martedì 2 maggio 2017

NUTRIAMOCENE! Perché non di solo pane vive l'uomo!



 Nella Messa di sant'Atanasio ci sono le seguenti letture
Lectio 
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Corínthios.
2 Cor 4, 5-14.


Fratres: Non nosmetípsos prædicámus, sed Iesum Christum, Dóminum nostrum: 
nos autem servos vestros per Iesum: 
quóniam Deus, qui dixit de ténebris lucem splendéscere, ipse illúxit in córdibus nostris ad illuminatiónem sciéntiæ claritátis Dei, in fácie Christi Iesu. 
Habémus autem thesáurum istum in vasis fictílibus: 
ut sublímitas sit virtútis Dei, et non ex nobis. 

In ómnibus tribulatiónem pátimur, sed non angustiámur: 
aporiámur, sed non destitúimur: 
persecutiónem pátimur, sed non derelínquimur: deiícimur, sed non perímus: 
semper mortificatiónem Iesu in córpore nostro circumferéntes, ut et vita Iesu manifestétur in corpóribus nostris. 
Semper enim nos, qui vívimus, in mortem trádimur propter Iesum: 
ut et vita Iesu manifestétur in carne nostra mortáli. 
Ergo mors in nobis operátur, vita autem in vobis. Habéntes autem eúndem spíritum fidei, sicut scriptum est: 
"Crédidi, propter quod locútus sum": et nos crédimus, propter quod et lóquimur: 
sciéntes, quóniam qui suscitávit Iesum, et nos cum Iesu suscitábit et constítuet vobíscum.

R. Deo gratias.

Epistola 
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinti.
2 Cor 4, 5-14.


Fratelli: Noi non predichiamo noi stessi, ma Gesù Cristo Signor nostro: noi siamo i vostri servitori per amore di Gesù. 
Infatti, quel Dio che disse «dalle tenebre splenda la luce», egli stesso rifulse nei nostri cuori, affinché fosse chiara la cognizione della gloria di Dio nella persona di Gesù Cristo. 
Ora noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta: perché si veda che la potenza viene da Dio, e non da noi. 

Siamo tribolati per ogni verso, ma non oppressi: nell'ansia, ma non nella disperazione; 
siamo perseguitati, ma non abbandonati: 
siamo abbattuti, ma non avviliti; 
portando sempre nel nostro corpo la morte di Gesù affinché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo. 
Poiché di continuo, pur vivendo, siamo esposti alla morte per amore di Gesù; 
affinché anche la vita di Gesù si manifesti nella nostra carne mortale. 
Per conseguenza, la morte opera in noi, mentre in voi cresce la vita. 
Ma animati dal medesimo spirito di fede espresso nelle parole: «Ho creduto, per questo ho parlato», noi pur crediamo e per questo parliamo sapendo che colui il quale risuscitò Gesù, anche noi risusciterà con Lui, e ci farà con voi comparire davanti a Lui.

R. Grazie a Dio.

Seguito  del Santo Vangelo secondo Matteo.
R. Gloria a Te, o Signore!
Matt 10, 23-28
In quel tempo disse Gesù ai suoi discepoli: «Quando vi perseguiteranno in questa città, fuggite in un'altra. In verità vi dico: non avrete finito di percorrere tutte le città d'Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo. Il discepolo non è da più del maestro, né il servo da più del padrone. Basta al discepolo essere come il maestro, e al servo come il padrone. Se hanno chiamato Beelzebub il padrone di casa, tanto più i suoi servi. Non li temete dunque. Nulla v'è di nascosto che non s'abbia da rivelare e niente di segreto che non s'abbia a sapere. Quel che vi dico nelle tenebre, voi ditelo in piena luce, e quello che vi è sussurrato nell'orecchio predicatelo sui tetti. E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può mandare in perdizione anima e corpo nell'inferno».


R. Lode a Te, o Cristo. 

Lettura 3
Sant'Atanasio, vescovo di Alessandria, fu un energico difensore della religione cattolica. Ancora diacono, confutò al concilio di Nicea l'empietà di Ario, attirandosi così l'odio degli ariani che da allora non desistettero più dal muovergli insidie. Condannato all'esilio, si recò a Tréviri in Francia. Sopportando indicibili sofferenze, andò peregrino, spesso cacciato dalla sua chiesa, spesso anche ad essa restituito per ordine del romano pontefice Giulio e dei concili di Sardi e di Gerusalemme, sempre perseguitato dall'ostilità degli ariani. Finalmente, liberato miracolosamente da tanti e così gravi pericoli, morì ad Alessandria sotto l'imperatore Valente. La sua vita e la sua morte furono rese illustri da grandi miracoli. Scrisse molte opere con pietà e con grande chiarezza per illustrare la fede cattolica. Resse in modo encomiabile la Chiesa di Alessandria per 46 anni tra le più diverse vicissitudini.
V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.


Preghiamo
Signore, esaudisci le nostre preghiere, che ti rivolgiamo nella solennità del tuo beato Confessore e Vescovo Atanasio: e come egli meritò di servirti degnamente, così, per intercessione de' suoi meriti, assolvici da tutti i peccati 
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.

JHS
MARIA!

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