MAGNIFICAT
Eccellenze di questo Cantico
Le Divine Scritture contengono molti sacri Cantici,
fatti da sante donne, come da Maria, la sorella di Mosè e di Aronne; Debora,
Giuditta, Anna, la madre del profeta Samuele, per rendere grazie a Dio dei
numerosi e straordinari favori della sua Divina Bontà.
Ma
il più santo e degno di tutti i Cantici è il Magnificat della
Santissima Madre di Dio, sia in ragione della dignità e della santità di Colei
che l’ha fatto sia per i grandi ed ammirabili misteri che vi sono compresi,
come anche per i miracoli che Dio ha operato per mezzo di esso.
Non
si legge, infatti, da nessuna parte che Egli ne abbia fatto attraverso gli
altri cantici, mentre san Tommaso da Villanova, arcivescovo di Valenza , nota
che è stato proprio alla proclamazione di questo Cantico che lo Spirito Santo
ha operato molte meraviglie nel Santo Precursore del Figlio di Dio, come pure
in suo padre e in sua madre, e che l’esperienza ha dimostrato molte volte che è
un eccellente mezzo per scacciare i demoni dai corpi dei posseduti.
Molti
altri importanti Autori riportano molti altri miracoli compiuti attraverso la
recita di questo stesso Cantico. Sant’Anselmo, ad esempio, scrisse di se stesso[1][2] che, essendo provato da molte malattie che gli facevano provare
dolori acutissimi, ne fu guarito interamente recitando il Magnificat.
Cesario
racconta di un santo religioso, che aveva una devozione particolare
alla Beata Vergine e specialmente alla recita di questo Cantico. Essendo
prossimo alla sua fine, questa stessa Vergine gli apparve, gli dichiarò che
entro sette giorni sarebbe uscito da questo mondo e gli diede la sua benedizione.
Il settimo giorno, essendo questo buon religioso agli estremi, Ella gli apparve
di nuovo, alla presenza del Priore del Monastero, accompagnata da un gran numero
di angeli e di santi, e restò presente fino a che questo sant’uomo non ebbe
reso il suo spirito a Dio con una gioia incomprensibile.
Il Cardinal
Giacomo da Vitry scrisse nella Vita di santa Maria d’Ognies che,
essendo costei vicina alla morte e cantando il Cantico della Madre di Dio, Ella
le apparve e l’avvertì di ricevere il sacramento dell’Estrema unzione. Quindi,
Ella si trovò presente alla sua fine con molti altri santi, e perfino con il
Santo dei santi, il Figlio suo Gesù.
Tutto
ciò ci dimostra che è cosa graditissima al nostro Salvatore e alla sua Divina
Madre recitare questo divino Cantico con devozione.
Noi
non troviamo che la Beata Vergine l’abbia cantato o pronunciato pubblicamente
più di una volta, mentre era in questo mondo, ma non si può dubitare che
l’abbia recitato e forse cantato molte volte in privato. Qualche Autore
riferisce che è stata vista molte volte, in qualche chiesa, durante la
celebrazione dei Vespri, circondata da un gran numero di angeli, e che la si è
sentita cantare questo meraviglioso Cantico con loro e con i sacerdoti, ma in
modo così melodioso ed incantevole, da non esservi proprio parole
per esprimerlo.
Ricordatevi, inoltre -, quando canterete o reciterete questo Cantico verginale -, di donarvi al Santo Spirito, per unirvi alla devozione e a tutte le sante disposizioni con le quali è stato cantato e recitato dalla Beata Vergine Maria e da un numero incalcolabile di santi e di sante, che l’hanno cantato e recitato così santamente.
San Giovanni Eudes
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[1] «Hoc
est illud dulcissimum decachordum, quo citharista propheticus toties gloriatur;
hoc doemon expellitur, Praecursor sanctifìcatur, puer exultat,
mater prophetat. Hoc decachordo etiam nunc cum devote concinitur, ìnìquas cordis suggestiones
propulsori, lubricas carnis tentatìones emollliri, doemones pessimos effugari
merito crediderim» (S.
TOMMASO DA VlLLANOVA, Concio de Visit. B. V).
[2] In lib. Mìracul.
Gloria al Padre e al Figlio * |
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Magníficat * ----------------------------------------------------- http://www.sanctusjoseph.com/Angelorum/Indici/angeli%20del%20giorno%20-%20old.html |
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