martedì 27 settembre 2022

Testi di ascetica e mistica della chiesa orientale

 


Filocalia 1 (prima parte)


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FILOCALIA 1 (PRIMA PARTE)

Testi di ascetica e mistica della chiesa orientale
a cura di Giovani Vannucci
libreria editrice fiorentina

Al P. Raffaello Taucci che nello smarrimento dei tempi ha conservato l’immagine del monaco vero

1989
Libreria Editrice Fiorentina – 50132 Firenze


INTRODUZIONE

Il libro «Relazioni di un Pellegrino» pubblicato dalla nostra casa, mise a conoscenza dei lettori il libro della Filocalia, quale guida incomparabile della preghiera ininterrotta. In questo primo volume presentiamo la traduzione di alcuni testi della Filocalia che parlano della preghiera ininterrotta in modo più generale; ci promettiamo di tradurre, in un secondo volume, quei testi che ne descrivono la tecnica.

Filocalia significa «amore della Bellezza»; non della bellezza – calia – intesa esteticamente ma religiosamente, nel significato del risveglio della coscienza nella pienezza dell’Essere. La «Bellezza» infinita di Dio si rivela al cuore dell’uomo che perviene al culmine dell’esperienza orante, come ardente pienezza dell’Essere; beatitudine armoniosa; amore e pace; annullamento dei limiti della creatura nel mistero divino; vita, gioia, libertà. «Ch’io sia ammaliato dalla tua Bellezza, ch’io sia attratto vicino a te, che l’incandescenza dell’amore puro, penetrando nella roccia del mio essere, lo trasformi in un puro rubino». (Y. Rumi).

Il fuoco centrale che guida i monaci, la cui esperienza è riportata nella Filocalia, è la ricerca del Centro Vivente, del Cuore che, unificando ed esaltando tutte le energie dell’uomo, lo pone al di fuori del disordine e dello smarrimento. Il Centro vivente, sperimentato dai monaci, nella loro realtà personale e in quella cosmica, è la Parola eterna discesa nella carne e porta un Nome, superiore ad ogni altro nome: Gesù il Signore. Nella vivente realtà di Gesù Cristo, la creatura umana, pur immersa nelle scomposte forze oscure della carne, ritrova l’ordine e la bellezza armoniosa dell’uomo creato a somiglianza di Dio. Bellezza armoniosa che, una volta raggiunta, riunisce gli elementi spirituali e carnali dell’uomo in una forma perfetta che è l’epifania della Bellezza divina. a L’uomo nella Bellezza armoniosa diviene incandescente d’amore verso l’intero creato, ama gli uomini, gli uccelli, le bestie,- i demoni. Prega per i rettili con pietà sconfinata. Pur condannato dieci volte al giorno al rogo, vive nell’amore degli altri, e non dice mai: basta!». (Isacco di Siria).

L’uomo non è soltanto terra e fango, ma cielo e luce; non solo carne e pesantezza, ma coscienza segnata dalla vocazione di un’incomparabile ascesa. «Ospitiamo in noi delle bestie selvagge; ma ogni creatura ragionevole, uomo o donna che sia, possiede la capacità di amare Dio e gli esseri» (S. Antonio).

AVE MARIA!

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