lunedì 11 giugno 2018

Una donna chiamata Maria in gioventù peccatrice


Esempio.
Narrasi nella Vita di Suor Caterina di S. Agostino che nel luogo dove stava questa serva del Signore, vi stava una donna chiamata Maria, la quale in gioventù fu peccatrice, e ridotta poi alla vecchiezza seguiva ostinatamente ad essere perversa; tantoché discacciata da' cittadini, e confinata a vivere in una grotta fuor del suo paese, ivi morì mezza fracida, abbandonata da tutti e senza sacramenti, e perciò fu sepolta in campagna come bestia. 

E Suor Caterina, la quale solea con grande affetto raccomandare a Dio tutte le anime di coloro che trapassavano all'altra vita, dopo aver saputa la morte disgraziata di questa povera vecchia, affatto non pensò a pregare per essa, tenendola, come già la tenevano tutti, per dannata.

Passati quattro anni, ecco un giorno se le presentò innanzi un'anima purgante, che le disse: Suor Caterina, che mala sorte è la mia? Tu raccomandi a Dio le anime di tutti coloro che muoiono, e dell'anima mia solamente non hai avuto pietà? 
E chi sei tu? disse la serva di Dio. 

Io sono, rispose, quella povera Maria che morì nella grotta. 
E come, tu sei salva? ripigliò Suor Caterina. 
Sì, sono salva, disse, per misericordia di Maria Vergine. 
E come? 
Quand'io mi vidi vicina al punto della morte, mirandomi così piena di peccati e abbandonata da tutti, mi voltai alla Madre di Dio, e le dissi: Signora, voi siete il rifugio degli abbandonati; ecco in questo punto io sono abbandonata da tutti; voi siete l'unica speranza mia, voi sola mi potete aiutare, abbiate pietà di me. La S. Vergine mi ottenne un atto di contrizione, morii, e mi salvai; ed ella ancora la mia regina mi ha ottenuta la grazia che la pena mia si abbreviasse, facendomi patire intensivamente quello ch'io avrei dovuto purgare per molti più anni; solo vi bisognano alcune Messe per liberarmi dal purgatorio.
Ti prego a farmele dire, ch'io ti prometto di pregare poi sempre Dio e Maria per te.
Suor Caterina subito le fe' celebrar le Messe; ed ecco di nuovo le comparve
quell'anima, fra pochi giorni, più luminosa del sole, che le disse: Ti ringrazio,
Caterina, ecco già me ne vado al paradiso a cantare le misericordie del mio Dio, ed a pregare per te.29

Preghiera.

O Madre del mio Dio e mia signora Maria, qual si presenta ad una gran regina un
povero impiagato e schifoso, io mi presento a voi, che siete la regina del cielo e
della terra. Dall'alto trono in cui sedete, non isdegnate, vi prego, di girare i vostri occhi verso di me povero peccatore. Già Dio vi ha fatta sì ricca per sovvenire i poveri, e vi ha costituita regina della misericordia, acciocché possiate sollevare i miserabili. 

Guardatemi dunque, e compatitemi. Guardatemi, e non mi lasciate, se non mi cambiate da peccatore in santo.
Vedo bene che io non merito niente, anzi che meriterei per la mia ingratitudine
d'essere spogliato di tutte le grazie, che per vostro mezzo ho ricevuto dal Signore.

Ma voi che siete la regina della misericordia non andate cercando meriti, ma
miserie per soccorrere i bisognosi. Ma chi più povero e bisognoso di me?
O Vergine eccelsa, già so che voi, essendo la regina dell'universo, siete ancora la
regina mia; ma io con modo più particolare voglio tutto dedicarmi alla vostra
servitù, acciocché voi disponiate di me come vi piace. Onde vi dico con S.
Bonaventura: Domina, me tuae dominationi volo committere, ut mea plenarie
regas et gubernes. Non mihi me relinquas.30 Reggetemi voi, regina mia, e non mi lasciate a me stesso. Comandatemi, impiegatemi a vostro arbitrio, e castigatemi ancora, quando non vi ubbidisco: poiché troppo salutevoli per me saranno i castighi che mi verranno dalle vostre mani.

Io stimo più l'essere vostro servo, che l'essere signore di tutta la terra. Tuus sum ego, salvum me fac.31 Accettatemi, o Maria, per vostro, e come vostro pensate voi a salvarmi. Io non voglio esser più mio, a voi mi dono.

E se per lo passato vi ho servito male, avendo perduto tante belle occasioni di
onorarvi, per l'avvenire voglio unirmi a' vostri servi più amanti e più fedeli. No,
non voglio che alcuno mi avanzi da oggi innanzi nell'onorare ed amar voi mia
amabilissima regina. Così prometto, e così spero di eseguire coll'aiuto vostro.
Amen, amen.
---------------


AMDG et DVM

Nessun commento:

Posta un commento