Un poema irlandese suggerisce che il più grande tesoro di un bambino è l’amore di sua madre, che porta nel profondo del suo cuore.
Il tesoro dei bambini
Le madri sanno - vogliono ancora sapere - quali tesori, loro e solo loro, possono deporre nel cuore dei loro figli? Ecco un affascinante promemoria di un giovane poeta della campagna irlandese, nato negli ultimi anni del secolo e morto alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, Michael Walsh. La poesia si intitola “Roses”:
Rose di sera - O le più amabili delle rose
Cadenti in musica come vien giù la notte -
Per me il suono più familiare dell’infanzia,
Mia madre che prega sui suoi grani marrone.
Serate a casa - Serate a lungo ricordate!
Tramonto sui prati – luna nascente sulle nevi,
Che sia giugno o dicembre – ai crepuscoli che scendono
La lieve morbida musica di una rosa che cade!
Di tutti i ricordi di una valle tranquilla
Questo mi segue, mi segue incessante in questa città polverosa,
E mi rimane – la più amabile e la più dolce -
Mia madre che prega sui suoi grani marrone!
Quello che una madre può dare al suo bambino nei suoi primi anni di vita non può essere sostituito dal padre, e nemmeno più avanti da un amato sposo. Entrambi sopraggiungono su un cuore formato, o sformato, dalla madre.
La chiave di questa cattiva formazione del cuore sta nell'egocentrismo o egoismo della madre, oggi spesso derivanti dalla ricerca della propria realizzazione - quanto poco essa conosce!
La chiave di questa buona formazione del cuore sta nella profonda venerazione a cui le madri sono naturalmente tenute, nel loro sacrificio o altruismo.
In “Roses” si vede come il bambino sia colpito profondamente da sua madre dimentica di se stessa, in Dio!
Kyrie eleison.
http://www.unavox.it/Documenti/Doc0691_Williamson_07.06.08.html
AMDG et DVM
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