*
Nell’occasione vogliamo ricordare brevemente i momenti significativi della vita e dei pellegrinaggi mistici di Santa Veronica Giuliani a Loreto negli anni 1714 e 1715.
Una mistica di prima grandezza
Una mistica di prima grandezza
Settima figlia dei Giuliani di Mercatello (PU), ebbe fin da bambina esperienze mistiche e doni straordinari. A diciassette anni lasciò le comodità della famiglia ed entrò tra le Clarisse Cappuccine di Città di Castello, dove visse 50 anni come maestra delle novizie e ripetutamente come badessa. Si santificò nel silenzio, nell’umiltà e nella preghiera.
Fu tanto devota della passione di Cristo da riviverne visibilmente le sofferenze nel suo corpo e nel suo cuore. Ebbe la fronte piagata da una corona invisibile di spine. Un venerdì santo fu trafitta dalle ferite delle stimmate. Tutta la sua vita fu un intreccio di sofferenze, di grazie e di esperienze mistiche.
Per ordine del suo confessore mise per iscritto i fenomeni mistici che Dio operava in lei. Di quelle pagine, scritte con estrema semplicità, sono stati pubblicati ben 15 volumi. L’opera è stata definita ‘un tesoro nascosto’ ed è considerata un capolavoro della letteratura mistica. Dopo aver ricevuto le stimmate, Veronica confessa: “Quando vidi queste stimmate esteriori, io piansi molto e con tutto il mio cuore pregai il Signore di volerle nascondere agli occhi di tutti”. Il suo desiderio fu esaudito.
La discepola e serva della Madonna
La devozione di santa Veronica per Maria era tenera, filiale e fiduciosa. La Madonna non si stancava di offrirle segni di predilezione: la stringeva al suo cuore, la copriva col suo manto, le comandava di chiederle continue grazie. Così la pietà mariana di Veronica verso la Madre celeste giungeva all’unione mistica: Maria occupava sempre più il centro della sua vita e del suo cuore. La vita spirituale di Veronica divenne sempre più un ‘cammino mariano’.
Dal 1720 Veronica iniziò a scrivere sotto dettatura della Madonna: e la Mamma celeste condivideva con lei gli impegni quotidiani fino ad essere lei la guida del monastero. Tramite la Madre di Dio le venivano trasmesse continue grazie speciali, comprese le stesse virtù di Maria e il dono di essere confermata nella grazia santificante.
Pellegrina ‘in spirito’ alla Santa Casa
Tra le grazie mistiche concesse a santa Veronica, sono da ricordare due pellegrinaggi mistici alla Santa Casa di Loreto, compiuti spiritualmente il 10 dicembre 1714 e 1715, nella festa della Madonna di Loreto. Narra la santa che il confessore, allora il gesuita p. Mario Cursoni, le diede questo sconcertante comando: “Dopo che siete stata comunicata, voi ed io andiamo a Loreto a visitare Maria SS.ma”. E così, ricevuta la comunione eucaristica, dopo un rapimento dello spirito, iniziò il suo mistico pellegrinaggio a Loreto. Nel diario annota: “Come di volo mi trovai a Loreto nella Chiesa di Maria SS.ma. Era una Chiesa grande e dentro a questa vi era, dopo l’altare maggiore, una Chiesa più piccola. Così pareva a me”.
Negli Atti del Processo per la sua beatificazione e canonizzazione, il suo confessore p. Cursoni afferma che la santa, da lui interrogata in proposito, gli descrisse così bene e nei dettagli il santuario, che meglio non avrebbe potuto fare se personalmente vi fosse stata più volte. Per questo le chiese se prima di entrare in clausura non fosse mai stata a Loreto; e lei assicurò che non vi era mai andata. Nel ‘volo mistico’ del 10 dicembre 1714 la santa cappuccina scrive anche di aver avuto in Santa Casa “la visione intellettuale della Madonna”. Scrive nel diario: “O Dio! Parevami di trovarmi in Paradiso per la grande musica celeste che sentivo! In un tratto i miei angeli mi presentarono ai piedi di Maria ed Ella, con faccia ridente e maestosa, mi disse: questa grazia l’hai per mezzo dell’obbedienza; ed è frutto dell’obbedienza ogni grazia che ti farò”. Narra anche che la Vergine le “faceva segno di darle in braccio il suo Figlio SS. e poi lo ritirava”, e che lei “dentro il cuore provava gli affetti come se l’avesse ricevuto”.
Veronica chiude la pagina sul mistico ‘volo’ a Loreto del 10 dicembre 1714 con queste parole: “Allora parmi mi fosse fatto capire questo nuovo stato di patire, che cioè sarebbe stata chiusa la porta e che avrei, in tutto, pene e tormenti. Mi stabilii nella volontà di Dio e di Maria SS.”.
Non meno toccante fu il ‘volo’ mistico del 1715. Nella Santa Casa si rinnovò la sua immersione nel mistero trinitario. Il 10 dicembre 1715 la Madonna le disse: “Voglio che tu ora rinnovi la tua figliolanza della SS.ma Trinità. Sei figlia del Padre, sei sposa del Verbo Eterno, sei discepola dello Spirito Santo”. Proprio così amava firmarsi santa Veronica! Infine a Loreto la santa cappuccina espresse al sommo grado la sua alta spiritualità mariana, offrendosi totalmente alla Madonna. Scrive il 10 dicembre 1714: “Restai tutta in tutto donata a Maria”. E la Vergine, sempre nella Santa Casa, dopo averle assicurato di essere “la mediatrice fra Dio e le creature” e che tutte le grazie passano per le sue mani, le disse: “Io ti voglio tutta per me; impara da me”. La santa conclude che la sua “anima apprendeva cose maggiori di quelle che essa mai abbia appreso”.
Non meno toccante fu il ‘volo’ mistico del 1715. Nella Santa Casa si rinnovò la sua immersione nel mistero trinitario. Il 10 dicembre 1715 la Madonna le disse: “Voglio che tu ora rinnovi la tua figliolanza della SS.ma Trinità. Sei figlia del Padre, sei sposa del Verbo Eterno, sei discepola dello Spirito Santo”. Proprio così amava firmarsi santa Veronica! Infine a Loreto la santa cappuccina espresse al sommo grado la sua alta spiritualità mariana, offrendosi totalmente alla Madonna. Scrive il 10 dicembre 1714: “Restai tutta in tutto donata a Maria”. E la Vergine, sempre nella Santa Casa, dopo averle assicurato di essere “la mediatrice fra Dio e le creature” e che tutte le grazie passano per le sue mani, le disse: “Io ti voglio tutta per me; impara da me”. La santa conclude che la sua “anima apprendeva cose maggiori di quelle che essa mai abbia appreso”.
È veramente significativa questa rinnovata offerta di Veronica a Maria nella Santa Casa, dove si ricorda il sì della Madonna ai disegni divini.
AVE MARIA!
AMDG
S. VERONICA GIULIANI MERITA D'ESSER PROCLAMATA UN GIORNO, DOTTORE DELLA CHIESA.
RispondiEliminasac. Rolando