venerdì 26 dicembre 2014

Cantico Spirituale



O boschi e fitte selve,
piantati dalla mano dell’Amato!
O prato verdeggiante
di bei fiori smaltato,
ditemi se qui egli è passato!

Pregunta a las criaturas


¡Oh bosques y espesuras,
plantadas por la mano del Amado!
¡Oh prado de verduras
de flores esmaltado!
Decid si por vosotros ha pasado.

SPIEGAZIONE

1. Dopo che l’anima ha illustrato il modo per disporsi a intraprendere questo cammino,
cioè non andare in cerca di piaceri e soddisfazioni, e la forza che occorre per vincere le
tentazioni e le difficoltà – in questo consiste l’esperienza della conoscenza di sé, la
prima cosa da fare se si vuole pervenire alla conoscenza di Dio –, ora, in questa strofa,
comincia a camminare, mediante la considerazione e la conoscenza delle creature, verso
la conoscenza del suo Amato, che le ha create. 
Dopo l’esperienza della conoscenza di sé, infatti, la considerazione sulle creature è 
la prima, in ordine di tempo, in questo cammino spirituale a favorire 
la conoscenza di Dio. L’anima può osservarne la
grandezza e l’eccellenza nelle cose create, come dice l’Apostolo: Invisibilia enim ipsius
a creatura mundi, per ea quae facta sunt intellecta, conspiciuntur (Rm 1,20). Sarebbe a
dire: le cose invisibili di Dio vengono conosciute dall’anima attraverso le cose create,
visibili e invisibili. L’anima, quindi, in questa strofa, si rivolge alle creature
interrogandole sul suo Amato. Va rilevato che, come dice sant’Agostino, la domanda
rivolta dall’anima alle creature è la considerazione attraverso di esse del loro Creatore.
In questa strofa è contenuta, altresì, la riflessione sugli elementi e le creature inferiori e
la riflessione sui cieli e le creature e cose materiali che Dio ha creato in essi, come
anche la riflessione sugli spiriti celesti. Perciò dice: O boschi e fitte selve.

2. L’anima chiama boschi gli elementi fondamentali, cioè la terra, l’acqua, l’aria e il
fuoco. Difatti, come amenissimi boschi, sono popolati da numerosissime creature, che
qui chiama fitte selve per il loro grande numero e la molteplice varietà con cui sono
presenti in ogni elemento: sulla terra, innumerevoli varietà di animali e di piante;
nell’acqua, innumerevoli specie di pesci; nell’aria, grandi varietà di uccelli; infine il
fuoco, che concorre con gli altri elementi alla loro animazione e conservazione. Così,
ogni specie degli animali vive nel proprio elemento e vi è collocata e come piantata nel
suo bosco o regione dove nasce e si moltiplica. In realtà, così Dio dispose al momento
della loro creazione, ordinando alla terra di produrre piante e animali, al mare e alle
acque di produrre pesci, e fece dell’aria la dimora dei volatili (Gn 1,11ss). Per questo
l’anima, considerando che egli ordinò così e che così fu fatto, canta nel verso
successivo: piantati dalla mano dell’Amato!23

3. In questo verso viene riportata la seguente considerazione: solo la mano dell’amato
Dio poteva fare e creare tante varietà di creature e tali grandezze. Si deve rilevare che
volutamente dice: dalla mano dell’Amato, perché, sebbene Dio faccia molte altre cose
per mano altrui, per esempio servendosi degli angeli e degli uomini, tuttavia la
creazione l’ha fatta e la fa per mano propria. L’anima quindi si sente fortemente spinta
ad amare il suo amato Dio attraverso la considerazione delle creature, vedendo che sono
cose create dalla sua stessa mano. E prosegue: O prato verdeggiante!

4. Questa è la considerazione sul cielo, che chiama prato verdeggiante, perché le cose
create in esso conservano un rigoglio perenne, non finiscono né appassiscono con il
tempo e in esse, come in un fresco prato, si rallegrano e gioiscono i giusti. In questa
considerazione sono comprese anche le splendide stelle e altri pianeti celesti con tutta la
loro varietà.

5. Anche la Chiesa applica il termine verdeggiante alle cose celesti, quando, pregando
Dio per le anime dei fedeli defunti, rivolgendosi a loro dice: Constituat vos Dominus
inter amoena virentia: Vi ponga Dio nei deliziosi luoghi verdeggianti. L’anima
aggiunge che questo prato verdeggiante è di bei fiori smaltato.

6. Per fiori intende gli angeli e le anime sante, che conferiscono ordine e bellezza a quel
luogo come un grazioso e fine smalto su di un vaso d’oro purissimo. Ditemi se qui egli è
passato!

7. Questa domanda richiama la considerazione di cui si è parlato sopra, ed è come se
dicesse: ditemi quali sublimi perfezioni ha creato in voi! 

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