Maria Valtorta
Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola
GESU'
QUADERNI DEL 1944 CAPITOLO 448
26 dicembre 1944
Scriverò poi la cronaca di questi 5 giorni. Per ora scrivo ciò che ricevo per P. Pennoni.1
Dice Gesù:
«Digli a mio nome: Gamaliele2, Nicodemo e Saulo erano "dottori difficili" e cercavano di spiegarsi il soprannaturale, che non sapevano e non accettavano che teoricamente, con il naturale. Ma quando la mia Grazia li prese perché… perché anche nel loro errore vi era un fondo che rendeva non maligno l'errore – cosa che Io non perdono, perché è la malizia quella che mi fa ribrezzo – quando la mia Grazia li volle, essi divennero colui che difende il primo martire [Santo Stefano], colui che mi stacca dalla Croce, colui che mi predica fra le genti con la forza di un uragano di Grazia.
Digli questo. E che confidi in Me. Io posso tutto quanto voglio. Io tutto voglio quando vedo umiltà, volontà e rettitudine. Mi ami. Più mi amerà e più capirà i miracoli del Cristo. Digli questo. E sia il tuo addio di sorella e il mio viatico.
E digli anche: "C'è un Mendicante che ti chiede un pane e dell'acqua per tanti affamati e assetati. Non per Sé. Chiede il tuo attuale dolore. È Gesù…".
Vada e stia con la mia pace.
Ti benedico.»
1 P. Pennoni, presentato in nota al 29 agosto, menzionato ancora il 2 e il 10 dicembre.
2 Gamaliele (Atti 5, 34-39; 22, 3), Nicodemo (Giovanni 3, 1-21; 7, 50-51; 19, 39) e Saulo (Atti 7, 58; 8, 3; 9, 1-30; 22; 26), personaggi della "visione" del 7 agosto e del "dettato" dell'8 agosto, ma soprattutto della grande opera "L'Evangelo come mi è stato rivelato".
AMDG et DVM
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