giovedì 1 agosto 2019

IL SEGRETO DI MARIA (4)



C) ECCELLENZA DELLA SANTA SCHIAVITU': 
PERCHE' FA PASSARE TUTTA LA
NOSTRA VITA SPIRITUALE PER MARIA, LA MEDIATRICE



Passare per Maria è imitare le tre Persone divine

35. Quanta luce dovrei avere per esporre a dovere l'eccellenza di questa devozione! Dirò soltanto
rapidamente:
1) - Darci così a Gesù per mezzo dì Maria è imitare Dio Padre, il quale ci ha dato il suo Figlio solo
per mezzo di Maria, e solo per mezzo di Lei ci comunica le sue grazie. E' imitare Dio Figlio, il
quale è venuto a noi solo per mezzo di Maria, e, avendoci dato l'esempio affinché facessimo come
Egli ha fatto, ci ha sollecitati ad andare a Lui per lo stesso mezzo con cui Egli è venuto a noi, cioè
Maria. E' imitare lo Spirito Santo, il quale soltanto per mezzo di Maria ci elargisce le sue grazie e i
suoi doni. Non è forse giusto, - dice San Bernardo-, che la grazia ritorni al suo Autore dallo stesso
canale per il quale è venuta a noi?



E' onorare Gesù

36. 2) - Andare a Gesù per mezzo di Maria è onorare veramente Nostro Signore Gesù Cristo, perché
è riconoscere che non siamo degni di accostarci direttamente da noi stessi alla sua infinita santità, a
causa dei nostri peccati, e insieme che abbiamo bisogno di Maria, sua santa Madre, perché sia
nostra Avvocata e nostra Mediatrice presso di Lui, che è nostro Mediatore. E' nello stesso tempo
accostarci a Lui come a Mediatore nostro ed a nostro Fratello, ed umiliarci davanti a Lui come
davanti al nostro Dio ed il nostro Giudice: in una parola, è praticare l'umiltà che rapisce sempre il
cuore di Dio.



E' il mezzo di purificare e di abbellire le nostre buone azioni

37. 3) - Consacrarci così a Gesù per mezzo di Maria, è mettere nelle mani di Maria le nostre buone
opere, le quali, benché sembrino buone, sono spesso macchiate e indegne degli sguardi e del
compiacimento di quel Dio, davanti al quale le stelle stesse non sono pure. Preghiamo questa buona
Madre e Padrona affinché, avendo accettato il nostro misero dono, lo purifichi, lo santifichi, lo
nobiliti e l'abbellisca in modo da renderlo degno di Dio. 

Davanti a Dio, il Padre di famiglia, tutti i
frutti della nostra anima hanno meno valore per attirarci la sua amicizia e la sua grazia, di quanto
non ne avrebbe davanti al re la mela bacata di un povero contadino, colono di Sua Maestà, per
pagare il proprio affitto. Che cosa farebbe il meschino, se fosse intelligente e sapesse di essere ben
voluto dalla regina? Non metterebbe forse la sua mela nelle mani di lei? e questa, sia per bontà
verso il povero contadino, sia per rispetto verso il re, non toglierebbe forse dalla mela quello che vi
fosse di difettoso e di guasto, mettendola poi sopra un vassoio d'oro, ornato di fiori? E il re potrebbe
non accettarla, anche con gioia, dalle mani della regina, che vuole così bene a quel contadino? 
Se
vuoi offrire qualche piccolo dono a Dio, - dice San Bernardo mettilo nelle mani di Maria, a meno
che non t'importi di essere respinto.


Perché senza Maria le nostre azioni valgono ben poco

38. Dio mio! com'è poca cosa quello che facciamo! Ma mettiamolo in mano a Maria con questa
devozione; e quando ci saremo dati interamente a Maria, tanto quanto è possibile, spogliandoci di
tutto in suo onore, Ella sarà infinitamente più generosa verso di noi, poiché "per un uovo ci darà un
bove" comunicandosi a noi con tutti i suoi meriti e tutte le sue virtù, mettendo i nostri meschini doni
nel piatto d'oro della sua carità, rivestendoci, come Rebecca fece con Giacobbe, dei begli abiti del
suo Primogenito ed unico Figlio, Gesù Cristo, cioè dei meriti di Lui, che Ella tiene a sua
disposizione; e così, dopo esserci, spogliati di tutto per onorarla quali suoi domestici e suoi schiavi,
avremo doppia veste: "Tutti i suoi familiari hanno doppia veste": vesti, ornamenti, profumi, meriti e
virtù di Gesù e di Maria nell'anima di uno schiavo di Gesù e di Maria, spoglio di se stesso e fedele
nel suo spogliamento.


E' esercitare meravigliosamente la carità verso il prossimo

39. 4) - Darsi così alla Santissima Vergine è praticare nel suo più alto grado possibile la carità verso
il prossimo; poiché è dare a Maria tutto ciò che si ha di più caro, affinché ne disponga a suo
piacimento a favore dei vivi e dei morti.

E' il mezzo di conservare e di aumentare la grazia di Dio in noi

40. 5) - Con questa devozione si mettono al sicuro le proprie grazie, i propri meriti e le proprie
virtù, facendone depositaria Maria e dicendole:

"Ecco, mia cara Signora, ciò che, per grazia di tuo Figlio, ho potuto fare di bene; tienitelo, perché
purtroppo, a causa della mia debolezza ed incostanza, a causa del numero stragrande e della malizia
dei miei nemici, insorgenti contro di me giorno e notte, io non mi sento capace di conservarlo. Si
vedono, ahimè! tutti i giorni cadere nel fango cedri del Libano, e diventare uccelli notturni aquile
che si innalzavano fino al sole; io vedo altresì mille giusti cadere alla mia sinistra e diecimila alla
mia destra. Ma Tu, o mia potente e grandissima Principessa, sorreggimi, perché non cada;
custodisci ogni mio bene, perché non mi sia rubato. a Te affido in deposito tutto quanto posseggo.
so bene chi sei, perciò tutto mi abbandono a te. Tu sei fedele a Dio ed agli uomini, non lascerai
quindi perire nulla di quanto ti ho affidato; Tu sei potente, e nulla può nuocerti, né rapirti ciò che
tieni nella tua mano".

"Se la segui non ti smarrisci, se la preghi non disperi, se pensi a lei non sbagli.
Sostenuto da lei non cadi, protetto da lei non temi, guidato da lei non ti stanchi,
con la sua benevolenza giungerai ... " (San Bernardo, inter flores, cap. 135; De Maria Virgine, pag. 2150).

Ed altrove aggiunge: "Maria trattiene il Figlio perché non colpisca, il diavolo perché non nuoccia, le
virtù perché non fuggano, i meriti perché non spariscano, le grazie perché non vengano meno".
Parole di San Bernardo, che esprimono in sostanza quanto ho detto. Se anche ci fosse solamente
questo motivo per invogliarmi a questa devozione, che mi offre il mezzo sicuro di conservarmi anzi
di crescere nella grazia di Dio, io non dovrei spirare per essa che fuoco e fiamme.
É la vera liberazione della nostra anima

41. 6) - Questa devozione rende un'anima veramente libera della libertà dei figli di Dio. Siccome
noi, per amore di Maria, ci riduciamo volontariamente in schiavitù, questa cara Padrona, per
riconoscenza, allarga e dilata il nostro cuore e ci fa camminare a passi da gigante nella via dei
comandamenti del Signore. 
Ella scaccia la noia, la tristezza e lo scrupolo. Nostro Signore stesso
fece conoscere alla Madre Agnese di Langeac, morta in concetto di santità, questa devozione, quale
sicuro mezzo per uscire dalle grandi pene e perplessità in cui si trovava: "Fatti schiava di mia Madre
e mettiti la catenella", - le disse; Agnese acconsentì e nel momento stesso ogni pena scomparve.
E' seguire il consiglio della Chiesa e l'esempio dei Santi

42. Per autorizzare questa devozione, bisognerebbe ricordare tutte le Bolle e le Indulgenze
accordate dai Papi, le Pastorali dei Vescovi, le Confraternite fondate in suo onore, l'esempio di
parecchi Santi e di grandi personaggi che l'hanno praticata; ma tutto questo lo lascio da parte.

TOTUS TUUS , MARIA!

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