domenica 5 aprile 2020

Tutta la vita di Gesù è stata orientata a questo supremo ed ineffabile momento: "Mangiare questa Pasqua con voi, prima del mio patire"

Don Stefano Gobbi | MSM
"GESU' MARIA AMORE
VENITE INSIEME NEL MIO CUORE"



Capoliveri (Livorno), 13 aprile 1995. Giovedì Santo.
Ho desiderato ardentemente.

«Figli prediletti, vivete nel Getsemani del mio Cuore Immacolato questo giorno del giovedì
santo.

È la vostra Pasqua.
È il giorno che ricorda la istituzione del nuovo Sacrificio e del nuovo Sacerdozio.
Voi eravate presenti nel disegno di amore del Cuore di Gesù, che stava per aprirsi alla sua
offerta più grande.
"Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima del mio patire" (Lc.
22,15).
Ho desiderato ardentemente. Tutta la vita di Gesù è stata orientata a questo supremo ed
ineffabile momento.
Dalla incarnazione nel mio seno verginale alla sua nascita, dalla infanzia insidiata alla
adolescenza, dalla giovinezza trascorsa nella povera casa di Nazareth alla sua vita pubblica,
ogni giorno Gesù era sempre proteso a questo momento.
Ho desiderato ardentemente. Quando Gesù era oppresso dalla stanchezza e dalla fatica;
quando era insidiato dai farisei e respinto dai grandi; quando percorreva le strade della Galilea
e della Giudea per annunciare la buona novella e guariva gli ammalati, perdonava i peccatori,
liberava gli ossessi, era atteso dai poveri, consolato dai piccoli, Gesù sempre desiderava
giungere al compimento di questa sua Pasqua.
"Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima del mio patire" (Luc.
22,15).

È la Pasqua dell'amore. In questo giorno Gesù dona il suo Corpo come cibo ed il suo Sangue
come bevanda a coloro che sono da Lui redenti e salvati. Non vi è più grande amore di colui che
dona la vita per quelli che ama.
In questo suo dono si stabilisce la nuova ed eterna alleanza fra Dio e l'umanità e viene
istituito il rito della nuova Pasqua nel vero Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo.
Figli prediletti, accogliete con riconoscenza questo grande dono di amore di Gesù, che vi ha
intimamente associati al suo sommo ed eterno Sacerdozio.

È la Pasqua del dolore. L'amore si prova col dolore.
Allora a questo suo estremo dono di amore risponde Giuda col tradimento, Pietro col
rinnegamento, gli Apostoli con l'abbandono, i servi del sommo sacerdote con l'oltraggio e gli
schiaffi.
Ho desiderato ardentemente. Il Cuore di Gesù brucia ormai per sempre di questo suo ardente
desiderio.
L'Amore misericordioso esce, con il sangue e con l'acqua, dalla ferita del suo costato trafitto.
E scende come celeste rugiada a lavare ogni macchia, a cancellare ogni peccato, a sanare ogni
malattia, a chiudere ogni ferita, a soccorrere ogni percosso, a sollevare ogni caduto, a liberare
ogni prigioniero, a salvare chi è perduto.

In questi vostri ultimi tempi è giunta l'ora da Gesù tanto desiderata. Perché il suo Amore
Misericordioso sta preparando il suo più grande trionfo.
Per questo oggi vi invito ad entrare tutti nel Getsemani del mio Cuore Immacolato.
Così sarete formati da Me, Madre della Misericordia, a diventare gli strumenti preziosi del
trionfo dell'Amore misericordioso di Gesù su tutta questa povera umanità, che ha estremo
bisogno di essere salvata.
Allora anche voi oggi desiderate ardentemente di mangiare questa Pasqua, prima del vostro
patire».
AMDG et DVM

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