Il suddiacono è un ministro di culto della Chiesa cattolica, delle Chiese ortodosse, delle Chiese orientali antiche e di alcune comunità della Chiesa anglicana.
Nella Chiesa cattolica, in particolare, questo grado del sacramento dell'Ordine è ormai desueto nella stragrande maggioranza delle diocesi e degli Ordini religiosi di rito latino. Il suddiacono istituito nel III secolo, ma ufficializzato solo nel XII, era un chierico che aveva ricevuto l'ordine del Suddiaconato, in virtù del quale aveva il "potere" di toccare i vasi sacri e di portarli all'altare. Nella Messa solenne il Suddiacono aveva il compito di cantare l'Epistola, oltre che di servire il Diacono e di versare l'acqua nel calice all'Offertorio.
Secondo l'impostazione della teologia manualistica tradizionale, la materia dell'ordinazione suddiaconale sarebbe la consegna del calice e della patena vuoti da parte del Vescovo. Insegne proprie del Suddiacono erano il manipolo e la tunicella.
Come gli ordini minori, il Suddiaconato è d'istituzione ecclesiastica: secondo i teologi, e in particolare San Tommaso d'Aquino, la Chiesa avrebbe la facoltà di dividere i poteri propri del Diaconato (di istituzione divina) in più parti potenziali a seconda delle necessità.
Nella Chiesa latina alla ricezione del Suddiaconato era legato l'obbligo formale del celibato, per cui la ricezione del Suddiaconato è impedimento dirimente al matrimonio. Per questo motivo legato all'ordinamento canonico, il Suddiaconato era considerato un ordine maggiore. Presso le Chiese orientali, invece, il Suddiaconato è a tutti gli effetti un ordine minore, e di fatti l'impedimento al matrimonio scaturisce dal Diaconato.
Papa Paolo VI con la lettera apostolica Ministeria quædam del 15 agosto 1972 abolì il conferimento del Suddiaconato e dei quattro ordini minori nella Chiesa latina. Tuttavia esso è ancora conferito in quelle comunità che, per concessione di papa Benedetto XVI, usano la forma straordinaria del rito romano.
13.3.
http://www.annussacerdotalis.org/clerus/dati/2009-06/10-13/Prospettive_di_sintesi_it.html
AMDG et DVM
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