San Luigi Maria Grignion di Montfort:
Luigi Maria Grignion nasce il 28 gennaio 1673 a Montfort-La-Cane, nel dipartimento di Rennes, in Bretagna, da Giovanni Battista e da Giovanna Robert, secondogenito di 18 figli. Viene battezzato nella parrocchia di S. Giovanni il 1 febbraio 1673. Trascorre la sua infanzia nella campagna di Bois-Marquer in Iffendic; frequenta la scuola parrocchiale a Montfort.
A 12 anni è alunno del Collegio S. Tommaso Becket retto dai Gesuiti in Rennes. Alloggia presso lo zio prete Alano
Nell’autunno del 1692 viaggia a piedi da Rennes a Parigi. Celebre è l’episodio del ponte di Cesson, dove rinuncerà ai pochi soldi ricevuti dal padre e scambierà i suoi abiti con un povero. A Parigi entra nella comunità dei chierici poveri del Sac. de La Barmondière e quando questi morirà durante l’autunno del 1693 verrà accolto nella poverissima comunità del sacerdote Boucher.
Entra nel Piccolo Seminario di San Sulpizio. Segue i corsi di teologia alla Sorbona. Chierico, insegna catechismo ai bambini dei sobborghi di Parigi. Conosce S. Giovanni B. de La Salle.
È ordinato sacerdote il 5 giugno 1700. Celebra la prima messa nella parrocchia di San Sulpizio in Parigi. In ottobre fa parte della comunità missionaria del sacerdote Renato Léveque in Rennes. Trascorre l’inverno in penosa inattività: la comunità non è in grado di soddisfare alle sue esigenze di apostolato.
Nel novembre del 1701 diventa cappellano dell’Ospizio di Poitiers. Incontra Maria Luisa Trichet, figlia del procuratore generale di Poitiers. Sarà la prima suora Figlia della Sapienza. L’esperienza di Poitiers segnerà profondamente l’anima di san Luigi, che identificherà nell’esperienza della croce e della sofferenza uno dei momenti privilegiati dell’incontro con Gesù Cristo.
Dal marzo del 1704 si dedicherà a tempo pieno alle missioni popolari. In particolare segnamo l’incontro nel 1705 con un giovane, Maturino Rangeard che lo seguirà nella vita apostolica: è il primo fratello della futura Compagnia di Maria. Non mancheranno le difficoltà e le incomprensioni, tanto da valergli l’interdizione al ministero da parte del vescovo di Poitiers, De la Poype.
E’ forse il periodo più difficile per il Montfort. Decide quindi di fare un pellegrinaggio a Roma a chiedere al Papa cosa doveva fare. Intraprende il pellegrinaggio a piedi. Passa da Loreto dove sosta una quindicina di giorni. Giunge a Roma in udienza dal papa Clemente XI che gli conferisce il titolo di Missionario Apostolico.
Gli anni successivi al pellegrinaggio a Roma sono segnati da molte missioni al popolo. Una in particolare lascerà il segno. È la missione di Pontchateau. Oltre alle catechesi, il missionario convince la popolazione a riprodurre una collina con il calvario. Si lavora giorno e notte. Il Calvario di Pontchateau è pronto per essere benedetto, ma un ordine del re ne impone la demolizione, motivata dal pericolo che la collina potrebbe servire di fortezza agli inglesi qualora questi se ne fossero impadroniti! In realtà è frutto dei maneggi dei suoi avversari.
Uno degli episodi più famosi dell’attenzione verso i poveri è rappresentato dalla frase: “Aprite a Gesù Cristo!”.
Il Montfort disse tale frase presentandosi alla porta del convento e portando in braccio un povero mendicante bisognoso di cure.
Il vero segreto della vita di santità di san Luigi è rappresentato dalla devozione a Maria. È qualcosa di non solo personale, ma che insegna ovunque egli vada. Creerà la confraternita di Maria Regina dei cuori e scriverà libri che hanno fatto la storia della devozione mariana, quali il “Trattato della vera devozione a Maria” e il “Segreto di Maria”.
L’intensa vita di san Luigi lo porterà a consumarsi in breve tempo. Morirà durante una delle missioni popolari, quella di St-Laurent-sur-Sevre, il 28 aprile 1716
San Luigi di Montfort viene solennemente beatificato il 22 gennaio 1888 da parte di Leone XIII.
Verrà poi canonizzato il 20 luglio del 1947 da parte di Pio XII.
La sua statua è presente nella basilica di s. Pietro in Roma.
Entra nel Piccolo Seminario di San Sulpizio. Segue i corsi di teologia alla Sorbona. Chierico, insegna catechismo ai bambini dei sobborghi di Parigi. Conosce S. Giovanni B. de La Salle.
Il Montfort disse tale frase presentandosi alla porta del convento e portando in braccio un povero mendicante bisognoso di cure.
Epigrafe
Che guardi, passante?
Una fiamma spenta,
un uomo che il fuoco della carità ha consumato,
che si è fatto tutto a tutti,
Luigi Maria Grignion de Montfort.
Se t’informi della sua vita,
nessun’altra è stata più pura;
per la penitenza,
nessun’altra più austera;
per lo zelo, nessuno più ardente;
per la devozione a Maria,
nessuno meglio di lui è stato simile a san Bernardo.
Sacerdote di Cristo, ha imitato la vita di Cristo;
con la Parola ha predicato ovunque il Cristo;
infaticabile, non si è riposato che nella tomba.
È stato il padre dei poveri,
il difensore dell’orfano,
la riconciliazione dei peccatori.
La sua morte gloriosa è stata simile alla vita:
come ha vissuto, così è morto.
Maturo per Dio, è partito per il cielo.
È morto il 28 aprile
nell’anno del Signore 1716,
all’età di 43 anni.
Quid cernis, viator? — Lumen obscurum, — Virum caritatis igne consumptum, — Omnibus omnia factum, — LUDOVICUM MARIAM GRIGNION DE MONTFORT — Si vitam petis, nulla integrior, — Si poenitentiam, nulla austerior, — Si zelum, nullus ardantior, — Si pietatem in Mariam, — Nullus Bernardo similior — Sacerdos Christi, Christum moribus expressit, — Verbis ubique docuit, — Indefessus, nonnisi in feretro recubuit. — Pauperum, pater, — Orphanorum patronus — Peccatorum reconciliator, — Mors gloriosa vitae similis, — Ut vixerat devixit — Ad coelum Deo maturus evolavit. — Anno Domini MDCCXVI obiit, — XLIII aetatis suae.
Épitaphe du tombeau
Que regardes-tu, passant?
Un flambeau éteint,
Un homme
Que le feu de la charité a consumé;
Qui s’est fait tout à tous, Louis-Marie Grignion de Montfort.
Si tu t’informes
De sa vie, aucune n’a été plus pure,
De sa pénitence, aucune plus austère,
De son zèle, aucun plus ardent,
De sa dévotion envers Marie,
Personne n’a mieux ressemblé à saint Bernard.
Prêtre du Christ,
Sa vie a retracé celle du Christ,
Sa parole a prêché partout le Christ,
Infatigable,
Il ne s’est reposé que dans le cercueil.
Il a été
Le père des Pauvres,
Le défenseur de l’orphelin,
Le réconciliateur des pécheurs,
Sa glorieuse mort a ressemblé à sa vie,
Comme il avait vécu, il cessa de vivre.
Mûr pour Dieu il s’est envolé pour le ciel.
Il mourut le 28 du mois d’Avril
en l’an du Seigneur 1716,
A l’âge de 43 ans.
http://www.sanluigidimontfort.com/web/festa-parrocchiale-2021/
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