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lunedì 10 febbraio 2014

FESTA DELLA MADONNA DI LOURDES: IL PROFUMO DELLA VOSTRA PUREZZA

11 febbraio 1976. Festa della Madonna di Lourdes.
Il profumo della vostra purezza.



«Oggi, figli miei prediletti, accolgo con gioia il profumo della vostra 
purezza e lo depongo sul mio Cuore Immacolato per offrirlo a Dio in 
segno di riparazione.
Quanto fango sommerge questa povera umanità, da Me invitata a 
liberarsi dal peccato: "Venite a bere di questa mia acqua; venite a lavarvi 
alla fontana!".
Vedete come, ogni giorno, molti miei figli restano contaminati da questo 
fango, che sempre più dilaga e che porta alla morte un numero sterminato 
di anime? Come possono salvarsi da questa ondata di fango anche tanti miei 
poveri figli Sacerdoti?
Io sono l'Immacolata: Io sono la purezza.
Rifugiatevi nel mio Cuore Immacolato.
Anche se l'ambiente in cui vivete diventerà sempre più sommerso da 
questa impurità, voi sentirete solo il mio profumo di Cielo.
Sono discesa dal Cielo per fare di voi, figli consacrati al mio Cuore, 
il mio cielo quaggiù. In voi si riflette la mia Luce. Così tante anime, per mezzo 
vostro, saranno ancora attirate dal mio candore e diffonderanno il profumo 
di questa mia virtù.
Il Papa vi ha dato il segnale di questa morale riscossa.
Ascoltatelo. Difendetelo. Consolatelo.
L'oltraggio che in questi giorni è stato fatto alla Sua Persona e le 
ingiurie che sempre più aumentano verso di Lui, tanto addolorano il mio 
Cuore di Mamma. [Fu a causa della Dichiarazione "Persona Humana" su 
alcuni punti di etica sessuale]Fino ai suoi piedi è giunta questa ondata di fango. 
Ma voi fate argine ai piedi del Pastore angelico, del dolce Cristo in terra.
Per mio speciale intervento e per mezzo di voi questa ondata diabolica 
di ribellione e di fango, scatenata contro il Papa, ai suoi piedi si fermerà. 
E a tutti apparirà intatta la grandezza della sua candida Persona».


AVE GRATIA PLENA! DEUS TECUM!

venerdì 31 gennaio 2014

14 - Il Cuore di Maria è l'arpa di Davide.


14 - Il Cuore di Maria è l'arpa di Davide

È l'arpa del vero Davide, Gesù Cristo. - Egli stesso l'ha fatta con le sue 

mani e mai non fu toccata se non dalle sue dita divine, poiché non ha mai avuto 
sentimenti, affetti, movimenti, se non quelli che lo Spirito Santo le donava.


Le sue corde sono le virtù del Cuore di Maria, particolarmente la fede, la 

speranza, l'amore verso Dio, la carità verso il prossimo, la religione, l'umiltà, 
la purezza, l'obbedienza, la pazienza, l'odio contro il peccato, l'amore per la croce, 
la misericordia.


Dodici corde con le quali lo Spirito Santo ha fatto risuonare armonie così 

meravigliose, che l'Eterno Padre ne è rimasto rapito, dimenticando la collera che 
suscitavano in Lui i peccatori, e dando il proprio Figlio per salvarli.


Uffici dell'arpa. - Davide con la sua arpa ha cacciato molte volte lo spirito 

maligno da Saul, e noi già abbiamo visto che tutto il genere umano, già in 
possesso di Satana, ne è stato liberato, grazie al suono meraviglioso di 
quest'arpa divina.


Davide s'è servito della sua arpa per cantare le lodi di Jeova. Il nostro vero 

Davide ha cantato sulla bellissima arpa i suoi cantici, in lode della SS. Trinità: 
1) il cantico del più perfetto amore; 
2) quello di azione di grazia per i benefici della divina bontà donati a tutte
le creature; 
3) Il cantico del dolore, specialmente al tempo della Passione; 
4) I cantici di trionfo per le vittorie riportate; 
5) Il cantico profetico per annunziare le grandi cose che voleva fare per 
l'avvenire: «beatam me dicent omnes generationes».



Davide ha fatto uso della sua arpa per attirare altri a lodare e glorificare Dio.
Similmente il re Gesù, col suono della sua gradevolissima arpa, il Cuore di sua 
Madreattira molte anime all'amore ed alla lode del Padre.

Le virtù straordinarie di questo cuore echeggiano sì fortemente e sì 
melodiosamente in tutta la Chiesa cristiana, che un'infinità di persone d'ogni 
condizione, animate da devozione particolare verso questo cuore divino, si 
trovano spinte ad imitarlo nelle sue perfezioni e così cominciano a fare 
sulla terra ciò che gli Angeli e i Santi fanno in cielo.

Gesù ha altre arpe donategli dal Padre per soddisfare al desiderio 
insaziabile di lodarlo infinitamente.




La prima è il suo stesso cuore. Su quest'arpa canta in eterno mille e
mille cantici d'amore, di lode al Padre, sia a suo nome, sia a nome di tutte le 
creature.
Il tono del suo canto è infinitamente più elevato, più santo, più dolce, più 
incantevole di quello che canta sulla sua seconda arpa il cuore di Maria SS.

Tuttavia questi due cuori, queste due arpe, sono così strettamente unite 
da formare un'arpa sola, avente le medesime note, i medesimi canti. 
Quando la prima arpa ripete un canto d'amore, la seconda fa altrettanto. 
Se la prima arpa diffonde azioni di grazie alla SS. Trinità, il cuor di Maria 
vi s'accompagna. Il cuor di Maria ama quel che il cuor di Gesù
ama; aborrisce quel che il cuor di Gesù aborrisce; si rallegra col suo Figlio 
divino; soffre con Lui.


GESU' MARIA AMORE VENITE INSIEME NEL MIO CUORE

Gesù ha un grandissimo numero di altre arpe, i cuori di tutti gli Angeli e di tutti i
Santi, con cui Egli loda il Padre, perché ogni lode sale al Padre per mezzo suo: 
«Per ipsum, et cum ipso, et in ipso est tibi Dei Patri omnipotenti omnis honor et gloria».

Davide spronava la sua anima a benedire il Signore dicendo: «Benedic, anima mea,
Domino» (Sal 102, 1): «O anima mia, benedici il Signore!». L'arpa, invece, della 
Regina dei Santi non ha mai sofferto manchevolezze né interruzioni nel suo canto, 
avendo incessantemente, con egual tono e con armonia perfetta, lodato e 
glorificato la SS. Trinità.

La Madonna quindi non dice, quasi ad animare se stessa: 
«Magnifica anima mea Dominum»: «Esalti il Signore l'anima mia»; ma dice: 
«Magnificat»; cioè la mia anima sempre magnifica il Signore.



Attendite, popule Dei, praecepta Dei: 
et Reginae coeli nolite oblivisci

giovedì 30 gennaio 2014

13 - Il Cuore di Maria è il roveto ardente

Cor Mariae, Cor Jesu, 
INTERCEDE PRO NOBIS

13 - Il Cuore di Maria è il roveto ardente

Maria monte e terra santa. 
- Gersone, parlando del cuor di Maria, afferma ch'esso è:
raffigurato dal roveto ardente visto da Mosè sul monte Horeb. «Altare Cordis 
(Mariae) in quo semper ignis ardebat holocausti. Fuit enim rubus ardens 
incombustus».

Il monte del roveto è chiamato «Mons Dei» montagna di Dio. (Es 3, 1): 
«Locus in quo stas, terra sancta est» (Ibid., 5), «il luogo ove sei è una terra 
santa».

Qui dunque è indicata la SS. Vergine vera montagna di Dio, monte di santità,
montagna predetta da Isaia, posta sulla sommità di tutte le altre montagne: 
«Mons in vertice montium» (Is 2, 2) che ne sono le fondamenta: «Fondamenta 
ejus in montibus sanctis» (Sal 86, 1) perché Dio l'ha elevata in dignità, in 
santità, in potenza al di sopra dei più grandi Santi.

Piccolezza del roveto e umiltà di Maria.
- Non dobbiamo disprezzare questo roveto,
perché Dio, a differenza dei cedri del Libano, l'ha scelta per manifestare lo 
splendore della sua gloria. Il motivo? «Excelsus Dominus et humilia respicit, 
et alta a longe cognoscit» (Sal 137, 6). -  «Il Signore quantunque altissimo e 
infinitamente al di sopra di tutto e di tutti, si compiace riguardare da vicino 
con uno sguardo benigno ed amorevole le cose piccole e
basse: Egli non conosce che da lontano le cose grandi ed alte, come se 
le sdegnasse e le disprezzasse».

Ecco perché ha riguardato l'umiltà della sua serva; Respexit humilitatem ancillae 
suae: di Colei che nel proprio cuore si riteneva l'ultima delle creature; e fu fatta 
la prima, perché, quantunque fosse veramente prima, Ella si riteneva ultima.
La piccolezza del misterioso roveto rappresenta appunto la sua grande umiltà.

Il roveto ardeva e non si consumava.
- Come Dio è disceso dal cielo nel roveto d'Horeb per parlare «in flamma ignis» 
a Mosè, «dal centro del roveto», «de corde rubi» e dichiarargli che lo voleva 
compagno nel liberare i suoi figli dalla schiavitù di Faraone, così
il Figlio di Dio, dal seno del Padre, nell'eccesso del suo amore è disceso nel 
Cuore della Madre sua, ardente d'amore verso Dio e infiammato di carità 
verso gli uomini, per operare la nostra redenzione e associarselo nella grande impresa.

Dio è stato nel roveto pochissimo tempo, ma è sempre stato e sempre starà 
nel cuore di Maria. «Deus in medio ejus, non commovebitur» (Sal 45, 8) - o 
secondo altra versione - «Deus in intimo ejus, non amovebitur». Dio è nel più 
intimo di tale cuore e non ne uscirà mai.

Resta a considerare la parola di Mosè: «Vadam et videbo visionem hanc magnam, 
quare non comburatur rubus» (Es 3, 3). Andrò e vedrò coi miei occhi di che cosa 
si tratta e perché questo roveto arde e non s'incenerisce: «Videbat quod arderet, 
et non combureretur».

Prodigio grande questo; e pur pallida figura di un miracolo più grande ancora,
verificatosi nel Cuore di Maria. Mentre Ella era su questa terra, il suo cuore era 
così ardente d'amore di Dio, che le fiamme del sacro fuoco avrebbero ben presto 
consumata la sua vita corporea, se Dio non l'avesse conservata miracolosamente, 
più e meglio che non i tre fanciulli nella fornace di Babilonia.

Cor Jesu, Cor Mariae, 
miserere nobis


domenica 19 gennaio 2014

Su questo luminoso cammino.

Piaccciono le indicazioni del seguente Messaggio del Mov. Sac. Mariano, 
sempre attuale dentro e fuori Quaresima



Dongo (Como), 4 marzo 1987. Mercoledì delle ceneri e inizio Quaresima.

Su questo luminoso cammino.

«Seguitemi sulla strada che Io vi ho tracciato, miei figli tanto amati e da Me 
difesi e protetti. È la strada della conversione e della penitenza.

La conversione che vi domando è quella che Gesù vi ha richiesto nel suo 
Vangelo.
Allontanatevi dalla via cattiva del male, della superbia, dell'egoismo e del peccato.

Nel mondo in cui vivete, dove la ribellione a Dio e alla sua Legge di amore 
è accolta, propagandata, esaltata ed eretta a nuovo modello di vita, quanti 
sono i miei poveri figli che ogni giorno diventano vittime del peccato e 
dell'odio, della violenza e della corruzione, dell'egoismo e della impurità.

Il peccato grave vi allontana da Dio, toglie dalle vostre anime il dono 
prezioso della sua vita e della sua Grazia, vi rende schiavi delle passioni 
e del vizio, vi indebolisce nel resistere alle tentazioni, apre grandi spazi all'azione 
di Satana, che prende così sempre più possesso della vostra esistenza e 
la rende strumento per la diffusione dell'egoismo sfrenato e della
superbia, dell'odio e della divisione, della lussuria e dell'empietà.

Operate in voi un vero impegno di conversione, se vi opponete, con 
coraggio e con forza, al mondo in cui vivete, per camminare sulla strada 
del bene e della grazia divina, dell'amore e della santità.

Occorre oggi che tutti i miei figli si convertano e tornino a credere al 
Vangelo, a vivere secondo il Vangelo, a lasciarsi guidare solo dalla 
Sapienza  del Vangelo.

Questi sono i giorni favorevoli per la vostra conversione.
Sono giorni di grazia e di misericordia, di speranza e di attesa.
Questi sono i giorni preparatori a quanto ormai vi attende, ai grandi 
avvenimenti che vi sono stati predetti.

Vi domando allora anche opere quotidiane di mortificazione e di penitenza.
La penitenza venga da voi offerta al mio Cuore in tre diverse maniere.

Anzitutto datemi la penitenza interiore, che dovete esercitare per giungere 
al dominio di voi stessi, delle vostre passioni e per diventare veramente docili, 
umili, piccoli, disponibili al mio disegno.
Talvolta il mio Cuore si addolora nel vedere come opponete resistenza ai 
miei inviti materni e così non riuscite a giungere a quella misura di docilità, 
di umiltà, di vero annientamento di voi stessi, che Io vi domando, perché mi 
è indispensabile per adoperarvi alla realizzazione del mio disegno di salvezza e 
di misericordia.

Poi offritemi la penitenza silenziosa e quotidiana, che vi deriva dal fare bene, 
in ogni circostanza della vostra vita, la sola Volontà del Signore, con l'umile, 
fedele e perfetto adempimento di tutti i vostri doveri.
Se fate così, quante preziose occasioni di soffrire e di offrire vi si presentano 
durante il corso di una intera giornata!
Il vostro sorriso, la serenità, la calma, la pazienza, l'accettazione, l'offerta 
sono vere penitenze silenziose, che danno più valore e luce ad ogni circostanza 
della vostra esistenza.

Vi domando anche la penitenza esteriore, che si esercita sempre nel 
dominare le passioni, nel mortificare i vostri sensi, specialmente quelli degli 
occhi, della lingua, dell'udito e della gola.

Non guardate al grande male che vi circonda e a tanta impurità che ammorba 
le vostre strade.
Rinunciate a guardare la televisione, per conservare nell'anima la Luce e per 
dare, nella vostra vita, maggiore spazio al raccoglimento, alla meditazione e 
alla preghiera.
Sappiate tenere a freno la lingua e fare silenzio dentro di voi ed attorno a voi, 
perché possiate parlare solo per la diffusione del bene, in spirito di amore 
e di umile servizio verso tutti.

Fuggite le critiche e le mormorazioni; le maldicenze e le cattiverie.
Non cedete alla facile tentazione del giudizio e della condanna.
Chiudete orecchie e mente al frastuono di voci, che oggi diventa sempre 
più assordante e vi porta a vivere nel rumore, nella confusione e nell'aridità.
Mortificate la gola con l'astenervi da ciò che maggiormente sollecita il 
vostro piacere e con il praticare anche il digiuno corporale, richiesto da 
Gesù nel suo Vangelo e che ancora oggi Io vi domando.

Se camminate su questa strada, che Io traccio per voi, allora i giorni 
della vostra vita saranno benedetti dal Signore e vi porteranno alla pace 
del cuore ed alla purezza dell'anima.

Diventerete voi stessi la mia parola vissuta e porterete ovunque la luce 
della mia presenza nella grande tenebra che si è addensata sul mondo.
Su questo luminoso cammino di conversione e di penitenza Io sempre vi 
conduco, specialmente in questi giorni preparatori al grande miracolo 
della divina misericordia, che ormai sta per compiersi».

mercoledì 25 dicembre 2013

Chiama tutti nel rifugio luminoso e sicuro del mio Cuore Immacolato



...Questo è il compito che ti ho affidato: portare in ogni parte del mondo 
il mio materno annuncio e chiamare tutti i miei figli ad entrare, con il loro 
atto di consacrazione, nel rifugio luminoso e sicuro del mio Cuore Immacolato.
Perché la prova che sta per giungere a voi è tanto grande e siete chiamati tutti 
a soffrire con Me. 

Ma la vostra è come la sofferenza di una mamma che deve dare alla luce il 
suo bambino.
Infatti l'immenso dolore di questi ultimi tempi prepara la nascita di una 
nuova era, dei tempi nuovi, in cui Gesù verrà nello splendore della sua gloria 
ed instaurerà il suo Regno nel mondo.

Allora tutta la creazione, liberata dalla schiavitù del peccato e della morte, 
conoscerà lo splendore di un secondo Paradiso terrestre, in cui Dio dimorerà 
con voi, asciugherà ogni lacrima, non vi sarà più giorno né notte, perché le 
cose di prima sono passate e vostra luce sarà quella dell'Agnello e della 
nuova Gerusalemme discesa dal cielo sulla terra, pronta come una Sposa per il suo Sposo».







domenica 8 dicembre 2013

Il Cuore di Maria è un mare -11-, Il Cuore di Maria è Paradiso Terrestre -12-


11 - Il Cuore di Maria è un mare

Mària e Marìa. - Il Cuore di Maria non è solo fonte, ma molto più di quello di 
S. Paolo (S. Giovanni Cris.) è mare. Lo oceano creato da Dio nel terzo giorno è 
bella figura di questo cuore, oceano di purezza, di grandezza, di utilità. Il mare è 
una delle più grandi meraviglie dell'onnipotenza di Dio (Sal 92, 5): «Mirabiles 
elationes maris».

Il Cuore di Maria è un oceano di prodigi e un abisso di miracoli: è uno 
straordinario capolavoro dell'Amore increato, nel quale gli effetti della potenza, 
della sapienza, della bontà infinita splendono più che non in tutti gli Angeli e gli 
uomini.
Dio, dice la Bibbia, chiamò l'insieme delle acque mari: congregationes aquarum 
vocavit m-à-r-i-a e l'insieme delle grazie uscite dal cuor di Dio si chiamano 
M-a-r-ì-a.

Difatti S. Gerolamo dice: «La grazia è distribuita in varia misura fra i Santi, 
Maria ne possiede la pienezza». Per questo S. Pier Crisologo la chiama 
«Collegium sanctitatis»: cioè luogo in cui grazia e santità sono congiunte; e 
S. Bernardo la definisce «Mare admirabile gratiarum».


Tutti i fiumi sfociano nel mare e il mare non ne trabocca: «Omnia flumina 
intrant in mare, et mare non redundat». (Sir, 1, 7). Allo stesso modo 
tutti i ruscelli, i torrenti, i fiumi delle grazie degli Angeli e degli uomini vengono 
a congiungersi nel vasto mare del Cuore SS. di Maria, che non ne trabocca, 
tanto è grande la sua capacità, ma le riceve per fame il miglior uso a gloria 
di Dio.
Il mare non è avaro delle sue acque; ma con l'evaporazione le comunica alla 
terra per mezzo dei fiumi, che la irrorano e la rendono feconda d'ogni specie 
di frutti.
Di tutte le grazie che il Cuore di Maria riceve da Dio, non ne ritiene alcuna 
per sè, ma le ritorna tutte alla prima sorgente e ne spande quanto è necessario 
e conveniente sull'arida terra dei nostri cuori, affinché fruttifichino per Dio e 
per l'eternità.

«Maria, dice S. Bernardo, si è fatta tutta a tutti. La sua carità senza limiti 
l'ha resa debitrice ad ogni sorta di persone. Ella ha aperto a tutti il seno della 
sua misericordia e lo splendore del suo cuore, affinché tutti ne ricevano 
largamente la pienezza: il prigioniero la liberazione, il malato la guarigione, 
l'afflitto il conforto, il peccatore il perdono, il giusto l'aumento di grazia, 
l'Angelo l'accrescimento di gioia, il Figlio di Dio la sostanza di sua
carne umana, infine la SS. Trinità lode e gloria eterna; e così pure 
dell'amore e della carità del suo cuore risentano il Creatore e tutte 
le creature» (Serm. de verb. Apoc. Signum Magnum).




12 -Il Cuore di Maria è Paradiso Terrestre

Una delle più evidenti figure del cuore di Maria è il Paradiso Terrestre
Il paradiso del primo uomo rappresenta molto bene quello del secondo. 
Per vedere nella sua luce simile quadro, occorre considerare attentamente 
molte cose.

1) - Maria è il giardino del diletto: «Veniat dilectus meus in hortum suum» (Ct 5, l).
«Venga il mio Diletto nel suo giardino». Questo Diletto è Gesù. Il giardino è il cuore
verginale di Maria, nel quale Essa l'ha attirato col suo amore e la sua umiltà.

2) - È un giardino chiuso. «Hortus conclusus». Il cuor di Maria (Ct 4, 12), è
assolutamente chiuso a due cose: al peccato, che non vi è entrato mai; chiuso al 
mondo e a tutte le cose che gli appartengono, a tutto ciò che non è Dio, il quale 
l'ha sempre occupato tutto e non vi ha lasciato posto per nessuno.

3) - È il giardino di delizie del Figlio di Dio, delle sue più grandi delizie, dopo quelle
godute da tutta l'eternità nel seno, nel cuore del Padre suo.

Se voi, o mio buon Gesù, affermate di trovare le vostre delizie nel restare coi figli
degli uomini: «Deliciae meae esse cum filiis hominum» (Pr 8, 31), benché così 
ripieni di peccati, quali delizie non avrete goduto nell'amabilissimo cuore della vostra 
SS. Madre, ove non avete mai trovato nulla che non vi fosse graditissimo, ove siete 
sempre stato lodato, glorificato, amato più perfettamente che nel Paradiso dei 
Cherubini e dei Serafini?

Certo si può dire che dopo il seno dell'adorabile vostro Padre, non c'è luogo 
sì santo, sì degno della vostra grandezza, sì pieno di gloria e di soddisfazione per 
voi, come il cuore verginale di Maria.

Ne consegue, o mio Salvatore, che all'invito della vostra diletta di accedere 
al suo giardino, cioè al suo cuore: «Veniat Dilectus meus in hortum suum», 
Voi abbiate a rispondere: Sono venuto nel mio giardino, mia sorella, mia sposa; 
ho raccolto le mortificazioni, le angoscie del tuo cuore, le virtù che esso ha 
praticato per mio amore, per tutto conservare nel Cuor mio, a mia gioia, 
a mia gloria eterna. Ho pure mangiato il mio miele e bevuto il mio vino e il 
mio latte, cioè, nel Paradiso che mio padre mi ha donato, ho
trovato molte delizie; mi par di godervi una festa continua, un perpetuo 
convito (Ct 5, 1). Chi l'ha fatto? Dio. «Plantaverat Dominus Deus paradisum 
voluptatis a principio» (Gen1, 8). La sua bontà infinita verso il primo uomo gli 
aveva fatto creare il primo paradiso non solo per Adamo, ma se non avesse 
peccato, anche per tutta la sua discendenza. 

L'amore incomprensibile dell'Eterno Padre verso il secondo Adamo, Gesù, 
gli ha fatto fare il secondo Paradiso per lui e per tutti i suoi veri figli, i quali lo 
abiteranno eternamente insieme col loro ottimo padre. Egli già fin d'ora li rende 
partecipi delle sante delizie che vi possiede, e ne li renderà partecipi più 
largamente un giorno per sempre.

Ecco perché, dopo aver detto che era venuto nel suo giardino per mangiarvi 
il suo miele, e bervi il suo vino e il suo latte, si rivolge ai suoi stessi figli e dice: 
«Mangiate e bevete con me, amici miei e inebriatevi, miei amatissimi» (Ct 5, 1).

Che vi si trova? Frutti e fiori. 

Nel Paradiso di Adamo vi si trovano  3 cose principali:

1) l'albero della vita; 2) l'albero della scienza; 3) molti altri alberi con ogni 
sorta di frutti belli e gradevoli.


Nel giardino di Gesù, vediamo alberi incomparabilmente più belli:

1 - Il vero albero della vita, il Figlio unico di Dio: suo Padre l'ha piantato 
nel centro, cioè nel cuore verginale della sua SS. Madre, allorché 
l'Angelo le ha detto: «Dominus tecum».
S. Agostino spiega queste parole così: «Il Signore è con Te», per essere 
dapprima nel tuo cuore, o Maria, poi nel tuo seno verginale. 
È dunque il frutto di quest'albero divino che ci ha dato la vita vera, 
eterna, perduta a causa di un altro frutto offertoci da un ... nemico
E questo frutto ci è stato donato da una donna tutta divina, 
impeccabile, Maria!

«Quid dicebas, o Adam?» domanda S. Bernardo. (Hom., 2, Missus est): 
Che dicesti, Adamo? «Mulier quam dedisti mihi, dedit mihi de ligno et comedi». 
La donna che mi avete data mi ha dato il frutto dell'albero, e io ne ho mangiato. 
«Verba malitiae sunt haec, quibus magis augeas quam deleas culpam». 
Queste parole non servono che ad aumentare la colpa,
piuttosto che a sminuirla. «Muta ergo iniquae excusationis verbum in vocem 
gratiarum actionis, et dic: Domine, (cambiando la vostra scusa cattiva in voce 
di azione di grazia) Mulier quam dedisti mihi dedit mihi de ligno vitae, et 
comedi, et dulcem factum est super mel ori meo, quia in ipso vivificasti me» 
- «Signore, la donna che mi avete donata, m'ha dato il frutto dell'albero
della vita ed io ne ho mangiato; l'ho trovato più dolce del miele, perché voi mi avete 
dato la vita con questo prezioso frutto...».


2 - L'albero della scienza del bene e del male. Difatti Maria ha sempre 
portato in sé colui nel quale sono nascosti tutti i tesori della scienza e della 
sapienza divina. E poiché Maria SS. non ha conosciuto praticamente il peccato, 
ma l'ha conosciuto solo nella luce di Dio e come Dio, perciò Essa lo odia 
come Dio lo odia.
Adamo ed Eva si sono perduti e hanno perduta la loro posterità, mangiando 
il frutto proibito; la nostra Eva, la vera madre dei viventi, si è santificata ed ha 
santificato i suoi figli, mangiando il frutto dell'Albero della scienza del bene e 
del male, piantato da Dio nel suo cuore, cioè facendo della scienza divina lo 
stesso uso che Dio ne ha fatto; servendosene, cioè, per amare Dio come 
Dio si ama, e per odiare il peccato come Dio lo odia.


3 - Parecchi altri alberi vi sono nel cuore di Maria, carichi di eccellenti frutti, 
ed invita il suo diletto a cibarsene: «Veniat Dilectus meus in hortum suum, 
et  comedat fructum pomorum suorum» (Ct V, 1).

La fede, la speranza, la carità, la sottomissione alla divina volontà, sono 
altrettanti alberi santi, piantati nel cuore di Maria e che portano un'infinità di 
bei frutti.

La purezza verginale di Lei è un albero celeste che ha portato il re dei vergini, 
ed in seguito tanti milioni di sante vergini che sono nella Chiesa di Dio.

Il suo zelo ardentissimo per la gloria di Dio e per la salute delle anime è 
un albero divino portante altrettanti frutti quante sono le anime alla salute delle 
quali Essa ha cooperato.

Nel giardino di Gesù ci sono poi i più splendenti fiori delle cristiane virtù: 
fiori immortali che conservano in ogni stagione la loro bellezza e il loro 
graditissimo profumo, a delizia degli uomini, degli Angeli e dello stesso Dio. 
Fiori che sono insieme frutti: «Flores mei fructus honoris et honestatis». 
Il Re eterno ne ha fatto l'ornamento della sua casa, e se ne serve per attirare 
a sé un immenso numero di cuori.

Tra i fiori di questo giardino S. Bernardo ammira particolarmente il 
profumo delle violette, il candore dei gigli, lo splendore delle rose.



sabato 7 dicembre 2013

E' l'ora tenebrosa del Principe della notte,... ma Io vi invito a Vivere nella fiducia e in una grande speranza... - 9 -


Rubbio (Vicenza), 8 dicembre 1987. Festa della Immacolata Concezione.

Non lasciatevi illudere.


«Il mio candore di Cielo scende oggi su di voi e vuole avvolgere tutto il mondo.

Camminate nella mia Luce se volete giungere alla pace.

La luce della grazia divina, della purezza, della santità, della preghiera, di una 
sempre più perfetta carità deve penetrare la vostra esistenza, figli consacrati al 
mio Cuore Immacolato.

Vivete i tempi dolorosi del castigo.
Vivete l'ora tenebrosa della vittoria del mio Avversario, che è il Principe della notte.
Vivete i momenti più difficili della purificazione.

Allora vi invito a rifugiarvi dentro la dimora sicura del mio Cuore Immacolato ed 
a lasciarvi avvolgere dal manto celeste della mia purissima Luce.
Camminate sulla strada, che in questi anni vi ho tracciato, per diventare oggi gli 
strumenti della mia pace.

Non lasciatevi illudere.
La pace non verrà al mondo dagli incontri di coloro che voi chiamate i grandi di 
questa terra, né dai loro reciproci patteggiamenti.

La pace può giungere a voi solo dal ritorno dell'umanità al suo Dio per mezzo 
della conversione, alla quale in questo mio giorno ancora vi chiamo, e per mezzo 
della preghiera, del digiunodella penitenza.
Altrimenti, nel momento in cui si griderà da tutti alla pace ed alla sicurezza, 
piomberà all'improvviso la sciagura.

Per questo vi domando di assecondare i miei pressanti richiami a camminare 
sulla strada del bene, dell'amore, della preghiera, della mortificazione dei sensi, 
del disprezzo del mondo e di voi stessi.

Oggi accolgo con gioia il vostro omaggio di amore, lo associo al canto di gloria 
del Paradiso, alle invocazioni delle anime purganti, al coro di lode della Chiesa 
militante e pellegrina, vi invito a vivere nella fiducia e in una grande speranza 
del  mio vicino e straordinario intervento».


venerdì 6 dicembre 2013

Questo fango porta alla morte un numero sterminato di anime - 9 -


Nella vigilia della solennità dell'Immacolata , 
nonché nel primo sabato del mese,  
meditiamo un messaggio del MSM:

Il profumo della vostra purezza.

«Oggi, figli miei prediletti, accolgo con gioia il profumo della vostra purezza 
e lo depongo sul mio Cuore Immacolato per offrirlo a Dio in segno di riparazione.
Quanto fango sommerge questa povera umanità, da Me invitata a liberarsi dal 
peccato: "Venite a bere di questa mia acqua; venite a lavarvi alla fontana!".
Vedete come, ogni giorno, molti miei figli restano contaminati da questo fango, 
che sempre più dilaga e che porta alla morte un numero sterminato di anime? Come 
possono salvarsi da questa ondata di fango anche tanti miei poveri figli Sacerdoti?

Io sono l'Immacolata: Io sono la purezza.

Rifugiatevi nel mio Cuore Immacolato.

Anche se l'ambiente in cui vivete diventerà sempre più sommerso da questa 
impurità, voi sentirete solo il mio profumo di Cielo.
Sono discesa dal Cielo per fare di voi, figli consacrati al mio Cuore, il mio 
cielo quaggiù. In voi si riflette la mia Luce. Così tante anime, per mezzo vostro, 
saranno ancora attirate dal mio candore e diffonderanno il profumo di questa mia virtù.

Il Papa (Paolo VI) vi ha dato il segnale di questa morale riscossa.
Ascoltatelo. Difendetelo. Consolatelo.
L'oltraggio che in questi giorni è stato fatto alla Sua Persona e le ingiurie che 
sempre più aumentano verso di Lui, tanto addolorano il mio Cuore di Mamma.
Fino ai suoi piedi è giunta questa ondata di fango. Ma voi fate argine ai piedi 
del Pastore angelico, del dolce Cristo in terra.
Per mio speciale intervento e per mezzo di voi questa ondata diabolica di 
ribellione e di fango, scatenata contro il Papa, ai suoi piedi si fermerà. E a tutti 
apparirà intatta la grandezza della sua candida Persona».

(11 febbraio 1976. Festa della Madonna di Lourdes.)




domenica 1 dicembre 2013

Aprite i cuori alla speranza. Spalancate le porte a Cristo che viene a voi nella gloria. Vivete l'ora trepida di questo secondo Avvento.




Siate nella gioia.

«Ti ho scelto, figlio, per questa semplice ragione: perché sei il più povero, il 
più piccolo, il più limitato. Umanamente sei il più sprovveduto.
Ti ho scelto perché nella tua vita il mio Avversario era ormai riuscito a cantare 
vittoria. Nella tua esistenza ti ho fatto vivere come in anticipo quanto Io stessa farò 
nel momento del mio più grande trionfo.
Il mio Avversario crederà un giorno di cantare completa vittoria: sul mondo, sulla 
Chiesa, sulle anime.
Sarà soltanto allora che Io interverrò - terribile e vittoriosa - perché la sua 
sconfitta sia tanto più grande, quanto più sicura era la sua certezza di aver vinto 
per sempre.
Quanto si sta preparando è cosa tanto grande, che mai così è stata dalla creazione 
del mondo: per questo già tutto è stato predetto nella Bibbia.

Vi è già stata annunciata la terribile lotta fra me "la Donna vestita di sole", e 
"il Dragone rosso", Satana, che ora riesce a sedurre molti con l'errore dell'ateismo 
marxista. Vi è già stata annunciata la lotta fra gli Angeli e i miei figli, contro i 
seguaci del dragone guidati dagli angeli ribelli. Soprattutto è già stata chiaramente 
annunciata la mia completa vittoria.

Voi, figli miei, siete stati chiamati a vivere queste vicende.

E' il momento in cui voi questo dovete sapere, per prepararvi consapevolmente 
alla battaglia. E' ora che incominci a svelarvi parte del mio piano.
Anzitutto è necessario che il mio Nemico abbia l'impressione di avere tutto 
conquistato, di aver ormai ogni cosa nelle sue mani. Per questo gli sarà concesso 
d'introdursi nell'interno della mia Chiesa e riuscirà ad offuscare il Santuario di Dio. 
Mieterà le vittime più numerose fra i Ministri del Santuario.

Questo è infatti il momento di grandi cadute per i miei figli prediletti, 
per i miei Sacerdoti.
Alcuni Satana insidierà con l'orgoglio, altri con la passione della carne, 
altri con il dubbio, altri con l'incredulità, altri con lo scoraggiamento e la solitudine.

Quanti dubiteranno di mio Figlio e di Me e crederanno che questa sarà la fine 
per la mia Chiesa!
Sacerdoti consacrati al mio Cuore Immacolato, figli miei prediletti, che Io sto 
radunando nella mia schiera per questa grande battaglia: la prima arma che dovete 
usare è la fiducia in Me, è il vostro più completo abbandono.
Vincete la tentazione della paura, dello scoraggiamento, della tristezza. 
La sfiducia paralizza le vostre attività e ciò molto giova al mio Avversario.
Siate sereni, siate nella gioia. Non è questa la fine per la mia Chiesa; si prepara 
l'inizio di un suo totale e meraviglioso rinnovamento.
Il Vicario di mio Figlio, per mio dono, questo già riesce a intravvedere e, pur 
nella tristezza del momento presente, vi invita ad essere nella gioia.

Nella gioia? Voi mi domandate stupiti.
Sì, figli miei, nella gioia del mio Cuore Immacolato, che tutti vi racchiude. 
Il mio Cuore di Mamma sarà per voi il luogo della vostra pace, mentre fuori 
infurierà la più grande tempesta.
Anche se sarete rimasti feriti, anche se sarete spesso caduti, anche se avrete 
dubitato, anche se, in certi momenti, avrete tradito, non scoraggiatevi, perché 
io vi amo.
Quanto più il mio Avversario avrà voluto su di voi infierire, tanto più grande sarà 
il mio amore per voi.
Sono Mamma e vi amo ancora di più, figli, perché mi siete stati strappati.

E la mia gioia è di fare di ciascuno di voi, Sacerdoti prediletti del mio Cuore 
Immacolato, dei figli così purificati e fortificati, che ormai più nessuno riuscirà a 
strapparvi dall'amore di mio Figlio Gesù.
Farò di voi copie viventi di mio Figlio Gesù.
Per questo siate contenti, siate fiduciosi, siate totalmente a Me abbandonati. 
Siate sempre in preghiera con Me.
L'arma che Io userò, figli, per combattere e vincere questa battaglia sarà la vostra 
preghiera e la vostra sofferenza.
Allora anche voi, sì, sulla Croce con Me e con mio Figlio Gesù, accanto alla 
sua e vostra Mamma.
Poi farò Io stessa ogni cosa, poiché Dio ha disposto che questa sia la mia ora: 
la mia e la vostra, figli consacrati al mio Cuore Immacolato».

18 ottobre 1975. Festa di San Luca Evangelista.  MSM


mercoledì 20 novembre 2013

Io sarò la vincitrice.


8 dicembre 1975. Festa dell'Immacolata Concezione.
Io sarò la vincitrice.
«...
mio è il compito di lottare e di vincere il Maligno.
E in questo secolo, quando l'ateismo si è organizzato come forza protesa alla 
conquista del mondo intero e alla completa distruzione della mia Chiesa, mi 
sono di nuovo mostrata dal Cielo per dirvi di non temere, perché in questa
terribile lotta Io sarò la vincitrice: "Infine il mio Cuore Immacolato trionferà!".

Voi, poveri figli miei, siete i più colpiti in una lotta che è soprattutto fra Me e il 
mio Avversario, l'antico serpente, Satana, il seduttore e l'artefice di ogni male.

Per questo, prima ancora di annunciarvi la battaglia, da Mamma vi ho 
invitato a  cercarvi un sicuro rifugio. Rifugiatevi in Me; affidatevi completamente 
al mio Cuore  Immacolato.

Il mio Cuore Immacolato: capite ora, figli, perché questo è il più grande dono 
che il Padre celeste vi offre.
Il mio Cuore Immacolato: è il vostro più sicuro rifugio e il mezzo di salvezza 
che, in questi momenti, Dio dà alla Chiesa e all'umanità.

Speciale intervento di questo mio Cuore Immacolato è l'Opera che Io sto 
facendo nella mia Chiesa per chiamare a rifugiarsi in Me tutti i Sacerdoti, 
i miei prediletti.

Vedete ormai come Satana è entrato nell'interno della Chiesa? Come inganna, 
corrompe e trascina tanti miei poveri figli Sacerdoti?
Questa è dunque l'ora in cui anch'io personalmente intervengo.

Vi ho chiamati alla fiducia, al completo abbandono e a consacrarvi tutti al 
mio Cuore Immacolato. Vi ho svelato il mio piano, vi ho detto quali sono 
le armi da Me scelte  per questa battaglia.
Ora, figli, vi confermo che Io sola sarò la vincitrice.
Questa mia vittoria è già iniziata e presto splenderà su tutta la Chiesa e sulla 
intera umanità rinnovata, quando Satana ancora una volta sarà schiacciato 
dalla forza del mio piede verginale».