giovedì 23 aprile 2020

La prima vocazione viene da Dio, la seconda viene dall’uomo, la terza dalla necessità.


IV - Le tre vocazioni
Parliamo dunque delle tre vocazioni e delle loro note distintive. La prima vocazione viene da Dio, la seconda viene dall’uomo, la terza dalla necessità.
La vocazione viene direttamente da Dio quando egli manda al nostro cuore un’ispirazione che può sorprenderci anche nel sonno, svegliarci all’improvviso con un grande desiderio della vita eterna e della nostra salvezza, sollecitandoci a seguire Dio e ad essere fedeli ai suoi comandi con salutare compunzione.
Tale fu la vocazione di Abramo. Leggiamo nella sacra Scrittura che egli fu invitato dalla voce del Signore ad abbandonare la terra natale, gli affetti familiari, la casa stessa di suo padre: ”Esci dalla tua terra, dalla tua famiglia, dalla casa di tuo padre » (Gen. 12, 1).
Nello stesso modo sappiamo che fu chiamato il beato Antonio: l’occasione della sua conversione venne unicamente da Dio. Entrò un giorno in una chiesa e udì queste parole di Gesù: « Chi non odia suo padre e sua madre e la moglie e i figli e i fratelli e le sorelle e perfino la sua vita, non può essere mio discepolo »  (Lc 14, 26.. Udì pure le altre parole: « Se vuoi essere perfetto, va’, vendi ciò che hai e donalo ai poveri e avrai un tesoro in cielo, poi vieni e seguimi » (Mt. 19, 29). Antonio pensò che quel comando del Signore fosse rivolto proprio a lui, lo ricevette con la più grande compunzione del cuore e subito, senza che esortazione umana o insegnamento umano lo sollecitasse, abbandonò tutto ciò che possedeva e si mise a seguire il Maestro divino.
La seconda vocazione è quella che nasce - come già è stato detto - con la mediazione degli uomini. Sono allora gli esempi dei santi e le esortazioni delle persone pie che accendono nel cuore il desiderio della salvezza. Anch’io, per la grazia del Signore, credo di essere stato chiamato così. Commosso dagli insegnamenti e dagli esempi del beato Antonio, mi consacrai alla solitudine e alla professione della vita monastica. In modo simile, secondo quanto leggiamo nelle sacre Scritture, i figli d’Israele furono liberati dalla schiavitù d’Egitto, con l’intervento di Mosè.
La terza vocazione nasce da necessità. Mentre viviamo tutti attaccati alle ricchezze e ai piaceri del mondo, all’improvviso cade su di noi una dura prova; è forse un pericolo di morte che ci minaccia, è forse la perdita o la proscrizione dei nostri beni a percuoterci, è forse la morte di persone care che ci riempie di dolore. In queste circostanze, noi, che non avevamo voluto seguire Dio nella prosperità, siamo spinti verso di lui dal dolore.
Di questa, che chiameremo « vocazione per forza », troviamo molti esempi nella sacra Scrittura, là dove leggiamo che i figli d’Israele a causa dei loro peccati, furono dati nelle mani dei nemici e sotto la loro crudele tirannia si convertirono. Ecco qualche esempio del libro Sacro: « E alzarono la voce verso il Signore, il quale suscitò loro un salvatore di nome Aod, figlio di Gera, figlio di Jemini, che era ambidestro »  (Gdc 3, 15). E altrove si legge: « Gridarono allora al Signore e questo suscitò, per salvarli e liberarli, Otoniele figlio di Cenez, il fratello minore di Caleb »  (Gdc 3, 9). Anche nei Salmi si trovano casi analoghi: «Quando li uccideva lo cercavano, e tornavano, e di buon mattino correvano a lui, e si ricordavano che Dio era il loro aiuto » (Sal 77, 34-35)E altrove: « E gridarono al Signore nella loro tribolazione e dalle angustie loro li strappò » (Sal 106, 6).
AMDG et DVM

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