venerdì 5 luglio 2019

MAGNIFICAT (6)






Spiegazione della seconda parte del terzo versetto:

<<Ecce enim ex hoc beatam me dicent omnes generationes>>
Eccoci ora alla seconda parte del versetto precedente, contenuto in que­ste parole: «Ecce enim ex hoc beatam me dicent omnes generationes: D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata»

Non bisogna stupirsi se la Santissima Vergine dice una cosa che le conviene molto e che toma a sua gloria e a sua lode, perché è lo Spirito Santo, che parla per bocca sua e che pronuncia una delle più importanti, delle più celebri e delle più rilevanti profezie che abbia mai fatto e che mai farà, annunciando un’infinità di cose ammirabili che Dio compirà in tutta la Terra, in tutti i secoli, e in Cielo, per tutta l’Eternità, in favore della Madre del Redentore, per farla conoscere, amare, servire e onorare in tutto l’Universo.
   
Questa grande profezia, che afferma che tutte le generazioni devono ri­conoscere e proclamare la Madre del Salvatore beata, comprende tutto l’Universo, dai Cieli più alti fino agli abissi dell’inferno. 
Poiché,

1)    Oltre al fatto che la Santissima Trinità le ha inviato uno dei primi Principi del suo impero in qualità di ambasciatore, per annunciarle 

       che è la Piena di Grazia, 
che il Signore è con Lei per operare con Lei le più grandi meraviglie che furono e che saranno mai e 
che Ella è la benedetta tra tutte le donne e al di sopra di tutte le creature, 

la stessa Trinità l’ha esaltata al di so­pra di tutti gli angeli, nel giorno della sua Assunzione, e l’ha stabilita nel più alto trono della gloria.


2) L’Eterno Padre la onora come la più felice di tutte le donne, renden­dola per sempre Madre del Figlio, di cui Egli è Padre e donandole un potere che sorpassa tutte le potenze del Cielo e della Terra.

3) Il Figlio di Dio la proclama beata tramite le nazioni alle quali fa pre­dicare il suo Vangelo, che contiene tutte le grandezze che le ha donato, eleg­gendola ad essere sua Madre.

4)  Lo Spirito Santo la rende felicissima e gloriosissima, facendola sua degnissima Sposa e comunicandole la sua santità in un grado così alto che Ella è la Regina di tutti gli angeli e di tutti i santi.

5)  Tutte le gerarchie degli angeli la riconoscono beata poiché, contem­plandola nel giorno del suo trionfo e della sua gloriosa Assunzione, la trova­no sì ricolma di meraviglie da non poterne parlare se non con ammirazione e come tutti rapiti e trasportati. «Quae est ista? - dicono - quae est ista? : Chi è Costei? Chi è Costei?». E dopo le adorazioni che rendono a Dio continuamente in Cielo, la prima delle loro occupazioni è di far risuonare incessan­temente le lodi della loro suprema Imperatrice.

        6) Non abbiamo forse la Chiesa militante, che canta continuamente su tutta la Terra: «Beate le viscere della Vergine Maria, che hanno portato il Figlio dell’Eterno Padre, e beate le mammelle che l’hannc allattato»?

      7) Non abbiamo udito precedentemente questa piissima Vergine, dire un giorno a santa Brigida di non esservi alcuna pena in Purgatorio che non sia addolcita per suo mezzo? 
E non udiamo la voce della Santa Chiesa, chiedere a Dio la liberazione delle anime sofferenti in queste prigioni della Divina Giustizia, per intercessione delia Beata Maria sempre Vergine: Beata Maria semper Virgine intercedente? Dobbiamo essere persuasi che esse non seno solo sollevate, ma anche liberate grazie a Lei.

       8) Non è forse altrettanto vero che tutte le anime, che erano nel Limbo dall’inizio del mondo fino alla morte del Figlio di Dio, sono state liberate grazie all’intercessione di questa Vergine incomparabile, poiché Ella ha do­nato loro un Redentore per liberarle dalla loro prigionia?

       9) Discendiamo più in basso e fino al più profondo dell’infemo. Se è ve­ro ciò che dice il Dottore angelico, che i miserabili dannati sono puniti citra condignum, ossia che non soffrono tutti i tormenti che hanno meritato per i loro peccati, è certo che è per effetto della Divina Misericordia. 
Ora, è pur vero che non sia mai uscito né mai uscirà alcun effetto di grazia e di miseri­cordia dal seno adorabile della Divina Bontà, che non passi attraverso le mani della Madre della divina misericordia. E così, tutte le anime che sono nell’inferno la dovrebbero riconoscere e riverire come la benignissima e dolcissima Madre della Misericordia. Ma poiché essi non lo fanno, faccia­molo noi per loro e preghiamo tutti i cittadini del Cielo di farlo con noi.

        10) Che diremo dei miserabili demoni? 
Non è forse vero che nonostante tutta la rabbia di cui sono animati contro questa buonissima Vergine, a moti­vo delle anime che Ella libera spesso dalle loro grinfie, essi sono costretti tuttavia a proclamare la carità inconcepibile che Ella ha verso di loro, quan­do sono costretti ad abbandonare la loro preda in virtù della sua intercessio­ne e che all’invocazione del Santo Nome di Maria sono obbligati a lasciare i corpi che erano in loro possesso, fuggendo nelle loro prigioni infernali?

È così che tutte le generazioni del Cielo, degli angeli, dei santi, della Chiesa trionfante, della Chiesa militante, della Chiesa sofferente e anche dell’inferno, compiono questa profezia della gloriosa Vergine: «Beatam me dicent omnes generationes».

Potrei ancora dimostrare che questa stessa Vergine è riconosciuta e pro­clamata beata, non solo dai fedeli, ma altresì dagli infedeli, specialmente dalle Sibille delle giovani vergini del paganesimo attraverso le quali è pia­ciuto a Dio di annunciare agli uomini i principali misteri della vita del nostro Salvatore e della sua Santissima Madre.

Casella di testo: 1

Non solo, ma questa Madre ammirabile è stata anche riconosciuta e pre­dicata beata persino dai Maomettani, dagli eretici e da molti cattivi cristiani, che sono ricorsi alle sue bontà in molte occasioni e che ne provano spesso gli effetti.

Infine, non vi è alcun paese in tutto l’universo né alcuna nazione sotto il sole né grandi o piccoli né poveri o ricchi né religiosi né preti né uomini, che non siano obbligati ad ammettere e a proclamare che la Madre del Salvatore è la più felice, la più potente, la più munifica, la più benevola, la più ammi­rabile e la più amabile di tutte le creature, la quale sembra essere al mondo soltanto per pensare a far del bene a tutti coloro che l’amano e che l’invocano, e a renderli partecipi della beatitudine e della felicità che Ella possiede.

«O tre e quattro volte beata: esclama il santo Dottore Giovanni Gersone (GERSONE, super Magnificat,Traci. 4, notula 1)  : Beata, in primo luogo perché avete creduto, in secondo luogo Beata perché siete Piena di Grazia. Beata, in terzo luogo, perché siete benedetta tra tutte le donne e perché il Frutto del vostro grembo è benedetto. Beata, in quarto luogo, poiché l’Onnipotente vi ha fatto grandi cose. Beata, in quinto luogo, perché siete la Madre del Signore. Beata in sesto luogo, perché possedete la gioia della maternità con la gloria della verginità. Beata, in settimo luo­go, perché siete l’incomparabile, che non ha mai avuto e non avrà mai si­mile».


Ascoltiamo ora san Germano, Arcivescovo di Costantinopoli. «Chi non vi ammirerà - dice (Serm. 2 de Dormii. B. V.)-, chi non vi amerà o buonissima Vergine? 
Voi siete la nostra ferma speranza, la nostra protezione sicura, il nostre saldo rifugio, la nostra custode vigilantissima, la nostra salvaguardia perpetua, il nostro soc­corso potentissimo, la nostra forte difesa, la nostra torre inespugnabile, il te­soro della nostra gioia, il giardino delle nostre delizie, fortezza inespugnabi­le, baluardo inaccessibile, il porto di coloro che sono in pericolo di naufra­gio, la cauzione dei peccatori, l’asilo degli abbandonati, la riconciliazione dei criminali, la salvezza dei perduti, la benedizione dei maledetti e la procu­ratrice generarle e pubblica di ogni sorta di beni. 
Infine, chi potrebbe com­prendere gli effetti delle vostre misericordie? O Cielo! O Regina del Cielo! Siate benedetta in tutte le generazioni di generazioni. Non vi è, infatti, luogo nel mondo nel quale non siano celebrate le vostre lodi; e non vi è alcun po­polo né alcuna tribù dalla quale Dio non riceva qualche frutto e qualche ser­vizio per vostro mezzo».

Intendiamo ancora far parlare il santo cardinale Ugo  (Card. Ugo, in Cornelio a Lapide, Comment. in Lc 1). «Tutte le generazio­ni - egli dice -, proclamano la Madre di Dio beata: cioè tutte le nazioni degli Ebrei e dei pagani, degli uomini e delle donne, dei ricchi e dei poveri, degli angeli e degli uomini, perché tutti hanno ricevuto attraverso di Lei un saluta­re beneficio: gli uomini la loro riconciliazione con Dio, gli angeli la ripara­zione della perdita che il peccato di lucifero ha causato. Il Figlio di Dio, in­fatti, ha operato la salvezza del mondo dal centro della terra, cioè dal sacro grembo di Maria che, con ammirabile definizione, è chiamato il centro della terra, poiché può essere contemplato - come dice san Bernardo - da coloro che sono nel Cielo e da coloro che sono nell’inferno, da quelli che sono nel Purgatorio, e da coloro che restano nel mondo. I primi volgono ad Esso lo sguardo per essere tenuti al riparo; i secondi, per essere liberati; i terzi, per essere riconciliati.


Per questo tutte le nazioni Vi diranno beata, o Santissima Vergine, per­ché Voi avete generato la vita, la grazia e la gloria: la vita per i morti, la gra­zia per i peccatori, la gloria per i miserabili. 

Voi siete la gloria di Gerusa­lemme, la gioia d’Israele e l’onore del nostro popolo, perché vi siete com­portata generosamente. 
   
È la voce degli angeli che pronuncia la vostra gloria, dato che per Voi sono riparate le loro rovine. 
È la voce degli uomini che di­ce il vostro gaudio, perché per Voi la loro tristezza è stata cambiata in gioia. 
È la voce delle donne che diffonde il vostro onore, perché per Voi la loro in­famia è stata cancellata. 
È la voce dei morti che pronuncia la vostra grazia, in quanto è per Voi che sono liberati dalla loro schiavitù».


      O Vergine Santa, il mio cuore è ricolmo di gioia, nel vedere che tutte le generazioni passate, presenti e future vi hanno così proclamata, vi procla­mano e vi proclameranno eternamente beata; e supplico di tutto cuore la Santissima Trinità di far in modo che questa divina profezia si compia sem­pre di più in tutto l’universo. 

      Oh! Chi mi concederà che tutti i miei respiri, tutti i battiti del mio cuore e delle mie vene e tutti gli impieghi delle facoltà della mia anima e di tutti i miei sensi interiori ed esteriori, siano tante voci che cantino continuamente, con tutti gli angeli, con tutti i santi, con tutta la Chiesa e con tutte le creature: «Beate le viscere della Vergine Maria, che hanno portato il Figlio dell ’Eterno Padre; e beate le mammelle che l’hanno allattato». 

O Beata Maria, Madre di Dio, Vergine perpetua, tempio del Si­gnore, sacrario dello Spirito Santo, che sola senza un modello siete stata gradita al nostro Signore Gesù Cristo, pregate per il popolo, intervenite in favore del clero, intercedete in favore del devoto sesso femminile, e possano tutti coloro che vi onorano sentire il soccorso della vostra bontà incompara­bile.

O Maria, Rosa Mystica Mater Ecclesiae,

dacci Luce e Forza

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