2. Meraviglie del Cuore fisico di Maria
Prerogative del Cuore di Maria.
Come non v'è nulla in Gesù che non sia
grande ed ammirevole, così non c'è niente nella madre di Dio che non sia
grandezza e meraviglia.
Tutto ciò che è umanità sacra di Gesù è deificato ed elevato ad una dignità
infinita per l'unione con la sua divinità. Tutto ciò che è in Maria è
nobilitato, santificato a un punto inconcepibile, a causa della sua divina
maternità.
Non v'è parte del sacro corpo di Gesù che non sia degno dell'ammirazione eterna
degli uomini e degli Angeli. Non c'è nulla nel corpo verginale di Maria che non
sia meritevole delle lodi immortali di tutte le creature. Ma il suo cuore ha
diritto ad un particolare onore per le sue meravigliose prerogative:
1) Esso è il principio della vita di questa Divina Madre e di tutte le
funzioni della sua vita corporale e sensibile: origine della vita di colei che
ha dato vita al Figlio di Dio;
2) Altra prerogativa di questo Cuore è d'aver preparato e donato il sangue
verginale di cui fu formato il corpo santissimo dell'UomoDio;
3) La terza è d'essere stato il principio della vita umana di Gesù Bambino,
durante la dimora nascosta ch'Egli fece nel seno della madre sua. Come di ogni
madre, si può dire che la vita e il cuore di Maria era la vita e il cuore di
Gesù.
PREGHIERA. O Cuore incomparabile della Madre d'Amore, da cui il Re
dei vivi e dei morti ha voluto far dipendere la sua vita per ben nove mesi! O
Cuore regale che non avevi che una stessa vita con colui che è la vita
dell'Eterno Padre e la sorgente d'ogni vita! O Cuore ammirabile,
principio delle due vite più nobili e preziose; della vita santissima della Madre di Dio e della vita umanamente divina, divinamente umana d'un UomoDio;
chi mai ti venererà, ti amerà, ti loderà abbastanza?
4) La quarta prerogativa è indicata da queste parole della Cantica:
«Il nostro letto è tutto ricoperto di fiori profumati» (Ct I,
15). Qual è questo letto, se non il cuore purissimo di Maria, sul quale il
Bambino Gesù ebbe a riposare dolcemente? Fu privilegio grande del discepolo
prediletto l'aver riposato una volta sola sul petto adorabile del maestro.
Ma nasconde quante volte il Divin Salvatore non ha preso riposo sul cuore
verginale della sua mamma! Quale abbondanza di lumi, di grazie, di benedizioni
non ha riversato Gesù su quel cuore sempre perfettamente disposto a ricevere le
divine influenze, in quel cuore ch'Egli amò più di tutti gli altri cuori, e dal
quale fu riamato più che dagli stessi Serafini!
O mio salvatore, io sento la tua voce ripetere ad ogni anima fedele di
metterti come sigillo sul proprio cuore (Ct VIII, 6). è quello che
la tua santa madre ha fatto eccellentemente, portando stampata sul suo cuore
l'immagine viva della tua vita e di tutte le tue virtù.
E non contento di ciò, tu stesso hai voluto metterti come suggello sul
cuore suo per chiuderlo a tutto quello che non è Gesù, per rendertene unico e
sovrano padrone. Tu ti sei impresso da te sul suo Cuore materno, in modo degno
di Te e di Lei.
5) Quinta prerogativa: esso fu l'altare su cui s'è compiuto il grande e
continuo sacrificio di tutte le passioni naturali aventi radice nel Cuore.
Esse sono le 5 passioni dell'appetito irascibile: la speranza, la
diffidenza; l'ardire, il timore e la collera e le 6 della parte concupiscibile:
l'amore, l'odio, il desiderio, la fuga, la gioia, la tristezza.
Dopo che l'uomo s'è fatto ribelle a Dio, le passioni si sono rivoltate
contro di Lui, sicché invece di essere totalmente soggette alla volontà, se ne
fanno una schiava.
Il cuore di Maria e le passioni.
Non così le passioni del cuore di Maria;
esse sono sempre state soggette interamente alla ragione ed alla divina
volontà, che di continuo regnò sovrana su tutto il suo essere.
Come queste stesse passioni sono state deificate nel cuore
di Gesù, così sono state santificate in eccellentissima maniera nel Cuore della
sua SS. Madre.
Tutto l'amore umano del suo cuore è consumato e trasformato in un amore divino che
non ha altro oggetto se non Dio.
Tutto l'odio umano e naturale vi è distrutto e trasformato in un odio
soprannaturale e divino, che non riguarda altro se non il peccato e tutto ciò
che al peccato può condurre.
Tutti i desideri di qualsiasi cosa sono annientati e convertiti in un semplice e
purissimo desiderio di compiere in tutto e per tutto la divina volontà.
Tutta l'avversione che l'amor proprio, la sensualità, l'orgoglio
umano sentono, ad es., per le umiliazioni, le mortificazioni, le privazioni
delle comodità della vita presente, tutto ciò resta annientato e trasformato in
una santa avversione ed in un'accurata fuga di tutte le occasioni di spiacere a
Dio. Lo stesso dicasi degli onori, delle lodi, delle soddisfazioni sensuali e
di tutto quello che può contentare l'ambizione, l'amor proprio e la propria
volontà.
Tutte le vane gioie di questo mondo, vi sono morte e trasformate in
una santa gioia di tutto quello che è secondo il beneplacito di Dio.
Tutta la tristezza procedente da quanto è contrario alla natura e
ai sensi vi è soffocata e cambiata in una tristezza salutare, per la sola
offesa di Dio.
Tutte le speranze, le pretese di ricchezze, di piaceri, di onori della terra, tutta
la confidenza in se stessi e nelle cose create, nel Cuore di Maria,
vengono interamente trasformate nella sola speranza del bene eterno e nella
confidenza unica nella divina bontà.
Tutta la diffidenza circa l'onnipotenza di Dio, la sua bontà, la
veracità delle sue parole, la fedeltà alle sue promesse, vi è totalmente
distrutta e trasformata in una grande diffidenza di sé e di tutto quello che
non è Dio. Il che fece sì che la Vergine fedelissima non s'appoggiasse mai su
se stessa, né su alcuna cosa creata, ma sempre sulla sola potenza e
misericordia di Dio.
Tutto l'ardire, il coraggio nell'intraprendere cose riguardanti il mondo, anche buone, ma
non ispirate da Lui, son convertiti in forza divina che porta la prediletta di
Dio a combattere generosamente ed a vincere tutte le difficoltà che si
oppongono al compimento di quanto Dio le domanda.
Tutto il timore della povertà, dei dolori, delle umiliazioni, della morte e di tutti
gli altri mali che mantengono in apprensione l'uomo materiale, come pure il
timore mercenario e servile di Dio, vi è soffocato e cambiato nel solo timore
amoroso e filiale di dispiacere, anche solo per poco, a Dio.
Tutta la collera e l'indignazione riguardo a qualche creatura vi è trasformata in una
giustissima, divina collera contro ogni sorta di peccato, che lo mantiene nella
disposizione di venir sacrificato mille volte pur di distruggere il minimo
peccato, se il suo sacrificio tornasse gradito a Dio.
Così l'amore divino,
sacrifica all'adorabile Trinità, sull'altare del Cuore di Maria tutte le sue
passioni. E questo sacrificio si compì fin dal primo momento di sua vita, e
continuò sino al suo ultimo respiro, con un continuo crescendo d'amore e di
santità.
Risolvi: Farò un esame accurato se le mie passioni sono in me domate o ribelli. Ad
imitazione di Maria moltiplicherò gli atti contrari ad esse per rendermene
padrone e poterle quindi sottomettere a Dio.
AVE MARIA PURISSIMA!