martedì 17 giugno 2014

La Croce, non è un incidente di percorso, ma il passaggio attraverso cui Cristo è entrato nella sua gloria


Dopo la consacrazione, l’assemblea dei fedeli, consapevole di essere alla reale presenza di Cristo crocifisso e risorto, così acclama: "Annunciamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta". Con gli occhi della fede la Comunità riconosce Gesù vivo con i segni della sua passione e, insieme a Tommaso, piena di stupore, può ripetere: "Mio Signore e mio Dio!" (Gv 20,28). 

L’Eucaristia è mistero di morte e di gloria come la Croce, che non è un incidente di percorso, ma il passaggio attraverso cui Cristo è entrato nella sua gloria (cfr Lc 24,26) e ha riconciliato l’umanità intera, sconfiggendo ogni inimicizia. Per questo la liturgia ci invita a pregare con fiduciosa speranza: Mane nobiscum Domine! Resta con noi, Signore, che con la tua santa Croce hai redento il mondo!

Maria, presente sul Calvario presso la Croce, è ugualmente presente, con la Chiesa e come Madre della Chiesa, in ciascuna delle nostre Celebrazioni eucaristiche (cfr Enc. Ecclesia de Eucharistia, 57). Per questo, nessuno meglio di lei può insegnarci a comprendere e vivere con fede e amore la santa Messa, unendoci al sacrificio redentore di Cristo. Quando riceviamo la santa Comunione anche noi, come Maria e a lei uniti, ci stringiamo al legno, che Gesù col suo amore ha trasformato in strumento di salvezza, e pronunciamo il nostro "Amen", il nostro "sì" all’Amore crocifisso e risorto.
AMDG et BVM

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