CORPO SANGUE E ANIMA
20. – La 20ma opera che il nostro Salvatore fece in questo mondo fu che non contento con la morte e le piaghe che sopportava sulla croce volle ancora che la sua preziosa umanità si dividesse in tre parti.
La prima parte perché il suo corpo rimase sulla croce.
La seconda parte fu il sangue che si sparse alla base della croce.
La terza parte fu la sua anima, che discese agli inferi con i santi padri.
E in questo modo fu divisa l’umanità di Gesù Cristo.
Questo lo ripresenta il sacerdote quando spezzetta l’Ostia in tre parti e le tiene insieme per dimostrare che per quanto l’umanità venne divisa in tre parti, nonostante ciò la divinità rimase con ciascuna di esse.
E ciò si spiega chiaramente con l’esempio di un vetro o cristallo esposto al sole, perché dividendo o frantumando vetro o cristallo, il sole non cessa di illuminarne le parti divise, e le illumina molto bene allo stesso modo che se fossero unite; sono difatti tutte illuminate dalla chiarezza solare, sia in una come nell’altra forma.
Così, l’umanità di Cristo, pur divisa in più parti, tuttavia ogni singola parte era personalmente e sostanzialmente piena della divinità, come ciascuna parte del vetro sta piena di sole.
JHS
MARIA!
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