giovedì 14 giugno 2018

Aspirazioni amorose a Gesù Sacramentato



VI. Veniat dilectus meus in hortum suum... comedat fructus pomorum suorum (Cant. V, 1). Dice Cornelio a Lapide8 che questo appunto è l'invito che fa l'anima che desidera la santa comunione a Gesù sacramentato.9 Venite, diletto mio, le dice, nel mio povero cuore che un tempo infelice non era vostro, ma ora per mezzo della vostra grazia è tornato già ad essere vostro. Veniat... et comedat fructus pomorum suorum. Venite e gustate in me di quelle virtù che voi stesso mi recate colla vostra venuta. Deh Signor mio, almeno per onore della vostra maestà purificate l'anima mia, adornatela, infiammatela del vostro amore e rendetela bella agli occhi vostri, acciocché si renda degno albergo di voi.

VII. Ad ubera portabimini (Is. LXVI, 12). Appunto dal sacro altare Gesù sacramentato fa all'anime questo dolce invito: Venite, dice loro, a succhiare il latte mio divino che vi dono in questo Sacramento dandovi a bere il mio medesimo sangue. Ma qual pastore mai, dice S. Gio. Crisostomo, col suo proprio sangue pasce le sue pecorelle? Anche le madri danno alle nutrici ad alimentare i propri figli. Ma voi, o Pastore divino innamorato delle anime, volete nutrirle col vostro sangue stesso.10 

Aveva ragione dunque S. Caterina da Siena, che accostandosi alla comunione andava anelante a succhiare questo latte divino, appunto come un bambino si accosta ansioso a succhiare il latte dal petto della madre.11 Ed aveva anche ragione la sacra Sposa di dire al suo diletto: Meliora sunt ubera tua vino (Cant. I).12 Significando ch'ella prezzava più il latte di questo Sacramento, come spiegano i sacri interpreti, che tutte le dolcezze della terra che sono passaggiere e vane com'è passaggiera e vana la dolcezza e letizia del vino.

O mio amato Gesù, giacché voi volete pascermi questa mattina col vostro medesimo sangue nella santa comunione, è ragione ch'io vi rinunzii volentieri tutte le delizie e gusti che può darmi la terra. Sì che ve li13 rinunzio tutti, e mi protesto ch'eleggo prima di patire tutt'i mali unito con voi, che godere tutti i beni del mondo lontano da voi. Mi basta per ogni contento il contentare e dar gusto a voi che meritate d'esser contentato ad ogni costo. Donatemi voi, vi prego,14 solamente il vostro amore e la vostra grazia, e ciò mi basta e son contento: Amorem tui solum, vi dirò con S. Ignazio di Loiola, cum gratia tua mihi dones, et dives sum satis.15



AMDG et DVM

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