S. AGOSTINO D’IPPONA, Commento al Salmo 33, II, 8.
"Entra nella tua camera, chiudi la tua porta, e prega in segreto, e il Padre tuo che vede
nel segreto, ti esaudirà (Mt 5,8) Entrando nella tua camera, entri nel tuo cuore.
Beati coloro che si allietano quando entrano nel loro cuore e non vi trovano niente di male:
allo stesso modo per cui non amano rientrare nelle loro case coloro che hanno spose
isteriche, e, per loro è una gioia uscirsene per i loro affari, ma poi viene l'ora in cui
rientreranno nella loro casa e si rattristano – rientrano infatti nelle noie, nei mormorii,
nei dispiaceri, nelle scenate, perché non è una vera casa quella nella quale non v'è
alcun accordo tra il marito e la moglie, e meglio è per lui andarsene in giro fuori –;
se dunque sono ben miseri coloro i quali, rientrando tra le loro pareti, temono di dover
subire la mala accoglienza dei familiari, quanto sono più miseri coloro che non
vogliono rientrare nella loro coscienza, per non essere travolti dalle violenze dei
peccati! Orbene, per poter liberamente rientrare nel tuo cuore, purificalo; beati infatti i
puri di cuore, perché vedranno Dio (Mt 6,6)
Spazza via dal tuo cuore i sordidi
desideri, spazza via la macchia dell'avarizia, la vergogna delle superstizioni, le
bestemmie e i cattivi pensieri; getta fuori i risentimenti, non dico che nutri verso
l'amico ma anche verso il nemico; togli via tutte queste cose, poi entra nel tuo cuore, e
là troverai la gioia. Quando ivi avrai preso ad allietarti, la stessa purezza del tuo cuore
ti riuscirà deliziosa e ti spingerà a pregare."
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