Pubblicato il 04/09/2020
Sesto giorno della Novena al Cuore Immacolato della B. V. Maria
CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
O Immacolata, Regina del Cielo e della terra, rifugio dei peccatori e Madre nostra amorosissima, cui Dio volle affidare l'intera economia della misericordia, io, indegno peccatore, mi prostro ai tuoi piedi, supplicandoti umilmente di volermi accettare tutto e completamente come cosa e proprietà tua, e di fare ciò che ti piace di me e di tutte le facoltà della mia anima e del mio corpo, di tutta la mia vita, morte e eternità.
Disponi pure, se vuoi, di tutto me stesso, senza alcuna riserva, per compiere ciò che è stato detto di te: "Ella ti schiaccerà il capo" come pure: "Tu sola hai distrutto tutte le eresie del mondo intero" affinché nelle tue mani immacolate e misericordiosissime io divenga uno strumento utile per innestare e incrementare il più fortemente possibile la tua gloria in tante anime smarrite e indifferenti e per estendere in tal modo, quanto più è possibile, il benedetto regno del Santissimo Cuore di Gesù.
Dove tu entri, infatti, ottieni la grazia della conversione e santificazione, poiché ogni grazia scorre, attraverso le tue mani, dal Cuore dolcissimo di Gesù fino a noi.
Concedimi di lodarti, o Vergine santissima, Dammi forza contro i tuoi nemici. Amen.
(San Massimiliano M. Kolbe)
Pater, 7 Ave, Magnificat
Ave Maria, noi ci consacriamo al tuo Cuore Immacolato e ci affidiamo a Te.
Dai Qauderni, 25 novembre 1943
Dice Gesù:
«Tutte le anime sono create dal pensiero del Padre che manda queste sue figlie ad animare i corpi generati sulla Terra. Ma l’anima della Purissima non è scaturita unicamente dal Pensiero del Padre.
Dal vortice di ardori che è la nostra Trinità santa partono i tre amori che convergono nel centro, là dove la nostra Divinità si unifica e splende. Là è il vertice dell’Amore fatto dai tre amori insieme riuniti, e per portare un paragone umano potrei dire che là è il cuore della nostra santa Trinità.
Da quel cuore è venuta l’anima di Maria. Come scintilla scagliata dalla Volontà d’amore nostra, Ella si è generata dai nostri tre amori e dai nostri tre desideri di possederla qual figlia, qual madre, qual sposa, ed a crearla abbiamo messo ogni nostra perfezione perché Ella era destinata ad esser la pietra dell’edificio del Tempio vero, l’arca del patto nuovo, l’inizio della redenzione che come tutte le cose di Dio porta del Dio Trino il segno simbolico del tre.
Primo tempo della redenzione è la creazione - opera più specialmente del Padre - dell’anima senza macchia destinata a scendere per abitare una carne che sarebbe stata tabernacolo a Dio, e l’amore del Figlio e dello Spirito Santo vegliarono beati alla sua formazione. Secondo tempo è quando, per opera dello Spirito, Quella senza colpa, tutta bella e pura1, fuse il suo ardore di vergine innamorata di Dio all’ardore dell’Amore di Dio, e per opera dello Spirito generò il Cristo alle genti. Terzo tempo, quando il Cristo compi la sua missione di Redentore morendo sulla Croce.
Anche allora Maria era unita all’opera di Dio e per opera del Figlio divenne Corredentrice e Vittima con Lui. indissolubilmente legata a Dio e alla Volontà di Dio, Ella, in ogni momento delle tappe del cammino della Redenzione, è presente e senza Maria non avreste avuto il Redentore.
La Madre è il fiore completamente sbocciato in tutta la porpora della sua veste regale. Ma la Madre, per essere tale, dovette non solo avere inizio nel boccio inviolato della Vergine candidissima, ma sibbene nel seme non ancora nato dal quale sorse poi lo stelo, il boccio, il fiore.
Nel celebrare la data del Concepimento immacolato di Maria, frutto soave del nostro amore e portatrice del Frutto di amore infinito, consacrato alla vostra salvezza che io sono, abbiate presente non solo Maria testé concepita, ma la sua origine - tre volte santa perché a crearla concorsero i nostri tre amori - e la sua speciale dignità di iniziatrice del perdono dell’Eterno all’uomo.
Alba serena del giorno della Redenzione, Ella viene a voi nel suo casto fulgore di Stella mattutina e di alba paradisiaca. La sua cuna che si prepara a riceverla precorre di poco la mia, e il Suo sorriso vi insegna il Gloria da cantare all’Eterno che nella sua Carità perfettissima ha compiuto per voi i due amorosi prodigi del Concepimento immacolato di Maria e della mia incarnazione.»
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