S. Anophiel (4a Tromba) Proprio il più silenzioso dei principati silenziosi ha comandato Dio oggi come intercessore davanti al suo trono. Egli non è riconoscibile dal suo volto, perché un velo gli cade davanti come per S. Chamael, il cherubino, “il velato”, che porta la forza d’attrazione della Parola, la forza d’attrazione di Dio. S. Anophiel ci porta accanto l’inconcepibilità di Dio, così come S. Roboel la vastità di Dio. Ogni angelo guarda il volto di Dio e legge e riceve lì il suo compito personale. Per questo i santi angeli dipendono fissamente dalla vista di Dio, perché essi interromperebbero il loro compito tramite un voltarsi, poiché a loro fluisce come un ininterrotto flusso di forza dal volto di Dio. Così come ogni uomo porta in sé la sua immagine di Dio, così la porta anche l’angelo e certamente di gran lunga in misura più chiara e spiccata. Questa immagine di Dio guarda l’angelo, quando egli osserva Dio. Da questa immagine di Dio viene a lui il senso della sua vita e del suo compito. Così guarda S. Anophiel nella incomprensibilità di Dio, egli la porta all’interno della creazione e davanti agli uomini. Chi di noi non è già stato balbettante, confuso o lacrimante di fronte a questa incomprensibilità di Dio? Quanti “perché?” salgono giornalmente insù verso il cielo, e il cielo tace? Ma S. Anophiel è un principe silenzioso, e questa terza parte del coro dei principati si chiama anche “Angeli custodi della S. Chiesa”. Così S. Anophiel aiuta la Chiesa a portare questa incomprensibilità di Dio e a resistere in questa fede oscura (“Beato, colui che non vede ed eppure crede”), in questo dire “sì” alla Volontà di Dio, in questo amore oscuro (“a coloro che amano il Signore, tutto torna al meglio”). S. Anophiel è anche invocato come quarto dei sette angeli al servizio. Questi angeli al servizio hanno da eseguire e da trasmettere tutti i comandi diretti di Dio. I sette angeli, che ora stanno davanti a Dio, in attesa di ogni segno, portano le sette trombe della fine del tempo. S. Anophiel farà suonare al comando di Dio la quarta tromba – e la creazione si oscurerà, gli uomini non comprenderanno più l’incomprensibilità di Dio; solo le aquile, le anime infuocate, la anime giovannee per sé otterranno combattendo la luce, sapendo che infine l’amore di Dio resta sempre nell’oscurità.
Preghiera: Signore e Dio, quando la tua incomprensibilità irrompe così sopra di noi, che la luce del giorno diviene oscura, allora dacci aquile e anime infuocate affinché conosciamo chiaramente la via che porta a te e fa che la mano del tuo angelo ci protegga dagli inciampi e avvilimenti. Amen. |
S. Anophiel (4a Tromba) Come S. Graphiel, l’angelo intercessore della scorsa domenica, anche S. Anophiel è un principe in silenzio, un angelo custode della santa Chiesa. Anche lui è un angelo degli ultimi tempi e quindi anche un angelo del nostro tempo. Anche lui porta una tromba: la quarta. Di essa si legge: “L’angelo suonò la tromba, quindi un terzo del sole fu colpito (immagine del regno di Cristo e della conoscenza delle persone) e la terza parte delle stelle fu oscurata” (immagine dei funghi atomici enormi sul cielo, ma anche dei regni sulla terra). L’uomo di oggi dovrà decidere nelle tenebre (in particolare nel buio dominante del mondo dello spirito) se stare per o contro Dio. Solo le anime con vista d’aquila saranno in grado di riconoscere l’ultimo, oscuro amore di Dio e di trovarne il cuore oscurato, risvegliarsi per l’amore di Dio e condursi attraverso questo tempo. Il Signore si avvicina rapidamente. Egli dice: “Tu mi chiami e io ti ascolterò. Vi riporterò a casa fuori dalla schiavitù (la schiavitù delle catastrofi umane o naturali), da qualsiasi luogo”. Pensate alla parabola del granello di senape! Ancora oggi, un singolo chiamato può portare a casa una grande schiera e un piccolo gregge molte comunità di grandi dimensioni. |
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