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venerdì 12 gennaio 2018

Uagliò, la corona del Rosario è un'arma: se non spari tu, spara "quell'altro"! (San Pio)

A.D. 18 - Terzo Millennio d. C.

REGINA SACRATISSIMI ROSARII
ORA PRO NOBIS




È l’anno 1475 quando il frate domenicano Alano della Rupe descrisse gli eventi miracolosi di cui era stato protagonista qualche anno prima: in particolare manifestò le promesse della Madonna «a tutti quelli che reciteranno devotamente il mio Santo Rosario» 

Da quando la Vergine SS. ha dato così grande efficacia al Rosario, non c’è problema materiale o spirituale, nazionale o internazionale che non si possa risolvere con il S. Rosario e con i nostri sacrifici" 


 La Vergine Santa disse al Beato Alano della Rupe che non appena San Domenico prese a predicare il Santo Rosario, i pecca­tori più induriti si commossero e piansero amaramente le loro colpe. Perfino i giova­ni fecero delle incredibili penitenze.

1. A tutti quelli che reciteranno devotamente il mio Rosario, io prometto la mia protezione speciale e grandissime grazie. 

2. Colui che persevererà nella recita del mio Rosario riceverà qualche grazia insigne.

3. Il Rosario sarà una difesa potentissima contro l’inferno; distruggerà i vizi, libererà dal peccato, dissiperà le eresie. 

4. Il Rosario farà fiorire le virtù e le buone opere e otterrà alle anime le più abbondanti misericordie divine; sostituirà nei cuori l’amore di Dio all’amore del mondo, elevandoli al desiderio dei beni celesti ed eterni. Quante anime si santificheranno con questo mezzo! 

5. Colui che si affida a me con il Rosario, non perirà. 

6. Colui che reciterà devotamente il mio Rosario, meditando i suoi misteri, non sarà oppresso dalla disgrazia. Peccatore, si convertirà; giusto, crescerà in grazia e diverrà degno della vita eterna. 

7. I veri devoti del mio Rosario non moriranno senza i Sacramenti della Chiesa. 

8. Coloro che recitano il mio Rosario troveranno durante la loro vita e alla loro morte la luce di Dio, la pienezza delle sue grazie e parteciperanno dei meriti dei beati. 

9. Libererò molto prontamente dal purgatorio le anime devote del mio Rosario. 

10. I veri figli del mio Rosario godranno di una grande gloria in cielo.

11. Quello che chiederete con il mio Rosario, lo otterrete.

12. Coloro che diffonderanno il mio Rosario saranno soccorsi da me in tutte le loro necessità.

13. Io ho ottenuto da mio Figlio che tutti i membri della Confraternita del Rosario abbiano per fratelli durante la vita e nell’ora della morte i santi del cielo.

14. Coloro che recitano fedelmente il mio Rosario sono tutti miei figli amatissimi, fratelli e sorelle di Gesù Cristo.

15. La devozione al mio Rosario è un grande segno di predestinazione.  


PROMESSE DELLA VERGINE DIVINA
A COLORO CHE PORTANO SEMPRE CON SE'
LA CORONA DEL SANTO ROSARIO

1) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno da me condotti a mio Figlio.
2) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno da me aiutati nelle loro imprese.
3) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, impareranno ad amare la Parola e la Parola li farà liberi. Non saranno più schiavi.
4) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, ameranno sempre di più mio Figlio.
5) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una conoscenza più profonda di mio Figlio nella loro vita quotidiana.
6) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno un desiderio profondo di vestire con decenza per non perdere la virtù della modestia.
7) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, cresceranno nella virtù della castità.
8) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una coscienza più profonda dei loro peccati e cercheranno sinceramente di correggere la propria vita.
9) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno un profondo desiderio di diffondere il messaggio di Fatima.
10) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, sperimenteranno la grazia della mia intercessione.
11) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno pace nella loro vita giornaliera.
12) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno ripieni di un profondo desiderio di recitare il S. Rosario e meditare i Misteri.
13) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno confortati nei momenti di tristezza.
14) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, riceveranno il potere di prendere decisioni sagge illuminati dallo Spirito Santo.
15) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno invasi da un profondo desiderio di portare oggetti benedetti.
16) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, venereranno il mio Cuore immacolato e il Sacro Cuore di mio Figlio.
17) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, non useranno il nome di Dio invano.
18) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una profonda compassione per Cristo crocifisso e aumenterà il loro amore per Lui.
19) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno guariti da malattie fisiche, mentali ed emozionali.
20) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno pace nelle proprie famiglie.
(Promesse fatte dalla Vergine in varie apparizioni)
*
Maria in persona: "Premunitevi della corona come di un'arma e fate che nelle vostre case echeggi come un canto armonioso, canto d'amore, questa formidabile preghiera, formidabile per potenza, per forza e per grazia. Nessun devoto del mio Rosario perirà". (Dagli scritti di un Missionario della Consolata).


Il pensiero dei Santi

· S. Vincenzo De' Paoli disse: "Dopo la S. Messa, la devozione al Rosario ha fatto scendere nelle anime più grazie che tutte le altre devozioni, e con le sue "Ave Maria" compie più miracoli di ogni altra preghiera".

· Il Santo Curato d'Ars: "Una sola "Ave Maria" ben detta fa tremare l'inferno".

· San Luigi Maria De Montfort: "L'Ave Maria ben detta (con attenzione, devozione e modestia) secondo i Santi è il nemico che mette in fuga il diavolo, è il martello che lo schiaccia, la santificazione e fecondità dell'anima, la gioia degli Angeli, la melodia dei predestinati, il cantico del Nuovo Testamento, la gloria della SS. Trinità, il piacere di Maria, un bacio casto e amoroso che le si dà...".

· San Giovanni Bosco: "Il Rosario è una continuazione di Ave Maria, con le quali si possono battere, vincere, distruggere tutti i demoni dell'inferno".

· Lucia di Fatima: "Per il potere che il Padre ha dato, in questi ultimi tempi, al Rosario non c'è problema personale, nè familiare, nè nazionale, 
nè internazionale, che non si possa risolvere con il Rosario".

· satana, costretto nel Nome di Dio dall'esorcista, ha dovuto parlare del Rosario:

· In un celebre esorcismo, lucifero, cioè satana in persona affermò: "Dio ha dato a Lei (la Madonna) il potere di scacciarci, e Lei lo fa con il Rosario, che ha reso potente. Per questo il Rosario è la preghiera (dopo la Santa Messa) più forte, la più esorcizzante. Esso è il nostro flagello (sic!), la nostra rovina, la nostra sconfitta...

· Il Rosario ci vince sempre, ed è la sorgente di grazie incredibili per quanti lo recitano intero (15 misteri). Per questo noi lo avversiamo e lo combattiamo con tutte le nostre forze, ovunque, ma specialmente nelle Comunità (principalmente la famiglia, chiesa domestica), la cui forza spezzerebbe ogni nostra resistenza.

· Molte di esse lo sanno: non vi è male che possa resistere ad un Rosario intero comunitario (principalmente familiare - Veggente Viska di Medjugorje).

· In un altro esorcismo, lucifero confessò: "È più potente il Rosario (intero e recitato col cuore) dell'Esorcismo solenne. Il Rosario è più potente del bastone di Mosè!"

· E la Madonna in Fatima: "Voglio che veniate qui il tredici del mese prossimo continuando a recitare il Rosario tutti i giorni in onore della Madonna del Rosario, per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra, perché soltanto lei vi potrà aiutare"
· A questo punto fece alcune richieste che non ricordo bene. Quel che mi ricordo è che la Madonna disse che bisognava recitare il rosario per ottenere le grazie durante l'anno". (La Madonna ai bambini di Fatima)

· "...Cari figli, rivestitevi dell'armatura contro satana e vincetelo con il Rosario in mano...." (Giovedì 8.8.1985 - Messaggio dato dalla Madonna a Medjugorje)

· Il Santo Rosario è compendio di tutto il Vangelo (Pio XII)

· Il Santo Rosario è pratica perfetta (Paolo VI)

AMDG et DVM

lunedì 18 settembre 2017

E' VICINA LA FESTA DI SAN PIO DA PIETRELCINA

 VIVI SEMPRE ALLA PRESENZA DI DIO
"DIO MI VEDE"

23 settembre S. Pio da Pietrelcina 
PREGHIERA per ottenere la sua intercessione

“O Gesù, pieno di grazia e di carità e vittima per i peccati, che, spinto dall’amore per le anime nostre, volesti morire sulla croce, io ti prego umilmente di glorificare, anche su questa terra, il servo di Dio, San Pio da Pietrelcina che, nella partecipazione generosa ai tuoi patimenti, tanto ti amò e tanto si prodigò per la gloria del Padre tuo e per il bene delle anime.
Ti supplico perciò di volermi concedere, per la sua intercessione,
la grazia (esporre), che ardentemente desidero”.
3 Gloria al Padre

AMDG et BVM

sabato 16 settembre 2017

Dio è Amore. AmateLo. Amate Dozulé.

Padre Pio parla di Dozulé
23 Luglio 1990

”J.N.S.R.”: Padre Pio... che ne pensi di Dozulé?

Padre Pio: O figlia mia, questo dono di Dio é incomparabile per la vostra epoca che soffre della mancanza d’Amore, PIAGA che si estende su tutta la terra, dove Dio é assente, perché gli uomini l’hanno rifiutato. Figlia mia, BISOGNA credere in questo Amore perfetto che RINNOVERÀ’ la faccia della terra.
Dio Padre vi annuncia la prossima Venuta di Suo Figlio a Dozulé.
Dio è Amore. AmateLo. Amate Dozulé. All’invito del Padre di ogni bontà, Gesù é venuto a visitare la terra che vi ospita:
La Francia, che é grande agli occhi di Dio.

Il Signore ha parlato per bocca della Sua serva MADDALENA. Figlia mia, ella fu scelta fin dall’ORIGINE dei tempi per annunciare 1’ultimo messaggio di Cristo sulla Terra che é diventata fredda, insensibile, morta come un cadavere senza vita.

Dio ha inviato su questa terra il Suo Unico Figlio. Dio Padre 1’ha benedetta e consacrata, perché abbiate un luogo per vedere la grandezza di Dio in Suo Figlio GESÙ’ il Cristo. GESÙ’ é il Messia. Egli ritorna per insegnarvi ad amare come Lui stesso ama tutti noi. Dio vi ha radunati sulla santa Montagna perché riceviate i doni di Dio: il Suo amore, la Sua Vita in abbondanza e il Suo Perdono.
Non dimenticate che Dio vi ama, in ogni momento, qualsiasi cosa fate; ma bisogna ritornare al più PRESTO a Lui per chiederGli il Suo Perdono e la Sua Grazia di benedizione.

Non dubitate più
Dio é disceso per TUTTI, per unirvi nel Suo Santo Cuore. Maddalena L’ha VISTO, L’ha TOCCATO, ha toccato le piaghe del Suo Santo Cuore. Ciò non vi rammenta forse GESÙ che appare agli Apostoli, dopo la Sua Resurrezione? Non dubitate più come TOMMASO. Come si può dubitare che Gesù, a Dozulé, stia rinnovando la stessa scena?
“O mio Signore e mio Dio!”: È il Perdono che comincia con il togliervi il dubbio. Figlia mia, non sei tu che hai scelto Dozulé, é Dio che te ne ha fatto DONO e tu, con amore e perseveranza, lo porterai fino al termine della tua corsa, perché Dio ama la fedeltà degli apostoli e l’amore dei cuori puri.
Non ti dimenticare di ritornare a Dozulé, tante volte quanto Dio lo comanda, conducendo i tuoi fratelli; non sentirai né il peso degli anni, né la fatica, poiché Gesù é con ciascuno di voi che accogliete Dozulé nel cuore.

I poveri del banchetto
Il Signore ti invita, come i poveri del banchetto regale di GESÙ: non vi era presente nessuno dei Grandi, solo ciechi, zoppi, storpi: c’erano tutti gli emarginati. Così vuole GESÙ.
Così Dio vi sceglie alla Sua tavola, assieme a tutti gli infelici e i rifiutati. Infatti Dio, che accoglie i poveri, é un Dio di Misericordia e con questo popolo di storpi Egli farà GRANDI cose: redimerà i Grandi che vivono di orgoglio e di menzogne.
NON ABBIATE PAURA: Dio vi proteggerà ora e sempre, perché per Dio il più piccolo della terra é il più grande nel Suo regno.
FELICE colui che é odiato a causa del santo Nome di Dio.
Cristo vi raduna a Dozulé. PARLA sempre di questo mistero d’Amore, perché la terra di Dozulé vi attirerà tutti come una calamita in quanto Dio VI È PRESENTE IN CARNE ED OSSA. Come ti ho già detto: Dio vive già a Dozulé CON voi tutti.

Figlia mia, questo Mistero d’Amore é VERO, come é vero colui che ora ti detta queste cose con il permesso di Dio, Infatti io sono Padre Pio di San Giovanni Rotondo che, molto presto, vi radunerà tutti per la sua santa Beatificazione. Infatti Dio sceglie dove vuole e quando vuole. Soprattutto non Gli disobbedite, sarebbe terribile.

Dozulé vedrà infatti GRANDI cose, quelle annunciate dal mio dilettissimo fratello san Giovanni; e Dio non mente mai.
VA’, PORTA questo messaggio ovunque ti troverai; tutti ci crederanno perché il tuo padre spirituale é con te; io ti guido, figlia molto amata da Cristo GESÙ’ che vi ama tutti.
Dio sia benedetto nei suoi Santi e nei Suoi Angeli. San Giovanni ti ha veduta e in te porti anche il mio bacio. VÀ, NON AVER PAURA, io ti aiuterò sempre.
Sono il “vostro padre” che vive in Dio, nelle braccia di Maria, nostra cara Madre: Ella vi guida.
Obbedite al Suo Santo Figlio GESÙ, Gioia degli Angeli e dei Santi e delle Anime di Dio.
+ + +

NB: Questo messaggio è stato dettato i1 23 luglio 
festa di santa Brigida che poi parla:

Santa Brigida: Cuore adorabile di Nostro Signore Gesù Cristo, Cuore pieno d’Amore e di compassione che ho contemplato tutta la vita, assicurandomi la Sua dolce unione con la mia povera anima che Lo cercava giorno e notte.
Mio Dio, abbi pietà di quelli che lottano nella disperazione della solitudine e dell’abbandono; dona loro il coraggio di continuare a vivere per Te su questa terra, per poi ritrovarti nella felicità eterna in cui noi viviamo assieme agli Angeli e a tutto il popolo dei Santi.
O MIO DIO, che felicità appartenere al Tuo Santo Cuore, interamente in Te, avvolti in questo amore come un bimbo immerso nel seno della madre, formando un tutt’UNO con il Tuo amore.
O MIO DIO, come é dolce gioire in questa felicità senza fine!
Dio vi ama e vi attende

Care anime, sorelle della terra, siate CERTE che Dio vi ama e vi attende. Fratelli Miei, siate CERTI che il Padre dei cieli vi assiste e soffre vedendo tanti figli nella disperazione.
Mio Dio e Padre mio, quanto hai sofferto per GESÙ sulla Croce!
Oggi soffri sempre più per TANTI figli in pericolo di MORTE per le loro anime.
Noi preghiamo con voi tutti, per supplicare il Padre di perdonarli... MA é troppo triste, quando le nostre voci si perdono senza eco.
Pregate TUTTI, ininterrottamente, con noi, perché TUTTI facciano ritorno a1 Padre. Dio VI ama. Che gioia grande sapersi TUTTI amati!
Voi che amate Dio, possedete il senso del VERO. Siete i figli privilegiati del tempo in cui apparirà la Grazia Divina davanti a voi. Come i pastori e i Magi, adorerete Colui che é “IO SONO”, Colui che si é fatto Carne nel seno della dolce Vergine MARIA, e vuole venire ad abitare CON voi, FRA voi.
I più piccoli
Non siate INCREDULI: qui, in Cielo si fa testa pensando che il RE dei RE viene ad unirsi ai Suoi figli della terra. O mio Dio! Se conosceste tutta la gioia del nostro Dio, non sareste lì a chiedervi se il mondo vi darà la felicità; perché non esiste felicita più grande, sia in cielo come sulla terra, che di contemplare, per sempre, il Santo Volto del Nostro diletto Signore.
E voi, voi figli della terra, avrete questo privilegio, questa gioia, questa felicità di vivere CON Lui, di guardarlo vivere CON voi, di sentirLo parlarvi d’Amore, o figli beati di questo secolo pieno di grazie!
Sapete quanto i Santi pregano perché COMPRENDIATE che la Grazia divina verrà a VIVERE con voi, che i vostri cuori palpiteranno con quello del Signore, e le vostre mani Lo toccheranno? Voi abbraccerete i Suoi piedi che hanno camminato sulla terra e la benediranno calpestandola di nuovo.
Dio Si serve SEMPRE dei più piccoli per annunciare GRANDI cose; NON TEMERE, io ti dico la Verità.
Lo sguardo del Signore contempla la terra QUALE sarà, e il Suo dolce sguardo é come una carezza su OGNUNO di voi.
Quando Dio VERRÀ, i cieli canteranno e la terra tremerà di felicità.
Non temete perché tutto si farà nell’armonia.
Amatevi gli uni gli altri e datevi la mano formando una grande CATENA d’Amore. Combattete le paure e le incertezze. Siate luce e gioia per tutti gli infelici della terra, soprattutto verso coloro che lottano disperatamente per vivere ogni giorno nella dignità di figli di Dio. Sono NUMEROSI e vengono da ogni parte. NON CHIUDETE loro le porte, ma accoglieteli e Dio, che li ama, vi ricompenserà.
Dio é TRA loro, GESÙ é CON voi.
La ricompensa é qui, nei vostri cuori, quando vi sentirete felici del lavoro compiuto con amore; perché GESÙ é la ricompensa.
Dio vi custodisce; ma siate VlGILI e FORTI nella tempesta. CANTATE, quando avrete paura:
“GESÙ è il mio Salvatore.
MARIA è la stella che mi guida”.
Io vi aspetto nel Sacro Cuore di GESÙ
per vivere in Esso un Amore eterno.
La vostra sorella Brigida, amata da Dio.
+ + +
Gesù parla per tutti noi
24 Luglio 1990 (Santa Cristina)

Anime che Mi amate, con VOI desidero fare grandi cose. AmateMi nella gioia, amateMi nella speranza, amateMi nell’umiltà della Mia Santa Madre, poiché Dio INNALZA gli umili e RIMANDA i ricchi a mani vuote.
VOGLIO essere amato perché IO SONO 1’Amore e 1’Amore é deriso e rifiutato in questi tempi di desolazione.
VOGLIO che accettiate il Mio richiamo d’Amore con cuore APERTO, non come si ascolta un maestro severo, ma come si ascoltano le Parole che vi apriranno il cammino della Gioia.
Miei piccoli, Io vi amo, ma di questo Amore voi non conoscete la grandezza. Fate con Me un tratto di strada, ascoltate la Mia Parola che é Vita: VOGLIO attirarvi a Me, cullarvi sul Mio Santo Cuore, donarvi la Mia Vita.
Volete venire a Me?
Inizierete, allora, questo tratto di strada che vi invito a fare, con la Mia Presenza IN voi. Se trovate il Mio cammino arduo ed estenuante, siete sempre LIBERI di lasciarMi ripartire alla ricerca dei figli che VOGLIONO seguirMi, ma, prima di abbandonarMi, guardate bene nel vostro cuore se, dopo averMi incontrato, potete allora continuare, da soli, questo cammino che non vi condurrà a NULLA e da nessuna parte.
IO non vi obbligo MAI e non costringo ALCUNO con la forza. Io cerco, chiamo, SALVO con il Mio Amore. VOLETE VENIRE A ME? Allora guardate: quando dite “Sì!”, é già fatto: voi siete CON ME, perché so che il vostro Si è Sì. Allora seguite i Miei passi e ricordate i Miei insegnamenti.
“Io sono mite ed umile di cuore”: non vi potete sbagliare, perché non chiedo cose impossibili.

Vi domando semplicemente di GUARDARMI. Si, figli Miei, Io allora sono IN voi e voi Mi guardate CON la vostra anima. Non sentite in voi la Mia Presenza? La vostra vita é divenuta come un piccolo terreno acquistato con tutto ciò che si possedeva, e servirà a costruire la vostra casa per mettere al riparo la vostra famiglia; questo “terreno” sono IO che dimoro in fondo al vostro cuore. Amate questo bene prezioso dal quale si innalzerà una nuova costruzione, un rifugio per i vostri cari, e per tutti coloro che entreranno in questa Casa che sarà GIOIA poiché diverrà ACCOGLIENZA per tutti.
Figlia mia, cosi é Dio: lasciateGli un posto nei vostri cuori, un pezzettino di “terreno”, affinché Dio costruisca la vostra dimora che sarà anche la Sua.
Siccome Dio sarà 1’Ospite d’onore, é Dio Stesso che inaugurerà per primo questa nuova casa; e quando GESÙ vi entrerà, porterà con SE tutte le benedizioni del Padre, il Padre Creatore, per i1 Quale noi siamo 1’opera PIÙ BELLA della Sua Creazione.

"Padre nostro che sei nei Cieli"
Uomini della terra, vi rendete conto, almeno un po’, di quanto Dio vi ami per farvi eredi di tutti i Suoi beni? Vi rendete conto, figli, di quanto Dio speri in voi, affinché un giorno possiate dire con GESÙ il PADRE NOSTRO, dal più profondo del cuore!
Sapete quanto GESÙ vi ha donato con la Sua preghiera d’Amore, il Padre nostro? No! non lo sapete ancora, nonostante 1’abbiate ripetuto tante volte, ma in fretta, e così poco rivolti verso il Padre vostro dei Cieli...
Con questa preghiera Dio ha voluto donarvi TUTTO, poiché non vi é NULLA che resista al Suo Cuore di Padre se pregate CON SINCERITÀ’ la preghiera insegnatavi da Gesù.
VOLETE che la Volontà di Dio si faccia sulla terra come in cielo e con la vostra partecipazione? Allora, finalmente, il Suo Regno potrà venire SULLA terra.
CHIEDETE il pane quotidiano per 1’orfano, il reietto, il reprobo, per colui che non trova accoglienza da nessuna parte?
POTETE perdonare fino ad annullarvi e divenire, anche voi, il Perdono vivente di Dio?
Ogni giorno la tentazione vi vince per mille piccoli “nulla” mai offerti, perché credete che non siano importanti agli occhi di Dio. ASCOLTATE la Mia Voce, VOI:
figli Miei, che giacete su letti di ospedali;
figli Miei che vivete come bestie nelle strade, rifiutati, affamati;
figli Miei, che vivete ai margini del mondo, che non avete né gioia, né accoglienza, né calore umano dai vostri fratelli per consolarvi.
Dio VI guarda e VI libererà presto da ogni male perché avete vissuto come GESÙ’: respinti, perseguitati, senza rifugio.

I vostri fratelli nella sofferenza
VOI figli che Mi ascoltate.
APRITE le porte dei vostri cuori
e quelle delle vostre case della terra.
spalancatele ai vostri fratelli nella SOFFERENZA.
ALLORA le Dimore del Cielo si spalancheranno per voi tutti, poiché non esiste amore più grande che donare la propria vita per coloro che si ama, INIZIANDO dalla CONDIVISIONE di tutti i beni che Dio vi dona qui in terra, poiché TUTTO viene da Dio, vostro Padre.
Miei piccoli, amatevi gli uni gli altri come Io vi ho amato,
come Io vi amo, come sempre vi amerò.
Il Cuore di Dio é il rifugio di TUTTI gli infelici.
Accogliete il più piccolo dei Miei fratelli
e sarò Io ad accogliere voi.
GESÙ, il Divin Cuore della famiglia umana.
+ + +

lunedì 31 luglio 2017

Portate l’uno il peso dell’altro



Uniti per la sofferenza d’amore
 Il Santo Padre Pio da Pietrelcina (1887-1968) ha avuto molte figlie spirituali, che ha guidato sulla via della perfezione cristiana. Per alcune di loro però non è stato solo lui un padre spirituale, ma loro stesse sono diventate sue madri spirituali, pregando per lui e offrendo le loro sofferenze. 


Uno di questi pilastri per il padre stigmatizzato e confessore è stata Luigina Sinapi (1916-1978), un’anima di espiazione, consigliera di molte personalità, persino di Papa Pio XII. 

Con quattro fratelli e sorelle, Luigina crebbe in una famiglia benestante ad Itri (LT). La madre, una donna profondamente credente, si preoccupava particolarmente della figlia più grande, che qualche volta si comportava in maniera misteriosa. 

A cinque anni, per esempio, con molta naturalezza, raccontava allo zio sacerdote di giocare con il Bambino Gesù. La mamma Filomena, perciò, decise di andare con la figlia a San Giovanni Rotondo dal giovane p. Pio, stigmatizzato da pochi anni, per avere chiarezza da lui se questi fenomeni straordinari non fossero opera del maligno. Il padre cappuccino la tranquillizzò dicendole: “Dio manifesta in lei la Sua volontà”; poi benedisse Luigina e con amore paterno impose sulla piccola la sua mano stigmatizzata. Questo fu il primo incontro di due grandi anime che nel corso degli anni si sarebbero legate sempre più con la sofferenza e con l’amore disinteressato. 

A 19 anni, Luigina si trovò di fronte alla decisione più grave della sua vita. La sua malattia, un cancro all’intestino, era talmente avanzata che non c’erano più speranze. 

Il 15 agosto 1935, festa dell’Assunzione di Maria in Cielo, un medico e un sacerdote si unirono al suo capezzale per assisterla nelle ultime ore. Inaspettatamente, in una visione, Luigina vide Gesù e la Madonna che le offrivano una scelta: “Vuoi morire ed entrare in paradiso o vuoi essere un sacrificio espiatorio per la Chiesa e per i sacerdoti?”. 
Come in un film, la moribonda vide il periodo dell’apostasia, al quale stavano andando incontro i sacerdoti e la Chiesa; inoltre conobbe il proprio futuro pieno di sofferenze. Senza esitazione scelse la vita come sacrificio espiatorio. 

Riguardo la sua vocazione, Gesù le disse: “Sarai il seme di senape nel solco di Roma!”. Nello stesso istante Luigina fu completamente guarita. Da quel momento iniziò per lei una vita del tutto nuova. Esteriormente visse una normale vita quotidiana, ma con numerosi fenomeni straordinari e soprannaturali, fin quando le sofferenze non la costrinsero a letto nell’impossibilità di svolgere un lavoro regolare. 

Portate l’uno il peso dell’altro 

A Luigina Dio donò sempre una particolare consolazione durante le sue grandi sofferenze fisiche e spirituali. 
P. Pio la visitava in bilocazione ed ogni volta era per lei un’immensa gioia. 
Luigina raccontò anche che, nell’Anno Santo del 1950, il Padre la visitò e le mostrò le sue stimmate, cosa che lei desiderava tanto. Quanta forza ricevette da questi incontri!  

Le due anime espiatrici si ‘conoscevano’ già molto bene, quando, nel 1953, a trentasette anni, Luigina andò a San Giovanni Rotondo per chiedere consiglio a p. Pio, perché veniva ripetutamente accusata di furto nella posta dove lavorava. Lo incontrò faccia a faccia per la seconda volta con il cuore afflitto. P. Pio la tranquillizzò e la trattenne vicino a lui per qualche giorno. Dopo quella visita Luigina tornò spesso a San Giovanni Rotondo. 

P. Tarcisio, un confratello di p. Pio, notò subito che queste due anime erano legate da un’amicizia santa, perciò si prendeva particolarmente cura di Luigina quando si trovava in visita. 
Una volta ella confidò al padre: “che ogni volta, che andava a San Giovanni Rotondo, chiedeva a Gesù di poter partecipare alle sofferenze di p. Pio e la sua richiesta veniva sempre esaudita”. 
In un’altra occasione gli raccontò che qualche volta lei e p. Pio si ‘scambiavano’ le loro sofferenze. 
Perciò è comprensibile che p. Tarcisio telefonasse a Luigina, quando p. Pio, nell’aprile del 1965, stette così male da far pensare ad una morte imminente. Ella rispose semplicemente: “Mi richiami domani, per favore”. Il giorno seguente p. Tarcisio riferì che p. Pio si sentiva meglio e aveva potuto celebrare anche la Santa Messa. Luigina aveva pregato la Madonna di poter prendere su di sé tutte le sofferenze di p. Pio, in modo che egli fosse di nuovo in grado di andare in Chiesa per le confessioni. Era stata esaudita, come sempre, e aveva avuto dolori così forti da non potersi più muovere. 

Ogni volta che andava a Roma, p. Tarcisio faceva visita a Luigina, trovandola spesso sofferente. Avvenne così anche il 10 agosto del 1967. “Anche p. Pio è malato e soffre molto”, le riferiva p. Tarcisio. Luigina confidò al padre cappuccino che avrebbe offerto alla Madonna una novena di sofferenze per liberare p. Pio dalla sua malattia. Anche questa volta il pastore delle anime si riprese molto presto e, grazie al sacrificio della sua figlia e madre spirituale, poté nuovamente dedicarsi alla sua attività sacerdotale. 

Il legame spirituale di queste due persone era talmente profondo che p. Pio fece conoscere a Luigina qualche suo segreto. 

Il 15 agosto 1968 le apparve a Roma dicendo: “Vieni a San Giovanni Rotondo”. Sebbene Luigina avesse programmato un viaggio importante, ubbidì subito. Durante la confessione del 23 agosto, p. Pio le confidò che tra un mese sarebbe morto e aggiunse: “Non dire a nessuno ciò che ti ho detto!”. Luigina, comprensibilmente addolorata, domandò spontaneamente: “Ma cosa faremo senza di lei?”. P. Pio rispose con dolcezza: “Andrai davanti al tabernacolo. In Gesù mi troverai”. 

 Dopo la morte del suo padre spirituale, Luigina poté partecipare in visione alla sua dipartita. Ella vide dal cielo una immensa schiera di anime correre incontro al padre: egli aveva circa 14 milioni di figli spirituali che, esultanti, gridavano: “Per te siamo salvi”. Fu giusto che anche Luigina partecipasse alla gioia paradisiaca di p. Pio, perché anche lei, insieme a questo santo, aveva tanto sofferto per le anime. 

Anche dal Cielo p. Pio non abbandonò la sua compagna di lotta sulla terra. Le apparve più volte, rafforzandola e sostenendola nella sua vocazione di offrirsi come sacrificio espiatorio per le anime. Luigina, da parte sua, confidò a p. Tarcisio che, soprattutto nelle sofferenze più grandi, pensava sempre ai dolori che le stimmate avevano provocato a p. Pio. “Ogni volta che pensavo alle sofferenze di p. Pio, avevo davanti ai miei occhi la passione di Cristo. Nelle sofferenze di Gesù e del Suo servo, ho sempre trovato la gioia, la mitezza e la forza per sopportare i miei dolori”. 
Fonte: Chino Bert, Luigina Sinapi. Liebesopfer für die Welt, Hauteville CH 1989

Sanguis Christi, 
omni glória et honóre digníssimus, 

salva nos.
AMDG et BVM

giovedì 29 giugno 2017

C'E' FORSE UN AMORE PIU' GRANDE?

San Padre Pio vi parla
[... di cose e fatti che non avete mai udito]
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20 ottobre 2004

JNSR: “Signore, scriverò solo se Tu me lo chiedi, anche se desidero più di tutto sentirTi e scrivere quello che mi detti. Ma, anche se Ti sento e se Tu mi vieti di scrivere, io Ti obbedirò. È da Te che mi viene questo dono che Tu mi hai dato. Tutto viene da Te, dalla Tua Santa Volontà. Solo rispondimi ed io comunque Ti obbedirò. Amen”.

GESÙ: Io sono inchiodato sulla Mia Croce, il Santo Padre Pio Mi guarda, ed Io guardo lui. Questa sera egli ti parlerà per Me.

Santo Padre Pio: “Figlia di Dio, tu rifletti troppo sulle cose che sono così chiare e cosi limpide quando si conosce Dio. Egli ti ha parlato tante volte, e tante volte tu hai dubitato che quella voce non fosse forse la Sua. Involontariamente, sei tu che ti allontani ogni volta da Lui. Respira il Suo Profumo quando Egli è in te, così non t’ingannerai e non dubiterai più, perché l’Amore ha un Profumo unico e molto speciale: l’Amore Puro, che è Dio.

Io sono qui, vicino a te per dirti AmaLo senza porti altre domande. Ci sono tanti che lottano per separarti da Lui, perché tu dubiti fino a lasciare cadere tutto questo Amore di cui Egli ti circonda.

Egli è l’Amore che purifica tutto. Anche il Male si purifica al Suo contatto. Come puoi non gettarti tra le Sue braccia per chiederGli Perdono per tutti quei minuti che passano, avvolti dal tuo dubbio? Egli è vicino a te e non vuole vederti in questo stato. Te lo chiedo nel Nome Suo Santissimo: Prendi la Sua Croce e guardaLo, inchiodato per te, per me, per ognuno di noi. C’è forse un Amore più grande di quello del tuo Salvatore, il tuo Dio d’Amore?

Niente può far deviare un’anima di Dio dalla via d’Amore dove GESÙ poggia i Suoi piedi nudi e sanguinanti. Tu lo sai che io sono con Lui e che noi tutti siamo addolorati nel vedere le anime che il Maligno guadagna per mezzo di questa incertezza che egli inocula nei cervelli che rende malati al fine di catturarli per la sua causa demoniaca.

Ascoltami bene e fa’ pervenire subito questo scritto affinché Dio trionfi negli spiriti. Satana sta rendendo malati tutti gli spiriti per far cadere tutta l’Umanità mediante le guerre e soprattutto con le malattie mentali. La Chiesa dovrebbe occuparsi rapidamente di questo fatto, così evidente per il vostro tempo. Avvertitela! Dove sono i vostri Preti esorcisti?

Gli ospedali psichiatrici si riempiono fino alla saturazione. Vi si trovano dei veri malati mentali, ed altri che voi dovete salvare ad ogni costo, perché subiscono la più grande disperazione che l’essere umano possa sopportare: sono i folli di Dio, quelli che credono che Dio ESISTE, che continua a fare miracoli e che ritornerà a salvare il Mondo dalla sua crudeltà e dalla sua ingiustizia. Rinchiusi per impedire loro di diffondere la Parola di Dio, sequestrati e traditi dalla loro stessa famiglia, l’Ospedale diventa la prigione per sbarazzarsi di questi disturbatori, trattati da squilibrati capaci di uccidere per difendere la loro causa. Li si vuole fermare, e perché non ci sia più confusione, li si rende malati sconvolgendo tutte le loro facoltà mentali. Ed essi diventano così dei veri pazzi.

È il piano diabolico per distruggere la Verità del nostro Dio d’Amore affinché l’Evangelizzazione si blocchi per sempre. I più grandi evangelizzatori riempiono gli ospedali e asili psichiatrici del mondo intero. Essi pagano con la vita il silenzio che viene loro imposto dai loro carnefici: i governi e i loro parenti.

Se GESÙ questa sera mi chiede di parlartene è perché leggendo questo scritto, alcuni avranno pietà, soprattutto i loro familiari, e li libereranno in Nome di Nostro Signore GESÙ Cristo.

San Padre Pio da Pietrelcina
Amen.


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AMDG et BVM

lunedì 19 dicembre 2016

Santos pensamientos

Pensieri d'oro

- Dio mio, Dio mio! Quanti conti dobbiamo rendere, specialmente noi sacerdoti.

- Guai quando Dio sta in silenzio: è brutto segno per l'umanità.

- Il demonio ha tentato Gesù perché non era sicuro ch'era Dio. L'ha conosciuto sulla croce. L'ha cono-sciuto praticamente alla morte.

- Dobbiamo solo sperare nella bontà e misericordia di Dio, perché, umanamente, non c'è niente da fare... - Per la curiosità è avvenuta la trasgressione e per la trasgressione sono venuti il peccato e la morte.

- Io credo che non si trovi nessuno a questo mondo che non soffra niente.
- Vivete sempre col santo timor di Dio. Vi siano d'e-sempio San Giuseppe e la Madonna. Il Signore vi benedica, benedica il vostro matrimonio con una prole numerosa e santa (a due sposi novelli).

- La guerra viene sempre per i nostri peccati. Se vo-gliamo la pace dobbiamo fare penitenza per i nostri e per quelli degli altri.

- Conservatevi sempre buoni e, che l'ultima SS. Comunione v' ossa trovare più belli e più puri della prima (ai bambini della prima comunione).

- Io vi ho ricordato tutti nella Santa Messa e la stessa carità chiedo che per me, che ne ho tanto biso-gno... Non mi reggo in piedi!... (ad alcuni sacerdo-ti).

- Non perdete mai di vista il Paradiso. Bisogna aspi-rarvi con tutte le forze, superando ogni ostacolo.

- Rendetevi degni del vostro matrimonio attirando le più elette benedizioni divine.

- Il Signore sia sempre più largo di benedizioni per voi.

- Dio è infinitamente misericordioso, ma anche giusto. Speriamo che soddisfi la giustizia per mezzo della misericordia.

- La Santa Messa è il mezzo migliore per suffragare un'anima.

- Non perdete mai di vista Gesù. Camminate sotto il suo sguardo divino.
- Preghiamo, speriamo e confidiamo.

- Il Signore vi benedica e vi protegga e vi renda sem-pre più degno per il Cielo.

- Parla di meno e prega di più.

- Il Signore vi dia la santa perseveranza.

AMDG et BVM

sabato 6 agosto 2016

UN'AVE: << Hinc transire cave - nisi prius dixeris Ave >>


L'Ave Maria è un tenero e gradito saluto alla Madre di Gesù e nostra.
È un attimo di respiro, di sollievo, di affetto.
Lei ci guarda, noi appoggiamo il cuore al suo cuore.

"L'artistica e devota tela della Madonna Addolorata, ch'era posta in cima alla scala del convento, con l'invito di non passare davanti a lei senza averla prima salutata: << Hinc transire cave - nisi prius dixeris Ave >> sa degli affettuosi saluti ricevuti da fra Pio.

UN'AVE

 Devoto, quando passi
qui sosta pochi istanti.
A te lo sguardo volgo,
attendo il bel saluto
di un’Ave dal tuo cuore.

 Son Mamma di Gesù
e sono vostra Mamma.
O figli miei diletti,
io porto nel mio cuore
le vostre pene e gioie.

 Con l’Ave voi mi dite
che questo ben credete
e confidate in me;
che v'appoggiate al petto
di chi chiamate Madre.

 Aspetto e cerco tutti.
L'onnipotente Dio
insieme al Cuor del Figlio
v'ha dato qual rifugio
il cuore della Madre.

 O Immacolata Vergine
e Madre Addolorata,
sei tutta santa e bella.
Sei la speranza nostra.
Salute a te, Maria. 

AVE MARIA PURISSIMA!

A. DA RIPABOTTONI: "P. Pio da Pietrelcina - Il cireneo di tutti" - Ed. 1978, p. 24:

mercoledì 23 settembre 2015

E' IN CIELO !



Lo afferma il Prof. Giuseppe Sala, che fu sindaco di San Giovanni Rotondo
e per tredici anni medico personale di Padre Pio nelle cui braccia il Padre spirò alle ore 2,30 del 23 settembre 1968:
Laggiù in Cripta non c’è niente. Il corpo del Padre è in cielo. Il mistero dell'ultima Messa di Padre Pio.


Nel sarcofago c’erano solo il saio piegato, il cingolo e i sandali.

Testimoni oculari furono anche Padre Alessio Parente e Padre Giuseppe Pio Martin,
che per tanti anni furono addetti alla persona del Padre.

A TUTTI FU RACCOMANDATO IL SILENZIO.
Documento in allegato PDF.
Dio la benedica.



AVE MARIA JANUA COELI!


SAN PIO DA PIETRELCINA


PADRE PIO DA PIETRELCINA


“Per me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo” (Gal 6, 14).

Padre Pio da Pietrelcina, come l'Apostolo Paolo, al vertice della sua vita e del suo apostolato pose la Croce del suo Signore come sua forza, sua sapienza e sua gloria. Infiammato d'amore per Gesù Cristo, si conformò a Lui nell'immolazione di sé per la salvezza del mondo. Nella sequela e nell'imitazione di Cristo Crocifisso fu così generoso e perfetto che avrebbe potuto dire: “Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” (Gal 2, 19). E i tesori di grazia che Dio gli aveva concesso con singolare larghezza senza sosta egli dispensò con il suo ministero, servendo gli uomini e le donne che a lui accorrevano sempre più numerosi e generando una immensa moltitudine di figli e figlie spirituali.

Questo degnissimo seguace di San Francesco d'Assisi nacque il 25 maggio 1887 a Pietrelcina, nell'arcidiocesi di Benevento, da Grazio Forgione e Maria Giuseppa De Nunzio. Fu battezzato il giorno successivo col nome di Francesco. A 12 anni ricevette il sacramento della Cresima e la prima Comunione.

A 16 anni, il 6 gennaio 1903, entrò nel noviziato dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini a Morcone, ove il 22 dello stesso mese vestì l'abito francescano e si chiamò Fra Pio. Terminato l'anno di noviziato, emise la professione dei voti semplici e, il 27 gennaio 1907, quella dei voti solenni.

Dopo l'ordinazione sacerdotale, ricevuta il 10 agosto 1910 a Benevento, restò in famiglia fino al 1916 per motivi di salute. Nel settembre dello stesso anno fu mandato al convento di San Giovanni Rotondo e vi rimase fino alla morte.

Acceso dall'amore di Dio e dall'amore del prossimo, Padre Pio visse in pienezza la vocazione a contribuire alla redenzione dell'uomo, secondo la speciale missione che caratterizzò tutta la sua vita e che egli attuò mediante la direzione spirituale dei fedeli, mediante la riconciliazione sacramentale dei penitenti e mediante la celebrazione dell'Eucaristia. Il momento più alto della sua attività apostolica era quello in cui celebrava la Santa Messa. I fedeli, che vi partecipavano, percepivano il vertice e la pienezza della sua spiritualità.

Sul piano della carità sociale si impegnò per alleviare dolori e miserie di tante famiglie, principalmente con la fondazione della “Casa Sollievo della Sofferenza”, inaugurata il 5 maggio 1956.
Per Padre Pio la fede era la vita: tutto voleva e tutto faceva alla luce della fede. Fu assiduamente impegnato nella preghiera. Passava la giornata e gran parte della notte in colloquio con Dio. Diceva: “Nei libri cerchiamo Dio, nella preghiera Lo troviamo. La preghiera è la chiave che apre il cuore di Dio”. La fede lo portò sempre all'accettazione della volontà misteriosa di Dio.

Fu sempre immerso nelle realtà soprannaturali. Non solo egli era l'uomo della speranza e della fiducia totale in Dio, ma infondeva queste virtù in tutti quelli che lo avvicinavano, con le parole e con l'esempio.
L'amore di Dio lo riempiva, soddisfacendo ogni sua attesa; la carità era il principio ispiratore della sua giornata: Dio da amare e da far amare. Sua particolare preoccupazione: crescere e far crescere nella carità.

Espresse il massimo della sua carità verso il prossimo accogliendo, per oltre 50 anni, moltissime persone, che accorrevano al suo ministero e al suo confessionale, al suo consiglio e al suo conforto. Era quasi un assedio: lo cercavano in chiesa, nella sagrestia, nel convento. Ed egli si donava a tutti, facendo rinascere la fede, distribuendo grazia, portando luce. Ma specialmente nei poveri, nei sofferenti e negli ammalati egli vedeva l'immagine di Cristo e si donava specialmente per loro.

Ha esercitato in modo esemplare la virtù della prudenza, agiva e consigliava alla luce di Dio.
Suo interesse era la gloria di Dio e il bene delle anime. Ha trattato tutti con giustizia, con lealtà e grande rispetto.
Rifulse in lui la virtù della fortezza. Egli comprese ben presto che il suo cammino sarebbe stato quello della Croce, e l'accettò subito con coraggio e per amore. Sperimentò per molti anni le sofferenze dell'anima. Per anni sopportò i dolori delle sue piaghe con ammirabile serenità. 

Quando dovette subire indagini e restrizioni al suo servizio sacerdotale, accettò tutto con profonda umiltà e rassegnazione. Di fronte ad accuse ingiustificate e calunnie tacque sempre, confidando nel giudizio di Dio, dei suoi diretti superiori e della propria coscienza.

Usò abitualmente la mortificazione per conseguire la virtù della temperanza, in conformità allo stile francescano. Era temperante nella mentalità e nel modo di vivere.
Consapevole degli impegni assunti con la vita consacrata, ne osservò con generosità i voti professati. Fu obbediente in tutto agli ordini dei suoi Superiori, anche quando erano gravosi. La sua obbedienza era soprannaturale nell'intenzione, universale nella estensione e integrale nell'esecuzione. Esercitò lo spirito di povertà con totale distacco da se stesso, dai beni terreni, dalle comodità e dagli onori. Ebbe una grande predilezione per la virtù della castità. Il suo comportamento era dovunque e con tutti modesto.

Si reputava sinceramente inutile, indegno dei doni di Dio, ricolmo di miserie e insieme di favori divini. Fra tanta ammirazione del mondo, egli ripeteva: “Voglio essere soltanto un povero frate che prega”.
La sua salute, fin dalla giovinezza, non fu molto florida e, soprattutto negli ultimi anni della sua vita, declinò rapidamente. Sorella morte lo colse preparato e sereno il 23 settembre 1968, all'età di 81 anni. I suoi funerali furono caratterizzati da un concorso di popolo del tutto straordinario.

Il 20 febbraio 1971, ad appena tre anni dalla sua morte, Paolo VI, parlando ai Superiori dell'Ordine Cappuccino, disse di lui: “Guardate che fama ha avuto, che clientela mondiale ha adunato intorno a sé! Ma perché? Forse perché era un filosofo? Perché era un sapiente? Perché aveva mezzi a disposizione? Perché diceva la Messa umilmente, confessava dal mattino alla sera, ed era, difficile a dire, rappresentante stampato delle stimmate di nostro Signore. Era un uomo di preghiera e di sofferenza”.

Già durante la sua vita godeva vasta fama di santità, dovuta alle sue virtù, al suo spirito di preghiera, di sacrificio e di dedizione totale al bene delle anime.
Negli anni successivi alla sua morte, la fama di santità e di miracoli è andata sempre più crescendo, diventando un fenomeno ecclesiale, diffuso in tutto il mondo, presso ogni categoria di persone.
Così Dio manifestava alla Chiesa la volontà di glorificare in terra il suo Servo fedele. Non trascorse molto tempo che l'Ordine dei Frati Minori Cappuccini compì i passi previsti dalla legge canonica per iniziare la Causa di beatificazione e canonizzazione. Esaminata ogni cosa, la Santa Sede, a norma del Motu Proprio Sanctitas Clarior”, concesse il nulla osta il 29 novembre 1982. 

L'Arcivescovo di Manfredonia poté così procedere all'introduzione della Causa e alla celebrazione del processo cognizionale (1983-1990). Il 7 dicembre 1990 la Congregazione delle Cause dei Santi ne riconobbe la validità giuridica. Ultimata la Positio, si discusse, come di consueto, se il Servo di Dio abbia esercitato le virtù in grado eroico. Il 13 giugno 1997 si tenne il Congresso Peculiare dei Consultori teologi con esito positivo. Nella Sessione Ordinaria del 21 ottobre successivo, essendo Ponente della Causa l'Ecc.mo Mons. Andrea Maria Erba, Vescovo di Velletri-Segni, i Padri Cardinali e Vescovi hanno riconosciuto che Padre Pio da Pietrelcina ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.
Il giorno 18 dicembre 1997, alla presenza di Giovanni Paolo II, fu promulgato il Decreto sull'eroicità delle virtù.
Per la beatificazione di Padre Pio, la Postulazione ha presentato al competente Dicastero la guarigione della signora Consiglia De Martino di Salerno. Sul caso fu celebrato regolare Processo canonico presso il Tribunale Ecclesiastico dell'arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno dal luglio 1996 al giugno 1997. Il 30 aprile 1998 si tenne, presso la Congregazione delle Cause dei Santi, l'esame della Consulta Medica e il 22 giugno dello stesso anno, il Congresso peculiare dei Consultori Teologi. Il giorno 20 ottobre seguente, in Vaticano, si riunì la Congregazione ordinaria dei Cardinali e dei Vescovi, membri del Dicastero, e il 21 dicembre 1998 fu promulgato, alla presenza di Giovanni Paolo II, il Decreto sul miracolo.
Il 2 maggio 1999 nel corso di una solenne Concelebrazione Eucaristica in piazza San Pietro Sua Santità Giovanni Paolo II, con la Sua autorità apostolica, dichiarò Beato il Venerabile Servo di Dio Pio da Pietrelcina, stabilendo per il 23 settembre la data della festa liturgica.

Per la canonizzazione del Beato Pio da Pietrelcina, la Postulazione ha presentato al competente Dicastero la guarigione del piccolo Matteo Pio Colella di San Giovanni Rotondo. Sul caso è stato celebrato regolare Processo canonico presso il Tribunale ecclesiastico dell'arcidiocesi di Manfredonia-Vieste dall'11 giugno al 17 ottobre 2000. Il 23 ottobre successivo la documentazione è stata consegnata alla Congregazione delle Cause dei Santi. Il 22 novembre 2001 si è tenuto, presso la Congregazione delle Cause dei Santi, l'esame della Consulta Medica. L'11 dicembre si è tenuto il Congresso peculiare dei Consultori Teologi e il 18 dello stesso mese la Sessione ordinaria dei Cardinali e Vescovi. Il 20 dicembre, alla presenza di Giovanni Paolo II, è stato promulgato il Decreto sul miracolo, mentre il 26 febbraio 2002 è stato promulgato il Decreto sulla canonizzazione.


AVE MARIA