giovedì 6 agosto 2020

Chi é la serva della mente?

Storia di Sant'Antonio Abate - Foglie TV

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105. La parola É la serva della mente, ciò che la mente comanda la parola l'esprime.

106. La mente vede tutte le cose, anche quelle che sono in cielo, nulla la può ottenebrare all'infuori del peccato. La mente pura nulla trova incomprensibile, n‚ la sua parola trova alcunch‚ arduo ad essere espresso.

107. ... La mente inizia il suo risveglio quando attorno a lei le voci dell'esteriorità fanno silenzio, e soltanto la voce interiore parla. Nel silenzio nasce nella mente quella parola essenziale che É offerta accettevole a Dio e dono di salvezza all'uomo.

109. La parola, carica di sapienza pura, É un dono di Dio e fa dilatare l'anima nella vita vera. La parola, non fecondata dal germe che scende dall'alto, solamente curiosa di misurare e definire l'esteriore ciclo e la terra sensibile, di conoscere le distanze e le dimensioni del sole e delle stelle, É un ritrovato dell'uomo, dell'uomo che lavora a vuoto e, per inutile vanto, cerca le cose che non hanno importanza. Tali uomini si perdono nell'inutile fatica di tirar l'acqua dal pozzo con un vaglio; il mistero delle creature rimarrà sempre velato per loro.

114. Quando il corpo nel seno materno ha raggiunto la sua formazione esce alla luce del mondo; quando l'anima, nel corpo che le É toccato in sorte, raggiunge la sua perfetta età, abbandona le sue spoglie fisiche.

117. L'anima unendosi al corpo lo fa emergere dalle tenebre del seno materno verso la luce; il corpo invece É per l'anima un involucro pesante e tenebroso. Per questo non dobbiamo avere per il corpo alcuna accondiscendente debolezza, ma fronteggiarlo come un gagliardo avversarlo. Il lasciarsi andare ai piaceri della mensa risveglia in noi le male passioni, mentre uno stomaco moderato placa gli istinti ed aiuta l'anima a non contaminarsi.

118. Gli occhi sono l'organo della visione fisica, la mente É la capacità visiva dell'anima. Il corpo É cieco senza gli occhi, non vede il sole che inonda di luce la terra e il mare, e non prova gioia della chiarità solare. Quando la mente É spenta e la sapienza pura non esiste, l'anima É cieca; non avendo là gustosa conoscenza di Dio, non riflette la natura luminosa del Creatore e dell'Amante di tutti gli esseri e il gaudio dell'essere incorruttibile e della benedizione senza fine, le É precluso.

119. La mancanza di sensibilità e di coscienza partorisce l'ignoranza della realtà di Dio; dall'ignoranza nasce il male. La conoscenza della realtà di Dio porta il bene all'uomo e dona la salvezza all'anima. Se persisti nella vigilanza del tuo fisico e nella ricerca della conoscenza di Dio, e se cerchi di non soddisfare le tue bramosie, vedrai la tua mente volgersi verso ciò che É bene. Ma se, affetto dall'ignoranza delle realtà divine, trovi diletto nel saziare le tue voglie, farai la fine dell'animale privo di parola, dimentico del giudizio che dopo la morte ti aspetta.

126. Dio ha voluto che insieme allo sviluppo fisico, l'uomo acquisisse la facoltà mentale per scegliere tra il bene e il male. L'anima che non sceglie il bene, non possiede la mente. Così, tutti i corpi hanno un'anima, ma non tutte le anime hanno una mente. La mente resa fertile da Dio si trova tra gli uomini casti, giusti, retti, buoni, puri, misericordiosi e devoti. La mente É il ponte della comunione tra l'uomo e Dio.

128. L'occhio vede le creature sensibili, la mente apprende l'invisibile. La mente resa fertile da Dio É la luce dell'anima. L'uomo che possiede una mente innamorata di Dio ha una luce nel cuore e può vedere l'Invisibile.
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Deo gratias et Mariae Immaculatae

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