5. – La quinta opera realizzata dal nostro Salvatore Gesù Cristo in questo mondo fu quando volle presentarsi nel Tempio e la Beata Vergine e Madre sua lo portò allo stesso Tempio e l’offrì al sacerdote, stando lì presenti anche Simeone e quella santa profetessa Anna che lodavano Dio.
Questo il sacerdote lo ripresenta quando passa all’angolo dell’altare e preso il libro dice l’Introito della Messa; il diacono e il suddiacono che gli sono accanto ripresentano Simeone e Anna.
Gli accoliti e tutti gli altri che ascoltano l’ufficio, ma che non devono salire all’altare, ripresentano quando la Vergine Maria e Giuseppe e altri amici stavano di lontano ascoltando umilmente [da altri manoscritti: la Vergine Maria era degna di avvicinarsi all’altare] dov’era il santissimo Bambino, però non volle farlo per darci esempio di come non dobbiamo avvicinarci all’altare [da altri manoscritti: quando non c’è necessità; nel caso contrario sempre ne avremo responsabilità].
E quando San Simeone ricevette tra le sue braccia il prezioso e glorioso Figlio della Vergine, intonò quel canto (Lc. 2, 29-32): Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola, che ha quattro strofe che si cantano [nel manoscritto: capella] e perciò il sacerdote ripresentando questo compie quattro azioni.
- Dapprima: l’Introito della Messa; poi: i Kyrie eléison [nel manoscritto: los kirios]; poi ancora: il Gloria in excelsis e infine: l’orazione.
AMDG et BVM
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