mercoledì 28 settembre 2022

UN ASSAGGIO DELLA FILOCALIA



149. Se mentre fai la preghiera nella tua cella qualcuno bussa alla porta, aprigli, siediti e parlagli umilmente, qualunque argomento ti proponga di quelli che recano giovamento. E se è gravato dalla tribolazione, studiati di prestargli cura, a parole e a fatti. 

Quando se ne va, chiusa la porta, riprendi la preghiera e terminala. Infatti è proprio della riconciliazione anche la cura di quelli che vengono. Non bisogna però fare ciò se si tratta di argomenti mondani, ma intrattenersi in modo da adempiere alla preghiera. 

150. Se mentre preghi ti coglie la paura o odi dello strepito, o risplende come una luce, o accade qualcosa d’altro, non atterrirti ma persisti nella preghiera, ancora più intensamente, giacché quel che accade è turbamento, terrore e sbigottimento da parte dei demoni, perché tu ti lasci andare e abbandoni la preghiera, e in seguito, quando ciò sia divenuto abitudine, essi possano impossessarsi di te.         Se invece, portata a termine la preghiera, risplende per te un’altra luce che è impossibile descrivere e l’anima si riempie di gioia, e sopravviene il desiderio di beni migliori e lo scorrere delle lacrime insieme a compunzione, sappi che questa è visita e soccorso divino. E se indugi a lungo per il fatto che più nulla ti è accaduto durante il continuo scorrere delle lacrime, imprigiona il tuo intelletto in qualcosa di corporeo e in questo umiliati. 

Ma bada di non abbandonare la preghiera, per timore dei nemici, e invece, come un bambino spaventato da degli spauracchi fugge nelle braccia della madre o del padre e respinge il timore di quelli, così anche tu, correndo da Dio, con la preghiera, sfuggirai alla paura dei nemici. 


https://www.famigliafideus.com/wp-content/uploads/2021/02/LA-FILOCALIA-Autori-Vari.pdf

AMDG et DVM

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