lunedì 14 ottobre 2019

Ancor fanciulla si preoccupò della salvezza delle anime

Santa TERESA D'AVILA, Vergine Carmelitana
Filippo Della Valle (1698/1768) Basilica di San Pietro in Vaticano
Mercoledì 15 Ottobre 2014
Santa Teresa d’Avila (1515-1582)
Vergine e Dottore della Chiesa – Fondatrice dell’Ordine Carmelitano delle “Scalze” e degli “Scalzi”

«Quelli che sanno rinchiudersi nel piccolo cielo della loro anima, ove abita Colui che la creò e che creò pure tutto il mondo, e si abituano a togliere lo sguardo e a fuggire da quanto distrae i loro sensi, vanno per buona strada e non mancheranno di arrivare all’acqua della fonte».
 
«Appena vi comunicate chiudete gli occhi del corpo e aprite quelli dell’anima per fissarli in fondo al vostro cuore, dove il Signore è disceso» L’Orazione Teresiana.
per approfondireCatechesi di Papa Benedetto XVI (2.02.11)
Teresa, nacque ad Avila in Spagna da pii ed illustri genitori. 

Ancor fanciulla fu così accesa dal desiderio del martirio che, fuggita da casa, tentò di passare in Africa. 

Ricondotta a casa, dopo la morte della madre, si affidò completamente al patrocinio della beata Vergine e a venti anni entrò fra le monache di santa Maria del monte Carmelo, professandone la regola. 

Preoccupata della salvezza delle anime, dopo aver fondato molti monasteri, propose alle donne e agli uomini l'osservanza dell'antica regola carmelitana. 

Per gli infedeli e gli eretici offriva continuamente a Dio i tormenti volontari del proprio corpo. 

Accesa d'amore divino, avendo emesso il voto eroico di fare sempre quello che avesse conosciuto più perfetto, meritò di vedere un angelo trapassarle il cuore con un dardo infuocato. 

Scrisse parecchi libri pieni di celeste sapienza, e molte cose insegnò con la parola e con l'esempio, avendo spesso in bocca la frase: «Signore, o patire o morire». "Domine aut pati aut mori"

Nota per virtù, per il dono della profezia e per altri carismi, ad Alba di Tormes, rese a Dio l'anima sua purissima il 15 ottobre 1582, a 67 anni di età.
E tu, o Signore, abbi pietà di noi!


Esclamazioni dell'Anima a Dio

1. Oh, vita, vita mia! Come puoi vivere lontana dalla tua Vita? In così profonda solitudine, di cosa ti occupi? Che fai, visto che tutte le tue opere sono imperfette e difettose? Chi ti consola, anima mia, in questo tempestoso mare? Ho pena di me e ancor più del tempo che son vissuta senza dolermi. Oh, Signore, come sono dolci le vostre vie! Ma chi camminerà senza timore? Temo di non riuscire a servirvi: quando mi dispongo a farlo, non trovo cosa che mi soddisfi per pagarvi almeno un po’ di ciò che vi devo. Mi sembra di volermi consacrare tutta al vostro servizio ma, quando considero attentamente la mia miseria, vedo che non posso far nulla di buono, se voi non me ne date la capacità. 

2. Mio Dio, misericordia mia!, che devo fare per non distruggere le grandi cose che compite in me? Le vostre opere sono sante, sono giuste, sono di un valore inestimabile, frutto di una straordinaria sapienza, perché voi, Signore, siete la stessa Sapienza. Se il mio intelletto cerca di contemplarle, se ne lamenta la volontà, che non vorrebbe essere ostacolata nell’amarvi. Perciò l’intelletto, pur in mezzo a così grandi meraviglie, non può giungere a capire chi è il suo Dio, mentre la mia anima desidera godere di voi, ma non vede come possa farlo, chiusa in un carcere così penoso com’è questo suo corpo mortale. Tutto la disturba, anche se all’inizio trovò aiuto nella considerazione delle vostre grandezze, là dove appaiono meglio le mie innumerevoli miserie. 

3. Perché ho detto questo, mio Dio? Con chi mi lamento? Chi mi ascolta se non voi, Padre e Creatore mio? Che bisogno ho io di parlare perché voi intendiate la mia pena, se voi siete in me, come tanto chiaramente vedo? Oh, quanto sono sciocca! Ma, ahimè, Dio mio! Come potrò io sapere con sicurezza di non essere lontana da voi? Oh, vita mia, che devi vivere con tanta incertezza in una questione di così capitale importanza! Chi riuscirà a desiderarti, visto che il guadagno che si può trarre o sperare da te, che è di accontentare in tutto Dio, è così incerto e pieno di pericoli? 

AMDG et DVM

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