mercoledì 7 ottobre 2015

Il vero amore del prossimo è strappare le anime dall’inferno col sacrificio


... Adattamento della Dottrina a una vita facile



V: ...Guai (con voce seria), guai ai preti che non dicono cio che dovrebbero dire, che non
vivono più ciò che dovrebbero vivere e insegnano ai fedeli a seguire false vie. Sarebbe
meglio... sarebbe meglio che ciascuno di loro dicesse pubblicamente sul pulpito dinanzi a tutti i
fedeli: "Perdonatemi, ho peccato! Non sono sulla via della virtù! Pregate per me affinché mi
riprenda e di nuovo possa insegnarvi il buon modo di vivere nel senso più vivo".

Ecco quanto farebbe meglio a dire. Sarebbe un atto di umiltà e noi non avremmo più questo
potere su di loro, anche se una parte di gente li disprezzasse. Essa avrebbe malgrado tutto,
infine, nel più profondo di se stessa, un’alta stima per questo prete. Sarebbe, comunque, una
via migliore della via dell’ipocrisia e della perfidia (proferendo a stento le parole).
Ha un senso stare in piedi, avanti, celebrare la messa di fronte al popolo e dire: "Dio
perdonerà (respiro faticoso), andate da Lui. Egli vi comprende, andate dal Padre. Egli è il Padre
di Luce: se siete nelle tenebre, comprenderà e vi accoglierà di nuovo nella grazia e
nell’amore".

Tutti questi preti dimenticano che sono necessarie certe cose perché questo Padre di Luce
prenda di nuovo nelle sue braccia questi preti o questi fedeli che sono caduti. Certo, li prende
di nuovo, ma è necessario il pentimento e non solo è necessario il pentimento, perché la
riparazione fa anche parte del pentimento e della confessione. Se voglio migliorarmi, devo
prima estirpare queste vie che conducono al peccato e mi sono fatali.
Devo prima cominciare nel più intimo di me stesso, e solo dopo posso essere un modello per
gli altri, in tutta la profondità voluta. Si potrebbe dire in poche parole, predicare alla luce dello
Spirito Santo ciò che devo predicare, ciò che sono incaricato di predicare e che sarebbe dinanzi
a QUELLO DI LASSÙ... (gesto verso 1’alto)... (respiro faticoso).

Si parla solo dell’amore del prossimo ma non si parla più dell’amore di Dio
Si parla troppo dell’amore del prossimo e si dimentica che 1’amore del prossimo deriva solo dal
perfetto amore di Dio. Perché parlare sempre di amore del prossimo, di riconciliazione e di
reciproca comprensione se si dimentica il principale comandamento a questo proposito? Il
primo è il più grande comandamento è: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con
tutta la tua anima e con tutte le tue forze"...

Esorcista: Di la verità e solo la verità in nome di Gesù Cristo! 


V: (lamenti) ...e solo dopo viene "e il prossimo tuo come te stesso". Se questi preti, ognuno di
loro, facessero la pace con QUELLO DI LASSÙ (gesto verso 1’alto), il che dovrebbero peraltro
fare, se volessero amarLo, 1’amore del prossimo verrebbe da sé stesso e ne deriverebbe. È, è
una... Non voglio parlare!

E: Di la verità, Verdi Garandieu, in nome... per la gloria di Dio, in nome di Gesù Cristo, della
Santissima Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, nient’altro che la verità e solo la
verità!

V: ...è una messinscena, completamente riuscita, della Massoneria il dire sempre: amore del
prossimo, vivere nella carità, riappacificarsi 1’un 1’altro, perdonarsi e sostenersi a vicenda. E
dove arrivano? Dove si arriva con questo sostegno e questa riconciliazione? Guardate la
quotazione dei suicidi!

Se questi uomini vedessero dov’e davvero il principale comandamento!
Certo, è detto nel primo e più grande comandamento: "E il prossimo tuo come te stesso", ma
ciò viene dopo: "Amerai il Signore Dio tuo". Non si può davvero chiamare amore quello che
questi preti vivono da anni, questi preti che non sono mai ancora vissuti cosi male come
adesso. Si deve cominciare soltanto qui. Si deve praticare di nuovo il principale comandamento
e le prime frasi totalmente, senza limiti.

E allora questo "il prossimo tuo come te stesso" sarà incluso da sé stesso. Tutti i
comandamenti in modo generale sono inclusi in questo principale comandamento. Se lo si
osservasse, non si sarebbe costretti a parlare sempre di carità, d’amore del prossimo, di
tentativi di riconciliazione e non so che cosa. Tutto questo sarebbe compreso nella sola visione
di un’erba o di un ramo verdi, ma nulla di simile accade. Si discute solo e si parla sempre di
assemblee ecclesiastiche e di conferenze episcopali.

Perfino al vertice, a Roma, non si fa che parlare, dibattere, discutere, esaminare, fare adottare
e ancora blaterare, sopprimere ancora qualcosa e lasciarla ancora passare, sicché infine sono
state soppresse e lasciate passare tante cose che cio non può assolutamente più durare,
dinanzi a LUI LASSÙ (gesto verso l’alto). Perché LUI LASSÙ non è soltanto misericordia, ma
è anche giustizia infinita quanto misericordia. Questo, io l’ ho visto, io (piangendo), io, Verdi,
Verdi. Ho dovuto farne 1’esperienza io stesso. Se avessi solo...

E: Garandieu, di la verità, solo la verità in nome di Gesù Cristo e della Santissima Vergine
Maria!

Il vero amore del prossimo è strappare le anime dall’inferno col sacrificio

V: ...se solo fossi vissuto meglio! Se avessi praticato la virtù! Se solo avessi pregato di più! Se
solo avessi fatto penitenza! Se solo avessi cercato di amarlo, LUI LASSÙ! se solo avessi detto:
"Io ti seguo in croce. Dammi croci per le mie pecore, per quanto posso sopportarle, affinché ti
segua". Tutto questo, ho dimenticato di dirlo. Tutto questo ho dimenticato di dirlo quando ho
smesso di volerlo dire! 

E anche la maggior parte dei preti d’oggi dimentica di parlare
dell’imitazione di Cristo, della via della Croce, e di dire che si deve fare penitenza ed espiare
per gli altri affinché non si perdano. Questo non è detto. Dovrebbero gridare dall’alto del
pulpito: "Voi laici, fate penitenza, sacrificatevi per gli altri quando vedete che affondano nel
fango del peccato". Sarebbe il più grande amore del prossimo. Ogni altro amore del prossimo
come: portare da mangiare, procurare vestiti, cercare case...

E: Di la verità e solo la verità, Garandieu! Di la verità in nome di Gesù Cristo!

V: ...tutto questo cade in rovina. Certo è necessario al sostentamento della vita, ma
normalmente è Dio stesso che lo da, soprattutto nel nostro tempo, e in Europa, dove la 
maggior parte della gente ha abbastanza da mangiare, e dove i salari e il tenore di vita sono
cosi alti che tutti se la cavano in qualche modo.

Non si deve vantare come la cosa essenziale che bisogna aiutarsi a vicenda e sostenersi e
assistersi, visitarsi reciprocamente e venire in aiuto gli uni gli altri. Certo bisogna aiutare chi e
nel bisogno, ma lo si mette troppo in rilievo, Si dovrebbe gridare dall’alto del pulpito: "Laici,
sacrificatevi per tale e tal’altra anima, perché è in pericolo di peccare. Pregate per lei,
accendete candele benedette. Fate il segno della croce su quest’anima".

I laici possono anche questo. Non hanno 1’alta potenza della benedizione del prete, ma fare un
segno di croce sugli altri, qualsiasi laico può farlo. Meglio è che prendano per farlo un
Crocifisso o il rosario e che gettino anche da lontano acqua benedetta su queste anime. Non è
esagerazione. Ogni laico può farlo. E questo porta inoltre certe benedizioni. Egli non deve dire:
"Sono potente, posso benedire" e che so ancora. Può farlo in silenzio, ma porta comunque sia
benedizioni, e noi giù (in inferno) dobbiamo ritirarci. Si dovrebbe predicare (con voce forte)...
Non voglio parlare.

E: In nome di Gesù Cristo, della Santissima Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo,
Verdi Garandieu, di la verità e solo la verità per la gloria di Dio!

V: Si dovrebbe predicare dall’alto del pulpito: "Voi uomini, che volete chiamarvi figli di Dio, che
venite nella nostra chiesa, prendete le cose sul serio, prendetele sul serio, fate penitenza e
sacrificatevi per il prossimo. Esso è in pericolo. Pregate gli uni per gli altri, per non perdervi,
per perseverare fino alla fine e seguire la via della virtù. Voi, laici, pregate il più possibile per i
preti e le personalità ecclesiastiche, affinché il Maligno non possa vincerli assalendoli, e
possano condurvi molto diritto, perché anche voi, preti, io non sono più, non sono più sulla
terra adesso, ma mi è rimasto il sacerdozio. E per questo devo soffrire terribilmente (respiro
faticoso)...

E: Parla, Garandieu, di la verità e solo la verità in nome di Gesù Cristo! 

Bisogna pregare e sacrificarsi per i preti

V: ...perché anche voi, preti, avete bisogno della preghiera. Per ogni prete sul pulpito, dove
dovete predicare, Giuda è già stato costretto a dirlo: sarebbe meglio predicare sul pulpito....
I preti non dovrebbero vergognarsi di dire ai laici: "Pregate, pregate anche per me, affinché vi
conduca sulla retta via. Pregate abitualmente per noi preti, perché noi siamo attaccati
dall’inferno più di quanto lo crediate. Pregate affinché perseveriamo fino all’ora della nostra
morte, e pregate per voi stessi, gli uni per gli altri, affinché seguiate la via della virtù fino alla
morte e non solo per qualche settimana o qualche anno o proprio in una cosa momentanea". È
una terribile malizia del destino, devo dirlo io, Verdi Garandieu...

E: Di la verità, Verdi Garandieu, solo la verità in nome di Gesù Cristo, della Santa Croce...

V: ...che vi sono tanti preti e tanti laici che seguono certo la via della virtù e sono stati buoni
preti e buoni laici finche, si potrebbe dire in un certo senso, siano avanzati e abbiano raggiunto
il punto di cui parla Gesù a proposito del grano: un seminatore usci per spargere la sua
semente.

Granelli caddero tra le spine e furono soffocati, e granelli spuntarono. Si credette che essi
fossero ben spuntati. Si potrebbe dire la stessa cosa di quelli che hanno seguito fino a quel
punto la via della virtù, ma quando vengono le tentazioni, e quando tutto il clero della Chiesa
strombazza loro: adesso si deve seguire tale e tal’altra via, adesso è valida 1’altra..., e non la
via di Dio. Ma essi non dicono la via di Dio, ma è in un certo senso la stessa cosa agli occhi del
Cielo, perché è la via sempre seguita che non è più valida oggi. Allora cadono nel dubbio. Al
momento della tentazione cadono... e venne il sole, li bruciò e seccarono. Questo vale oggi per 
migliaia e decine di migliaia di preti e di laici che non possono resistere. Essi non hanno potuto
praticare grandi virtù prima e perciò cadono e non sono forti quando si tratta di praticare
veramente la virtù di forza.

Pregare per ottenere la perseveranza 
...
Da: http://www.potenzadellacroce.net/contenuti/libri/trattato_sull_inferno.pdf  pg 55-57


AMDG et BVM

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