Primo fondamento della Devozione al Cuore
di Maria
a) Il Cuore dell'Eterno Padre
5. Maria profetizzata e prefigurata
Maria profetizzata.
Fondamento primo della devozione al Cuore di Maria è
lo stesso adorabile cuore dell'Eterno Padre e l'amore incomprensibile di cui
questo cuore è ricolmo per Lei, Madre del suo Figlio.
Questo amore ha spinto il
Padre a darci parecchie eccellenti immagini del cuore della Madre di Gesù.
Come ha voluto mostrare a noi in figure Gesù, per il quale Egli ha fatto e
ha voluto rifare e riparare tutte le cose, così ha preso singolare contento nel
dipingerci quella che aveva scelto da tutta l'eternità per Madre del Riparatore
adorabile.
«A prophetis praenuntiata, a Patriarchis figuris et aenigmatibus
praesignata, ab Evangelistis exhibita et monstrata» (S. Girol., Serm.
de Assump.).
Maria è colei che i Profeti predissero lungo tempo prima della sua nascita,
che i Patriarchi hanno designato con numerose figure e che gli Evangelisti ci
hanno annunziato;
è colei alla Quale fanno capo tutte le predizioni dei Profeti e tutti gli
enigmi della S. Scrittura: «Ecce ad quam concurrunt omnia eloquia Prophetarum,
omnia aenigmata Scripturarum» (S. Ildef., Serm., 1).
Lo Spirito Santo, l'ha predetta per mezzo dei Profeti, l'ha annunciata coi
divini oracoli, l'ha manifestata con le figure, l'ha promessa coi fatti che
l'hanno preceduta, l'ha completata con le cose che la seguirono:
Spiritus Sanctus de illa per Prophetas praedixit, per oracula intimavit,
per figuras innotuit, per praecedentia promisit, per subsequentia complevit» (S. Ildef., Lib.
de Virg. Mariae).
Maria prefigurata.
S. Damasceno dice: «Tu spiritalis es Eden. Te olim arca figuravit, Te
rubus delineavit, tabulae a Deo exaratae exspresserunt, legis arca
praenuntiavit, urna aurea, candelabrum, mensa, virga Aaronis quae floruit,
aperte praesignarunt» (Orat. I De Dormit. Mariae).
Il Paradiso terrestre, l'arca di Noè, il roveto ardente, le tavole della
legge, l'arca dell'alleanza, il vaso d'oro contenente manna, il candeliere
d'oro che stava nel tabernacolo, la tavola dei pani della proposizione, la
verga d'Aronne, la fornace di Babilonia erano altrettante figure di questa
incomparabile Vergine.
Volle inoltre darci dei ritratti e delle immagini singolari dei suoi
misteri, delle sue qualità, delle sue virtù e delle stesse più nobili facoltà
del suo corpo verginale in più punti delle Scritture.
Al cap. XXIV dell'«Ecclesiastico» e nella «Cantica», la
concezione immacolata è, rappresentata dal giglio che nasce in mezzo
alle spine senza esserne ferito;
la sua nascita, dall'aurora;
la
sua Assunzione dall'arca dell'alleanza che San Giovanni vide in Cielo;
l'eminenza sublime della sua dignità, della sua potenza, della sua
santità dalle altezze del cedro del Libano;
la sua carità, dalla
rosa;
la sua umiltà, dal nardo;
la sua pazienza, dalla
palma;
la sua misericordia, dall'olivo;
la sua verginità,
dalla porta chiusa del tempio, che Dio fece vedere ad Ezechiele.
JHS
MARIA!
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