di Dio, del Cristo, dell’altra vita, del premio e in tante verità di fede che è colpa non credere. Occorre anche credere nell’infinita potenza e misericordia di Dio. Rm.261
  • La Parola di Dio fu derisa, calunniata e spenta su una Croce. Ma da 20 secoli Essa trionfa, empie la terra, risuona non solo sino agli estremi confini di essa…. Rm.265 

  • Nulla è tanto potente quanto la persecuzione ad un’idea o ad una religione per farne aumentare la potenza. Rm.266
  • La superbia porta al dubbio, e sulle verità e sui doveri.(….)
    Dal dubbio viene l’intiepidimento della fede, poi l’incredulità, poi la perdita del timor di Dio, poi la convinzione che Dio è tanto buono da non saper essere mai severo. Rm.271
AMDG et DVM

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