martedì 2 maggio 2017

SIGNUM MAGNUM 2

2. Meraviglie del Cuore fisico di Maria



Prerogative del Cuore di Maria

Come non v'è nulla in Gesù che non sia grande ed ammirevole, così non c'è niente nella madre di Dio che non sia grandezza e meraviglia.

Tutto ciò che è umanità sacra di Gesù è deificato ed elevato ad una dignità infinita per l'unione con la sua divinità. Tutto ciò che è in Maria è nobilitato, santificato a un punto inconcepibile, a causa della sua divina maternità.

Non v'è parte del sacro corpo di Gesù che non sia degno dell'ammirazione eterna degli uomini e degli Angeli. Non c'è nulla nel corpo verginale di Maria che non sia meritevole delle lodi immortali di tutte le creature. Ma il suo cuore ha diritto ad un particolare onore per le sue meravigliose prerogative:

1) Esso è il principio della vita di questa Divina Madre e di tutte le funzioni della sua vita corporale e sensibile: origine della vita di colei che ha dato vita al Figlio di Dio;
2) Altra prerogativa di questo Cuore è d'aver preparato e donato il sangue verginale di cui fu formato il corpo santissimo dell'UomoDio;
3) La terza è d'essere stato il principio della vita umana di Gesù Bambino, durante la dimora nascosta ch'Egli fece nel seno della madre sua. Come di ogni madre, si può dire che la vita e il cuore di Maria era la vita e il cuore di Gesù.

PREGHIERA. O Cuore incomparabile della Madre d'Amore, da cui il Re dei vivi e dei morti ha voluto far dipendere la sua vita per ben nove mesi! O Cuore regale che non avevi che una stessa vita con colui che è la vita dell'Eterno Padre e la sorgente d'ogni vita! O Cuore ammirabile, principio delle due vite più nobili e preziose; della vita santissima della Madre di Dio e della vita umanamente divina, divinamente umana d'un UomoDio; chi mai ti venererà, ti amerà, ti loderà abbastanza?

4) La quarta prerogativa è indicata da queste parole della Cantica:
«Il nostro letto è tutto ricoperto di fiori profumati» (Ct I, 15). Qual è questo letto, se non il cuore purissimo di Maria, sul quale il Bambino Gesù ebbe a riposare dolcemente? Fu privilegio grande del discepolo prediletto l'aver riposato una volta sola sul petto adorabile del maestro.
Ma nasconde quante volte il Divin Salvatore non ha preso riposo sul cuore verginale della sua mamma! Quale abbondanza di lumi, di grazie, di benedizioni non ha riversato Gesù su quel cuore sempre perfettamente disposto a ricevere le divine influenze, in quel cuore ch'Egli amò più di tutti gli altri cuori, e dal quale fu riamato più che dagli stessi Serafini!

O mio salvatore, io sento la tua voce ripetere ad ogni anima fedele di metterti come sigillo sul proprio cuore (Ct VIII, 6). è quello che la tua santa madre ha fatto eccellentemente, portando stampata sul suo cuore l'immagine viva della tua vita e di tutte le tue virtù.

E non contento di ciò, tu stesso hai voluto metterti come suggello sul cuore suo per chiuderlo a tutto quello che non è Gesù, per rendertene unico e sovrano padrone. Tu ti sei impresso da te sul suo Cuore materno, in modo degno di Te e di Lei.

5) Quinta prerogativa: esso fu l'altare su cui s'è compiuto il grande e continuo sacrificio di tutte le passioni naturali aventi radice nel Cuore.

Esse sono le 5 passioni dell'appetito irascibile: la speranza, la diffidenza; l'ardire, il timore e la collera e le 6 della parte concupiscibile: l'amore, l'odio, il desiderio, la fuga, la gioia, la tristezza.
Dopo che l'uomo s'è fatto ribelle a Dio, le passioni si sono rivoltate contro di Lui, sicché invece di essere totalmente soggette alla volontà, se ne fanno una schiava.

Il cuore di Maria e le passioni

Non così le passioni del cuore di Maria; esse sono sempre state soggette interamente alla ragione ed alla divina volontà, che di continuo regnò sovrana su tutto il suo essere.
Come queste stesse passioni sono state deificate nel cuore di Gesù, così sono state santificate in eccellentissima maniera nel Cuore della sua SS. Madre.
Tutto l'amore umano del suo cuore è consumato e trasformato in un amore divino che non ha altro oggetto se non Dio.
Tutto l'odio umano e naturale vi è distrutto e trasformato in un odio soprannaturale e divino, che non riguarda altro se non il peccato e tutto ciò che al peccato può condurre.
Tutti i desideri di qualsiasi cosa sono annientati e convertiti in un semplice e purissimo desiderio di compiere in tutto e per tutto la divina volontà.
Tutta l'avversione che l'amor proprio, la sensualità, l'orgoglio umano sentono, ad es., per le umiliazioni, le mortificazioni, le privazioni delle comodità della vita presente, tutto ciò resta annientato e trasformato in una santa avversione ed in un'accurata fuga di tutte le occasioni di spiacere a Dio. Lo stesso dicasi degli onori, delle lodi, delle soddisfazioni sensuali e di tutto quello che può contentare l'ambizione, l'amor proprio e la propria volontà.
Tutte le vane gioie di questo mondo, vi sono morte e trasformate in una santa gioia di tutto quello che è secondo il beneplacito di Dio.
Tutta la tristezza procedente da quanto è contrario alla natura e ai sensi vi è soffocata e cambiata in una tristezza salutare, per la sola offesa di Dio.
Tutte le speranze, le pretese di ricchezze, di piaceri, di onori della terra, tutta la confidenza in se stessi e nelle cose create, nel Cuore di Maria, vengono interamente trasformate nella sola speranza del bene eterno e nella confidenza unica nella divina bontà.
Tutta la diffidenza circa l'onnipotenza di Dio, la sua bontà, la veracità delle sue parole, la fedeltà alle sue promesse, vi è totalmente distrutta e trasformata in una grande diffidenza di sé e di tutto quello che non è Dio. Il che fece sì che la Vergine fedelissima non s'appoggiasse mai su se stessa, né su alcuna cosa creata, ma sempre sulla sola potenza e misericordia di Dio.
Tutto l'ardire, il coraggio nell'intraprendere cose riguardanti il mondo, anche buone, ma non ispirate da Lui, son convertiti in forza divina che porta la prediletta di Dio a combattere generosamente ed a vincere tutte le difficoltà che si oppongono al compimento di quanto Dio le domanda.
Tutto il timore della povertà, dei dolori, delle umiliazioni, della morte e di tutti gli altri mali che mantengono in apprensione l'uomo materiale, come pure il timore mercenario e servile di Dio, vi è soffocato e cambiato nel solo timore amoroso e filiale di dispiacere, anche solo per poco, a Dio.
Tutta la collera e l'indignazione riguardo a qualche creatura vi è trasformata in una giustissima, divina collera contro ogni sorta di peccato, che lo mantiene nella disposizione di venir sacrificato mille volte pur di distruggere il minimo peccato, se il suo sacrificio tornasse gradito a Dio. 

Così l'amore divino, sacrifica all'adorabile Trinità, sull'altare del Cuore di Maria tutte le sue passioni. E questo sacrificio si compì fin dal primo momento di sua vita, e continuò sino al suo ultimo respiro, con un continuo crescendo d'amore e di santità.


Risolvi: Farò un esame accurato se le mie passioni sono in me domate o ribelli. Ad imitazione di Maria moltiplicherò gli atti contrari ad esse per rendermene padrone e poterle quindi sottomettere a Dio.


AVE MARIA PURISSIMA!

lunedì 1 maggio 2017

Signum Magnum

Che cos'è il Cuore di Maria

1 Il Cuore di Maria ammirabile e incomprensibile abisso di meraviglie

Gesù nostro modello nell'amore a Maria. Gesù, Figlio unico di Dio, Figlio pure di Maria SS., ha voluto scegliere tra tutte le creature questa Vergine incomparabile per madre.
Nella sua bontà infinita volle poi donarla a noi quale Regina, Madre e Rifugio in tutte le necessità della vita, e attende che noi l'amiamo com'Egli l'ama, la onoriamo com'Egli l'onora.
Ha esaltata e onorata sua Madre al di sopra di tutti gli uomini e di tutti gli Angeli, e vuole che noi pure abbiamo per Lei più amore e più venerazione, che non per tutti gli Angeli e per tutti gli uomini insieme.
Egli è il nostro capo, noi siamo le sue membra; conseguentemente noi dobbiamo essere animati dallo stesso suo spirito, condividere le stesse sue inclinazioni e continuare in terra la sua vita, con l'esercizio delle virtù da Lui praticate.
Egli vuole perciò che la nostra devozione alla sua SS. Madre sia la continuazione della sua; ossia che noi abbiamo gli stessi sentimenti di rispetto, di sottomissione, di amore che Egli nutre per Lei. Maria SS. ha sempre occupato il primo posto nel Cuore di Gesù; fu e sempre sarà il primo oggetto del suo amore, dopo l'Eterno Padre. Perciò Gesù vuole che, dopo Dio, Ella occupi il primo posto anche nel nostro cuore.

Ma non si può amare ciò che non si conosce, perciò Gesù ci vuole svelare fin da quaggiù, per mezzo della S. Scrittura, qualcosa della grandezza di Maria, riservandosi di farci conoscere il resto, che è il più, in Cielo.
Uno degli oracoli divini che contiene come in riassunto tutto ciò che si può dire di Maria è quello del cap. XII dell'«Apocalisse»: «Signum magnum apparuit in coelo: Un meraviglioso prodigio apparve in cielo: una Donna rivestita di sole, con sotto i piedi la luna e in capo una corona di dodici stelle».
Chi è questa Donna? Qual è questo grande prodigio?
S. Epifanio, S. Agostino, S. Bernardo e parecchi altri Dottori concordano nell'affermare che si tratta di Maria.
Apparve in cielo, perché è venuta dal cielo, di cui è Imperatrice, gloria, gioia; poiché nulla è in Lei che non sia celeste.
è rivestita dell'Eterno Sole e di tutte le perfezioni della divina Essenza, da cui è talmente penetrata da restare tutta trasformata nella santità di Dio.
Ha la luna sotto i piedi per dimostrare che tutto il mondo è soggetto a Lei, non avendo al di sopra che Dio, e che a Lei è dato un dominio assoluto su tutto il creato.
è coronata di dodici stelle per indicare le virtù che splendono sovrane in Lei, e tutti i misteri della sua vita. Ella supera tutti i Santi, stelle di varia grandezza, che formano la di Lei corona e gloria.

Cuore ammirabile. Perché mai lo Spirito Santo la chiama «Signum magnum»? Per farci conoscere che Ella è tutta miracolosa e per farne oggetto di rapimento per gli Angeli e per gli uomini.
Allo stesso scopo lo Spirito Santo fece cantare in suo onore, in tutto l'universo, per bocca di tutti i fedeli, questo elogio: «Mater admirabilis»! O Madre ammirabile, con quanta ragione portate questo nome!
Però quel che è più ammirabile in Maria è il suo Cuore verginale. Esso è tutto un mondo di meraviglie, un oceano di prodigi, un abisso di miracoli. è il principio e la sorgente di tutte le cose più rare e più straordinarie che emergono in questa gloriosa Principessa.
Maria è ammirabile nella sua maternità, perché essere Madre di Dio dice S. Bernardino è il miracolo dei miracoli «miraculum miraculorum»; ma è vero altresì che il suo Cuore augusto è un Cuore ammirabile, perché è il principio della sua divina maternità e di tutte le meraviglie che l'accompagnano.
O Cuore ammirabile della Madre incomparabile, che tutte le creature dell'universo siano altrettanti cuori che vi ammirino, vi amino, vi glorifichino eternamente innamorati!
Gli Angeli, osservando la loro e la nostra Regina, nel momento della sua Immacolata Concezione, vedendola così piena di grazia, di bellezza, sentirono per Lei tale un trasporto da esclamare meravigliando: «Chi è costei che pare elevarsi come l'aurora, bella come la luna, splendente come il sole, terribile come un esercito schierato in battaglia?».
E quali saranno ora i loro trasporti, le loro estasi al vedere in cielo le singolari meraviglie passate nel Cuore verginale di Maria SS. dal primo istante della sua vita terrena, fino al suo ultimo respiro!
La Chiesa, guidata dallo Spirito Santo, celebra sulla terra, e sempre celebrerà in cielo, le numerose feste ad onore di questa o quella azione particolare compiuta dalla Madre di Dio; ma quali onori e lodi, non merita il Cuore di Maria SS. che per tanti anni produsse innumerevoli sublimi atti di fede, di speranza, di carità, d'umiltà, d'obbedienza, d'ogni virtù, in una parola, e che è principio e sorgente di tutti i santi pensieri, affetti, parole, azioni di tutta la sua vita?
Chi mai potrà comprendere le ricchezze inestimabili, le rarità prodigiose del Cuore di Maria?
Si tratta d'un mare di grazia che non ha né fondo né rive.

Solo Gesù conosce Maria. O madre mia divina, è il vostro Gesù che vi fece oceano! Lui solo conosce i tesori infiniti che ha nascosto in voi. Lui solo è capace di calcolare le perfezioni immense di cui vi ha arricchita, quale capolavoro della sua onnipotente bontà!

Risolvi di studiare quest'ammirabile capolavoro di Dio per più degnamente onorarlo e più intensamente amarlo.
San Juan Eudes

AVE MARIA PURISSIMA!

SAN GIUSEPPE LAVORATORE SPOSO DELLA BEATA SEMPRE VERGINE MARIA

Fac nos innócuam, Joseph, decúrrere vitam: 
sitque tuo semper tuta patrocínio. Allelúja.

Die 1 Maji

SANCTI JOSEPH OPIFICIS

SPONSI

BEATAE MARIAE VIRGINIS

Confessoris


Duplex I classis



Introitus Sap. 10, 17
SAPIÉNTIA réddidit justis mercédem labórum suórum, et dedúxit illos in via mirábili, et fuit illis in velaménto diéi et in luce stellárum per noctem, allelúja, allelúja. Ps. 126, 1 Nisi Dóminus aedificáverit domum, in vanum laboravérunt qui aedíficant eam. V/. Glória Patri.



Oratio


RERUM cónditor Deus, qui legem labóris humáno géneri statuísti: concéde propítius ; ut, sancti Joseph exémplo et patrocínio, ópera perficiámus quae praécipis, et praémia consequámur quae promíttis. Per Dóminum.



Léctio Epístolae beáti Pauli Apóstoli ad Colossénses.

Col. 3, 14-15, 17, 23-24


FRATRES: Caritátem habéte, quod est vínculum perfectiónis, et pax Christi exsúltet in córdibus vestris, in qua et vocáti estis in uno córpore, et grati estóte. Omne, quodcúmque fácitis in verbo aut in ópere, ómnia in nómine Dómini Jesu Christi, grátias agéntes Deo et Patri per ipsum. Quodcúmque fácitis, ex ánimo operámini sicut Dómino, et non homínibus, sciéntes quod a Dómino accipiétis retributiónem hereditátis. Dómino Christo servíte.


Allelúja, allelúja. V/. De quacúmque tribulatióne clamáverint ad me, exáudiam eos, et ero protéctor eórum semper. Allelúja. V/. Fac nos innócuam, Joseph, decúrrere vitam: sitque tuo semper tuta patrocínio. Allelúja.



Extra Tempus Paschale dicitur

Graduale Ps. 127, 1-2 Beátus quicúmque times Dóminum, qui ámbulas in viis ejus. V/. Labórem mánuum tuárum manducábis et bene tibi erit.
Allelúja, allelúja. V/. Fac nos innócuam, Joseph, decúrrere vitam: sitque tuo semper tuta patrocínio. Allelúja.


Post Septuagesimam, omissis Allelúja et Versu sequenti, dicitur

Tractus Ps. 111, 1-3 Beátus vir, qui timet Dóminum: in mandátis ejus cupit nimis. V/. Potens in terra erit semen ejus: generátio rectórum benedicétur. V/. Glória et divítiae in domo ejus: et justítia ejus manet in saéculum saéculi.





+ Sequéntia sancti Evangélii secúndum Matthaéum.

Matth. 13, 54-58


IN illo témpore: Véniens Jesus in pátriam suam, docébat eos in synagógis eórum, ita ut miraréntur et dícerent: Unde huic sapiéntia haec et virtútes ? Nonne hic est fabri fílius ? Nonne mater ejus dícitur María, et fratres ejus Jacóbus et Joseph et Simon et Judas ? Et soróres ejus nonne omnes apud nos sunt ? Unde ergo huic ómnia ista ? Et scandalizabántur in eo. Jesus autem dixit eis: Non est prophéta sine honóre nisi in pátria sua et in domo sua. Et non fecit ibi virtútes multas propter incredulitátem illórum.


Credo.


Offertorium Ps. 89, 17 Sit splendor Dómini Dei nostri super nos, et ópera mánuum nostrárum dírige super nos: et opus mánuum nostrárum dírige, allelúja.



Secreta


QUAS tibi, Dómine, de opéribus mánuum nostrárum offérimus hóstias, sancti Joseph interpósito suffrágio, pignus fácias nobis unitátis et pacis. Per Dóminum.


Praefatio de sancto Joseph Et te in Solemnitáte.


Communio Matth. 13, 54, 55 Unde huic sapiéntia haec et virtútes ? Nonne hic est fabri fílius ? Nonne mater ejus dícitur María ? Allelúja.



Postcommunio


HAEC sancta quae súmpsimus, Dómine: per intercessiónem beáti Joseph ; et operatiónem nostram cómpleant, et praémia confírment. Per Dóminum.

JHS
MARIA
JOSEPH

domenica 30 aprile 2017

UN GIOIELLO DI DISCORSO DIMENTICATO. E' GRANDE!

Santa Caterina Patrona d'Italia. Insieme a San Francesco di Assisi.

Discorso di Pio XII

Il 29 Aprile 1380 si concludeva la vita terrena di santa Caterina da Siena. Ecco come Pio XII ci presenta la Patrona della nostra Italia che festeggiamo oggi, nel Discorso sui Patroni d'Italia a Santa Maria sopra Minerva, 5 maggio 1940. Santa Caterina, intercedi per noi!

Ammirevole spettacolo e al tutto degno della universale paternità apostolica, Venerabili Fratelli e diletti Figli, fu più volte, in secoli dal nostro lontani, il vedere in questo insigne tempio di Santa Maria sopra Minerva i Successori di Pietro, Nostri Antecessori, venuti con solenne corteo a celebrare i divini misteri nella dolce festività della Santissima Annunziata, e onorare con mano amorevole la pubblica distribuzione alle fanciulle di doti claustrali e nuziali, estimatori, com’erano, della verginità sacra a Dio e della onesta maternità familiare, vegliante, insieme con gli angeli celesti, sulle candide culle, nidi di angeli umani. A tale lieta storica ricordanza l’animo Nostro esulta in mezzo al Nostro amato popolo che Ci circonda devoto; e nella visione del passato, se pur bello di altra luce, contempliamo rinnovato e ripresentato, in festa di duplice e novissima aureola, lo splendore di questo altare, sotto cui dormono le venerate spoglie di una vergine eroica, sposa di Cristo, paladina della Chiesa, madre del popolo, angelo di pace all’italica famiglia. Al Nostro sguardo accanto a lei leva la fronte un poverello, vestito di saio e cinto di una corda, dall’aspetto serafico, dalle mani e dai piedi segnati di cicatrici, dall’occhio che contempla il cielo, i monti e le valli, il valico dei fiumi e dei mari, e nel suo amore e nel suo saluto abbraccia l’agnello e il lupo, gl’infelici e i felici, i concittadini e gli estranei. Sono questi, o Italia, i tuoi alti Patroni al cospetto di Dio, il quale pure ti ebbe privilegiata fra tutte le sponde del Mediterraneo e degli oceani, stabilendo in te, attraverso le mirabili vicende di un popolo prode, ignaro del consiglio e della mano divina, la sede e l’impero pacifico del Pastore universale delle anime redente dal sangue di Cristo. Caterina e Francesco, sotto il beatificante ciglio di Dio, guardano Roma e le regioni italiche, perché l’amore, che nutrirono quaggiù vivendo e operando, non si spegne nel cielo, ma si rinfiamma nell’imperituro amore di Dio.

Maggio Rosario Maggio Rosario Maggio Rosario




satana ha terrore del Santo Rosario con tutti i  misteri (gaudiosi, luminosi, dolorosi, e gloriosi), perché sa che ogni volta che un'anima inizia la recita del Santo Rosario per lui è peggio di un esorcismo, ma non solo, le anime che nonostante le immense difficoltà perseverano in questa preghiera finiscono con il debellarlo completamente essendo difesi e liberati da Colei che con un solo sguardo annienta tutto il potere infernale.



Satana, costretto nel nome di Dio dall'esorcista, ha dovuto parlare del Rosario, ecco perchè, in un celebre esorcismo, Lucifero, cioè satana in persona, fu costretto ad affermare: "Dio ha dato a Lei (la Madonna) il potere di scacciarci, e Lei lo fa con il Rosario, che ha reso potente. Per questo il Rosario è la preghiera più forte, la più esorcizzante. Esso è il nostro flagello, la nostra rovina, la nostra sconfitta".


Lucifero (durante un altro esorcismo ha confessato): "È più potente il Rosario intero con tutti e 15 i misteri se recitato col cuore che l'Esorcismo solenne".

Dunque se non riuscite a trovare sacerdoti esorcisti, se vi hanno fatto una fattura, un maleficio, se vi hanno maledetti, se siete colpiti da una qualsiasi forma di infestazione o possessione satanica, se siete o eravate dediti al satanismo, all'occultismo, alla stregoneria o allo spiritismo, per prima cosa confessatevi e confessatevi bene per spezzare ogni legame con il peccato e con satana, poi recitate ogni giorno il Santo Rosario con tutti e 15 i misteri e continuate senza stancarvi o scoraggiarvi mai e continuate a recitarlo non per un giorno o una settimana ma per almeno minimo 6 mesi riconfessandovi ogni settimana e otterrete lo stesso effetto di ricevere un esorcismo solenne al giorno dal migliore e più accreditato esorcista del mondo che in questo caso è Maria Santissima.

Se il tempo non ci consente di recitarlo tutto insieme, si possono dire i misteri gaudiosi e poi durante il giorno una decina o più per volta degli altri misteri fino a completarlo e non preoccuparsi eccessivamente delle distrazioni che il nemico suscita in noi o degli scrupoli che vengono.

Quando non si dice il Rosario intero, le decine possono essere separate, purché la Corona sia completata nello stesso giorno. Si può recitare una decina di tanto in tanto nella giornata, per completare tutta la Corona nella giornata.

Sia la decina che il Rosario completo si possono recitare ovunque, oltre la Chiesa e la propria casa: in viaggio, durante una pausa di riposo, nei momenti liberi, mentre si passeggia, quando si aspetta qualcuno o l'autobus o il metrò. È cosa lodevole recitare il Rosario entro un tempo stabilito nella giornata, nell'angolo della preghiera giornaliero dedicato all'incontro con Gesù e la Madonna.

Coloro che lo recitano intero ogni giorno avranno a loro difesa, nel momento estremo della morte, la presenza di tutti i Santi che saranno guidati da Colei che è lo sterminio dei demoni.

Si rende noto che generalmente i tempi degli esorcisti per volontà divina per liberare una persona da Satana, variano da alcuni mesi fino ad alcuni anni con la frequenza di un esorcismo a settimana.

Si ricorda che non è mai l'esorcista che libera per quanto bravo o esperto che sia, ma è Dio per mezzo dell'esorcista secondo i Suoi tempi, tempi che possono essere anche molto lunghi, portando però la persona colpita poi ad uno stato di santificazione personale molto più elevata, perché anche i soli esorcismi non bastano se non vi è la collaborazione della persona con un assidua frequenza ai sacramenti (confessione minimo ogni settimana e comunione tutti i giorni) e alla preghiera.

Mentre con la recita quotidiana del Santo Rosario con tutti e 15 i misteri si riceve automaticamente un potentissimo esorcismo ogni giorno senza dover trovare e raggiungere l'esorcista.

Se le persone colpite da ogni forma di disturbo diabolico prendessero coscienza della potenza del Santo Rosario, vi sarebbero molte più liberazioni che attraverso gli esorcisti stessi, e meno disperati.




CONTRO IL MALE : IL SANTO ROSARIO



In questo mese meditiamo questi scritti dove la Beata Vergine ha elogiato i benefici e i meriti della preghiera del Rosario a un'anima carismatica della Polonia, Barbara Klosowna, vissuta a metà del secolo scorso (1951). Questi messaggi parlano da soli. 

***

Parole di Nostra Signora: "II Rosario deve essere la gioia dei vostri cuori, la luce dei vostri pensieri, il desiderio ardente della vo­stra volontà, l'anello che vi unisce al Cielo. 

È la fonte inesauribile dei tesori che Io vi offro con le mie mani immacolate. Dipende solo da voi accoglierlo e recitarlo. 

Offrite semplicemente il vostro tempo, la vostra disposizio­ne umile e devota, un minimo di sforzo per raccogliervi recitandolo. 


 Non siate avari del tempo che gli consacrate. Non lasciatelo per l'ultimo quarto d'ora della giornata, pensando che ci sarà abbastan­za tempo per recitarlo. 

Con il Rosario si ha la grazia, l'azione dello Spirito Santo, che ci dona la conoscenza del Salvatore nei suoi misteri, ci dona l'amore del Padre mediante il quale le nostre anime diventano capaci di immergersi in Dio. Si realizzano così le parole del Figlio di Dio:

Mistero successivo

1

 

Padre Nostro

Dieci Ave Maria 

Gloria al Padre 

Ave Maria 

Padre Nostro

Recita del Credo 

 

 "II regno di Dio è in voi; il regno eterno, universale, il regno della verità, della santità e della grazia, il regno della giusti­zia, dell'amore e della pace".

1

Il Rosario è per voi

"Il Rosario è un tesoro inesauribile di grazia del Dio unico nella Santa Trinità. Ma per usufruire dei suoi benefici ci vuole la fede,  che poi diventa gioia. 

Il Rosario è vostro. Vi è stato dato per sempre, per ogni momento e per ogni necessità, e dipende da voi approfittarne e agire. Ma esige  fedeltà e perseveranza. 

È una preghiera che unisce in una grazia comune e in una forza vittoriosa tutti quelli che la stimano e l'amano mentre vivono sulla terra, e li unisce insieme a quelli che sono già nel trionfo del Cielo.

 Tienilo come un sigillo sul tuo cuore. Con il Rosario è più facile bussare alla porta della Misericor­dia di Dio". 

"Ogni vittoria sul male avvicina alla méta: è la Mia stessa vittoria, che Io ho già ricevuto dal Figlio Mio. Ogni vittoria sul male avvicina il Mio Regno: la condizione per vincere, è la preghiera continua del Rosario. 

La via più breve. 

"Io sono la Verità. Tutte le mie parole sono giustizia e verità. Mio figlio ha detto: "Io sono la Verità". Chi ama il rosario ama la Verità. Essa sarà nei suoi pensieri, nelle sue parole, nelle sue conoscenze, nei suoi giudizi. 

Ma è innanzitutto in Me, per Me e grazie a Me che il Rosario raggiunge la verità. Ecco come si realizzano la parole: "Chi agisce in Me, non pecca", come pure le parole: "Io sono la via più corta ver­so la verità, verso il Figlio e verso Dio. Ecco perché Io proclamo il Rosario". Io sono nel Rosario. 


"Ogni mistero ha la sua potenza e il suo fine, ma tutti i venti misteri in­sieme sono come un'armata schiera­ta in battaglia sotto la Mia egida. Chi dice il rosario deve sapere e ricordare che tale preghiera è più che avere costruito grandi edifici, o aver fatto scoperte strabilianti. Colui che troverà Me, troverà la vita e acquisterà la salvezza. Deve ri cordare che lo sono nel Rosario. È qui che dovete cercarMi e che Mi troverete. Ecco ciò che deve incitarvi e incoraggiarvi a recitare il Rosario con più grande fervore.


Occorrerebbero più Rosari e recitati meglio per far passare più lar­gamente i fiumi di grazie del Mio Cuore Immacolato. Amen". 
L'arma nella battaglia. "Io sono vicina, vicinissima a coloro che Mi fanno conoscere in spirito e in verità. CercateMi sulle strade del Salvatore nel Rosario. Chi Mi troverà, troverà la via e otterrà la salvezza da Dio.




Il Rosario è la ricerca di Me e di Mio Figlio. È l'aspirazione alla mèta suprema, la salvezza delle anime attraverso la via santificata dal Rosario. È l'arma nella battaglia e la consolazione nel riposo. È la sorgente non disseccata, inesauribile di grazie. È la Mia volontà, il Mio desiderio e il Mio ordine. Il Rosario è il Mio dono, il dono della Madre ai suoi poveri figli. È il segno visibile della protezione e il sigillo degli eletti. 

È la gioia degli angeli e il gaudio dei santi. È il terrore e lo spavento dei demoni, domati da esso. È il più semplice e il più vicino contatto del Cielo con la terra. 

È il tesoro dei poveri e la forza dei coraggiosi. È infine la gioia del dovere compiuto con amore, è la speranza della ricom­pensa che sarà ottenuta quaggiù come nell'eternità. 

Il Rosario è un assorbimento amorevole dei venti misteri, goccia a goccia, come di una pioggia rinfre­scante necessaria affinchè la buona terra produca buoni frutti. Voi non credete come si dovrebbe nella potenza del Rosario. Coloro che 10 recitano, si uniscono agli Angeli e sono sotto la loro influenza. Il Rosario dona delle ali, è la via facile, la via sicura, la via infallibile, unica, predestinata. Il dono della Mia Misericordia. 


Il Mio Cuore Immacolato accetta tutto e aspetta. Il primo segno che date, è la vostra stima per il Rosario. Da essa deriva la fede nel­la potenza del Rosario, e poi viene l'amore nel recitarlo. Il Mio Cuore è sempre contento quando vede nei vostri cuori la stima, la fede, la speranza, l'amore. 

Il Rosario è il Mio bene. Perciò è odiato da quel­li che Mi odiano. Poveretti! Ogni volta che sono discesa sulla terra per il mio amore e la mia pietà per voi, Io vi ho ricordato il Rosario. È il dono della Mia Misericordia. Abbiate fiducia! È arrivato il tempo che il mio Rosario diventi la vostra arma. È nel Rosario che dovete cercarmi e trovarmi. Io sono vicina a voi! Mio figlio ha detto: "I vostri cuori non si turbino! Non abbiate paura!"

1

Uniti agli angeli.

"Nelle mani dei Santi, il Rosario fu sempre lo stesso, anche se un tem­po era molto più corto. Ma lo reci­tavano con tutta la loro anima ar dente, con l'umiltà e la riconoscen­za per questo "salterio" di Maria. 

Essi si univano così agli Angeli, ri­manendo sotto la loro influenza. Si sentivano talmente uniti in una po­tente armata, lottando contro l'infer­no, per ottenere la salvezza delle anime! Erano così fedeli al Rosario che gli consacravano il loro tempo migliore. 

Così facevano scorrere con amore ogni grano del rosario, sperando di ritrovarli nell'eternità. È su di loro che si sono realizzate le Mie promesse e le parole di Mio Figlio: "La fede trasporta le montagne". 

I miracoli, in quei tempi, erano talmente universali, che per alcuni potevano diventare una cosa comune. E coloro che hanno già perso la semplicità del cuore, dei quali Satana ha offuscato la ragione e deformato il giudizio e la co­noscenza della verità, questi poveri eretici hanno rifiutato il Rosario, che è il primo ostacolo contro la colpa e il peccato. E sono diventati nemici. 


Il Rosario deve riacquistare la sua antica importanza e il suo valore. È per mezzo del rosario che deve realizzarsi l'unità delle nazioni nella medesima fede, e questo de­ve accadere prima del "compimento del mondo". 


Tutto questo è detto per voi e per tut­ti. Tutto questo è in Me e per Me, grazie alla potenza del primo miste­ro del Rosario nel quale si trovano tutte le promesse, perché ho detto: "Io sono la serva del Signore". Ci sono persone che non vogliono servire, non vogliono servire né Me Stessa, né Dio. né loro stessi". 

Bisogna avere una fiducia senza li­miti nella potenza del Rosario. Non deve essere considerato come un fardello, ma come un grande dono d'amore. A chi sa questo, il Rosario non peserà mai, ma gli darà delle ali". 


La via facile e sicura. 


Io voglio sempre parlarvi, anche se voi non volete. Amo parlare so­prattutto tramite il Rosario, duran­te il Rosario e nel Rosario. È in es­so che Io vi parlo della mia devozione suprema per Dio, della mia vita, delle mie preghiere, del mio lavoro, e della mia unione con Dio attraverso l'amore e la sottomissio­ne alla sua Santa Volontà. 

Vi parlo dei sentimenti del mio Cuore, cuore di una madre, la più addolorata, ma che in fondo alla sua anima, è la più felice. La mia felicità deriva dal possesso di Gesù e di una fede suprema nella gloria di Dio. Mostrando il Rosario, lo vi dico che questa via è sicura, infallibile, unica, predestinata. È accessibile a tutti, e grazie a me, è una via, co­me dite voi "aperta, spianata". 

Le tracce della via del Rosario, sono forti e visibili, e quando la percorrete, Io cammino con voi, al vostro fianco. Perché allora tante preoc­cupazioni e turbamenti tra voi? Se solo vi decideste a questo atto di volontà, a questo primo sforzo, Io sono con voi su questa via. Dovete saperlo e ricordarlo. Penetrate spes­so nei sentimenti del mio Cuore. 

Ed ora, fate scorrere lentamente nel vo­stro pensiero tutti i Misteri dal  Mio "fiat" gioioso, attraverso il fiat più doloroso, fino al più umile dei  "fiat" nei misteri gloriosi, la cui corona è il mio "Magnificat" costante. 

È il Mio testamento per Voi, ma un testamento vivente, perché nei miste­ri, Io sono del tutto viva e presente. Io osservo come lo ricevete, in che modo agite e quando in ogni Mio figlio, ci sia di Me e della mia eredità". 


Distrugge l'eresia. 


"Nella contemplazione, il Mio Cuore si è infiammato. Oggi è il primo sabato del mese, e i Miei figli si riuniscono di nuovo nel mondo intero.  Io ne ho molti, molti, ed è la gioia del mio Cuore Immacolato. Io li vedo tutti: quelli che per la prima volta mi regalano i loro "primi saba­ti", e quelli che non lo vogliono fare; e ancora quelli che una volta lo facevano ma che ora non lo voglio­no più fare. 
Di Gesù si è detto che tutto ciò che faceva, lo faceva bene. Di Sua Madre, si è detto lo stesso. Allora, se volete fare del vostro meglio, dovete imitare il Figlio di Dio e Sua Mare unendovi a loro. 

 Recitando il Rosario, bisogna chiedersi: 

- Di questo mistero, che posso applicare nella mia vita? 
- Come posso unirmi a Maria e a Suo Figlio? 
- Come posso scoprire ciò che mi è utile affinchè il frutto sia buo­no e che tutto ciò che farò, lo faccia bene? 


Satana ha inventato delle eresie per impedire il Rosario, per privare gli uomini del Rosario, perché ogni mistero del Rosario distrugge l'eresia.

1

Io desidero essere chiamata. "Io sarò vicina a coloro che Mi chia­mano. Non è mai invano che vengo invocata. Non vengo sempre a por­tare grazie numerose e il grande amore del Mio Materno Cuore. Io desidero essere chiamata, desidero accordarvi grazie. Il Mio cuore è pieno d'Amore, e per questo vi invi­to a pregare il Rosario; ed insisto perché sia recitato bene".

***


MEDITAZIONE DI BARBARA KLOSOWNA


"Di Gesù si dice che tutto ha com­piuto nel miglior modo. Lo stesso si può dire della Sua Santa Madre. Tutto si compie nel Rosario. Noi possiamo ritrovare ogni mistero nella nostra vita, se ci raccogliamo e riflettiamo. Gesù ha attribuito la bontà soltanto a Dio. Ma noi dob­biamo aspirare a possedere in noi tale virtù, fino ad esserne comple­tamente sommersi. 

Il Rosario ha un valore immenso per l'imitazione di Gesù Cristo e della Santa Vergine. Ci insegna co­me fare e ci facilita il lavoro interiore per conoscere noi stessi. Non sempre il Rosario ci fa scoprire questo doppio abisso della mise­ria umana e della Misericordia di Dio. Ma arriva il tempo in cui ciò si verifica inconsciamente. 

È bene pertanto, recitando il rosario, fare i seguenti confronti: l'Uomo-Dio agisce così, come pure la Sua Santa Madre: l'Uomo-Dio soffre così, come pure la Sua Santa Madre. E per me, qual è il mio po­sto in questo mistero? Che inse­gnamento da alla mia vita? L'importante è che sia recitato con una fede viva, affinchè sia fortifi­cata e rianimata in ogni mistero. 

La Madre di Dio vuole che la no­stra fede sia fortificata e conferma­ta nel rosario, fino al punto di spez­zare le rocce e fare dei miracoli! Di fronte a così tante grazie e be­nefici che possiamo ricevere, dob­biamo dunque pregare meglio il Rosario e recitarlo con un fervore rinnovato!".

Traduzione da "Stella Maris" 

Tratto dal SEGNO DEL SOPRANNATURALE SITO WEB http://www.edizionisegno.it


AMDG et BVM