venerdì 21 giugno 2019

Il più santo e degno di tutti i Canti­ci

MAGNIFICAT   (1)



Eccellenze di questo Cantico
Le Divine Scritture contengono molti sacri Cantici, fatti da sante donne, come da Maria, la sorella di Mosè e di Aronne; Debora, Giuditta, Anna, la madre del profeta Samuele, per rendere grazie a Dio dei numerosi e straor­dinari favori della sua Divina Bontà. 
Ma il più santo e degno di tutti i Canti­ci è il Magnificat della Santissima Madre di Dio, sia in ragione della dignità e della santità di Colei che l’ha fatto sia per i grandi ed ammirabili misteri che vi sono compresi, come anche per i miracoli che Dio ha operato per mezzo di esso. 
Non si legge, infatti, da nessuna parte che Egli ne abbia fatto attraverso gli altri cantici, mentre san Tommaso da Villanova, arcivescovo di Valenza , nota che è stato proprio alla proclamazione di questo Cantico che lo Spirito Santo ha operato molte meraviglie nel Santo Precursore del Figlio di Dio, come pure in suo padre e in sua madre, e che l’esperienza ha dimostrato molte volte che è un eccellente mezzo per scacciare i demoni dai corpi dei posseduti.

 Molti altri importanti Autori riportano molti altri mira­coli compiuti attraverso la recita di questo stesso Cantico. Sant’Anselmo, ad esempio, scrisse di se stesso[1][2] che, essendo provato da molte malattie che gli facevano provare dolori acutissimi, ne fu guarito interamente recitando il Magnificat.

Cesario racconta di un santo religioso, che aveva una devozione partico­lare alla Beata Vergine e specialmente alla recita di questo Cantico. Essendo prossimo alla sua fine, questa stessa Vergine gli apparve, gli dichiarò che entro sette giorni sarebbe uscito da questo mondo e gli diede la sua benedi­zione. Il settimo giorno, essendo questo buon religioso agli estremi, Ella gli ap­parve di nuovo, alla presenza del Priore del Monastero, accompagnata da un gran numero di angeli e di santi, e restò presente fino a che questo sant’uomo non ebbe reso il suo spirito a Dio con una gioia incomprensibile.
Il Cardinal Giacomo da Vitry scrisse nella Vita di santa Maria d’Ognies che, essendo costei vicina alla morte e cantando il Cantico della Madre di Dio, Ella le apparve e l’avvertì di ricevere il sacramento dell’Estrema unzione. Quindi, Ella si trovò presente alla sua fine con molti altri santi, e perfino con il Santo dei santi, il Figlio suo Gesù.

Tutto ciò ci dimostra che è cosa graditissima al nostro Salvatore e alla sua Divina Madre recitare questo divino Cantico con devozione.
Noi non troviamo che la Beata Vergine l’abbia cantato o pronunciato pubblicamente più di una volta, mentre era in questo mondo, ma non si può dubitare che l’abbia recitato e forse cantato molte volte in privato. Qualche Autore riferisce che è stata vista molte volte, in qualche chiesa, durante la celebrazione dei Vespri, circondata da un gran numero di angeli, e che la si è sentita cantare questo meraviglioso Cantico con loro e con i sacerdoti, ma in modo così melodioso ed incantevole, da non esservi proprio parole per esprimerlo.

     Ricordatevi, inoltre -, quando canterete o reciterete questo Cantico ver­ginale -, di donarvi al Santo Spirito, per unirvi alla devozione e a tutte le sante disposizioni con le quali è stato cantato e recitato dalla Beata Vergine Maria e da un numero incalcolabile di santi e di sante, che l’hanno cantato e recitato così santamente.


San Giovanni Eudes





[1] «Hoc est illud dulcissimum decachordum, quo citharista propheticus toties gloriatur; hoc doemon expellitur, Praecursor sanctifìcatur, puer exultat, mater prophetat. Hoc decachordo etiam nunc cum devote concinitur, ìnìquas cordis suggestiones propulsori, lubricas carnis tentatìones emollliri, doemones pessimos effugari merito crediderim» (S. TOMMASO DA VlLLANOVA, Concio de Visit. B. V).
[2] In lib. Mìracul.


Magnificat


L'anima mia magnifica il Signore  *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
  *
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
  *
e santo é il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia
  *
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio,
  *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni,
  *
ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati,
  *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo,
  *
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri,
  *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio  *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
  *
nei secoli dei secoli. Amen.

 


Magnificat
Magníficat  *
   ánima mea Dóminum,
et exsultávit spíritus meus
  *
   in Deo salvatóre meo,
quia respéxit humilitátem
 ancíllæ suæ,
  *
   ecce enim ex hoc beátam me dicent       omnes generatiónes. Quia fecit mihi magna, qui potens est:
  *
   et sanctum nomen eius,
et misericórdia eius 
a progénie in progénies
  * 
   
timéntibus eum.

Fecit poténtiam in bráchio suo,
  *    dispérsit supérbos mente cordis sui;
depósuit poténtes de sede
,
  *
   et exaltávit húmiles,
esuriéntes implévit bonis,
  *
   et dívites dimísit inánes.

Suscépit Ísrael púerum suum,
  *    recordátus misericórdiæ suæ,
sicut locútus est ad patres nostros,
  *    Àbraham et sémini eius in sǽcula. 
Glória Patri et Fílio  *
   et Spirítui Sancto.
Sicut erat in princípio, et nunc et semper,
  *
   et in sǽcula sæculórum. Amen.


AVE MARIA PURISSIMA

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