Massime di spirito per un sacerdote,
ma non solo per lui
Si perda tutto e non si perda Dio.
Si disgustino tutti e non si disgusti Dio.
Solo il peccato si ha da temere e ci ha da affliggere.
Prima morire che commettere un peccato, anche veniale, ad occhi aperti.
Ogni cosa finisce.
Il mondo è una scena che presto termina.
Ogni momento vale un tesoro per l'eternità.
Tutto è buono quel che piace a Dio.
Eleggi quel che vorresti aver fatto in morte.
Vivi come non vi fosse altro che tu e Dio.
Solo Dio contenta.
Non vi è altro bene che Dio, non vi è altro male che il peccato.
Non far mai niente per propria soddisfazione.
Chi più si mortifica in questa vita più godrà nell'altra.
Agli amanti di Dio l'amaro è dolce e il dolce è amaro.
Chi vuole quel che vuole Dio ha tutto quel che vuole.
La volontà di Dio rende dolce ogni amarezza.
Nell'infermità si scopre chi ha spirito.
Chi non brama niente di questo mondo non ha bisogno di niente.
Non procrastinare i buoni propositi, se non vuoi andare indietro.
Il disturbarsi per i difetti commessi non è umiltà, ma superbia.
Tanto siamo, quanto siamo davanti a Dio.
Chi ama Dio, più vuole amare che sapere.
Chi vuol farsi santo bisogna che scacci dal cuore ogni cosa che non è Dio.
Non è tutto di Dio chi cerca qualche cosa che non è Dio.
Il dolore, la povertà e il disprezzo furono i compagni di Gesù, questi siano anche i nostri.
Il disturbo, sia per qualunque buon fine, non viene mai da Dio.
L'umile si tiene per indegno d'ogni onore e per degno d'ogni disprezzo.
Chi pensa all'inferno meritato patisce con pace ogni pena.
Scordati di te e Dio penserà a te.
Ama i disprezzi e troverai Dio.
Chi si contenta del meno buono sta vicino al male.
Dio poco stima chi cerca d'essere stimato.
I santi parlano sempre di Dio; sempre male di loro e sempre bene degli altri.
I curiosi stanno sempre dissipati.
Guai a chi ama più la sanità che la santità.
Il demonio va a caccia degli oziosi.
D'un sacerdote vano il demonio si serve come d'una palla da gioco.
Chi vuol pace bisogna che mortifichi tutte le passioni, senza eccezione.
Diceva il b. Giuseppe da Calasanzio: Il servo di Dio poco parla, molto fatica, sopporta tutto.
I santi studiano per essere, non già per comparir santi.
Non giungerà mai a qualche buon grado di perfezione chi non ama molto l'orazione.
Bisogna esser prima conca per raccogliere, e poi canale per diffondere.
Ogni attaccamento impedisce d'esser tutto di Dio.
Il sacerdote non deve altro rimirare che Gesù Cristo, e il gusto di Gesù Cristo.
Nelle opere d'apparenza spesso si nasconde la superbia.
L'offrirsi tutto a Dio è un grande apparecchio per la comunione.
Camminando per l'abitato tieni gli occhi bassi; pensa che sei sacerdote, non pittore.
AVE MARIA PURISSIMA!
BELLISIMO!!!!!!!POSSIAMO SAPERE CHI E L´AUTORE ????
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