Guido Reni - San Michele arcangelo (1635)
[100] San Domenico aveva un cugino di nome
don Perez o Pedro, che conduceva una vita molto dissoluta.
Costui un giorno,
avendo sentito dire che il santo stava predicando sulle meraviglie del Rosario e
che per tale mezzo molti si convertivano e cambiavano condotta, si disse:
“Avevo perduto ogni speranza di salvarmi, ma ora riprendo fiducia; bisogna
che anch'io vada ad ascoltare questo uomo di Dio”. E andò alla predica di
san Domenico.
Questi, non appena lo vide, pregò in cuor suo il Signore perché
aprisse gli occhi al cugino, e si rendesse conto dello stato miserando della
propria anima; raddoppiò di energia nel tuonare contro i vizi. Don Perez ne fu
alquanto scosso ma non tanto da risolversi a cambiare vita. Tornò, tuttavia,
alla predica seguente.
Allorché il Santo lo vide, convinto che
quel cuore indurito si sarebbe ravveduto solo per un colpo straordinario della
grazia, esclamò a voce alta: “Signore Gesù, fate vedere a quanti sono qui
radunati in quale stato si trova colui che è entrato or ora nella tua
casa!”. E tutta l'assemblea poté vedere don Perez circondato da un'orda di
demoni in forma di bestie orribili che lo tenevano legato con catene di ferro:
presi dallo spavento fuggirono chi qua chi là, con immensa confusione di don
Perez, egli pure spaventato e vergognoso d'essere oggetto di orrore a tutti.
San
Domenico, però, fece fermare la gente e rivolto al cugino disse: “Riconosci,
infelice, lo stato deplorevole della tua anima e gettati ai piedi della Madonna!
Su, prendi questa corona del Rosario, recitalo con devozione, pentiti dei tuoi
peccati e risolvi di cambiar vita!”. Don Perez obbedì e in ginocchio recitò
il Rosario; subito dopo si sentì ispirato a confessarsi e lo fece con estrema
contrizione. Il Santo gli ordinò allora di recitare ogni giorno il Rosario ed
egli non solo promise, ma scrisse egli stesso il proprio nome nel registro della
confraternita. Quando uscì dalla chiesa il suo volto che poco prima aveva fatto
inorridire gli astanti, appariva splendente come il volto di un angelo. Si seppe
in seguito che perseverando nella recita del Rosario, egli aveva condotto vita
molto regolata ed era morto serenamente.
O MARIA
MADRE DI PUREZZA
GIGLIO DI PUREZZA SENZA
MACCHIA
INTERCEDI PER NOI
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