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giovedì 21 dicembre 2017

I Parti, Medi, Persiani, Ircani e Battriani e infine gli Indiani: furono istruiti nella religione cristiana da san Tommaso Apostolo

21 dicembre A.D. 2017 - Terzo Millennio dopo C.

OMELIA di san Gregorio papa e
Biografia di san Tommaso Apostolo

Lettura del santo Vangelo secondo Giovanni
Joannes 20:24-29
In quell'occasione: Tommaso, uno dei dodici, detto Didimo, non era con essi, quando venne Gesù. Eccetera.

Omelia di san Gregorio Papa
Omelia 26 sul Vangelo, dopo la metà
Che cosa, fratelli carissimi, che cosa pensate di ciò? Credete forse, che sia accaduto a caso che quel discepolo eletto (dal Signore) fosse allora assente, poi, tornato, udisse, udendo dubitasse, dubitando palpasse, palpando credesse? No, non avvenne ciò a caso, ma per divina disposizione. E la divina bontà ha condotto tutto in maniera mirabile, affinché quel discepolo dubitando e palpando così le ferite del corpo del suo maestro, guarisse in noi le piaghe dell'incredulità. Infatti ha giovato più l'incredulità di Tommaso alla nostra fede, che la fede degli altri discepoli già convinti; perché vedendo ch'egli è ricondotto alla fede palpando, la nostra mente rigetta ogni dubbio, e si fortifica nella fede.


E così il Signore permise che dopo la sua risurrezione un discepolo dubitasse, senza però abbandonarlo nel dubbio; come già prima della sua nascita aveva voluto che Maria avesse uno sposo, senza cessare però d'essere vergine. Per tal modo dunque quel discepolo dubitando e palpando, divenne testimone della vera risurrezione, come lo sposo della madre di Dio) era stato custode della sua purissima verginità. Palpò dunque ed esclamò: «Signor mio, e Dio mio». E Gesù gli dice: «Perché mi hai visto, hai creduto» (Joann. 20,28. Ora dicendo l'Apostolo Paolo: «La fede è il fondamento delle cose che si sperano, la dimostrazione delle cose che non si vedono» Hebr. 11,1; è chiaro e certo che la fede è la dimostrazione di quelle cose che non possono vedersi. Infatti le cose che si vedono, non sono più oggetto della fede, ma della conoscenza.


Perché dunque si dice a Tommaso allorché ebbe visto e palpato: «Perché m'hai visto, hai creduto»? Joann. 20,28. Ma egli vide una cosa, e ne credé un'altra. Infatti un uomo mortale non può vedere la divinità. Egli vide dunque Gesù uomo, ma lo confessò Dio, dicendo: «Signor mio, e Dio mio» Joann. 20,28. Vedendo quindi credé, perché considerando la sua vera umanità, proclamò la sua Divinità, che non poteva vedere. Consola assai ciò che segue: «Beati quelli che, non hanno visto, eppure hanno creduto» Joann. 20,29. Questa sentenza è indirizzata specialmente a noi, i quali, non avendolo visto nella carne, lo riteniamo nell'anima. Siamo designati noi, se però le nostre opere sono conformi alla nostra fede. Perché colui crede veramente, il quale mette in pratica ciò che crede.
V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.
***

Apostolo Tommaso, detto anche Gemello, era Galileo, e, dopo aver ricevuto lo Spirito Santo, andò a predicare il Vangelo di Cristo a molte provincie insegnò i precetti della fede e della vita cristiana ai Parti, Medi, Persiani, Ircani e Battriani. Da ultimo si portò agli Indiani, e li istruì nella religione cristiana. Infine, la santità della sua vita e dottrina e la grandezza de' suoi miracoli avendo suscitata l'ammirazione di tutti verso di lui e l'amore a Gesù Cristo, il re di quella regione, zelante adoratore degli idoli, si accese ancor più d'ira: onde (il santo) condannato a morte e trapassato da dardi a Calamina, illustrò cosi il suo apostolato colla corona del martirio.
V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.

AMDG et BVM

“Maestro, la mia bocca è del tutto incapace di dire a chi tu sei simile”

21 dicembre A.D. 2017 - Terzo Millennio dopo C.

Nella festa dell'Apostolo san Tommaso ecco il suo Vangelo. 'Ci sono cose assai preziose
nei Vangeli occultati!'


 VANGELO SECONDO TOMMASO

TESTI


 Incipit: Questi sono i detti segreti che Gesù il vivente ha proferito e Didimo Giuda Tommaso ha scritto. l. 1. E disse: “Chi troverà l’interpretazione di questi detti non gusterà la morte” (NHC II, 32,10-14)

l. 2: Dice Gesù: “Colui che cerca non smetta di cercare fino a quando abbia trovato, 2 e quando avrà trovato resterà sbigottito, 3 e rimasto sbigottito regnerà, 4 e avendo regnato troverà riposo” (POxy 654,5-9)

Dice Gesù: “Colui che cerca non smetta di cercare fino a quando abbia trovato, 2 e quando avrà trovato sarà turbato, 3 e quando sarà turbato sarà meravigliato 4 e regnerà sopra il tutto” (NHC II,32,14-19)

l. 92: 1 Dice Gesù: “Cercate e troverete; 2 ma ciò che un tempo mi avete domandato e che io in quei giorni non vi ho detto, adesso vorrei dirvelo, ma voi non lo cercate” (NHC II,48,25-30)

- Regno

l. 10: Dice Gesù: “Ho gettato fuoco sul mondo ed ecco, lo custodisco fino a che esso bruci” (NHC II, 34,14-16)
l. 16: Dice Gesù: “Forse gli uomini pensano che io sia venuto a gettare pace nel mondo; 2 ed essi non sanno che è la divisione che sono venuto a gettare sulla terra: fuoco, spada e guerra. 3 Poiché saranno cinque in una casa: tre contro due e due contro tre; il padre contro il figlio e il figlio contro il padre; 4 ed essi saranno saldi, essendo solitari” (NHC II,35,31-36,5)

l. 82: 1 Dice Gesù: “Chi è vicino a me è vicino al fuoco 2 e chi è lontano da me è lontano dal regno (NHC II,47,17-19)

l. 111: 1 Dice Gesù: “I cieli e la terra si ritireranno davanti a voi; 2 e colui che vive a causa del vivente non vedrà la morte”. 3 Non dice Gesù che il mondo non è degno di colui che troverà se stesso? (NHC II.51,6-10)

l. 79: 1 Una donna tra la folla gli disse: ‘Felice il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha nutrito!’ 2 Egli le disse: “Felici coloro che hanno ascoltato la parola del Padre e l’hanno custodita nella verità! 3 Poiché ci saranno giorni in cui direte: “Felice il grembo che non ha concepito e il seno che non ha allattato”! (NHC II,47,3-12)

l. 3: … 3 Ma il regno è dentro di voi e fuori di voi. 4 Quando conoscerete voi stessi allora sarete conosciuti e comprenderete che siete i figli del Padre vivente. 5 Se invece non conoscete voi stessi allora siete nella povertà e voi siete la povertà (NHC II,32,19-33,5)

l. 51: 1 I suoi discepoli gli dissero: “Quando arriverà il riposo dei morti e quando verrà il nuovo mondo?” 2 Egli disse loro: “Quanto voi aspettate è già venuto, ma voi non lo riconoscete” (NHC II,42,7-12)

l. 113: 1 Gli dissero i suoi discepoli: ‘Quando verrà il regno?’. 2 “Non verrà mentre lo si attende. 3 Non si dirà: ‘Ecco, è qui’ oppure: ‘Ecco, è là’. 4 Invece il regno del Padre è sparso sulla terra e gli uomini non lo vedono” (NHC II,51,12-18)

l. 90: 1 Dice Gesù: “Venite a me, poiché il mio giogo è buono e la mia signoria dolce; 2 e troverete riposo per voi” (NHC II,48,16-20) 


2

l. 76: “1 Dice Gesù: “Il regno del Padre è simile ad un mercante che aveva della merce. Egli trovò una perla. 2 Questo mercante era saggio: vendette la merce e si comprò la perla sola. 3 Anche voi cercate il tesoro incorruttibile e duraturo dove né la tarma viene a mangiare né il verme rovina” (NHC II,46,13-2) (v. l. 8)

l. 96: 1 Dice Gesù: “Il regno del Padre è simile a una donna. 2 Ella prese un po’ di lievito, 3 lo nascose dentro la pasta e ne fece grandi pani. 4 Chi ha orecchie ascolti!” (NHC II,49,2-6)

l. 97: 1 Dice Gesù: “Il regno del Padre è simile a una donna che portava una brocca piena di farina. 2 Mentre ella camminava per una lunga strada, il manico della brocca si ruppe e la farina uscì fuori, dietro di lei, sulla strada. 3 Ella però non lo sapeva, perché non si era accorta di ciò che era successo. 4 Quando entrò in casa, posò la brocca per terra e la trovò vuota” (NHC II,49,7-15)

l. 98: 1 Dice Gesù: “Il regno del Padre è simile a un uomo che voleva uccidere un potente. 2 A casa propria estrasse la spada e trafisse la parete, per vedere se la sua mano era abbastanza forte. 3 quindi uccise il potente” (NHC II,49,15-20)

- Confessione di Tommaso e identità di Gesù

l. 13: dice Gesù ai suoi discepoli: “Fate un paragone e ditemi a chi sono simile”. 2 Gli disse Simon Pietro: “Tu sei simile a un angelo giusto”. 3 Gli disse Matteo: “Tu sei simile a un saggio filosofo”. 4 Gli disse Tommaso: “Maestro, la mia bocca è del tutto incapace di dire a chi tu sei simile”. 5 Dice Gesù: “Io non sono il tuo maestro, poiché hai bevuto e ti sei inebriato alla sorgente effervescente che io ho misurato”. 6 E lo prese, indietreggiò, e gli disse tre parole. 7 Quando Tommaso tornò dai suoi compagni, questi gli chiesero: “Che cosa ti ha detto Gesù?” 8 Tommaso disse loro: “Se vi dico una sola delle parole che egli mi ha detto, prenderete delle pietre e le lancerete contro di me, quindi un fuoco uscirà dalle pietre e vi brucerà” (NHC II,34,30-35,14)

l. 108: 1 Dice Gesù: “Colui che berrà dalla mia bocca diventerà come me. 2 Io stesso diventerò lui 3 e ciò che è nascosto sarà a lui manifesto” (NHC II,50,28-30)

l. 77: Dice Gesù: “Io sono la luce che è al di sopra di ogni cosa. Io sono ogni cosa. Ogni cosa è uscita da me ed è a me che ogni cosa è venuta. 2. Spaccate il legno: io sono lì; 3 sollevate una pietra, ed è là che mi troverete” (NHC II,46,22-28)

l. 61: 1 Dice Gesù: “Due riposeranno su un letto: uno morirà e l’altro vivrà”. 2 Dice Salomè: ‘Chi sei tu, uomo? [O meglio: (vieni) da chi?] Sei salito sul mio letto e hai mangiato alla mia tavola’. 3 Le dice Gesù: “ Io sono colui che è venuto all’esistenza da colui che rimane uguale a se stesso. Mi è stato dato di ciò che appartiene al Padre mio”. 4 “Io sono tua discepola”. 5 “Perciò io dico: quando uno [è indiviso] sarà ricolmo di luce, ma se sarà diviso sarà colmo di tenebra” (NHC II,43,23-34)

- Beatitudini

l. 49: Dice Gesù: “Beati i solitari, gli eletti, poiché voi troverete il regno. 2 Infatti da lì venite e lì ritornerete” (NHC II,41,27-30)

l. 54: Dice Gesù: “Beati i poveri, poiché vostro è il regno dei cieli” (NHC II,42,23-24)

l. 58: dice Gesù: “Beato l’uomo che ha sofferto. Egli ha trovato la vita” (NHC II,43,7-9) 


3

l. 69: Dice Gesù: “Beati quelli che sono stati perseguitati nel loro cuore. Essi sono quelli che hanno davvero conosciuto il Padre. 2 Beati quelli che hanno fame, poiché la pancia di chi desidera sarà riempita” (NHC II,45,24-29)

- Digiuno e pratiche devozionali

l. 6: 1. Lo interrogarono i suoi discepoli e gli dissero: “Vuoi che digiuniamo? Come pregheremo e daremo l’elemosina? E sul cibo quali norme osserveremo?” 2 Dice Gesù: “Non mentite 3 e non fate ciò che odiate, 4 poiché tutto è svelato davanti al cielo. 5 Poiché non c’è niente di nascosto che non sarà svelato e niente di coperto che rimarrà senza essere svelato” (NHC II,33,14-23)

l. 14: 1 Dice Gesù a loro: “Se digiunate, darete origine dentro di voi a un peccato; 2 se pregate, sarete condannati; 3 se fate l’elemosina, nuocerete ai vostri spiriti. 4 E quando entrate in qualsiasi terra e camminate nelle campagne; se vi ricevono, mangiate ciò che vi metteranno davanti e guarite tra loro i malati. 5 Poiché ciò che entra nella vostra bocca non vi renderà impuri, ma è ciò che esce dalla vostra bocca che vi rende impuri!” (NHC II,35,14-27).

l. 27: “Se non digiunate riguardo al mondo non troverete il regno; 2. Se non celebrerete il sabato come un sabato non vedrete il Padre” (NHC II,38,17-20)

l. 104: 1 Dissero a Gesù: ‘Vieni, oggi preghiamo e digiuniamo’. 2 Dice Gesù: “Qual è dunque il peccato che ho commesso? O in che cosa sono stato vinto? Ma quando la sposo uscirà dalla camera nuziale, allora si digiuni e si preghi!” (NHC II,50,10-16)

- Superamento delle polarità

l. 22: 1 Gesù vide alcuni bambini che succhiavano il latte. 2 Disse ai suoi discepoli: “Questo piccolini che succhiano il latte sono simili a coloro che entreranno nel regno”. 3 Gli dissero: “Dunque diventando piccoli entreremo nel regno?” 4 Dice loro Gesù: “Quando voi farete di due uno e farete l’interno come l’esterno, l’esterno come l’interno e la parte superiore come quella inferiore, 5 e quando voi farete il maschio e la femmina un solo e unico essere in modo che il maschio non sia maschio e la femmina non sia femmina, 6 quando farete occhi al posto di un occhio, mano al posto di mano, piede al posto di piede, immagine al posto di immagine, 7 è allora che entrerete nel regno” (NHCII,37,20-35)

l. 106: 1 Dice Gesù:” Quando farete di due uno, diventerete figli dell’uomo; 2 e se dite: ‘Montagna, spostati!’, si sposterà” (NHC II, 50,18-22)

l. 37: 1 Dicono i suoi discepoli: “Quando ti manifesterai a noi e quando ti vedremo?” 2 Dice Gesù: “Quando vi spoglierete senza provare vergogna e, prese le vostre vesti, le porrete sotto i vostri piedi come bambini piccoli e le calpesterete, 3 è allora che vedrete il figlio del vivente e non avrete paura” (NHC II,39,27-40,2)

- Mistica

l. 24: 1 I suoi discepoli dissero: “Mostraci il luogo dove tu sei, perché per noi è necessario cercarlo”. 2 Egli disse loro: “Chi ha orecchie intenda! 3 Vi è luce in un uomo di luce, ed essa illumina il mondo intero. Se essa non risplende, c’è la tenebra” (NHC II,38,3-10)

l. 30: 1 Dice Gesù: “Dove sono tre, sono dei, 2 e dove è uno solo, dico: io sono con lui. Solleva la pietra, e là mi troverai; 4 spezza il legno, e io sono là” (POxy I recto, 23-30) 


4

l. 50: 1 Dice Gesù: “Se vi chiedono: ‘Da dove venite?’, rispondete loro: ‘Siamo usciti dalla luce, dal luogo in cui la luce è venuta all’esistenza da se stessa, si è levata e si è manifestata nella loro immagine’. 2 Se vi chiedono: ‘Siete voi?’, rispondete: ‘Noi siamo i suoi figli e gli eletti del Padre vivente’. 3 Se vi chiedono: ‘Qual è il segno del Padre vostro in voi?’, dite loro: ‘E’ il movimento e il riposo’” (NHC II,41,30-42,7)

l. 42: Dice Gesù: “Siate capaci di passare oltre!” (NHC II,40,19)

l. 83: 1 Dice Gesù: “Le immagini sono manifeste all’uomo, ma la luce che è in esse è nascosta nell’immagine della luce del Padre. 2 Egli sarà manifesto, ma la sua immagine sarà nascosta dalla sua luce” (NHC II,47,19-24)

l. 84: 1 Dice Gesù: “quando vedete la vostra figura voi vi rallegrate; 2 ma allorché vedrete le immagini di voi stessi che sono nate prima di voi e non muoiono né si manifestano, quanto dovrete sopportare!” (NHC II,47.24-29)

l. 85: 1 Dice Gesù: “Adamo è nato da una grande potenza e da una grande ricchezza, ma egli non è diventato degno di voi, 2 poiché, se fosse stato degno, non avrebbe gustato la morte (NHC II,47,29-34)

- Rapporti famigliari

l. 55: 1 Dice Gesù: “Chi non odia suo padre e sua madre non può diventare mio discepolo. 2 E chi non odia i suoi fratelli e le sue sorelle e non porta la sua croce come me non sarà degno di me” (NHC II,42,25-29)

l. 101: 1 “Chi non odierà suo padre e sua madre come me non potrà diventare mio discepolo. 2 E chi non amerà suo padre e sua madre come me non potrà diventare mio discepolo. 3 Poiché mia madre […], la mia vera madre, però, mi ha donato la vita” (NHC II,49,32-50,1)

l. 105: Dice Gesù: “Colui che conosce il padre e la madre sarà chiamato figlio di una prostituta (NHC II,50,16-18)

l. 114: 1 Simon Pietro dice loro: ‘Maria deve lasciarci, perché le donne non meritano la vita’. 2 Dice Gesù: “Ecco, io stesso la attirerò affinché sia fatta maschio, così che possa anche lei diventare uno spirito vivente, maschio simile a voi. Poiché ogni donna che si farà maschio entrerà nel regno dei cieli” (NHC II, 51,18-26)

- I solitari

l. 74: Egli ha detto: “Signore, molti sono intorno al pozzo, ma nessuno è nel pozzo” (NHC II, 46,9-11)

l. 75: Dice Gesù: “Molti aspettano sulla porta, ma sono i solitari quelli che entreranno nella camera nuziale” (NHC II,46,11-13)

l. 49: 1 Dice Gesù: “Beati i solitari, gli eletti, poiché voi troverete il regno. 2 Infatti da lì venite e lì ritornerete” (NHC II,41,27-30)

l. 18: 1 Dicono i discepoli a Gesù: “Dicci come sarà la nostra fine”. 2 Dice Gesù: Avete dunque scoperto l’inizio, che cercate la fine? Poiché dove è l’inizio, là sarà la fine. 3 Beato colui che sarà saldo all’inizio: egli conoscerà la fine e non gusterà la morte” (NHC II,36,9-17);   l. 19: 1 Dice Gesù: “Beato colui che è esistito prima di esistere. 2 Se voi diventate miei discepoli e ascoltate le mie parole, queste pietre vi serviranno. 3 Infatti voi avete cinque alberi nel paradiso che non cambiano né d’estate né d’inverno e le loro foglie non cadono. Chiunque li conoscerà non gusterà la morte” (NHC II,36,17-25) .---
https://giuseppemerlino.wordpress.com/2011/01/10/vangelo-di-tommaso-testo-integrale/

AMDG et BVM

sabato 16 settembre 2017

Dio è Amore. AmateLo. Amate Dozulé.

Padre Pio parla di Dozulé
23 Luglio 1990

”J.N.S.R.”: Padre Pio... che ne pensi di Dozulé?

Padre Pio: O figlia mia, questo dono di Dio é incomparabile per la vostra epoca che soffre della mancanza d’Amore, PIAGA che si estende su tutta la terra, dove Dio é assente, perché gli uomini l’hanno rifiutato. Figlia mia, BISOGNA credere in questo Amore perfetto che RINNOVERÀ’ la faccia della terra.
Dio Padre vi annuncia la prossima Venuta di Suo Figlio a Dozulé.
Dio è Amore. AmateLo. Amate Dozulé. All’invito del Padre di ogni bontà, Gesù é venuto a visitare la terra che vi ospita:
La Francia, che é grande agli occhi di Dio.

Il Signore ha parlato per bocca della Sua serva MADDALENA. Figlia mia, ella fu scelta fin dall’ORIGINE dei tempi per annunciare 1’ultimo messaggio di Cristo sulla Terra che é diventata fredda, insensibile, morta come un cadavere senza vita.

Dio ha inviato su questa terra il Suo Unico Figlio. Dio Padre 1’ha benedetta e consacrata, perché abbiate un luogo per vedere la grandezza di Dio in Suo Figlio GESÙ’ il Cristo. GESÙ’ é il Messia. Egli ritorna per insegnarvi ad amare come Lui stesso ama tutti noi. Dio vi ha radunati sulla santa Montagna perché riceviate i doni di Dio: il Suo amore, la Sua Vita in abbondanza e il Suo Perdono.
Non dimenticate che Dio vi ama, in ogni momento, qualsiasi cosa fate; ma bisogna ritornare al più PRESTO a Lui per chiederGli il Suo Perdono e la Sua Grazia di benedizione.

Non dubitate più
Dio é disceso per TUTTI, per unirvi nel Suo Santo Cuore. Maddalena L’ha VISTO, L’ha TOCCATO, ha toccato le piaghe del Suo Santo Cuore. Ciò non vi rammenta forse GESÙ che appare agli Apostoli, dopo la Sua Resurrezione? Non dubitate più come TOMMASO. Come si può dubitare che Gesù, a Dozulé, stia rinnovando la stessa scena?
“O mio Signore e mio Dio!”: È il Perdono che comincia con il togliervi il dubbio. Figlia mia, non sei tu che hai scelto Dozulé, é Dio che te ne ha fatto DONO e tu, con amore e perseveranza, lo porterai fino al termine della tua corsa, perché Dio ama la fedeltà degli apostoli e l’amore dei cuori puri.
Non ti dimenticare di ritornare a Dozulé, tante volte quanto Dio lo comanda, conducendo i tuoi fratelli; non sentirai né il peso degli anni, né la fatica, poiché Gesù é con ciascuno di voi che accogliete Dozulé nel cuore.

I poveri del banchetto
Il Signore ti invita, come i poveri del banchetto regale di GESÙ: non vi era presente nessuno dei Grandi, solo ciechi, zoppi, storpi: c’erano tutti gli emarginati. Così vuole GESÙ.
Così Dio vi sceglie alla Sua tavola, assieme a tutti gli infelici e i rifiutati. Infatti Dio, che accoglie i poveri, é un Dio di Misericordia e con questo popolo di storpi Egli farà GRANDI cose: redimerà i Grandi che vivono di orgoglio e di menzogne.
NON ABBIATE PAURA: Dio vi proteggerà ora e sempre, perché per Dio il più piccolo della terra é il più grande nel Suo regno.
FELICE colui che é odiato a causa del santo Nome di Dio.
Cristo vi raduna a Dozulé. PARLA sempre di questo mistero d’Amore, perché la terra di Dozulé vi attirerà tutti come una calamita in quanto Dio VI È PRESENTE IN CARNE ED OSSA. Come ti ho già detto: Dio vive già a Dozulé CON voi tutti.

Figlia mia, questo Mistero d’Amore é VERO, come é vero colui che ora ti detta queste cose con il permesso di Dio, Infatti io sono Padre Pio di San Giovanni Rotondo che, molto presto, vi radunerà tutti per la sua santa Beatificazione. Infatti Dio sceglie dove vuole e quando vuole. Soprattutto non Gli disobbedite, sarebbe terribile.

Dozulé vedrà infatti GRANDI cose, quelle annunciate dal mio dilettissimo fratello san Giovanni; e Dio non mente mai.
VA’, PORTA questo messaggio ovunque ti troverai; tutti ci crederanno perché il tuo padre spirituale é con te; io ti guido, figlia molto amata da Cristo GESÙ’ che vi ama tutti.
Dio sia benedetto nei suoi Santi e nei Suoi Angeli. San Giovanni ti ha veduta e in te porti anche il mio bacio. VÀ, NON AVER PAURA, io ti aiuterò sempre.
Sono il “vostro padre” che vive in Dio, nelle braccia di Maria, nostra cara Madre: Ella vi guida.
Obbedite al Suo Santo Figlio GESÙ, Gioia degli Angeli e dei Santi e delle Anime di Dio.
+ + +

NB: Questo messaggio è stato dettato i1 23 luglio 
festa di santa Brigida che poi parla:

Santa Brigida: Cuore adorabile di Nostro Signore Gesù Cristo, Cuore pieno d’Amore e di compassione che ho contemplato tutta la vita, assicurandomi la Sua dolce unione con la mia povera anima che Lo cercava giorno e notte.
Mio Dio, abbi pietà di quelli che lottano nella disperazione della solitudine e dell’abbandono; dona loro il coraggio di continuare a vivere per Te su questa terra, per poi ritrovarti nella felicità eterna in cui noi viviamo assieme agli Angeli e a tutto il popolo dei Santi.
O MIO DIO, che felicità appartenere al Tuo Santo Cuore, interamente in Te, avvolti in questo amore come un bimbo immerso nel seno della madre, formando un tutt’UNO con il Tuo amore.
O MIO DIO, come é dolce gioire in questa felicità senza fine!
Dio vi ama e vi attende

Care anime, sorelle della terra, siate CERTE che Dio vi ama e vi attende. Fratelli Miei, siate CERTI che il Padre dei cieli vi assiste e soffre vedendo tanti figli nella disperazione.
Mio Dio e Padre mio, quanto hai sofferto per GESÙ sulla Croce!
Oggi soffri sempre più per TANTI figli in pericolo di MORTE per le loro anime.
Noi preghiamo con voi tutti, per supplicare il Padre di perdonarli... MA é troppo triste, quando le nostre voci si perdono senza eco.
Pregate TUTTI, ininterrottamente, con noi, perché TUTTI facciano ritorno a1 Padre. Dio VI ama. Che gioia grande sapersi TUTTI amati!
Voi che amate Dio, possedete il senso del VERO. Siete i figli privilegiati del tempo in cui apparirà la Grazia Divina davanti a voi. Come i pastori e i Magi, adorerete Colui che é “IO SONO”, Colui che si é fatto Carne nel seno della dolce Vergine MARIA, e vuole venire ad abitare CON voi, FRA voi.
I più piccoli
Non siate INCREDULI: qui, in Cielo si fa testa pensando che il RE dei RE viene ad unirsi ai Suoi figli della terra. O mio Dio! Se conosceste tutta la gioia del nostro Dio, non sareste lì a chiedervi se il mondo vi darà la felicità; perché non esiste felicita più grande, sia in cielo come sulla terra, che di contemplare, per sempre, il Santo Volto del Nostro diletto Signore.
E voi, voi figli della terra, avrete questo privilegio, questa gioia, questa felicità di vivere CON Lui, di guardarlo vivere CON voi, di sentirLo parlarvi d’Amore, o figli beati di questo secolo pieno di grazie!
Sapete quanto i Santi pregano perché COMPRENDIATE che la Grazia divina verrà a VIVERE con voi, che i vostri cuori palpiteranno con quello del Signore, e le vostre mani Lo toccheranno? Voi abbraccerete i Suoi piedi che hanno camminato sulla terra e la benediranno calpestandola di nuovo.
Dio Si serve SEMPRE dei più piccoli per annunciare GRANDI cose; NON TEMERE, io ti dico la Verità.
Lo sguardo del Signore contempla la terra QUALE sarà, e il Suo dolce sguardo é come una carezza su OGNUNO di voi.
Quando Dio VERRÀ, i cieli canteranno e la terra tremerà di felicità.
Non temete perché tutto si farà nell’armonia.
Amatevi gli uni gli altri e datevi la mano formando una grande CATENA d’Amore. Combattete le paure e le incertezze. Siate luce e gioia per tutti gli infelici della terra, soprattutto verso coloro che lottano disperatamente per vivere ogni giorno nella dignità di figli di Dio. Sono NUMEROSI e vengono da ogni parte. NON CHIUDETE loro le porte, ma accoglieteli e Dio, che li ama, vi ricompenserà.
Dio é TRA loro, GESÙ é CON voi.
La ricompensa é qui, nei vostri cuori, quando vi sentirete felici del lavoro compiuto con amore; perché GESÙ é la ricompensa.
Dio vi custodisce; ma siate VlGILI e FORTI nella tempesta. CANTATE, quando avrete paura:
“GESÙ è il mio Salvatore.
MARIA è la stella che mi guida”.
Io vi aspetto nel Sacro Cuore di GESÙ
per vivere in Esso un Amore eterno.
La vostra sorella Brigida, amata da Dio.
+ + +
Gesù parla per tutti noi
24 Luglio 1990 (Santa Cristina)

Anime che Mi amate, con VOI desidero fare grandi cose. AmateMi nella gioia, amateMi nella speranza, amateMi nell’umiltà della Mia Santa Madre, poiché Dio INNALZA gli umili e RIMANDA i ricchi a mani vuote.
VOGLIO essere amato perché IO SONO 1’Amore e 1’Amore é deriso e rifiutato in questi tempi di desolazione.
VOGLIO che accettiate il Mio richiamo d’Amore con cuore APERTO, non come si ascolta un maestro severo, ma come si ascoltano le Parole che vi apriranno il cammino della Gioia.
Miei piccoli, Io vi amo, ma di questo Amore voi non conoscete la grandezza. Fate con Me un tratto di strada, ascoltate la Mia Parola che é Vita: VOGLIO attirarvi a Me, cullarvi sul Mio Santo Cuore, donarvi la Mia Vita.
Volete venire a Me?
Inizierete, allora, questo tratto di strada che vi invito a fare, con la Mia Presenza IN voi. Se trovate il Mio cammino arduo ed estenuante, siete sempre LIBERI di lasciarMi ripartire alla ricerca dei figli che VOGLIONO seguirMi, ma, prima di abbandonarMi, guardate bene nel vostro cuore se, dopo averMi incontrato, potete allora continuare, da soli, questo cammino che non vi condurrà a NULLA e da nessuna parte.
IO non vi obbligo MAI e non costringo ALCUNO con la forza. Io cerco, chiamo, SALVO con il Mio Amore. VOLETE VENIRE A ME? Allora guardate: quando dite “Sì!”, é già fatto: voi siete CON ME, perché so che il vostro Si è Sì. Allora seguite i Miei passi e ricordate i Miei insegnamenti.
“Io sono mite ed umile di cuore”: non vi potete sbagliare, perché non chiedo cose impossibili.

Vi domando semplicemente di GUARDARMI. Si, figli Miei, Io allora sono IN voi e voi Mi guardate CON la vostra anima. Non sentite in voi la Mia Presenza? La vostra vita é divenuta come un piccolo terreno acquistato con tutto ciò che si possedeva, e servirà a costruire la vostra casa per mettere al riparo la vostra famiglia; questo “terreno” sono IO che dimoro in fondo al vostro cuore. Amate questo bene prezioso dal quale si innalzerà una nuova costruzione, un rifugio per i vostri cari, e per tutti coloro che entreranno in questa Casa che sarà GIOIA poiché diverrà ACCOGLIENZA per tutti.
Figlia mia, cosi é Dio: lasciateGli un posto nei vostri cuori, un pezzettino di “terreno”, affinché Dio costruisca la vostra dimora che sarà anche la Sua.
Siccome Dio sarà 1’Ospite d’onore, é Dio Stesso che inaugurerà per primo questa nuova casa; e quando GESÙ vi entrerà, porterà con SE tutte le benedizioni del Padre, il Padre Creatore, per i1 Quale noi siamo 1’opera PIÙ BELLA della Sua Creazione.

"Padre nostro che sei nei Cieli"
Uomini della terra, vi rendete conto, almeno un po’, di quanto Dio vi ami per farvi eredi di tutti i Suoi beni? Vi rendete conto, figli, di quanto Dio speri in voi, affinché un giorno possiate dire con GESÙ il PADRE NOSTRO, dal più profondo del cuore!
Sapete quanto GESÙ vi ha donato con la Sua preghiera d’Amore, il Padre nostro? No! non lo sapete ancora, nonostante 1’abbiate ripetuto tante volte, ma in fretta, e così poco rivolti verso il Padre vostro dei Cieli...
Con questa preghiera Dio ha voluto donarvi TUTTO, poiché non vi é NULLA che resista al Suo Cuore di Padre se pregate CON SINCERITÀ’ la preghiera insegnatavi da Gesù.
VOLETE che la Volontà di Dio si faccia sulla terra come in cielo e con la vostra partecipazione? Allora, finalmente, il Suo Regno potrà venire SULLA terra.
CHIEDETE il pane quotidiano per 1’orfano, il reietto, il reprobo, per colui che non trova accoglienza da nessuna parte?
POTETE perdonare fino ad annullarvi e divenire, anche voi, il Perdono vivente di Dio?
Ogni giorno la tentazione vi vince per mille piccoli “nulla” mai offerti, perché credete che non siano importanti agli occhi di Dio. ASCOLTATE la Mia Voce, VOI:
figli Miei, che giacete su letti di ospedali;
figli Miei che vivete come bestie nelle strade, rifiutati, affamati;
figli Miei, che vivete ai margini del mondo, che non avete né gioia, né accoglienza, né calore umano dai vostri fratelli per consolarvi.
Dio VI guarda e VI libererà presto da ogni male perché avete vissuto come GESÙ’: respinti, perseguitati, senza rifugio.

I vostri fratelli nella sofferenza
VOI figli che Mi ascoltate.
APRITE le porte dei vostri cuori
e quelle delle vostre case della terra.
spalancatele ai vostri fratelli nella SOFFERENZA.
ALLORA le Dimore del Cielo si spalancheranno per voi tutti, poiché non esiste amore più grande che donare la propria vita per coloro che si ama, INIZIANDO dalla CONDIVISIONE di tutti i beni che Dio vi dona qui in terra, poiché TUTTO viene da Dio, vostro Padre.
Miei piccoli, amatevi gli uni gli altri come Io vi ho amato,
come Io vi amo, come sempre vi amerò.
Il Cuore di Dio é il rifugio di TUTTI gli infelici.
Accogliete il più piccolo dei Miei fratelli
e sarò Io ad accogliere voi.
GESÙ, il Divin Cuore della famiglia umana.
+ + +

sabato 2 aprile 2016

SAN TOMMASO APOSTOLO incredulo sulle apparizioni di Gesù agli Apostoli

MIO SIGNORE E MIO DIO!


Tommaso apostolo:
I suoi genitori con sua sorella gemella sposata vivono a Rama di Giudea. 
Di professione orefice 7.434 - 7.435 - 7.440 - 7.441
Tommaso è di carattere gioviale e allegro. Insieme con Giuda di Keriot va per la prima volta a cercare Gesù nel Getsemani 1.054
In seguito sentirà spesso il rimorso d'avervi portato l'Iscariota 8.520. Tommaso è accettato discepolo 1.055.

Tommaso ospita Gesù nella casa paterna 5.363 e il padre Gli mostra le sue vigne famose, promettendogli il vino di queste per la cerimonia pasquale del prossimo anno 5.363
Infatti Tommaso lo andrà a prendere il venerdì prima della settimana della Passione di Gesù per l'ultima Cena con l'istituzione della Santa Eucarestia 9.582
Tommaso e "i gigli della convalle" 6.412 -7.434 - 7.435 - 7.441

Tommaso incredulo sulla risurrezione di Gesù 10.628. Gesù risorto appare agli apostoli rivelandosi anche Tommaso 10.629.

Maria di magdala:
...Sul Calvario e al Sepolcro 10.610 - 10.611. Risurrezione di Gesù: Maria di Magdala al Sepolcro 10.619, Gesù la chiama: "Maria" ed essa: "Rabbonì" e lo riconosce 10.619.

+Jesus sis mihi semper
Jesus, et salva me!

domenica 12 aprile 2015

Beato Alfredo Ildefonso Card. Schuster


Così il Beato Alfredo Ildefonso Card. Schuster commenta il santo Vangelo della Domenica in albis:

...
La seguente lezione evangelica (Giov. XX, 19-31) narra di due distinte apparizioni di Gesù agli Apostoli
la prima, nella sera stessa di Pasqua, quando istituì il sacramento della confessione, l’altra otto giorni dopo, quando volle che Tommaso palpasse le sue piaghe. 

È significativo che sia stata accordata agli Apostoli la podestà di rimettere i peccati proprio il giorno della resurrezione del Cristo. Quello era un giorno di letizia e di trionfo, e perciò ben si conveniva che in esso la divina misericordia istituisse il Sacramento che viene a rimuovere da questa terra il lutto ed il pianto, e richiama i peccatori a nuova vita. 
A memoria del qual fatto, anche adesso il senso cristiano vuole che i fedeli innanzi di partecipare al Sacramento Pasquale, impetrino dal sacerdote l’assoluzione sacramentale dello proprie colpe. Nel linguaggio del nostro popolo, che però è così espressivo e riflette una profonda educazione cattolica, l’accostarsi in occasione della santa Pasqua a questi due sacramenti, si dice far Pasqua. Tanto adunque intimo è il nesso tra la resurrezione del Signore e la riconciliazione sacramentale dei penitenti. In antico la riconciliazione dei pubblici penitenti avveniva appunto il giovedì e il venerdì santo.

La seconda apparizione di Gesù nel cenacolo avvenne per confutare lo scetticismo di Tommaso [su Gesù così misericordioso da apparire a coloro che L'avevano totalmente abbandonato durante la Passione, e perdonarli]. Per credere, egli voleva toccare materialmente, ed Iddio permise questo difetto, perché poi la medicina onde fu guarito lui servisse a curare l’incredulità di tutte le future generazioni. La resurrezione del Signore non lascia alcun dubbio; essa prima che fosse creduta, fu veduta, fu anzi palpata da persone tutt’altro che propense ad ammetterla.


Sia lodato Gesù Maria!

sabato 26 aprile 2014

Domenica 27 Aprile 2014, II Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 20,19-31.


GESU' CONFIDO IN TE!

"Prendete, prendete quest’opera e ‘non sigillatela’, ma leggetela e fatela leggere"
Gesù (cap 652, volume 10), a proposito del
"Evangelo come mi è stato rivelato"
di Maria Valtorta





Domenica 27 Aprile 2014, II Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 20,19-31.

<<La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!». Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!». Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.>>

Traduzione liturgica della Bibbia


Corrispondenza nel "Evangelo come mi è stato rivelato" 
di Maria Valtorta : Volume 10 Capitolo 627 pagina 267.

1 Sono raccolti nel Cenacolo. La sera deve essere ben tarda, perché nessun rumore viene più dalla via né dalla casa. Penso the anche quelli the erano venuti prima si siano tutti ritirati o alle proprie case o a dormire, stanchi di tante emozioni.I dieci invece, dopo avere mangiato dei pesci, di cui ancora qualcuno sussiste su un vassoio posato sulla credenza, stanno parlando sotto la luce di una sola fiammella del lampadario, la più vicina alla tavola. Sono ancora seduti alla stessa. E hanno discorsi spezzati. Quasi dei monologhi